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Pubblicato il 22 Gennaio 2025
Secondo titolo di balletto classico per la stagione di danza del Teatro Comunale Claudio Abbado
Giselle comme ci comme įa
servizio di Athos Tromboni
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FERRARA - Il Russian Classical Ballet diretto da Evgeniya Bespalova ha recentemente portato in Italia Giselle, uno dei capolavori più amati del repertorio romantico: le diverse città italiane toccate prima di Ferrara sono state Lecce, Catanzaro e Avezzano. Si tratta di un balletto in due atti, con musiche di Adolphe-Charles Adam (e Ludwig Minkus, non citato nel programma di sala curato dalla compagnia, forse perché le parti virtuosistiche proprie delle integrazioni di Minkus alla pagina ballettistica di Adams sono state espunte dalla colonna sonora registrata) ha proposto le coreografie ottocentesche originali di Jean Coralli. La storia di Giselle ruota attorno a una giovane contadina che si innamora di un giovane presentatosi sotto falsa identità, quella di Loys. In realtà si tratta del giovane duca Albrecht promesso sposo a una nobildonna del suo rango. Quando la verità viene a galla, Giselle, sopraffatta dal dolore, impazzisce e muore. Nel secondo atto, ambientato in un bosco incantato, le Villi, spiriti delle fanciulle morte di dolore perché tradite dai loro innamorati, cercano vendetta facendo danzare fino allo sfinimento e alla morte gli amanti traditori; ma l'amore puro di Giselle per Loys/Albrecht prevale, offrendo perdono al suo amato e lo salva dalle furie di Myrtha, la grande vendicatrice, regina delle Villi. Questa narrazione intreccia temi di amore, tradimento, redenzione e soprannaturale, rendendo l'opera un pilastro del balletto romantico.


Il Russian Classical Ballet, sotto la direzione artistica di Evgeniya Bespalova, è noto per la sua dedizione alla tradizione del balletto classico russo. La compagnia è composta da ballerini diplomati nelle più celebri scuole coreografiche di Mosca, San Pietroburgo, Novosibirsk e Perm. Ma nonostante le premesse altisonanti, in Giselle, a Ferrara, la compagnia ha dimostrato una scarsa padronanza tecnica e una sommaria dedizione interpretativa. Le performance dei primi ballerini (interpreti Liliia Zainigabdinova, Ilnur Gaifullin, Ivan Sidelnikov, Renata Khasanova, Ekaterina Sabantseva, Stella Malkina, Alena Shugaeva, Renata Aiupova: ma non sono citati i rispettivi ruoli nel programma di sala) hanno evidenziato una danza scolastica appena sufficiente. I costumi e le scenografie fatta di fondale e quintine dipinte, hanno descritto un'atmosfera anticamente suggestiva, trasportando gli spettatori nei mondi contrastanti dei due atti: il villaggio rurale del primo atto e il bosco delle Villi del secondo. Le rappresentazioni di Giselle da parte del Russian Classical Ballet hanno ricevuto ampi consensi nelle città delle tournée italiana, compresa Ferrara, dove la platea e i palchi del Teatro Comunale “Claudio Abbado” erano gremiti di giovani e giovanissimi, anche bambini e bambine al seguito delle famiglie. Il pubblico un po’ più fedele al balletto classico (e più anziano d’età) invece ha ironizzato e storto il naso al termine dello spettacolo. Insomma, per dirla con un francesismo, una Giselle comme ci comme ça. (La recensione si riferisce alla recita di martedì 21 gennaio 2025)
Crediti fotografici: Ufficio stampa del Teatro Comunale di Ferrara “Claudio Abbado” Nella miniatura in alto: Jean Coralli, il primo coreografo di Giselle Sotto: alcuni momenti dello spettacolo della compagnia Russian Classical Ballet
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Pubblicato il 31 Dicembre 2024
Il balletto natalizio di Petr Ilic Chajkovskij andato in scena a Ferrara con il pienone di pubblico
Lo Schiaccianoci dei rumeni
servizio di Athos Tromboni
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FERRARA - Non poteva mancare Lo Schiaccianoci nel periodo delle feste natalizie per il Teatro Comunale "Claudio Abbado". E infatti ecco mobilitato il Balletto dell'Opera Nazionale della Romania per due recite di fine anno a Ferrara (28 e 29 dicembre 2024), recite che hanno praticamente registrato il tutto esaurito. La compagnia rumena, diretta da Cristina Todi, ha danzato dentro a scenografie fatte come quelle di una volta, fondale e quintine dipinte, luci senza particolari effetti, danza senza particolari meriti. Si può apprezzare la buona volontà dei giovani e giovanissimi che hanno partecipato al balletto, ma se si esclude la bella prestazione di Georgiana Dimitrescu (era veramente lei? le note di sala non lo chiariscono) e della sua alter-ego Alexandra Grigore (era veramente lei? le note di sala non lo chiariscono) nel passo a due finale (quello dello Schiaccianoci con la Fata Confetto) il resto lo si può classificare come il risultato di una scuola di formazione messo in mostra nel saggio di fine corso. Dunque, la Dimitrescu (diciamo che era lei...) nel ruolo di Clara ha brillato non solo per la solida tecnica, la sicurezza dei passi sulle punte, le pregevoli 18 (diciotto) piroette mostrate nel suo assolo prima del "Valzer dei fiori", gli arabeschi fatti con naturalezza e gli allineamenti verticali su una sola punta praticamente ammirevoli, ma anche per un phisique-du-role di Clara bambina praticamente perfetto. Ed anche la sua alter-ego Grigore (diciamo che era lei...) si è destreggiata con grande maestria nel passo a due finale. Probabilmente non nelle vesti della Fata Confetto (ruolo previsto da Marius Petipa nel suo libretto originale coreografato da Lev Ivanov, ruolo spesso espunto dai grandi ballerini-coreografi come Balanchine, Nureyev, Barishnikov, solo per citare i più famosi) ma nelle vesti di una Clara che ha anche a Ferrara ha spodestato la Fata Confetto nel gran passo a due del finale. Ultima notazione di cronaca: lo spettacolo viene dato ab-origine dalla compagnia rumena come "coreografie di Marius Petipa": ebbene Petipa non ha mai coreografato il proprio libretto dello Schiaccianoci affidando il compito al suo collaboratore Ivanov.
   

Infine, ecco in breve la "trama" che Petipa ha adottato e adattato da un racconto di E.T.A. Hoffmann, trama musicata da Petr Ilic Chajkovskij nel 1892: Lo Schiaccianoci è una fiaba fatta di dolciumi, soldatini, albero di Natale, fiocchi di neve e fiori che danzano, topi cattivi che assalgono i bambini, prodigi, principe azzurro, fatine e maschere caratteristiche. Per la sua natura di favola a lieto fine e per la vicenda pervasa da un’atmosfera fatata di festa, Lo Schiaccianoci è diventato un balletto che ammalia i bambini e incanta i grandi. Per questo è lo spettacolo più rappresentato nel mondo durante le festività natalizie. La conclusione è segnata dallo squisito Valzer dei Fiori, dopo il quale Clara, la protagonista, dopo aver sognato il principe azzurro si ritroverà nella sua poltrona con il suo schiaccianoci in grembo, felice di questo sogno di Natale. Pubblico da tutto esaurito, si diceva, entusiasta alla fine dello spettacolo, con più chiamate al proscenio per l'intero corpo di ballo e i protagonisti principali. (La recensione si riferisce alla recita di sabato 28 dicembre 2024)
Crediti fotografici: Ufficio stampa del Teatro Comunale "Claudio Abbado" Nella miniatura in alto: Marius Petipa - Al centro e sotto: momenti del balletto visto a Ferrara
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Pubblicato il 24 Dicembre 2024
Il balletto natalizio di Chajkovskji realizzato per i pių giovani trionfa nel Teatro Carlo Felice di Genova
Magia e incanto con Lo Schiaccianoci
servizio di Nicola Barsanti
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GENOVA - Il Teatro Carlo Felice ha accolto il pubblico in un’atmosfera di fiaba con Lo Schiaccianoci, il celebre balletto di Pëtr Il’ić Chaikovskji, portato in scena dall’Armenian National Ballet. Una produzione che, pur rispettando la tradizione, ha saputo avvicinare i più piccoli grazie a una semplificazione drammaturgica, senza tuttavia rinunciare all’eleganza coreutica e alla qualità musicale. Sebbene oggi Lo Schiaccianoci sia uno dei balletti più amati al mondo, lo stesso Chaikovskji non ne fu mai pienamente soddisfatto. Si dice che considerasse la sua partitura inferiore rispetto a Il lago dei cigni ed a La bella addormentata, e che la creazione del balletto fosse stata per lui più un dovere che un piacere. Tuttavia, il tempo gli ha dato torto: la sua musica incanta ancora oggi, grazie alla perfetta fusione tra melodia e orchestrazione. L’edizione proposta, offre una narrazione essenziale ed immediata, pubblicata da Edwin F. Kalmus (New York), ha ridotto il numero dei personaggi, semplificando la narrazione per renderla più chiara al pubblico giovane. Alcuni interpreti hanno ricoperto più ruoli, garantendo fluidità scenica e continuità drammatica. La regia e la coreografia di Georgy Kovtum hanno puntato su una narrazione snella, senza eccessivi virtuosismi tecnici, ma con una solida struttura che ha valorizzato le doti dei ballerini e l’efficacia visiva dello spettacolo.


Venendo al cast: Marie Anahit Vasilyan ha incantato nel ruolo di Clara con la sua grazia e leggerezza. I suoi movimenti sono precisi e ben controllati, con un’interpretazione che ha reso credibile l’evoluzione del personaggio da bambina sognante a giovane donna trasportata in un mondo incantato. Yura Martirosian, nei panni del Principe, ha sfoggiato un’ottima tecnica nei salti e nelle prese, dimostrando grande sintonia con la sua partner. Altra interpretazione di spessore è quella di Grigor Grigoryan nel ruolo di Drosselmeyer: con movenze teatrali carismatiche, riesce a rendere il personaggio misterioso e affascinante, quasi ipnotico nel suo ruolo di guida nel mondo magico dello Schiaccianoci. Vahe Babajanyan, nel ruolo del titolo, invece, ha eseguito con precisione le sue variazioni, offrendo momenti di virtuosismo ben calibrati. Molto efficace anche Armen Zakaryan nel ruolo del Re dei Topi, che ha saputo combinare agilità e dinamismo con una buona espressività scenica, aggiungendo un tocco frizzante conferito dal “topo meccanico” che lo insegue. Infine, una nota di merito va anche a Tetevik Bolshikyan, nel ruolo della Fata Confetto, che ha reso il suo assolo un momento di pura magia, con linee eleganti e un port de bras raffinato. Le scene e i costumi di VajÄeslav Okunev hanno ricreato con fedeltà l’atmosfera incantata della favola. La scelta cromatica ha esaltato i diversi momenti dello spettacolo: tonalità fredde e cupe per il regno dei topi, colori caldi e dorati per il mondo incantato dello Schiaccianoci. I costumi, ricchi nei dettagli ma funzionali ai movimenti dei ballerini, hanno contribuito a rendere lo spettacolo visivamente affascinante. L’orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova, diretta da Karen Durgaryan, ha offerto una lettura scorrevole e vivace della partitura, con tempi giusti e incalzanti, capaci di mantenere sempre viva la tensione narrativa. Le celebri danze, dalla Marcia alla Danza Russa, dalla Dance of reed flutes all’iconico Waltz of the Flowers, sono state rese con grande precisione ed energia.

Un plauso anche al coro di voci bianche diretto da Gino Tanasini, che ha aggiunto un tocco etereo e suggestivo nelle scene più sognanti. Questa produzione di Lo Schiaccianoci dimostra dunque come sia possibile avvicinare un pubblico giovane senza snaturare l’opera originale. Un cast affiatato, una coreografia chiara e coinvolgente e un comparto musicale di qualità hanno reso la serata al Carlo Felice un’esperienza magica per grandi e piccoli. Lo Schiaccianoci continua a far sognare, confermandosi una delle fiabe di Natale più amate di sempre. (La recensione si riferisce all’ultima recita di Domenica 22 dicembre 2024)
Crediti fotografici: Ufficio stampa del Teatro Carlo Felice di Genova Nella miniatura in alto: il regista e coreografo Georgy Kovtum Sotto in sequenza: panoramiche sul balletto Lo Schiaccianoci nella versione realizzata per i giovani
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Il matto Nanof e l'altro
intervento di Athos Tromboni FREE
SPOLETO - Morbus sine materia. È una forma letterale medica per definire quelle patologie che non manifestano degenerazioni organiche di una parte del corpo colpito dalla malattia. La pazzia, per esempio, è un morbo senza materia: non ci sono riversamenti di sangue, gonfiori, purulenze, catarri, eccetera. Il corpo rimane intonso; la mente no, va per conto proprio "deviando" il comportamento da quello stato che viene definito "normale" verso momenti e anche movimenti a volte inconsueti; e può indurre il corpo a gesti e posture che modellano il "disagio" al punto che esso si ripercuote visivamente negli atteggiamenti. Proprio di questo è stata specchio l'opera in un atto Nanof, l'altro con la quale il Teatro Lirico Sperimentale "A. Belli" ha inaugurato, venerdì 8 agosto la propria settantanovesima stagione lirica nel Teatro Caio Melisso di Piazza del Duomo: musica di Antonio Agostini, libretto di Chiara Serani con la collaborazione di Davide Toschi. Si è trattato di una prima esecuzione assoluta e l'opera è stata presentata alla stampa
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Opera dal Centro-Nord
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L'amico Fritz fra sostenitori e detrattori
servizio di Simone Tomei FREE
LIVORNO - Dopo l’esplosione dirompente del successo di Cavalleria rusticana (1890), Pietro Mascagni si trovò davanti a una sfida tutt’altro che semplice: dimostrare di non essere l’autore “di un’opera sola”, consacrato dalla fortuna di un libretto tratto da Verga. Ed è in questo clima che nacque L’amico Fritz, andato in scena per la prima volta al
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Personaggi
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Cantami o Diva gli intrighi...
intervista a cura di Athos Tromboni FREE
Massimo Crispi è un tenore particolare, ribelle per molte cose e dal repertorio quanto mai vario. Vive una parte dell'anno a Palermo e l'altra parte dell'anno a Firenze. Vario - si diceva - il suo repertorio, ma varia è anche la sua maniera di essere artista. Da sempre ha infatti coltivato la scrittura, in ogni campo, e, oggi, non frequentando più
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Echi dal Territorio
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Frescobaldi Day a Palazzo Schifanoia
FREE
FERRARA - Marina De Liso, mezzosoprano e docente di musica antica nel Conservatorio "Girolamo Frescobaldi" nonché coordinatrice del "Concentus Musicus Fe' Antica" ha presentato ieri nella bella e confortevole sala pubblica di Palazzo Schifanoia il primo concerto della stagione 2025/26 di Ferrara Musica: quest'anno l'associazione concertistica
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Vocale
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Dalla romanza alla canzone napoletana
servizio di Simone Tomei FREE
PONTE A MORIANO (LU) - La serata del 12 settembre 2025 al Teatro Idelfonso Nieri di Ponte a Moriano si è chiusa l’edizione di "Un Teatro Sempre Aperto", confermando ancora una volta la qualità e la coerenza di una rassegna che, pur in assenza della storica sala cittadina del Teatro del Giglio, ha saputo mantenere viva la propria presenza sul
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Opera dal Centro-Nord
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Ode a Leopardi e Medium prova generale
servizio di Simone Tomei FREE
LIVORNO – In un Mascagni Festival sempre più attento al dialogo fra memoria storica e ricerca espressiva, la serata del dittico Ode a Leopardi di Pietro Mascagni e The Medium di Gian Carlo Menotti, presentata agli Hangar Creativi, ha offerto un accostamento insolito ma fecondo tra due poetiche distanti eppure unite dalla tensione verso il mistero
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Eventi
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ROF bilancio 2025 e programma 2026
redatto da Athos Tromboni FREE
PESARO - A Pesaro si dichiarano soddisfatti per i risultati non solo artistici del Rossini Opera Festival 2025. Ecco qui sotto, in sintesi, la valutazioni che illustrano sommariamente gli obiettivi raggiunti e anche le anticipazioni per l'edizione 2026.
I numeri che contano
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Opera dal Centro-Nord
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Manon Lescaut fra le sculture blu
servizio di Simone Tomei FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - Il 71° Festival Puccini si avvia alla conclusione con l’ultimo debutto operistico della stagione in una serata di fine agosto molto suggestiva: Manon Lescaut è tornata al Gran Teatro sulle sponde del Massaciuccoli nella produzione di Igor Mitoraj del 2003, ripresa con cura nella regia di Daniele De Plano, scene di Luca Pizzi
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Classica
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SummerFest grande musica da camera
servizio di Ramón Jacques FREE
SAN DIEGO (USA) - SummerFest 2025, The Baker-Baum Concert Hall. Il festival di musica da camera SummerFest, che si tiene ogni estate a San Diego, California dal 1986 ed è organizzato dall'associazione musicale locale La Jolla Musical Society (LJMS), è diventato un appuntamento imperdibile per gli amanti della musica cameristica (nel sud
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Vocale
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Giovane Scuola al Mascagni Festival
servizio di Simone Tomei FREE
LIVORNO - Il Mascagni Festival 2025, nell’anno dell’ottantesimo della scomparsa del compositore, si conferma laboratorio vivo di idee più che semplice contenitore di eventi: una geografia del suono disseminata tra Livorno, la provincia e luoghi simbolici d’Italia e del mondo, capace di intrecciare concerti, opere, letture sceniche e creazioni originali
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Opera dal Centro-Nord
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Sepe una delicata Butterfly
servizio di Nicola Barsanti FREE
TORRE DEL LAGO (LU) – Diamo conto ai nostri lettori della replica del quarto titolo in cartellone nell’ambito del 71° Festival Puccini: Madama Butterfly. Per regia, scene e costumi rimandiamo alla recensione della prima rappresentazione che potete consultare qui . La principale differenza rispetto al debutto riguarda il ruolo
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Eventi
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Turandot e le altre
redatto da Athos Tromboni FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - Questa volta si parte in largo anticipo: è ormai definitivo - infatti - il programma della 72.esima edizione del Festival Puccini di Torre del Lago (Viareggio) che si svolgerà nel Gran Teatro all’aperto sul Lago di Massaciuccoli nell’estate 2026 e che era stato anticipato nella conferenza stampa dello scorso maggio dal presidente
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Opera dal Centro-Nord
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Alina Tkachuk la rivelazione
servizio di Nicola Barsanti FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - La rappresentazione di Turandot al Gran Teatro Giacomo Puccini, nell’ambito del 71° Festival Puccini, propone una lettura scenica affidata alla regia di Alfonso Signorini, la cui impronta visiva rimanda all’articolo della prima rappresentazione che potete trovare qui. L’allestimento conferma la forza visiva e simbolica dell’opera, ma
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Opera dal Nord-Est
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Rigoletto, Nabucco e Aida
servizio di Nicola Barsanti FREE
VERONA - L’anfiteatro Arena, con i suoi duemila anni di storia e le gradinate che custodiscono memoria e suggestione, si conferma il più imponente palcoscenico a cielo aperto dedicato all’opera lirica. Ogni estate l’antico anfiteatro romano si trasforma in una cassa armonica naturale, dove le note dei grandi compositori si fondono con l’energia collettiva
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Opera dal Centro-Nord
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Butterfly e la simbologia degli alberi
servizio di Simone Tomei FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - Madama Butterfly di Giacomo Puccini è il quarto titolo a susseguirsi sul palcoscenico del Festival Puccini di quest’anno. Per la sua 71ª edizione, la rassegna ha affidato la regia a Manu Lalli, che propone una lettura capace di andare oltre la mera rappresentazione scenica, trasformando il linguaggio visivo e simbolico in un elemento
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Opera dal Centro-Nord
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La bohčme disegnata da Scola
servizio di Simone Tomei FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - Tra i capolavori pucciniani La Bohème occupa un posto di privilegio per la sua capacità di fondere realismo e poesia, leggerezza giovanile e dramma struggente. Dal debutto del 1º febbraio 1896 al Teatro Regio di Torino, sotto la bacchetta di un giovane Arturo Toscanini, questo dramma lirico in quattro quadri - tratto dalle
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Jazz Pop Rock Etno
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Ferrara Film Orchestra e la bacchetta di Ambra
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - La prima serata della rassegna Giardino per tutti organizzata ai piedi del grattacielo dal Comune di Ferrara con la collaborazione del Teatro Comunale "Claudio Abbado", dentro il Parco Coletta, ha fatto l'en-plein. Era in pedana la Ferrara Film Orchestra capitanata dalla bacchetta di Ambra Bianchi
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Opera dal Centro-Nord
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Buratto bel debutto in Tosca
servizio di Simone Tomei FREE
TORRE DEL LAGO PUCCINI (LU) - Nel terzo fine settimana del 71° Festival Puccini di Torre del Lago, la seconda recita di Tosca ha riproposto uno degli allestimenti più attesi di questa edizione. La produzione, firmata da Alfonso Signorini in veste di regista e costumista, si è presentata con una veste visiva marcatamente simbolica, ricca di richiami
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Opera dal Nord-Est
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Nabucco Carmen La traviata
servizio di Angela Bosetto FREE
VERONA – Anna Netrebko, Anita Rachvelishvili e Rosa Feola, ovvero Abigaille, Carmen e Violetta Valéry. Sono loro le tre grazie musicali che, dal 17 al 19 luglio 2025, hanno acceso l’Arena, rendendo ciascuna rappresentazione meritevole di grande interesse in virtù della propria peculiarità. Per il soprano russo si trattava del debutto italiano come figlia
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Jazz Pop Rock Etno
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Verdi e il jazz un dialogo
servizio di Simone Tomei FREE
FABBIANO, Borgonovo Val Tidone (PC) - Nella serata di sabato 26 luglio 2025, un angolo a me ancora misconosciuto della Val Tidone, la suggestiva piazzetta di Fabbiano, frazione di Borgonovo Val Tidone, si è trasformato in un crocevia di sublime audacia musicale. Il Valtidone Festival, giunto alla sua 27ª edizione e promosso dalla
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Opera dal Centro-Nord
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Ecco la Bohčme che ti aspetti
servizio di Athos Tromboni FREE
TORRE DEL LAGO PUCCINI (LU) - Un po' meno pubblico per La bohème rispetto alla Tosca della sera precedente, nel Gran Teatro all'aperto sul Lago di Massaciuccoli. Comunque una buona presenza (diciamo a spanne, oltre 2 mila spettatori?) per un ritorno, quello della regia "cinematografica" di Ettore Scola del 2014 ripresa da
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Opera dal Centro-Nord
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Un magico Elisir
servizio di Simone Tomei FREE
FIRENZE - L'elisir d'amore di Gaetano Donizetti è un capolavoro senza tempo che, a quasi due secoli dalla sua prima rappresentazione, continua a incantare e commuovere. Definito "melodramma giocoso", fonde mirabilmente la profondità patetica con l'arguzia dell'opera buffa italiana, creando una "commedia agrodolce" capace di strappare
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Echi dal Territorio
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79 anni di emozioni
redatto da Athos Tromboni FREE
SPOLETO (PG) - Partirà il 7 agosto 2025 per concludersi il 24 settembre la nuova Stagione lirica del Teatro Lirico Sperimentale "A. Belli" giunta al lodevole traguardo della 79.ma edizione. Gli spettacoli, oltre che nella città spoletina, andranno in scena anche nei principali teatri dell'Umbria: «79 anni di emozioni, una stagione da vivere!» è lo slogan
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Jazz Pop Rock Etno
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La notte degli Oscar
servizio di Athos Tromboni FREE
VIGARANO MAINARDA (FE) - La "Notte degli Oscar" del Gruppo dei 10 idea uscita dalla testa di Alessandro Mistri (così come Pallade Atena uscì dalla testa di Zeus, ci racconta il poeta greco Esiodo) ha visto una nutrita partecipazione di pubblico allo Spirito di Vigarano Mainarda. Non poteva essere altrimenti
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Jazz Pop Rock Etno
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De Silva amore che vieni amore che vai
servizio di Athos Tromboni FREE
COMACCHIO (FE) - Ha preso il via ieri sera con una nutrita partecipazione di pubblico il ciclo di sei concerti del "Gruppo dei 10" versione estiva: Tutte le direzioni in summer time 2025. Ospite per l'apertura era il Trio Malinconico formato da Diego De Silva (voce e chitarra acustica), Stefano Giuliano (sax alto) e Aldo Vigorito (contrabbasso). Prima della
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Eventi
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Opera tra tradizione e novitā
redatto da Simone Tomei FREE
GENOVA - È un viaggio simbolico e culturale quello che il Teatro Carlo Felice di Genova propone per la stagione 2025-2026, presentata ufficialmente alla stampa lo scorso 2 luglio. Un viaggio che coinvolge artisti e pubblico come naviganti di una stessa rotta, guidati da una bussola che punta al repertorio lirico più amato, ma non rinuncia a
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Opera dal Nord-Est
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L'Aida di cristallo č tornata
servizio di Simone Tomei FREE
VERONA - Quando l’Aida di Giuseppe Verdi risuona all’Arena di Verona non si tratta di una semplice replica, è un rito collettivo, un appuntamento simbolico che scandisce il calendario della lirica estiva. Questa nuova ripresa dell’allestimento firmato da Stefano Poda, definito “di cristallo” per le sue trasparenze e gli inediti giochi di luce, ha riaperto il sipario
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Opera dall Estero
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Idomeneo a San Francisco
servizio di Ramón Jacques FREE
SAN FRANCISCO (USA) War Memorial Opera House - Sebbene Idomeneo, l’opera seria in tre atti di Wolfgang Amadeus Mozart (1756–1791), abbia avuto la sua prima americana il 4 agosto 1947 al Berkshire Music Festival di Tanglewood, nel Massachusetts (ora sede estiva della Boston Symphony Orchestra), fu la San Francisco Opera a
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Opera dal Nord-Est
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Blue Traviata in Arena
servizio di Angela Bosetto FREE
VERONA – “È spenta!” Quando la tonante voce di Giorgi Manoshvili risuona nell’Arena, segnando il termine della prima Traviata stagionale, si viene quasi colti da un senso di sorpresa. Per quanto chiunque frequenti il teatro lirico conosca a menadito il libretto di Francesco Maria Piave, è inevitabile chiedersi da quanto tempo non si assisteva
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Opera dal Centro-Nord
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Matrimonio in camera da letto
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - L'allestimento di Il matrimonio segreto di Domenico Cimarosa su libretto di Giovanni Bertati ha chiuso la stagione d'opera del Teatro Comunale "Claudio Abbado" con un vero successo di pubblico: sia per la presenza di tanti spettatori in platea e nei palchi, sia per il calore con cui è stata salutata la recita a fine serata. La produzione era il
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Opera dal Nord-Est
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Tosca sugli spalti di San Giusto
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE – Castello di San Giusto. Non è l’Arena di Verona e men che meno Castel Sant’Angelo, ma gli spalti di San Giusto, le pietre antiche che contornano il grande piazzale delle Milizie, suscitano nella Tosca di Giacomo Puccini, in scena a Trieste, il senso di incombenza del pericolo, della morte che la musica del grande compositore regala al pubblico,
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Opera dal Centro-Nord
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Aida nella palestra
servizio di Nicola Barsanti FREE
FIRENZE – Opera emblema del grande repertorio verdiano, Aida è spesso associata all’idea di spettacolarità, grandi masse corali, scene sontuose e sontuosi costumi esotici. Tuttavia, dietro la patina dell’epico e del monumentale, si cela un’anima intimista, quasi cameristica: Aida è, in fondo, una tragedia dell'amore e del potere, fatta di sguardi, silenzi,
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Echi dal Territorio
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Torna la rassegna Tutte le Direzioni Estate
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Torna l'estate e, come ogni anno, torna anche la programmazione "balneare" del Gruppo dei 10: Tutte le direzioni in summertime 2025, la canonica rassegna estiva conterà quest'anno sei appuntamenti, dal 6 luglio al 12 settembre che si svolgeranno per due concerti nella consolidata location del Bar Ragno di Comacchio in via Cavour 1
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Opera dal Nord-Est
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Candide da Voltaire a Bernstein
servizio di Rossana Poletti (13 giugno 2025) FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. Per quale motivo Leonard Bernstein scelse il romanzo filosofico “Candide” di Voltaire per scrivere un’opera che lo proiettasse nel mondo lirico? Il primo motivo è certamente la questione politica. Nel dopoguerra l’America è dominata dal Maccartismo (un po’ come oggi dal trumpismo, ma guarda
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