Pubblicato il 30 Aprile 2023
Interessante e suggestivo concerto che ha mostrato quanto il salisburghese debba all'Italia
Mozart l'italiano e... i milanesi servizio di Simone Tomei

20230430_Ge_00_MozartEIMilanesi_GENOVA - Un 25 aprile in musica al Teatro Carlo Felice di Genova dove ho assistito ad uno degli appuntamenti del ciclo “Mozart l’Italiano” in cui è stato messo in evidenza il rapporto significativo tra la “scuola milanese” ed il genio salisburghese. Un interessantissimo saggio tratto dagli atti del Convegno internazionale «Antonio Brioschi e il nuovo stile musicale del Settecento lombardo» inquadra bene il rapporto degli artisti “milanesi” e Mozart evidenziando in maniera dettagliata la genesi di questo “nuovo stile” e di quanto lo stesso Mozart ne abbia preso spunto per le sue sinfonie dell’età matura.
Un piccolo estratto di questo scritto ci fornisce un’inquadramento dettagliato e circostanziato: «… l’idea di sinfonia milanese nel Settecento implica la necessità di affrontare una serie di problemi di natura metodologica, critica e storiografica. Per questa ragione è forse opportuno iniziare a interrogarsi sui termini stessi di un concetto che richiede alcune precisazioni preliminari tanto di principio quanto di merito. I contributo degli autori milanesi, su tutti Giovanni Battista Sammartini, ai primordi e allo sviluppo della cosiddetta sinfonia  “da concerto” sembra un fatto a tal punto acquisito e riconosciuto da non meritare di essere ulteriormente considerato. Semmai, come si vedrà, è l’effettiva portata e l'incidenza internazionale di questo contributo a rappresentare un aspetto assai rilevante, per non dire decisivo, di una questione musicologica ancora aperta. Nel concetto di sinfonia “milanese” così come lo si assume qui, ovvero quale epitome di un' ipotesi - se si vuole anche una sfida critica e storiografica, è piuttosto l'aggettivo “milanese” che esige di essere chiarito con una certa articolazione di argomenti.
Il termine “milanese” è da intendersi in due diverse accezioni, che tuttavia sono complementari e si compenetrano I'una nell'altra. Da un lato, il termine si riferisce in senso stretto agli autori propriamente milanesi come Giovanni Battista Sammartini, Antonio Brioschi e Ferdinando Galimberti che appaiono, se non gli inventori della cosiddetta “sinfonia da concerto", i compositori che tra il 1730 e gli anni 1750 imprimono il primo - dal punto di vista cronologico decisivo impulso alla definizione del genere nel corso del Settecento.'

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Dall'altro, il termine “milanese” è da intendersi nel senso più ampio di “lombardo” e forse anche di nord italiano, in un'accezione quasi analoga a quella, largamente diffusa nel xvi secolo, di “napolitano”; ovvero come una qualifica che indica non soltanto i musicisti effettivamente nati a Milano e in Lombardia, ma che si può in qualche misura estendere - naturalmente con tutte le cautele e verifiche di ogni specifico caso - a coloro che soggiornarono o vissero nella capitale della regione per completarvi la propria formazione o lavorarvi non occasionalmente e nella cui produzione si possono riscontrare tracce più o meno evidenti del rapporto con la cultura strumentale milanese (basterà ricordare, a questo proposito, i nomi di Gluck, Holzbauer, Cannabich, Johann Christian Bach, Giardini, Boccherini, Mysliveček, Mozart, Pichl, Zingarelli: ma l'elenco potrebbe essere assai più lungo). Questa ipotesi critica e storiografica sottintende insomma il propulsivo ruolo europeo esercitato nel Settecento dalla civiltà musicale milanese e lombarda in ambito strumentale, in particolare per ciò che riguarda la “sinfonia da concerto”. Il fatto che questo genere sia sviluppato e coltivato nell'ambiente milanese lungo tutto il corso del secolo presuppone naturalmente, oltre alla presenza di compositori dediti alla produzione strumentale in misura cospicua - pur accanto quella sacra operistica - o addirittura esclusiva, l’esistenza di condizioni favorevoli all'apprezzamento e alla valorizzazione della musica strumentale sul piano estetico, sociale e produttivo. In altri termini, Milano appare una città capace di proporsi come polo dall'identità ben definita, come laboratorio di richiamo e aggregazione - se non proprio, per adoperare un consunto e ormai screditato concetto storiografico, come sede di una vera e propria 'scuola' - per musicisti italiani e stranieri e al contempo come centro d'irradiazione di una produzione internazionalmente riconosciuta…»
Questo contributo di Cesare Fertonani ci porta direttamente nel cuore della serata in quanto alcuni dei compositori nomati nello scritto sono stati eseguiti in questo avvincente concerto genovese.
Il primo è Giovanni Battista Sammartini del quale hanno proposto la Sinfonia in sol minore JC 57 e Antonio Brioschi con la Sinfonia in Re maggiore. È stata poi la volta di Carlo Monza con La tempesta di mare - inizialmente composta come ouverture dell’opera Ifigenia in Tauride del 1784 - dalla forma tripartita Allegro – Adagio – Allegro assai. Un componimento in cui alla struttura classica si aggiunge una vitalità accesa, dai toni intensi, ispirati alle prime correnti stürmisch che stavano nascendo oltralpe nello stesso periodo. Riporto un pensiero di Davide Verga tratto dal saggio succitato su questo brano: «… possiamo leggere questa sinfonia del Monza in termini di pittura sonora: un lungo pedale di tonica su cui si inseriscono violini e viola in crescendo fino all’esplosione della tempesta con l'entrata fragorosa dei corni e l'unisono degli archi simulando il succedersi dei tuoni e dei fulmini. Da qui si innalzano al cielo onde maestose e il loro ricadere tra spruzzi di pioggia torrenziale. Tra brevi allentamenti della tensione e l'inesausto risorgere degli impieghi della burrasca, la forma prosegue conservando tuttavia una sua compostezza e dopo l'esposizione e una breve sezione di sviluppo si ha, enfatizzata da una pausa generale in grado di catalizzare nel silenzio l'energia potenziale della tempesta, la ripresa.»
Anche il Concerto per solista e orchestra, sempre nel mondo milanese, venne a sua volta approfondito e sviluppato, con particolare attenzione al concerto per violino e pianoforte. E in relazione a questo tipo di composizione abbiamo ascoltato di Angelo Maria Scaccia il Concerto per violino in Mi bemolle maggiore. Sciacca, compositore e violinista, contribuì nello specifico a questo genere determinando l’unione tra lo stile sinfonico italiano e la scrittura virtuosistica per il violino

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Hanno fatto da cornice alla serata due composizioni di W.A.Mozart: la Sinfonia n. 11 in re maggiore K.84 (73q) ed il Concerto per violino e orchestra n.7 in re maggiore K.271a del quale è stata a lungo discussa la paternità che sembra infine potersi definitivamente attribuire a Mozart. Qui ritorna la struttura italiana, unita ad un estro singolare per quanto riguarda il virtuosismo solistico e al gusto mozartiano che aveva ormai assunto una forma propria e inconfondibile.
Il Maestro Fabio Biondi, violinista e concertatore, ha diretto tutti i brani con passione impeto e sentimento ed è stato il solista nelle composizioni dedicate allo strumento. Un gesto semplice, chiaro, lineare e travolgente ha coinvolto i musicisti dell’Orchestra dell’Opera Carlo Felice di Genova i quali hanno assecondato ogni movimento del capo e del corpo con sonorità paradisiache infondendo ad ogni nota carattere, stile e personalità.
Momento sublime è stato il terzo tempo del concerto mozartiano dove nel Rondò - Allegro finale - gli accenti più marcati e strategicamente posizionati in  linea con lo stile del compositore, sono stati eseguiti con nitore e sonorità sempre ben calibrate ed il virtuosismo dell’interprete ha potuto dare sfoggio di bravura per restituire al pubblico quel carattere di gioiosa atmosfera che le note emanavano; un elegiaco rapporto dialogante tra il violino solista e il resto dell'orchestra, formata dagli archi, due oboi e due corni.
Gli ascoltatori, letteralmente in delirio alla fine del concerto, hanno osannato tutti gli interpreti ed è stato premiato da un bis acclamato a furor di popolo. Il M° Biondi, alla sua prima esperienza sul palcoscenico genovese, ha elogiato con parole lusinghiere il Teatro e la sua ensemble musicale ricordando al pubblico - composto da molti giovani - di amare, rispettare e “voler bene” al teatro ed alla sua orchestra con la quale sottolinea di aver trovato una sintonia molto intensa.
(la recensione si riferisce al concerto di martedì 25 aprile 2023)

Crediti fotografici: Ufficio stampa del Teatro Carlo Felice di Genova
Nella miniatura in alto: il violinista e direttore Fabio Biondi
Sotto in sequenza: alcuni momenti e alcuni particolari del concerto





Pubblicato il 22 Febbraio 2023
Intensa e varia stagione musicale 2023 nell'Auditorium della Fondazione Giorgio Cini
Asolo Musica allo Squero redatto da Athos Tromboni

20230222_Ve_00_LoSqueroAsoloMusica_FedericoPupoVENEZIA - Quattordici eventi musicali, tutti di sabato pomeriggio con inizio alle ore 16,30, è quanto propone Asolo Musica, in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini all'Auditorium "Lo Squero" all' Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia. Si inaugura sabato 4 marzo e si proseguirà fino al 16 dicembre 2023. Sarà una varia e dinamica programmazione tra concerti solistici e di musica da camera, con appuntamenti dedicati anche alla scena jazz. Un mondo di note, storie e suggestioni pronte ad avvolgere la sala di "Lo Squero", antica officina per imbarcazioni con vista straordinaria sulla laguna.
«Con la nuova stagione dello Squero – avverte Maurizio Jacobi, presidente di Asolo Musica - si navigherà nel grande mare della musica costeggiando tra il barocco, il classico ed il contemporaneo, esplorando anche le terre dell’innovazione e della contaminazione.»
«A bordo d’acqua sul Canal Grande - conferma Federico Pupo, direttore della rassegna -  ascolteremo Johann Sebastian Bach con il violoncello di Mario Brunello, il pianoforte di Gile Bae e l’Accademia Strumentale Italiana; il Quartetto di Venezia riprenderà l’integrale dei quartetti di Beethoven e un omaggio a Malipiero, nei 50 anni dalla morte; avremo l’incursione jazz di Uri Caine e una contaminazione con la poesia di Mariangela GualtieriAntonio Fresa ci collegherà con le Vatican Chapels dei giardini di Fondazione Cini mentre con la voce di Giulia Bolcato sbarcheremo nella Venezia del XVII secolo."
Con biglietto integrato il pubblico avrà la possibilità di visitare la Fondazione Cini, il Labirinto Borges,  il Bosco con le Vatican Chapels e il Teatro Verde.
La stagione dei concerti 2023 è sostenuta dal Ministero della Cultura, dalla Regione Veneto e da Bellussi Spumanti, Centro Marca Banca, Massignani & C., Pro-Gest Group, Zanta pianoforti, Zoogami.

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Ad aprire il cartellone, sabato 4 marzo, è il Quartetto di Venezia, dal 2017 “Quartetto in Residenza” alla Fondazione Giorgio Cini di Venezia. Con Andrea Vio e Alberto Battiston al violino, Mario Paladin alla viola e Angelo Zanin al violoncello, la formazione propone per il 2023 la prima parte dell’esecuzione integrale dei Quartetti di Beethoven: questo primo appuntamento vede in scaletta il Quartetto in mib maggiore op. 127 e il Quartetto in do maggiore op. 59 n. 3 “Rasumovsky”.
La stagione prosegue il 25 marzo con l’Accademia Strumentale Italiana, gruppo di riferimento nel repertorio della musica vocale e strumentale fra Rinascimento e Barocco; l’Ensemble, formato da Rossella Croce, violino, Alberto Rasi, viola da gamba soprano e direzione, Claudia Pasetto, viola da gamba tenore, Paolo Biordi, viola da gamba bassa, Michele Zeoli, violone e Luca Guglielmi, organo, esegue L’Arte della Fuga di Johann Sebastian Bach in una inedita quanto suggestiva versione per violino, viole da gamba, violone e organo.
Per l’appuntamento successivo, il 13 maggio, torna protagonista il Quartetto di Venezia che prosegue il cammino nello scrigno dei capolavori beethoveniani con il Quartetto in mi minore op. 59 n. 2 “Rasumovsky”, il Quartetto in la maggiore op.18 n. 5 e la Grande Fuga in sib maggiore op. 133.

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Dalle note del genio di Bonn si passa il 20 maggio, in occasione dell’inaugurazione della Biennale di Architettura, all’espressione contemporanea nel concerto intitolato "Vatican Chapels Still Alive" con brani del compositore e pianista Antonio Fresa tratti dalle Soundtrack Experience di The Borges Labyrinth e Vatican Chapels rielaborati per pianoforte, bandoneon, flauti e voce. In scena Antonio Fresa al pianoforte e Ninon Valder al bandoneon, flauto e voce.
Dal contemporaneo si torna al mondo veneziano del Seicento il 3 giugno con l’evento "Venezia nel racconto di Barbara Strozzi - «Virtuosissima Cantatrice»" dedicato alla figura della compositrice e soprano Barbara Strozzi. Impegnati a rievocare l’antica e suggestiva atmosfera veneziana sono Giulia Bolcato, soprano, Federico Guglielmo e Elisa Imbalzano, violino, Roberto Loreggian, organo, Ludovico Armellini, violoncello e Elena Spotti, arpa.

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Anche quest’anno non mancano gli appuntamenti di Squero Jazz. Il 10 giugno è la volta di Change! con Uri Caine, pianista e compositore tra i più apprezzati degli ultimi decenni, con un programma che guida il pubblico lungo un percorso che oscilla tra la classica, il jazz e l’improvvisazione, in uno spettacolo nel quale dialogano Beethoven e Thelonious Monk, Wagner e Gershwin, Bach e i Beatles.
Conclude la prima parte della stagione, il 17 giugno 2023, il concerto per violoncello e voce recitante dal titolo Acqua Rotta. In scena, in un appuntamento che vede musica e parola in stretto dialogo, il celebre violoncellista Mario Brunello e la poetessa Mariangela Gualtieri.
Dopo la pausa estiva, la stagione riprende il 30 settembre con un altro progetto musicale del pianista e compositore Antonio Fresa, stavolta in veste di solista. Nel concerto intitolato Piano HeArt, Fresa invita a un viaggio musicale attraverso luoghi d’arte di tre città per le quali ha composto vere e proprie colonne sonore: Napoli, Roma e Venezia.
Due gli appuntamenti nel mese successivo. Il 7 ottobre torna il Quartetto di Venezia con un omaggio a Gian Francesco Malipiero a 50 anni dalla morte; il concerto prevede il Quartetto n. 3 “Cantari alla madrigalesca” e il Quartetto n. 6 “L’arca di Noè” e, in chiusura, il Quartetto in re minore (1909) di Ottorino Respighi.
Il 21 ottobre è la volta della pianista olandese Gile Bae in un impaginato che si dipana tra diversi quadri della letteratura pianistica con pagine di Bach, Beethoven e Chopin.
Segue il 4 novembre il concerto con Giuseppe Gibboni, vincitore del Premio Paganini 2021, al violino e Carlotta Dalia alla chitarra con un programma che si addentra in pagine virtuosistiche di Niccolò Paganini, Mario Castelnuovo-Tedesco e Astor Piazzolla.
Il 18 novembre Mario Brunello affronta le Sonate per violoncello solo del compositore russo, di origine polacca, Mieczyslaw Weinberg in un percorso che esplora la fitta tela creativa delle sonate.
Poi, nel concerto del 2 dicembre, il Quartetto di Venezia aggiunge un nuovo capitolo dell’intenso viaggio nel mondo di Beethoven con l’esecuzione del Quartetto in mib maggiore op. 74 “Le arpe”, del Quartetto in do minore op. 18 n. 4 e del Quartetto in sib maggiore op. 130.
Chiude la stagione dei concerti 2023 l'appuntamento del 16 dicembre con l’Aquae Sonus Resonantia, ensemble barocco che nasce dall’incontro di musicisti di formazione veneziana con Enzo Caroli, traversiere, Marco Rosa Salva, flauto dolce, Alberto Casarin, viola da gamba, Dario Pisasale, tiorba e Noriko Fujimoto, clavicembalo. Il nome del gruppo richiama il suono magico della città lagunare, da secoli trasmesso attraverso l’incanto della musica. Per l’occasione l’Ensemble offre un’antologia di brani di diversi autori, tra i quali Georg Philipp Telemann, Antonio Lotti, Johann Hieronymus Kapsberger, Georg Friedrich Handel, Benedetto Marcello. Tutti i concerti avranno inizio alle 16.30
La vendita dei biglietti è aperta su www.boxol.it/auditoriumlosquero - Info: Asolo Musica cell. 392 4519244 - info@asolomusica.com - www.asolomusica.com 

Crediti fotografici: Ufficio stampa Asolo Musica
Nella miniatura in alto: Federico Pupo direttore artistico della rassegna allo Squero
Sotto, in sequenza: il Quartetto di Venezia e l'Aquae Sonus Resonantia
Al centro, un sequenza, alcuni protagonisti: Uri Caine; Giuseppe Gibboni e Carlotta Dalia; Gile Bae; Ninon Valder
In fondo, in sequenza: Antonio Fresa e l'Accademia Strumentale Italiana





Pubblicato il 29 Settembre 2022
Successo per l'esecuzione delle Metamorfosi di Strauss e della Terza Sinfonia Eroica con Daniele Gatti
Orchestra Mozart la residenza ferrarese va servizio di Athos Tromboni

20220929_Fe_00_OrchestraMozart-SinfoniaEroica_DanieleGatti_phMarcoBorggreveFERRARA - È decollata con una calorosa accoglienza di pubblico "l'avventura" della triennale residenza ferrarese dell'Orchestra Mozart istituita dall'Accademia Filarmonica di Bologna e fondata da Claudio Abbado: ieri sera infatti la formazione bolognese, prima nella sua versione per soli archi e poi con organico al completo, ha catturato i favori del pubblico di Ferrara Musica; sul podio era il suo direttore musicale, Daniele Gatti, conosciuto, stimato e anche molto ammirato nella città estense, per sue precedenti apparizioni a capo di grandi orchestre italiane ed europee.
Il progetto residenziale - che si inserisce nella storica tradizione di Ferrara Musica, da sempre impegnata a dare ospitalità alle formazioni create dal fondatore Claudio Abbado - durerà tre anni, fino al 2024, e vedrà la Mozart e Daniele Gatti impegnati in un ciclo dedicato alle Sinfonie di Beethoven: al via, per la serata inaugurale della residenza ferrarese, un programma con le Metamorphosen, capolavoro dell’estrema maturità di Richard Strauss, e di seguito la Terza Sinfonia “Eroica” di Ludwig van Beethoven.
Il concerto, nato a Ferrara, è poi in tournée al Teatro Verdi di Salerno (29 settembre), al Teatro Filarmonico di Verona (30 settembre), al Teatro Auditorium Manzoni di Bologna (1° ottobre) e alla Sala Verdi del Conservatorio di Milano (2 ottobre).
L'esecuzione delle celeberrime sinfonie beethoveniane da parte dell'Orchestra Mozart con Daniele Gatti sul podio proseguirà nel settembre del 2023 con due concerti che avranno in programma la Quarta e la Quinta Sinfonia (primo appuntamento del 2023), e la Seconda e la Sesta Sinfonia ( secondo appuntamento del 2023), e si concluderà nel settembre 2024 con gli ultimi due concerti, nei quali saranno eseguite la Prima e la Settima Sinfonia e, a chiusura del ciclo, l'Ottava e la Nona Sinfonia.
Come già accennato, la serata inaugurale si è aperta con le Metamorfosi di Strauss, brano composto alla fine della Seconda Guerra Mondiale - tra il marzo e l'aprile 1945 per la precisione - come segno di lutto per i devastanti bombardamenti su Monaco di Baviera. Si è di fronte a un compositore ormai disilluso, anche nei suoi ideali politici (Richard Strauss non nascose mai le sue simpatie per il regime nazista) e il suo suono, tanto lussureggiante nei celebrati poemi sinfonici della gioventù e della maturità, si fa qui intimo ed essenziale, una sorta di ricercare sulla variazione di cellule motiviche continuamente riprese e volutamente melanconiche, affidate all'orchestra d'archi e agli struggimenti espressivi che i timbri di tale formazione riescono a suscitare: Gatti dal podio asseconda l'ottimo amalgama degli strumentisti, li guida imponendo un proprio incedere ritmico, scandito, ben marcato, consono alle melanconiche note degli assieme e delle puntature solistiche qua e là emergenti (richiamate anche da cenni e citazioni minime ed improvvise a Wagner, Beethoven e anche a sé stesso): quasi trenta minuti di struggimento né disperato, né eroico, semplicemente disilluso.
Dopo l'intervallo, con orchestra al completo, è stata eseguita Sinfonia n.3 op. 55 di Beethoven, scritta nel 1804: i manuali di musica la definiscono come partitura maestosa, esuberante e al tempo stesso meditativa la cui imponenza e densità emotiva – non a caso l’opera venne originariamente dedicata da Beethoven al grande e controverso protagonista dell’inizio del Ottocento, Napoleone Bonaparte – ne fanno una delle pagine più amate della produzione beethoveniana e di tutto il repertorio classico.
Vale anche la citazione di Wagner, in un suo scritto proprio sulla Sinfonia Eroica: «Tutte le diverse e potentemente intrecciate impressioni di un'individualità forte e completa a cui niente di umano è estraneo, riempiono il quadro artistico di quest'opera. Avendo manifestato sinceramente tutte le passioni, questa individualità giunge ad una conclusione conforme alla propria natura, che unisce la mollezza più sentimentale al più energico vigore. Il cammino verso tale conclusione costituisce la tendenza di quest'opera d'arte...»

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E Gatti inventa un'interpretazione come non avevamo mai udito per l'Eroica: sceglie di privilegiare (come anche precedentemente per le Metamorfosi straussiane) l'impatto e la varietà ritmica quale chiave espressiva predominante, con tempi spediti e con scanditi strappi degli archi; la melodia, l'arcata fluente e seduttiva delle note, diventano - soprattutto nel 1° movimento Allegro con brio - tessuto di passaggio tra inquietudine ed inquietudine con acquietamento delle pulsioni eroiche. E ancor più si manifestano inquieti i guizzi di violini e viole specificamente nei crescendo orchestrali.
Poi nella celeberrima Marcia funebre (secondo movimento, Adagio assai) esalta il rubato degli archi scuri, tira i tempi al lamentoso espressivo, porta il suono fuori delle secche di certo piattume filologico e conclude con una tesissima concentrazione sua e dell'intera orchestra sulle ultime note e sul silenzio lungo e denso che il direttore fa intercorrere tra l'ultima nota e il rilassamento della bacchetta.
Terzo e quarto movimento dell' Eroica eseguiti nel solco della precedente maniera, e pubblico in sintonia con orchestra e direttore fino alle ovazioni finali.
Se il buongiorno si vede dal mattino... la residenza ferrarese dell'Orchestra Mozart sarà seguita con calore crescente, al pari di altre residenze di grandi orchestre che la città estense ha ospitato ininterrottamente fin dai primi passi in città di Ferrara Musica.
(la recensione si riferisce al concerto di mercoledì 28 settembre 2022)

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Crediti fotografici: Marco Caselli Nirmal per Ferrara Musica
Nella miniatura in alto: il maestro Daniele Gatti (foto M. Borggreve, repertorio)
Al centro e sotto: il maestro Gatti sul podio dell'Orchestra Mozart nel Teatro Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara






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Ma la censura austriaca (che allora governava Venezia, dove andò in scena la prima assoluta) ci mise lo zampino
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La Euyo prende residenza a Ferrara e Roma

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La Salome dell'ottima Laura Wilde
servizio di Ramón Jacques FREE

20230430_Houston_00_Salome_LauraWilde_phMichael BishopHOUSTON  (Texas, USA) Wortham Theatre Center - La Salome, opera in un atto di Richard Strauss, con la quale si conclude un'altra stagione della Houston Grand Opera, ha un significato speciale per la compagnia del teatro statunitense, essendo stato il primo titolo messo in scena nella serata inaugurale del 19 gennaio 1956. Anche se
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Vocale
Sacro Vivaldi arte e musica
servizio di Athos Tromboni FREE

20230425_Fe_00_SacroVivaldi-VittorioSgarbiFERRARA - Domenica pomeriggio, 23 aprile, in città si festeggia il patrono, San Giorgio, quello che protegge i poveri e gli indifesi, il cavaliere di Cristo che ammazza il drago e diviene simbolo della lotta del Bene contro il Male. Nell'area verde all'interno delle mura estensi, presso l'omonimo quartiere cittadino dove è situata l'antica basilica del santo,
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Soci Uncalm
Viotti e Brahms per Animando Lucca
FREE

20230425_Lu_00_ConcertoAnimando-Joachim_AlanFreilesMagnattaLUCCA - Un concerto che muovendo da Giovanni Battista Viotti per arrivare a Johannes Brahms farà testa sulla figura del grande violinista Joseph Joachim, nume del violino di fine Ottocento e ispiratore dei grandi concerti di Brahms e Bruch. Brahms adorava il Concerto in La minore op.22 di Viotti, al punto di farne citazione di alcune battute nel
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Opera dal Centro-Nord
Vespri Siciliani dentro ambiente di mafia
servizio di Nicola Barsanti FREE

20230424_Bo_00_VespriSiciliani_OksanaLynivBOLOGNA - Al Comunale Nouveau di Bologna (sede transitoria del Teatro Comunale in attesa della realizzazione del progetto di rinnovamento e valorizzazione che lo vede coinvolto), debutta il nuovo allestimento de I Vespri Siciliani di Giuseppe Verdi, firmato dalla regista palermitana Emma Dante. Com’è possibile evincere dalle note di regia,
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Ballo and Bello
L'ironia e la satira dei Trocks
servizio di Athos Tromboni FREE

20230422_Fe_00_LesBalletsTrockadero_ToryDobrinFERRARA - Teatro Comunale "Abbado" gremito in ogni ordine di posti. Evidentemente la fama di Les Ballets Trockadero de Monte Carlo diretto da Tory Dobrin ha fatto proseliti anche in Italia, anche a Ferrara, soprattutto fra le giovani generazioni che in platea e nei palchi (e persino nella galleria e in loggione) costituivano un buon cinquanta per
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Opera dalle Isole
Il Messiah trionfa sempre
servizio di Eduardo Andaluz FREE

20230412_Ct_00_Messiah_MarcusBosh_phGiacomoOrlandoCATANIA - La stagione concertistica del Teatro Massimo “V. Bellini” ha offerto, per la Settimana Santa ,un capolavoro assoluto della musica sacra, il Messiah di Georg Friedrich Händel, oratorio in tre parti per Soli, Coro e Orchestra, con i solisti Pietro Adaini tenore, Elisa Verzier soprano, Ilaria Ribezzi mezzosoprano, Cristian Senn baritono; sul podio
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Opera dal Nord-Ovest
Due Foscari a risultati alterni
servizio di Simone Tomei FREE

20230404_Ge_00_IDueFoscari_RenatoPalumboGENOVA – È andata in scena nel Teatro Carlo Felice l'opera I due Foscari di Giuseppe Verdi, terzultimo titolo della stagione 2022-2023. Delicatezza e pathos assurgono a pieno titolo al livello di qualità di rilievo di questo lavoro del Cigno di Busseto. I personaggi sono ben definiti come nel precedente Ernani, talmente diversi però, da invertire la
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Eventi
Cabruja e Viva Verdi!
servizio di Athos Tromboni FREE

20230403_Cento_00_Cabruja-VivaVerdi_SilviaBidoliCENTO (FE) - Aprile ricco e impegnativo per il Teatro Borgatti: oltre la consueta e normale programmazione, in questo mese il Borgatti produce due spettacoli originali: Cabruja dove musica, danza e recitazione si intrecciano; e Viva Verdi! concerto sinfonico-corale dedicato al Cigno di Busseto e realizzato in collaborazione con il Comune di
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Opera dal Nord-Ovest
Powder Her Face scabrosa e amata
servizio di Massimo Viazzo FREE

20230331_To_00_PowerHerFace_RiccardoBisattiTORINO - Dopo l’acclamata première italiana di The Tempest alla Scala, il Teatro Regio di Torino ha proposto in stagione l’altro capolavoro operistico di Thomas Adès, Powder Her Face, mai rappresentato nel capoluogo piemontese: l’opera scandalosa, l’opera scabrosa, l’opera irriverente che ha ormai conquistato il pubblico di
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Vocale
Jeanine de Bique e Concerto Köln ottimi
servizio di Ramón Jacques FREE

20230330_CostaMesa_00_JeanineDeBique_phTimTronckoeCOSTA MESA (California, USA, Renée and Henry Segerstrom Concert Hall) - Nell'ambito della stagione della prestigiosa associazione Philharmonic Society of Orange County di Costa Mesa, città situata a 60 km a sud di Los Angeles, che ha portato nella città californiana le migliori orchestre e solisti internazionali, un interessante e stimolante
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Opera dal Centro-Nord
La Bohčme commuove sempre
servizio di Attilia Tartagni FREE

20230327_Ra_00_LaBoheme_DiLuzioGrigoryan_phZani-CasadioRAVENNA - Una modesta soffitta parigina in locazione accoglie la vita bohèmienne del poeta Rodolfo (Alessandro Scotto di Luzio), del pittore Marcello (Christian Federici), del musicista Schaunard (Clemente Antonio Daliotti) e del filosofo Colline (Vittorio De Campo), giovani e spensierati, in testa grandi sogni probabilmente irrealizzabili, in tasca
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Vocale
Solomon a Los Angeles
servizio di Ramón Jacques FREE

20230329_LosAngeles_00_Solomon_HarryBicket_phRichardHaughtonLOS ANGELES, CA. USA, Dorothy Chandler Pavilion, 10 marzo 2023 - Continua la collaborazione tra la Los Angeles Opera (LA Opera) e l'orchestra inglese The English Concert, che propone annualmente un titolo di (1685-1759) nell'ambito della stagione lirica. La musica antica è una delle assenze  nella storia di questo teatro, e sebbene in passato
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Soci Uncalm
Didone ed Enea verso l'ottimo
servizio di Athos Tromboni FREE

20230325_Fe_00_Dido&Aeneas_MarinaDeLisoFERRARA / PADOVA - Doppia recita: una nel Ridotto del Teatro Comunale di Ferrara "Claudio Abbado" e una nel salone d'onore del Circolo Unificato dell'Esercito a Padova hanno suggellato il 25 e 26 marzo 2023 il lavoro di affinamento per il repertorio barocco curato nell'Atelier Lirico del mezzosoprano Marina De Liso. Praticamente si è
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Opera dal Nord-Ovest
Tosca del triangolo scaleno
servizio di Simone Tomei FREE

20230327_Ge_00_Tosca_AlessandraPremoliGENOVA - Ancora un successo senza se e senza ma per il Teatro Carlo Felice che ripropone dopo nove anni una fortunata edizione della Tosca di Giacomo Puccini. La regia di Davide Livermore - ripresa da Alessandra Premoli - può essere considerata una delle sue migliori “invenzioni” in quanto ha saputo trarre tutte le sfaccettature e tutte le
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Dischi in Redazione
Manuzzi ovvero le radici del jazz italico
recensione di Athos Tromboni FREE

20230326_Dischi_00_RobertoManuzzi-ArsAntiquaWorldJazzEnsembleRoberto Manuzzi conductor
Ars Antiqua World Jazz Ensemble
L'amore è una fiamma - Overstudio Records 2023
Se la musica afroamericana si è affermata nel mondo
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Soci Uncalm
La 'Cavalleria' del Circolo Verdi
servizio di Attilia Tartagni FREE

200325_Lugo_00_CavalleriaRusticana_LorenzoBizzarriLUGO DI ROMAGNA (RA) - Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni, a cui si fa risalire l’esplosione del Verismo musicale, è travolgente  nella configurazione del microcosmo di una comunità siciliana compressa da tradizioni secolari, in cui le passioni collidono dolorosamente esaltate da una partitura in cui recitativi e canto si susseguono a
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Eventi
Quattro concerti a Palazzo dei Diamanti
FREE

20230324_Fe_00_MusicaInPinacoteca_MarcoGulinelliFERRARA MUSICA esce dalle mura della sua sede consueta, quella del Teatro Comunale “Claudio Abbado”, e porta un ciclo di quattro concerti cameristici alla Pinacoteca Nazionale di Palazzo dei Diamanti. La rassegna - curata dal violinista e assistente alla direzione artistica Nicola Bruzzo - è organizzata in collaborazione con le Gallerie Estensi
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Opera dal Centro-Nord
Catone in Utica capolavoro riproposto
servizio di Athos Tromboni FREE

20230320_Fe_00_CatoneInUtica_FedericoMariaSardelli_phMarcoCaselliNirmalFERRARA – Il Teatro Comunale “Claudio Abbado” si sta sempre più dimostrando protagonista nella riscoperta del repertorio barocco meno rappresentato, trasmigrando dai celebrati fasti delle opere mozartiane dell’ “epoca Abbado” a quelle non meno suggestive e importanti di autori collocati tra Seicento e Settecento, primo fra tutti il “prete
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Vocale
Tenebrae Choir grande suggestione
servizio di Ramón Jacques FREE

20230316_SanDiego_00_NigelShort_phSimCannetty-ClarkeSAN DIEGO (USA), St. James by the Sea Episcopal Church. Nell'ambito della stagione annuale intitolata "St. James Music Series", che si tiene presso l'omonima chiesa episcopale della città di San Diego, è stato presentato un suggestivo concerto dal Tenebrae Choir, la cui sede è Londra, sotto la direzione del suo direttore e fondatore Nigel Short,
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Ballo and Bello
Serata Stravinskij intrigante
servizio di Attilia Tartagni FREE

20230315_Ra_00_SerataStravinskijRAVENNA - Ogni volta che assisto ai balletti L’uccello di fuoco (1910) e La Sagra della primavera di Igor Stravinskij (1913), penso all’effetto dirompente che devono avere prodotto sugli spettatori del primo novecento, abituati ai leziosi “Balletti Russi” del pure innovatore Djaghilev. Le cronache dell’epoca raccontano, specialmente per 
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Personaggi
Bellussi, Catone e altro...
intervista a cura di Edoardo Farina FREE

20230314_00_Personaggi_MarcoBellussi_IntervistaFERRARA - Il regista Marco Bellussi è una presenza ormai consolidata sul palcoscenicto del Teatro Comunale "Claudio Abbado". Quest'anno è stato incaricato di allestire l'opera Catone in Utica di Antonio Vivaldi, che andrà in scena il 17 marzo 2023 alle ore 20 (replica, domenica 19, ore 16); sul podio sarà il maestro Federico Maria Sardelli.  
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Pagina Aperta
Archos Quartet esegue Sinigaglia
commento di Gianluca La Villa FREE

20230314_Dischi_00_ArchosQuartet_LeoneSinigagliaÈ appena uscito il bel cd NAXOS in cui Archos Quartett, già autore di un primo disco dedicato alle più importanti composizioni quartettistiche del Maestro torinese, ha completato l’opera incidendo una serie di pezzi per lo più inediti di Leone Sinigaglia.
Si tratta di partiture rinvenute nella Biblioteca del
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Echi dal Territorio
Mascagni Festival con Callas@100
redatto da Athos Tromboni FREE

20230313_Li_00_FestivalMascagni2023_LucaSalvetti_sindacoLIVORNO - Notiziona: il Mascagni Festival 2023 presenta in anteprima tre eventi che animeranno la rassegna estiva della città labronica. Due di questi saranno realizzati in collaborazione con Effetto Venezia. Ecco di seguito, a elaborazione del calendario definitivo ancora in corso, alcune anticipazioni "sostanziose"...                    
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Prosa
Brachetti l' 8 marzo rutilante
servizio di Attilia Tartagni FREE

20230310_Ra_00_ArturoBrachetti_Solo_phPaoloRanzaniRAVENNA - Il Teatro Alighieri ha accolto nella sua dorata e storica cornice lo spettacolo "Solo – The Legend of Quick Change", l’ultimo successo di Arturo Brachetti, novanta rutilanti minuti di colpi di scena da fruire tutto d’un fiato, biglietti sold out in pochi giorni.
Classe 1957, fisico asciutto, irriverente e mobile come
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Jazz Pop Rock Etno
Comfort Festival per star bene insieme
servizio di Athos Tromboni FREE

20230308_Fe_00_ComfortFestival2023_ClaudioTrottaFERRARA - Ritorna il Comfort Festival al Parco Bassani di via Riccardo Bacchelli, il 2 luglio 2023, dalle ore 15 alle 24. Nove ore di musica ininterrotta eseguita su due palchi: il “Comfort” e “A.R.M.O.N.I.A.” all’insegna della qualità musicale, della sostenibilità e della multidisciplinarietà, dal rock al country, dal funky alle contaminazioni jazz.      
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Opera dal Centro-Nord
Bel Trovatore infiamma il Municipale
servizio di Simone Tomei FREE

20230306_Pc_00_IlTrovatore_AngeloVillari_phGianniCravediPIACENZA - Andare nella città emiliana è sempre un piacere; buon cibo, belle compagnie, ma questa volta è stato un pomeriggio di grande soddisfazione anche per aver assistito ad una recita entusiasmante di Il Trovatore di Giuseppe Verdi; il Teatro Municipale gremito di pubblico ha accolto festante questa produzione di cui vi sto per
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Pagina Aperta
Sollima e la Cherubini bella prova
commento di Gianluca La Villa FREE

20230306_Fe_00_GiovanniSollima_phZaniCasadioFERRARA - Con grandissimo piacere sono andato in Teatro Abbado, domenica 5 marzo 2023, per riascoltare il violoncellista Giovanni Sollima che udii per la prima volta a Londra sette anni fa al Saint John’s Smith Square in un meraviglioso  concerto cameristico con la pianista eccelsa Kathryn Stott, erede dei Gerald Moore o dei nostri
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Concorsi e Premi
Scelti dal Concorso Comunitā Europea
redatto da Athos Tromboni FREE

20230305_Spoleto_00_MichelangeloZurlettiSPOLETO - Nella tarda serata di ieri, sabato 4 marzo 2023, dopo una lunga e impegnativa finale, la Giuria del Concorso Lirico di Spoleto ha decretato i Vincitori del 77° Concorso Comunità Europea per Giovani Cantanti Lirici del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto. Dei 19 cantanti ammessi alla finale, ben 10 hanno trionfato, a
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Ballo and Bello
Don Chisciotte e l'Ukrainian Ballet
servizio di Athos Tromboni FREE

20230305_Fe_00_DonChisciotte_YuriGrigorievFERRARA – Accoglienza molto calorosa nel Teatro Comunale “Claudio Abbado” dei ferraresi e degli ucraini e ucraine che vivono e lavorano a Ferrara, per il ritono dell’Ukrainian Classic Ballet (corpo di ballo dell’Opera di Dnipro) con un classico del balletto: il Don Chisciotte musicato da Léon Minkus e reso celebre dalle due coreografie
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