Pubblicato il 29 Giugno 2024
Ravenna Festival ha dedicato al maestro Secondo Casadei una serata musicale a Cervia coi Ruvidi
Settant'anni di Romagna mia servizio di Attilia Tartagni

20240629_Cervia_00_RomagnaMiaARavennaFestival_SecondoCasadeiCERVIA (RA) - Ravenna Festival, dopo “Casadei secondo a nessuno” del 2013, omaggia di nuovo lo “Strauss di Romagna” e la sua celeberrima Romagna mia, una canzone diventata, al di là delle intenzioni dell’autore che la pubblicò per un caso fortuito solo nel 1954, l’inno della Romagna, un canto di nostalgia universale, un sempreverde che si incrementa nello scorrere del tempo. Ci siamo emozionati sentendola cantare in coro dagli angeli del fango, volontari di ogni età accorsi per liberare questa terra dai devastanti effetti dell’alluvione del maggio 2023.
Casetta mia, l’aveva intitolata Secondo Casadei in onore della casa faticosamente acquistata a Gatteo Mare e fu incisa senza particolari aspettative. Quel brano con testo italiano esulava dagli schemi compositivi delle oltre mille canzoni con testo in dialetto romagnolo e musica ballabile uscite dalla fantasia di Casadei,  già violinista nell’orchestra di Carlo Brighi detto “Zaclèn”  che lanciò il ballo a due in Romagna, memore delle esperienze mitteleuropee con il M° Arturo Toscanini.
Ma questa è un’altra storia, sia pure interessante per i suoi risvolti sociologici. La sala da ballo di Brighi infatti  vanificò la figura del sensale dei matrimoni ai tempi dei balli a gruppi: ora le coppie si formavano spontaneamente, languidamente allacciate nel valzer o scatenate in polka e mazurka e la passione che ci mettevano era tutta romagnola, intrisa dello spirito di questa terra.

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Romagna mia dunque non ebbe un grande lancio pubblicitario, semplicemente fin da subito piacque a tutti, come ha sottolineato Riccarda Casadei intervistata sul palco dal giornalista Pierfrancesco Pacoda, a chi la gettonava nei juke box e a chi la ascoltava ogni giorno da Radio Capodistria. Declinata perfino dal Papa Giovanni Paolo II in “Polonia mia”, la canzone fece esplodere dovunque la fama di Secondo Casadei, un musicista che per restare tale aveva rinunciato alla tradizione familiare di sarto, resistendo stoicamente negli anni di guerra all’invasione della musica americana e alle ristrettezze economiche indotte  dall’abbandono della sua musica ballabile, incurante, come ricorda la figlia Riccarda,  anche dei lanci di ortaggi di qualche scalmanato assuefatto alle sonorità della musica arrivata con gli eserciti alleati.
Casadei, pur attento ai fenomeni musicali emergenti, rimase sempre fedele a se stesso, certo che gli italiani sarebbero tornati alle proprie origini.
«...Tutto per mio padre era musica: così i cani si chiamavano Mozart e Beemolle e le nostre due galline Butterfly e Turandot, mentre le favole che mi raccontava erano tutte ambientate nel panorama musicale...» rammenta la figlia Riccarda, trasmettendo  l’immagine di un padre dolcissimo, seppure irrimediabilmente votato alla musica. Tanto da farsi portare, completamente ingessato dopo un terribile incidente, a riassestare la propria orchestra, ormai frammentata e litigiosa.

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Secondo Casadei, classe 1906, è mancato il 19 novembre1971 e con lui si è spenta una luce in chi ha condiviso la sua “romagnolità”, ma le sue tracce rimangono nella storia musicale e continuano a dare  luogo a varie derivazioni.
Fra gli eredi di Casadei va annoverato anche il  batterista-cantante Vince Vallicelli, portabandiera del dialetto romagnolo su sfondo blues e black music; insieme ai suoi Ruvidi,  validi musicisti e coristi, Vince riempie subito il palco, tutto in nero con quell’aureola di capelli candidi estranianti, e fin dalla prima canzone,  Un bes in bicicleta è evidente come abbia saputo conciliare il repertorio di Casadei con i propri gusti musicali.
Così la serata diventa in un viaggio in un mondo parallelo, su un Mississippi non estraneo alla Romagna, perché i sentimenti, il lavoro, la terra stabiliscono affinità elettive, dimensioni in cui il batterista-cantante fa incontrare Casadei, suo primo maestro della cui orchestra ha fatto parte ad appena 18 anni, e Tom  Waits, altro mitico artista a cui Vallicelli deve molto.
I brani di “Casadei secondo Vince” editi da Casadei Sonora hanno travolto il pubblico, lasciando notevoli spazi di virtuosismo ai bravissimi musicisti. L’apice è stato certamente La mi Rumagna, come da traduzione in dialetto romagnolo, in una forma molto ritmata che si sposa perfettamente con il dialetto, ma che forse fra tutte risulta la più forzata. Del resto Vallicelli è maestro del dialetto in blues e lo dimostra ripescando, come fuori programma, un suo vecchio cavallo di battaglia dedicato al musicista perso fra autostrada e  bar estranianti, un indiavolato inno alla solitudine dell’artista che il pubblico ha condiviso e applaudito con grandissima empatia quei "ruvidi" guidati da Vallicelli: Roberto Villa (basso e contrabbasso), Vanni Crociani (pianoforte), Fabio Mazzin (chitarre), Gionata Costa (violoncello), Andrea Costa (violino) e Alessandro e Francesco Maltoni (cori).
(la recensione si riferisce al concerto di giovedì 27 giugno 2024)

Crediti fotografici: Luca Concas per Ravenna Festival
Nella miniatura in alto: il maestro Secondo Casadei
Sotto, in sequenza: Vanni Vallicelli e i Ruvidi; Riccarda Casadei intervistata da Pierfrancesco Pacoda
In fondo, in sequenza: il contrabbassista Roberto Villa, il leader-band Vanni Vallicelli; una bella panoramica di Luca Concas sul pubblico presente a Cervia; i saluti finali della band





Pubblicato il 01 Giugno 2024
Nel Ridotto del Teatro Comunale Claudio Abbado un bel concerto che fa riferimento al folklore
Cartoline dal Sud degli Ánema servizio di Edoardo Farina

20240601_Fe_00_Anema_MarcelloCorvino_phAntoninoEspositoFERRARA - La ricchissima programmazione invernale di Ferrara Musica nell’ambito dei concerti cameristici della domenica mattina attraverso l’organizzazione artistica di Dario Favretti presso la sala del Ridotto del Teatro Comunale “Claudio Abbado” ha visto nello svolgimento della sola prima parte, dal 15 ottobre al 17 dicembre 2023 ben dodici concerti, più altrettanti quattordici in cartellone dall’inizio del nuovo anno al mese di aprile, di cui sette Schubertiade dedicati al grande compositore viennese appartenente alla prima metà del secolo romantico.
Al di fuori della consueta scelta riguardante la tipologia tipicamente “classica”, il 24 marzo 2024 il quartetto Ánema, composto dal violinista e produttore Marcello Corvino, il chitarrista Biagio Labanca, il contrabbassista Massimo De Stephanis e a completare l'ensemble in questa occasione, il polistrumentista Fabio Tricomi in veste di liutista, percussionista, mandolinista e persino zampognaro. Musicisti tutti di origini meridionali, con una solida formazione maturata in importanti Conservatori italiani affiancata da una grande esperienza in ambiti jazzistici e di musica popolare, per festeggiare i dieci anni di vita insieme vissuti fra Napoli e il teatro, hanno scelto di proporre un affascinante excursus musicale per i Sud del mondo attraverso un’interessante scelta legata all’etnomusicologia del nostro Meridione, ma anche il Sud del Mediterraneo e delle Americhe. Nelle loro proposte troviamo echi di Napoli e di Sicilia, completandone la tipologia attraverso le cadenze ritmiche e armoniche dello chôro, del baião e del tango, come i colori del vicino Oriente, suggestioni tradotte in altrettante cartoline sonore, firmate dagli stessi quattro componenti e da illustri amici tra cui Egberto Gismonti, Astor Piazzolla e Hermeto Pascoal, cui si sono aggiunti tanti altri compagni di viaggio pronti a raccontare il Sud attraverso storie, leggende, curiosità, aneddoti, tutti abilmente narrati con ironia e simpatia attraverso le dotte spiegazioni di De Stephanis che, prendendoci per mano, ci ha concesso un’avventura non solo nel nostro immaginario geografico ma anche legata a emozioni e metafore in contesti dei tempi passati che hanno caratterizzato le emigrazioni degli italiani verso il Nuovo Mondo a partire dagli anni ’10 del Novecento. Brani noti a tutti, divertenti, tristi e mesti, supportati dagli accordi chitarristici di Labanca sulle note melodiche del nostalgico violino di Corvino, per giungere ai virtuosismi davvero pirotecnici eseguiti da Tricomi, dapprima al mandolino e il liuto arabo per passare con estrema disinvoltura alla zampogna siciliana dotata di un ipnotico suono dalla dinamica sorprendente e fortemente amplificata dall’ambiente chiuso… continuando per diversi minuti alle percussioni soliste, alternate tra variegati tamburi e tamburelli tipici, ricordandoci i ritmi delle danze apotropaiche esercitate per tenere lontani gli spiriti malvagi, come da antiche tradizioni secolari.

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Poche regioni europee possono vantare, infatti, un patrimonio musicale ricco e diversificato come il Sud d’Italia, soprattutto per i complessi motivi storici che hanno portato il nostro Meridione a essere luogo di passaggio, se non di conquista, di molte popolazioni provenienti da Nord e da Sud nel corso dei secoli. Le diverse etnie del Nord Europa e del Nord Africa e in generale di tutto il bacino del Mediterraneo si sono incontrati in loco fondendosi con le già antichissime tradizioni musicali territoriali. Nel tempo si è venuto così a creare uno strabiliante “corpus” di canti e balli come la tarantella siciliana, diffusasi inizialmente tra i contadini del sud Italia, avente popolarità regionale in Campania e parte di  Molise, Basilicata e Calabria, quindi la tammurriata o meglio 'o ballo e 'o canto 'ncopp'o tammurro, poi pizzica, taranta pugliese, per citare qualche esempio… arricchito dai e nei “modi” locali, rappresentando non solo una rilevante coreografia pittorica paesaggistica naturale di enorme interesse documentaristico, ma altresì di inimitabile valore artistico. 
Verso questa riscoperta culturale si è rivolta l’attenzione degli Ánema avendo proposto un percorso nella musica colta e popolare alla ricerca dei suoi elementi di continuità, omaggio di un racconto che riconsegna, tra le altre dediche, quella purezza e sacralità dell’anima stessa attraverso un passaggio storiografico nella Napoli multiculturale.
Dalla Tammurriata nera, alla dolce nenia Reginella, dalla corrosiva e travolgente Tu vuò fa l’americano di Renato Carosone alla delicata nostalgia di O sole mio scritta nei testi di Giovanni Capurro volendo ricreare quella vera malinconia con cui il violinista napoletano Eduardo Di Capua nel 1898 ne compose la musica, lontano dalla città partenopea nella fredda Odessa, quando insieme al padre anch’egli musicista si trovava con la sua orchestra nell’Impero Russo. Canzone tra le più famose di tutti i tempi, non fruttò molto ai suoi due autori che morirono in povertà rispettivamente nel 1920 e nel 1917.
Performance dal coinvolgimento emotivo e dal caloroso apprezzamento, il numeroso pubblico presente in sala ha avuto modo di seguire sicuramente un’importante e rara panoramica di quanto al meglio si possa interpretare nell’ambito della musica folkloristica, ascoltandone una fedele ricostruzione in forma di concerto con il supporto di una strumentazione filologicamente assai articolata e insolita, proiettandoci nello spirito della vera festa popolare di piazza.
“La musica popolare e folklorica di tutti i paesi è stata interamente affidata alla memoria e trasmessa di generazione in generazione senza nessun supporto scritto. Non voler affidare la musica a un documento scritto non comporta certo uno stato di inferiorità o di primitivismo ma piuttosto una ben precisa scelta fatta in base alla funzione della musica in seno a una determinata società” – Enrico Fubini: Estetica della musica ediz. Il Mulino 1995.

Crediti fotografici: Antonino Esposito
Nella miniatura in alto: il violinista Marcello Corvino
Al centro in sequenza: Biagio Labanca, Fabio Tricomi e Massimo De Stephanis
Sotto: gli Anema





Pubblicato il 31 Maggio 2024
Torna l'estate a ritmo di jazz nella nuova rassegna del Gruppo dei 10
Tutte le Direzioni in Summertime redatto da Athos Tromboni

20240531_Comacchio_00_TutteLeDirezioniInSummertime_ElladeBandiniCOMACCHIO (FE) -   Prende il via nella cittadina lagunare la stagione estiva del Gruppo dei 10: nove concerti, tre suggestive location, alcune novità e grandi ritorni, dal sax di Lou Marini alla poesia di Corrado Govoni, passando per Mimmo Locasciulli, Frank Sinatra, Sugarpie and the Candymen e tanti altri. A partire da venerdì 7 giugno 2024. Dal punto in cui l’onda si infrange sulla costa ai suggestivi canali comacchiesi, sempre (o quasi sempre) iniziano le notti al ritmo di jazz. Quando arriva il caldo e tanti in massa si spostano ai lidi comacchiesi, il Gruppo dei 10 segue la corrente e inaugura così la rassegna estiva Tutte le Direzioni in Summertime 2024
Nove appuntamenti, tutti in serata, per una rassegna variegata ed eterogenea, spaziando da note afroamericane a versi crepuscolari, dalla storia musicale italiana a quella mondiale. 
Diverse le location e i format proposti: un aperitivo al Bar Ragno di Comacchio, una cena in riva al mare al bagno Marrakesh del Lido di Spina, la classica serata allo Spirito di Vigarano Mainarda (Fe). Una sola costante: la musica. Ecco il programma.

Si comincia venerdì 7 giugno 2024, al Bar Ragno (via Cavour 1, Comacchio), con il Rosario Bonaccorso 5tet nel concerto Senza far rumore, titolo tratto dall’ultimo cd di Rosario Bonaccorso (prodotto dall’etichetta Jando Music), registrato con un ensemble di artisti di grandissimo rilievo che lo accompagneranno anche a Comacchio. A fianco di Bonaccorso – contrabbassista tra i più estrosi in circolazione, che vanta collaborazioni con Elvin Jones, Stefano Bollani, Clark Terry, Tony Scott, Aldo Romano, Dedè Ceccarelli, Tommy Campbell, Tullio de Piscopo e molti altri –, si esibiranno Fulvio Sigurtà (tromba), Olivia Trummer (pianoforte, voce), Roberto Taufic (chitarra, voce), Fausto Beccalossi (fisarmonica).
L’appuntamento successivo è fissato per il 13 di giugno e prevede un primo rientro (di due totali) alla base, ovvero allo Spirito di Vigarano Mainarda (Via Rondona, 11/5). L’occasione è un evento di grande trasversalità letteraria e musicale, dal titolo parlante CALICI DIVersi. D’altronde la poesia, già dai trovatori occitani, è nata in accompagnamento alle note musicali. Allo Spirito non si parlerà in lingua d’Oc, ma verranno recitate alcune poesie del poeta di Tamara, Corrado Govoni. A vestirsi da cantori saranno i notai del Gruppo dei 10, accompagnati dalla tormentata e suggestiva fisarmonica di Max Tagliata. La serata prevede anche una degustazione di vini del Fondo San Giuseppe di Brisighella. 
Il 5 luglio si torna a Comacchio, al Bar Ragno, dove si terrà un’edizione speciale dell’Elliade, dal sapore parecchio estivo. Il Gruppo dei 10, durante l’ultima puntata di questo evento (puntata tenutasi lo scorso inverno), aveva avvertito il suo pubblico: per raccontare la ‘Vita epica di un batterista fra suoni, parole e immagini’ (come recita il sottotitolo della serata), ci vuole ben più di un appuntamento. Soprattutto se quel batterista si chiama Ellade Bandini. Grande amico e frequentatore del Gruppo dei 10, Bandini ha suonato con Guccini, Venditti, Mina, Concato, Bennato, Antonacci, Al Bano, Capossela, De André, Paolo Conte ecc.: e il 5 luglio, nelle vesti dell’eroe omerico Ulisse racconterà qualche aneddoto della sua grande carriera, alternando alla narrazione momenti musicali, accompagnato da Joe La Viola (sax tenore), che assumerà le sembianze di Achille, e da Nick Mazzucconi (basso elettrico), che si trasformerà nell’eroe troiano Ettore

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Passiamo al quarto appuntamento della rassegna e ci spostiamo al Bagno Marrakesh (via Vene di Bellocchio, 51, Lido di Spina), dove l’11 luglio si cenerà ascoltando le note di Frank Sinatra al tramonto. Ad esibirsi, nel concerto-omaggio a The Voice, che prende il titolo di Sinatra, the man and his music, sarà il Gianluca Guidi Quartet
Il cantante, attore, regista, volto radiofonico e televisivo Gianluca Guidi porterà al Lido di Spina un viaggio che ripercorre la vita, gli amori e soprattutto i più grandi successi musicali di Fancis Albert Sinatra, più comunemente noto come Frank, nato a Hoboken nel New Jersey il 12 dicembre 1915. Ad accompagnarlo ci saranno Claudio Colasazza (pianoforte), Dario Rosciglione (contrabbasso) e Amedeo Ariano (batteria).
L’ultimo appuntamento di luglio sarà mercoledì 24 e si terrà ancora al Marrakesh. Questa volta, ad animare il dopocena ci penseranno i Sugarpie and the Candymen. Con Georgia Ciavatta (voce), Jacopo Delfini (chitarra gipsy), Renato Podestà (chitarra jazz), Jacopo Sgarzi (contrabbasso): il concerto promette sicure emozioni, tra musica vintage e atmosfere swing. Infatti, i Sugarpie and the Candymen – gruppo musicale jazz nato nel 2008 e riunito in parte grazie anche ad alcune collaborazioni con Renzo Arbore – sono noti per i loro riarrangiamenti in chiave jazz di molti brani popolari di artisti e di gruppi conosciuti. Nel 2015, per esempio, hanno pubblicato Let it swing, omaggio ai Beatles.
Passiamo ad agosto, in particolare a giovedì 8 agosto, per il secondo e ultimo rientro alla base di questa stagione, allo Spirito di Vigarano Mainarda. L’occasione è delle più classiche: si terrà infatti il Peccato Vinile Special Summer Edition
"Peccato Vinile" è il format, ormai rodato e apprezzato dal pubblico, che permette a chi vuole di portare il proprio disco in vinile da casa, così da inserirlo nella scaletta dell’evento, durante il quale verranno fatte anche letture del romanzo di Giuseppe Pederiali Il lato A della vita, uscito nel 2001. La serata si sposterà poi nella vigna dello Spirito, per una suggestiva serata danzante con la Lama’s Band, formata da Renzo Fenzi (voce), Elio Rebecchi (chitarra elettrica), Elio Bertelli (chitarra elettrica), Luca Beccati (tastiere), Franco ‘Molly’ Molinari (basso elettronico), Marco ‘Cinghiale’ Govoni (batteria). La promessa della band è quella di farci ritornare ai tempi in cui era normale ballare con la musica live, a quei dancing che resero memorabili gli anni ’60, tra spensieratezza, gioia e balli.
Mercoledì 21 agosto, invece, si potrà assistere a un grande ritorno, forse il più richiesto. È ancora viva, infatti, la memoria di quei due concerti che, nell’ultima stagione invernale, i Lou Marini & The Italian Groovers hanno eseguito allo Spirito di Vigarano Mainarda per il Gruppo dei 10. Siccome non c’è due senza tre…il sassofonista dei Blues Brothers sarà di nuovo protagonista della rassegna Tutte le Direzioni, questa volta al Bagno Marrakesh del Lido di Spina. La performance – Concert by the sea – vedrà il grande Blue Lou suonare al rimo delle onde, insieme a Enzo Zirilli (batteria), Gianluca Di Ienno (organo Hammond) e Alessandro Chiappetta (chitarra elettrica). 

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Il protagonista del penultimo appuntamento in cartellone è una recente, ma entusiasmante conoscenza del Gruppo dei 10, Mimmo Locasciulli. Il cantautore si esibirà il 30 agosto al Bar Ragno, accompagnato da Marco Di Marzio al contrabbasso, nella serata Alla ricerca del sentimento perduto.
Mimmo Locasciulli fa il suo esordio al Folkstudio di Roma, nel 1975. Viene considerato uno dei più autorevoli esponenti della canzone d’autore italiana. Ha scritto e cantato con De Gregori, Ruggeri, Ligabue, Alex Britti, Frankie hi-nrg mc, Paola Turci, Patent Ochsner e altri prestigiosi artisti. Ha partecipato, in qualità di big, al Festival di Sanremo nel 1985. Ha già all’attivo diciannove album e in molti di essi sono presenti alcune delle stelle più luminose del firmamento musicale italiano ed internazionale: Greg Cohen, Marc Ribot, Joey Baron, Paolo Fresu, Lenny Pickett, Stefano Di Battista, The Uptown Horns, Fabrizio Bosso, Willy Schwarz, Charlie Giordano, Enrico Pieranunzi, Oscar Valdambrini, Roberto Gatto, Ambrogio Sparagna, Enzo Pietropaoli, Gegè Munari ed altri ancora.
Dulcis in fundo, a chiudere Tutte le Direzioni in Summertime 2024 sarà l’unico appuntamento di settembre. Venerdì 13, infatti, ancora al Bar Ragno, arriverà Amedeo Ariano, con il suo terzo lavoro discografico come band leader: Afrodance. Il jazzista, eclettico batterista e percussionista di fama internazionale sarà accompagnato dall’Afrodance Quintet, formato da Sandro Deidda (sax tenore e soprano), Alfonso Deidda (pianoforte, sax alto e flauto), Dario Deidda (basso elettrico) e Pierpaolo Bisogno (vibrafono e percussioni).
Tutte le serate al Bar Ragno iniziano con l’aperitivo alle ore 20,00 e a seguire il concerto.
Al Marrakesh, invece, la cena sarà alle ore 20,30, con il concerto a seguire. 
I due appuntamenti allo Spirito inizieranno alle ore 20,00 con l’aperitivo e a seguire cena e concerto. 
Altre info: Facebook Il Gruppo dei 10

Crediti fotografici: Ufficio stampa del Gruppo dei 10
Nella miniatura in alto: Ellade Bandini l'esplosivo (con garbo e stile) batterista Ellade Bandini che sarà protagonista il 5 luglio 2024 al Bar Ragno di Comacchio
Sotto: la presentazione di Tutte le Direzioni in summertime 2024 e la locandina dei concerti






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Opera dal Nord-Est
Doppia inaugurazione in Arena
servizio di Angela Bosetto FREE

20240609_Vr_00_LaGrandeOperaItaliana_FrancescoIvanCiampaVERONA - Negli anni Novanta, il celebre spot di un altrettanto famoso gelato affermava che «Du gust is megl che one», quindi dato che l’estate è alle porte e ci sono ben due cose da festeggiare (il riconoscimento della pratica del canto lirico italiano come Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO e il centenario della scomparsa di Giacomo Puccini),
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Opera dall Estero
Béatrice et Bénédict secondo Michieletto
servizio di Ramón Jacques FREE

20240606_Lione_00_BeatriceEtBenedict_GiuliaScopelliti_phBertrandStoflethLIONE (Francia) - Il compositore Héctor Berlioz (1803-1869) è nato nella città di La Côte-Saint-André nella regione dell'Auvenia-Rodano, a circa 75 chilometri dalla città di Lione, quindi è praticamente da considerarsi un compositore di casa. Si tratta tuttavia di una coincidenza, poiché non esiste uno stretto rapporto tra le opere del compositore e
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Pagina Aperta
La Chamber of Europe e sir Schiff
servizio di Edoardo Farina FREE

20240603_Fe_00_ChamberOrchestraOfEurope-AndrasSchiff_phMarcoCaselliNirmalFERRARA - Preceduto dall’interessante lezione-conferenza tenutasi presso la sala del Ridotto del Teatro a cura del musicologo Giorgio Pestelli in presenza del Direttore artistico di Ferrara Musica Renzo Restagno che ne ha introdotto il programma e le caratteristiche storiografiche del concerto nel pomeriggio antecedente, il penultimo appuntamento della
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Jazz Pop Rock Etno
Cartoline dal Sud degli Ánema
servizio di Edoardo Farina FREE

20240601_Fe_00_Anema_MarcelloCorvino_phAntoninoEspositoFERRARA - La ricchissima programmazione invernale di Ferrara Musica nell’ambito dei concerti cameristici della domenica mattina attraverso l’organizzazione artistica di Dario Favretti presso la sala del Ridotto del Teatro Comunale “Claudio Abbado” ha visto nello svolgimento della sola prima parte, dal 15 ottobre al 17 dicembre 2023 ben dodici
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Eventi
Ferrara Musica il nuovo cartellone
servizio di Athos Tromboni FREE

20240531_00_Fe_StagioneFerraraMusica_MishaMaiskyFERRARA - Il direttore artistico Enzo Restagno, il direttore organizzativo Dario Favretti, con il concerto conclusivo del giovanissimo pianista Marco Merola (Fryderyk Chopin, Ballata n.2 in Fa maggiore op.28), hanno presentato alla stampa e al numeroso pubblico invitato, la stagione 2024-2025 di Ferrara Musica che terrà i propri concerti nel Teatro
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Jazz Pop Rock Etno
Tutte le Direzioni in Summertime
redatto da Athos Tromboni FREE

20240531_Comacchio_00_TutteLeDirezioniInSummertime_ElladeBandiniCOMACCHIO (FE) -   Prende il via nella cittadina lagunare la stagione estiva del Gruppo dei 10: nove concerti, tre suggestive location, alcune novità e grandi ritorni, dal sax di Lou Marini alla poesia di Corrado Govoni, passando per Mimmo Locasciulli, Frank Sinatra, Sugarpie and the Candymen e tanti altri. A partire da venerdì 7 giugno 2024.
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Prosa
Prosa ecco la Stagione
redatto da Athos Tromboni FREE

20240527_Fe_00_ProsaTeatroAbbado_SoniaBergamascoFERRARA - Partecipata conferenza stampa oggi per la presentazione della Stagione di Prosa 2024/2025 del Teatro Comunale "Claudio Abbado": erano presenti e sono intervenuti l’assessore alla Cultura del Comune di Ferrara, Marco GulinelliMichele Placido, presidente della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, Moni Ovadia
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Opera dal Nord-Ovest
Il Corsaro piace
servizio di Simone Tomei FREE

20240525_Ge_00_IlCorsaro_FrancescoMeliGENOVA - Prosegue con successo e volge al termine la stagione lirica del Teatro Carlo Felice di Genova: nel penultimo appuntamento con il suo pubblico mette in scena il melodramma verdiano in tre atti Il Corsaro su libretto di Francesco Maria Piave, tratto dall’omonimo poema “The Corsair” di Lord Byron. La sua prima rappresentazione fu
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Opera dal Centro-Nord
L'Isola disabitata del Conservatorio Frescobaldi
servizio di Edoardo Farina FREE

20240524_Fe_00_LIsolaDisabitata_FranzJosephHaydnFERRARA - Dopo Ecce cor meum, spettacolare omaggio in versione orchestrale all’immortale musica dei Beatles, prosegue la ricca programmazione del Teatro Comunale “Claudio Abbado” di Ferrara nell’ambito della Stagione Opera/Balletto 2023-24 con in scena il penultimo appuntamento dei dodici previsti, L’isola disabitata di Franz Joseph Haydn
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Vocale
La Divina Giustizia canta il monito
sevizio di Athos Tromboni FREE

20240515_Ra_00_RavennaFestival_IlTrionfoDellaDivinaGiustizia_NicolaValentini_phZani-CasadioRAVENNA - Entrando nella Basilica di San Giovanni Evangelista si resta colpiti dalla sobrietà e insieme solennità delle architetture. La chiesa fu eretta dall’imperatrice Galla Placidia negli anni successivi al 424 dopo Cristo, per sciogliere un voto espresso durante una rovinosa burrasca in mare in cui era incappata al ritorno da Costantinopoli: se fosse
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Operetta and Musical
The Sound of Music a Houston
servizio di Ramón Jacques FREE

20240512_Houston_00_TheSoundOfMusic_IsabelLeonardHOUSTON ,Texas (USA) - Wortham Theater Center. Tradizionalmente pochissimi teatri d'opera americani sono stati interessati a programmare Musical come parte integrante delle loro stagioni. C'è una linea molto labile che divide questo genere, il Musical, e l'opera lirica, che nella sostanza sono simili in quanto entrambi richiedono cantanti
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Classica
Mozart, Schubert e Muti un trionfo
servizio di Athos Tromboni FREE

20240512_Ra_00_RavennaFestival_RiccardoMuti_phZaniCasadioRAVENNA - E così l'11 maggio dentro un Palazzo De Andrè stipato di pubblico all'inverosimile (3500 posti a sedere la capienza dichiarata) è iniziata la trentacinquesima edizione del Ravenna Festival, quest'anno sulle corde d'una frase biblica, E fu sera e fu mattina..., sottotitolo della manifestazione mutuato dal più celebre "leitmotiv" della
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Vocale
Die Walküre secondo Luisi
servizio di Ramón Jacques FREE

20240510_Dallas_00_DieWalkure_FabioLuisiDALLAS (Texas, USA) - Il 5 maggio 2024 Con Die Walküre WWV 86B è proseguito il ciclo dell' Anello del Nibelungo di Richard Wagner, che la Dallas Symphony Orchestra quest’anno sta portando avanti, ciclo che si interromperà e riprenderà nel mese di ottobre di questo stesso anno. Wagner ha composto la musica per Die Walküre tra il 1854 e il 1856, secondo
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Personaggi
A Felicia Bongiovanni il Premio Callas
servizio di Silvia Iacono FREE

20240510_Pa_00_FeliciaBongiovanniPALERMO - L’attività artistica del soprano Felicia Bongiovanni prosegue dopo aver ricevuto il Callas Tribute Prize. Il 5 maggio 2024, presso la Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia, in occasione del primo concerto per il Gubileo rosaliano a Palermo, che celebra i quattrocento anni dal ritrovamento delle reliquie di Santa Rosalia, patrona amata
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Vocale
Das Rehingold ha aperto il Ring
servizio di Ramón Jacques FREE

20240509_Dallas_00_DasRheingold_AlbertoTriolaDALLAS (Texas, USA) - Fondata nel 1900, e con tante storie da raccontare, poiché da qui sono passati i migliori direttori d'orchestra, strumentisti e solisti, la Dallas Symphony Orchestra occupa senza dubbio un posto di rilievo tra le più prestigiose ed importanti orchestre americane. Ora ha intrapreso un programma ambizioso, impegnativo, ma di grande
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Approfondimenti
Sul set di Fanciulla...
servizio di Simone Tomei FREE

20240430_To_00_LaFanciullaDelWest_phDanieleRattiTORINO - Scrivo, con imperdonabile ritardo, della mia presenza al Teatro Regio di Torino per l’opera “americana” di Giacomo Puccini e ne chiedo scusa a coloro che mi hanno ospitato ed ai lettori della rivista.
Quando si entra nel magico mondo di La fanciulla del west non si può non essere rapiti dalla meravigliosa
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Vocale
Insolito dittico per i texani
servizio di Ramón Jacques FREE

20240430_FortWorth_00_DieWalkure_RobertSpano_phKarenAlmondFORT-WORTH (Texas, USA) - Wagner & Sibelius a Fort Worth. La Fort-Worth Symphony, con stanza nella località di Fort Worth vicina alla città di Dallas(50 km), in Texas, ha offerto nell'ambito della sua attuale stagione un concerto seducente e di grande suggestione, che ha unito il romanticismo musicale di Jean Sibelius con quello di Richard
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Opera dal Centro-Nord
Pregi e difetti di una Turandot
servizio di Simone Tomei FREE

20240428_Li_00_Turandot_AnastasiaBoldyreva_phTrifilettiTeamBrizziLIVORNO - Torna dopo quindici anni di assenza al Teatro Goldoni di Livorno Turandot di Giacomo Puccini, l’ultimo capolavoro del compositore lucchese, in occasione del centenario della sua scomparsa (Bruxelles, 29 novembre 1924). Lo spettacolo, già visto e recensito dal direttore della rivista nelle edizioni 2021/2022/2023 del Festival Pucciniano a firma
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Opera dall Estero
La Traviata osé
servizio di Ramón Jacques FREE

20240428_LosAngeles_00_LaTraviata_RachelWillisSorensen_phCoryWeaverLOS ANGELES - Dorothy Chandler Pavilion (California USA). La terza opera della cosiddetta 'trilogia popolare' di Giuseppe Verdi (1813-1901) è La Traviata, la cui première avvenne il 6 marzo 1853 alla Fenice di Venezia, e che è senza dubbio considerata oggi il suo titolo più popolare, tra le altre cose, per la sua ricchezza melodica, inventiva e vocalità
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Opera dal Nord-Est
Ottima la Cenerentola
servizio di Rossana Poletti FREE

20240428_Ts_00_LaCenerentola_LauraVerrecchia_phFabioParenzanTRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. Come ben racconta Francesco Bernasconi la nascita della Cenerentola di Gioachino Rossini fu avventurosa: “Il soggetto previsto era ‘Ninetta alla corte’, tratto da una commedia francese leggera e satirica, considerato immorale e assolutamente inadatto a essere rappresentato nella
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Opera dall Estero
Don Giovanni tradito dalla regia
servizio di Ramón Jacques FREE

20240425_Houston_00_DonGiovanni_LucaPisaroni_phLynnLaneHOUSTON (Texas, USA) - Wortham Theater Center. La stagione della Houston Grand Opera, iniziata pochi mesi fa, in un batter d'occhio volge al termine, e lo fa con il Don Giovanni di Mozart, titolo sempre interessante, impegnativo e accattivante. Forse quando l'opera venne rappresentata per la prima volta il 29 ottobre 1787 al Teatro Nazionale di Praga, nessuno
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Nuove Musiche
Beatles Day nel Teatro Abbado
servizio di Athos Tromboni FREE

20240425_Fe_00_EcceCorMeum-PaulMcCartney_MarcelloCorvino_phMarcoCaselloNirmalFERRARA - È stato un successo di pubblico e artistico che era prevedibile: così si è svolta e conclusa la serata (una prima nazionale) dedicata all'oratorio di Paul McCartney, Ecce cor meum, e ad alcuni successi internazionali dei Beatles stavolta non più ad appannaggio delle chitarre elettriche e batteria, ma dentro la musica di un'orchestra e un
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Gli Amici della Musica giornale on-line dell'Uncalm
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