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Pubblicato il 22 Gennaio 2025
Secondo titolo di balletto classico per la stagione di danza del Teatro Comunale Claudio Abbado
Giselle comme ci comme įa
servizio di Athos Tromboni
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FERRARA - Il Russian Classical Ballet diretto da Evgeniya Bespalova ha recentemente portato in Italia Giselle, uno dei capolavori più amati del repertorio romantico: le diverse città italiane toccate prima di Ferrara sono state Lecce, Catanzaro e Avezzano. Si tratta di un balletto in due atti, con musiche di Adolphe-Charles Adam (e Ludwig Minkus, non citato nel programma di sala curato dalla compagnia, forse perché le parti virtuosistiche proprie delle integrazioni di Minkus alla pagina ballettistica di Adams sono state espunte dalla colonna sonora registrata) ha proposto le coreografie ottocentesche originali di Jean Coralli. La storia di Giselle ruota attorno a una giovane contadina che si innamora di un giovane presentatosi sotto falsa identità, quella di Loys. In realtà si tratta del giovane duca Albrecht promesso sposo a una nobildonna del suo rango. Quando la verità viene a galla, Giselle, sopraffatta dal dolore, impazzisce e muore. Nel secondo atto, ambientato in un bosco incantato, le Villi, spiriti delle fanciulle morte di dolore perché tradite dai loro innamorati, cercano vendetta facendo danzare fino allo sfinimento e alla morte gli amanti traditori; ma l'amore puro di Giselle per Loys/Albrecht prevale, offrendo perdono al suo amato e lo salva dalle furie di Myrtha, la grande vendicatrice, regina delle Villi. Questa narrazione intreccia temi di amore, tradimento, redenzione e soprannaturale, rendendo l'opera un pilastro del balletto romantico.


Il Russian Classical Ballet, sotto la direzione artistica di Evgeniya Bespalova, è noto per la sua dedizione alla tradizione del balletto classico russo. La compagnia è composta da ballerini diplomati nelle più celebri scuole coreografiche di Mosca, San Pietroburgo, Novosibirsk e Perm. Ma nonostante le premesse altisonanti, in Giselle, a Ferrara, la compagnia ha dimostrato una scarsa padronanza tecnica e una sommaria dedizione interpretativa. Le performance dei primi ballerini (interpreti Liliia Zainigabdinova, Ilnur Gaifullin, Ivan Sidelnikov, Renata Khasanova, Ekaterina Sabantseva, Stella Malkina, Alena Shugaeva, Renata Aiupova: ma non sono citati i rispettivi ruoli nel programma di sala) hanno evidenziato una danza scolastica appena sufficiente. I costumi e le scenografie fatta di fondale e quintine dipinte, hanno descritto un'atmosfera anticamente suggestiva, trasportando gli spettatori nei mondi contrastanti dei due atti: il villaggio rurale del primo atto e il bosco delle Villi del secondo. Le rappresentazioni di Giselle da parte del Russian Classical Ballet hanno ricevuto ampi consensi nelle città delle tournée italiana, compresa Ferrara, dove la platea e i palchi del Teatro Comunale “Claudio Abbado” erano gremiti di giovani e giovanissimi, anche bambini e bambine al seguito delle famiglie. Il pubblico un po’ più fedele al balletto classico (e più anziano d’età) invece ha ironizzato e storto il naso al termine dello spettacolo. Insomma, per dirla con un francesismo, una Giselle comme ci comme ça. (La recensione si riferisce alla recita di martedì 21 gennaio 2025)
Crediti fotografici: Ufficio stampa del Teatro Comunale di Ferrara “Claudio Abbado” Nella miniatura in alto: Jean Coralli, il primo coreografo di Giselle Sotto: alcuni momenti dello spettacolo della compagnia Russian Classical Ballet
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Pubblicato il 31 Dicembre 2024
Il balletto natalizio di Petr Ilic Chajkovskij andato in scena a Ferrara con il pienone di pubblico
Lo Schiaccianoci dei rumeni
servizio di Athos Tromboni
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FERRARA - Non poteva mancare Lo Schiaccianoci nel periodo delle feste natalizie per il Teatro Comunale "Claudio Abbado". E infatti ecco mobilitato il Balletto dell'Opera Nazionale della Romania per due recite di fine anno a Ferrara (28 e 29 dicembre 2024), recite che hanno praticamente registrato il tutto esaurito. La compagnia rumena, diretta da Cristina Todi, ha danzato dentro a scenografie fatte come quelle di una volta, fondale e quintine dipinte, luci senza particolari effetti, danza senza particolari meriti. Si può apprezzare la buona volontà dei giovani e giovanissimi che hanno partecipato al balletto, ma se si esclude la bella prestazione di Georgiana Dimitrescu (era veramente lei? le note di sala non lo chiariscono) e della sua alter-ego Alexandra Grigore (era veramente lei? le note di sala non lo chiariscono) nel passo a due finale (quello dello Schiaccianoci con la Fata Confetto) il resto lo si può classificare come il risultato di una scuola di formazione messo in mostra nel saggio di fine corso. Dunque, la Dimitrescu (diciamo che era lei...) nel ruolo di Clara ha brillato non solo per la solida tecnica, la sicurezza dei passi sulle punte, le pregevoli 18 (diciotto) piroette mostrate nel suo assolo prima del "Valzer dei fiori", gli arabeschi fatti con naturalezza e gli allineamenti verticali su una sola punta praticamente ammirevoli, ma anche per un phisique-du-role di Clara bambina praticamente perfetto. Ed anche la sua alter-ego Grigore (diciamo che era lei...) si è destreggiata con grande maestria nel passo a due finale. Probabilmente non nelle vesti della Fata Confetto (ruolo previsto da Marius Petipa nel suo libretto originale coreografato da Lev Ivanov, ruolo spesso espunto dai grandi ballerini-coreografi come Balanchine, Nureyev, Barishnikov, solo per citare i più famosi) ma nelle vesti di una Clara che ha anche a Ferrara ha spodestato la Fata Confetto nel gran passo a due del finale. Ultima notazione di cronaca: lo spettacolo viene dato ab-origine dalla compagnia rumena come "coreografie di Marius Petipa": ebbene Petipa non ha mai coreografato il proprio libretto dello Schiaccianoci affidando il compito al suo collaboratore Ivanov.
   

Infine, ecco in breve la "trama" che Petipa ha adottato e adattato da un racconto di E.T.A. Hoffmann, trama musicata da Petr Ilic Chajkovskij nel 1892: Lo Schiaccianoci è una fiaba fatta di dolciumi, soldatini, albero di Natale, fiocchi di neve e fiori che danzano, topi cattivi che assalgono i bambini, prodigi, principe azzurro, fatine e maschere caratteristiche. Per la sua natura di favola a lieto fine e per la vicenda pervasa da un’atmosfera fatata di festa, Lo Schiaccianoci è diventato un balletto che ammalia i bambini e incanta i grandi. Per questo è lo spettacolo più rappresentato nel mondo durante le festività natalizie. La conclusione è segnata dallo squisito Valzer dei Fiori, dopo il quale Clara, la protagonista, dopo aver sognato il principe azzurro si ritroverà nella sua poltrona con il suo schiaccianoci in grembo, felice di questo sogno di Natale. Pubblico da tutto esaurito, si diceva, entusiasta alla fine dello spettacolo, con più chiamate al proscenio per l'intero corpo di ballo e i protagonisti principali. (La recensione si riferisce alla recita di sabato 28 dicembre 2024)
Crediti fotografici: Ufficio stampa del Teatro Comunale "Claudio Abbado" Nella miniatura in alto: Marius Petipa - Al centro e sotto: momenti del balletto visto a Ferrara
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Pubblicato il 24 Dicembre 2024
Il balletto natalizio di Chajkovskji realizzato per i pių giovani trionfa nel Teatro Carlo Felice di Genova
Magia e incanto con Lo Schiaccianoci
servizio di Nicola Barsanti
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GENOVA - Il Teatro Carlo Felice ha accolto il pubblico in un’atmosfera di fiaba con Lo Schiaccianoci, il celebre balletto di Pëtr Il’ić Chaikovskji, portato in scena dall’Armenian National Ballet. Una produzione che, pur rispettando la tradizione, ha saputo avvicinare i più piccoli grazie a una semplificazione drammaturgica, senza tuttavia rinunciare all’eleganza coreutica e alla qualità musicale. Sebbene oggi Lo Schiaccianoci sia uno dei balletti più amati al mondo, lo stesso Chaikovskji non ne fu mai pienamente soddisfatto. Si dice che considerasse la sua partitura inferiore rispetto a Il lago dei cigni ed a La bella addormentata, e che la creazione del balletto fosse stata per lui più un dovere che un piacere. Tuttavia, il tempo gli ha dato torto: la sua musica incanta ancora oggi, grazie alla perfetta fusione tra melodia e orchestrazione. L’edizione proposta, offre una narrazione essenziale ed immediata, pubblicata da Edwin F. Kalmus (New York), ha ridotto il numero dei personaggi, semplificando la narrazione per renderla più chiara al pubblico giovane. Alcuni interpreti hanno ricoperto più ruoli, garantendo fluidità scenica e continuità drammatica. La regia e la coreografia di Georgy Kovtum hanno puntato su una narrazione snella, senza eccessivi virtuosismi tecnici, ma con una solida struttura che ha valorizzato le doti dei ballerini e l’efficacia visiva dello spettacolo.


Venendo al cast: Marie Anahit Vasilyan ha incantato nel ruolo di Clara con la sua grazia e leggerezza. I suoi movimenti sono precisi e ben controllati, con un’interpretazione che ha reso credibile l’evoluzione del personaggio da bambina sognante a giovane donna trasportata in un mondo incantato. Yura Martirosian, nei panni del Principe, ha sfoggiato un’ottima tecnica nei salti e nelle prese, dimostrando grande sintonia con la sua partner. Altra interpretazione di spessore è quella di Grigor Grigoryan nel ruolo di Drosselmeyer: con movenze teatrali carismatiche, riesce a rendere il personaggio misterioso e affascinante, quasi ipnotico nel suo ruolo di guida nel mondo magico dello Schiaccianoci. Vahe Babajanyan, nel ruolo del titolo, invece, ha eseguito con precisione le sue variazioni, offrendo momenti di virtuosismo ben calibrati. Molto efficace anche Armen Zakaryan nel ruolo del Re dei Topi, che ha saputo combinare agilità e dinamismo con una buona espressività scenica, aggiungendo un tocco frizzante conferito dal “topo meccanico” che lo insegue. Infine, una nota di merito va anche a Tetevik Bolshikyan, nel ruolo della Fata Confetto, che ha reso il suo assolo un momento di pura magia, con linee eleganti e un port de bras raffinato. Le scene e i costumi di VajÄeslav Okunev hanno ricreato con fedeltà l’atmosfera incantata della favola. La scelta cromatica ha esaltato i diversi momenti dello spettacolo: tonalità fredde e cupe per il regno dei topi, colori caldi e dorati per il mondo incantato dello Schiaccianoci. I costumi, ricchi nei dettagli ma funzionali ai movimenti dei ballerini, hanno contribuito a rendere lo spettacolo visivamente affascinante. L’orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova, diretta da Karen Durgaryan, ha offerto una lettura scorrevole e vivace della partitura, con tempi giusti e incalzanti, capaci di mantenere sempre viva la tensione narrativa. Le celebri danze, dalla Marcia alla Danza Russa, dalla Dance of reed flutes all’iconico Waltz of the Flowers, sono state rese con grande precisione ed energia.

Un plauso anche al coro di voci bianche diretto da Gino Tanasini, che ha aggiunto un tocco etereo e suggestivo nelle scene più sognanti. Questa produzione di Lo Schiaccianoci dimostra dunque come sia possibile avvicinare un pubblico giovane senza snaturare l’opera originale. Un cast affiatato, una coreografia chiara e coinvolgente e un comparto musicale di qualità hanno reso la serata al Carlo Felice un’esperienza magica per grandi e piccoli. Lo Schiaccianoci continua a far sognare, confermandosi una delle fiabe di Natale più amate di sempre. (La recensione si riferisce all’ultima recita di Domenica 22 dicembre 2024)
Crediti fotografici: Ufficio stampa del Teatro Carlo Felice di Genova Nella miniatura in alto: il regista e coreografo Georgy Kovtum Sotto in sequenza: panoramiche sul balletto Lo Schiaccianoci nella versione realizzata per i giovani
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Rigoletto non solo per il teatro
intervento di Athos Tromboni FREE
TORINO - Che cosa caratterizza una società inclusiva rispetto ad una società repressiva? La risposta la troviamo nel Costituzione della Repubblica Italiana. I padri fondatori della repubblica, dopo la vittoria della democrazia sul fascismo e nello spirito della volontà maggioritaria del popolo italiano che scelse la Repubblica al posto della Monarchia, quella volontà inclusiva la codificarono in un preciso mandato costituzionale: ogni essere umano che sia carcerato in Italia ha diritto ad un percorso di recupero rispetto alle vicende delittuose che lo hanno portato a delinquere e ad essere giudicato e condannato. È un principio costituzionale che questa testata giornalistica e tutti i collaboratori che la fanno vivere condividono senza se e senza ma. Per questo noi plaudiamo alla scelta del Teatro Regio di Torino e del suo management di agire nello spirito della Costituzione della Repubblica Italiana con l'iniziativa di cui parliamo qui: per la prima volta, il Teatro Regio di Torino va in scena all'interno di un penitenziario
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Eventi
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Bologna Festival programmi divulgativi
servizio di Athos Tromboni FREE
BOLOGNA - Presentato oggi nelle sale più bohèmienne che rustiche della Birreria Popolare della città felsinea il programma divulgativo di Bologna Festival, titolare anche del prestigioso calendario che va sotto il nome «Libera la musica» (i concerti di questa sezione del Festival fanno perno sulla presenza di "Grandi interpreti" che per il 2025 vedranno
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Opera dal Nord-Est
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Vecchio Barbiere sempre nuovo
servizio di Nicola Barsanti FREE
VENEZIA - Tornare al Teatro La Fenice per assistere a Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini in un’atmosfera gioiosa come solo il Carnevale di Venezia sa offrire, è un’emozione unica. Il pubblico, avvolto dalla magia della festa, accoglie con entusiasmo questa produzione che si conferma ancora una volta un successo. La regia tradizionale di
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Opera dal Centro-Nord
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L'orgiastico Rigoletto secondo Livermore
servizio di Nicola Barsanti FREE
FIRENZE - Il Rigoletto messo in scena da Davide Livermore al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino prende vita in un contesto scenico marcato da toni goliardici e, in alcuni momenti, quasi orgiastici. Al centro della scena, un letto monumentale diventa il fulcro attorno al quale si muove il Duca di Mantova, circondato da donne seminude che lo venerano,
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Opera dal Nord-Ovest
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Uno Chénier dalla travolgente energia
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA - Uno spettacolo che coniuga eleganza e incisività visiva, nitidezza narrativa e varietà stilistica: Andrea Chénier di Umberto Giordano al Teatro Carlo Felice si conferma un trionfo senza riserve. La regia di Pier Francesco Maestrini, già apprezzata nei prestigiosi allestimenti di Bologna e Monte-Carlo, si distingue per la sua fedeltà alla
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Ballo and Bello
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Giselle comme ci comme įa
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il Russian Classical Ballet diretto da Evgeniya Bespalova ha recentemente portato in Italia Giselle, uno dei capolavori più amati del repertorio romantico: le diverse città italiane toccate prima di Ferrara sono state Lecce, Catanzaro e Avezzano. Si tratta di un balletto in due atti, con musiche di Adolphe-Charles Adam (e Ludwig Minkus,
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La Moreno grande Traviata
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA - Continua a riscuotere un grande successo di pubblico la stagione operistica del Teatro Carlo Felice con il quarto titolo in cartellone che rappresenta uno dei capolavori assoluti del repertorio lirico, nonché l’opera più rappresentata al mondo: La Traviata di Giuseppe Verdi. Inserire Traviata in stagione si è rivelata una
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Ratto un po' in tedesco un po' in italiano
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. Ci sono innumerevoli questioni storiche ne Il Ratto del Serraglio (Die Entführung aus dem Serail) di Wolfgang Amadeus Mozart, in scena al Teatro Verdi di Trieste. C’è la questione del Turco. Soggetto di moda al tempo, perché la paura che fino a qualche tempo prima le invasioni ottomane avevano ingenerato
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Chénier un poeta al tempo del Terrore
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA - Al Teatro del Giglio "Giacomo Puccini" è andato in scena il capolavoro di Umberto Giordano Andrea Chénier un dramma che intreccia amore, ideali e morte. Ambientata nella Parigi rivoluzionaria tra il 1789 e gli anni del Terrore, l’opera racconta la struggente storia d’amore tra Maddalena di Coigny, una giovane aristocratica caduta in disgrazia
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Classica
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Saccon Genot Slavėk una meraviglia
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il Comitato per i Grandi Maestri fondato e guidato dal prof. Gianluca La Villa ha ripreso l'attività concertistica dopo alcuni mesi di pausa: saranno quattro gli appuntamenti fissati per la corrente stagione, il primo dei quali si è svolto ieri, 10 gennaio, nella sede che ospiterà anche gli altri appuntamenti: era la sala nobile del Circolo dei
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Eventi
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Apre Puccini chiude Rossini
redatto da Athos Tromboni FREE
BOLOGNA - Come anticipato nella conferenza stampa di “anteprima” dal sovrintendete Fulvio Macciardi nel luglio dello scorso anno, la Stagione d’Opera 2025 del Teatro Comunale di Bologna proporrà 8 opere in scena e 2 opere in forma di concerto. Le recite si terranno anche per questa stagione al Comunale Nouveau in Piazza della Costituzione 4
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Ballo and Bello
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Lo Schiaccianoci dei rumeni
servizio di Athos Tromboni FREE
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Vocale
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Spotti tra Mendelssohn e Chajkovskij
servizio di Nicola Barsanti FREE
FIRENZE - La Sala Zubin Mehta ospita un concerto sinfonico di grande impatto emotivo e musicale, con il Coro e l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino diretti dal M° Michele Spotti. Il programma accosta due opere di forte suggestione narrativa: Die erste Walpurgisnacht (ossia La notte di Walpurga) di Felix Mendelssohn Bartholdy e la Sinfonia n. 5
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Ballo and Bello
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Magia e incanto con Lo Schiaccianoci
servizio di Nicola Barsanti FREE
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Echi dal Territorio
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Ora tocca a Chiatti e Vinco
redatto da Athos Tromboni FREE
MACERATA - Scambio di auguri e presentazione del nuovo management ieri mattina, lunedì 23 dicembre, nella Gran Sala Cesanelli dello Sferisterio a Macerata: il sindaco e presidente dell'Associazione, Sandro Parcaroli, ha accolto ufficialmente la nuova sovrintendente Lucia Chiatti e il nuovo direttore artistico Marco Vinco scelti per guidare
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Opera dal Centro-Nord
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Mavra e Schicchi insolito dittico
servizio di Simone Tomei FREE
FIRENZE – Gli appuntamenti con la lirica dell’anno 2024 del Teatro del Maggio Fiorentino si chiudono con un dittico tanto inusuale quanto sorprendente che ha accostato due atti unici comici, distanti per stile, cultura e linguaggio: Mavra di Igor Stravinskij e Gianni Schicchi di Giacomo Puccini. Se le disavventure dei parenti di Buoso Donati
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Opera dal Nord-Ovest
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Gustavo e il Cappello di Paglia
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GENOVA - La magia si è realizzata. La macchina narrativa, precisa come un cronografo di alta classe, ha funzionato senza alcun intoppo. Il palco ha vibrato di energia, grazie a un cast affiatato che ha danzato con grazia tra battute e situazioni surreali. Il pubblico del Teatro Carlo Felice ha apprezzato ogni attimo, immergendosi nella visione e nell’ascolto
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