Pubblicato il 16 Luglio 2023
Il musical di Andrew Lloyd Webber č andato in scena a Trieste. Molto pubblico giunto dall'estero
Fantasma dell'Opera č Karimloo servizio di Rossana Poletti

20230716_Ts_00_FantasmaDellOpera_LogoTRIESTE – Politeama Rossetti. Il fantasma dell'Opera è probabilmente lo spettacolo musicale più complesso che mai sia stato prodotto dal Teatro Stabile del FVG di Trieste. Certo è una coproduzione internazionale tra lo Stabile giuliano e Broadway Italia, che sfoggia grandi mezzi e soprattutto la ricomparsa in scena di colui che ha fatto la storia di questo musical, Ramin Karimloo. Nato a Teheran 53 anni fa è un attore e cantante iraniano naturalizzato canadese, noto soprattutto per i ruoli nei musical del West End londinese e a Broadway. La sua famiglia, a causa della Rivoluzione degli ayatollah, emigrò prima in Italia e poi in Canada.
È del 2003 la sua prima apparizione nei panni del Fantasma all'Her Majesty's Theatre di Londra, vi ritorna nel 2007 in occasione del ventunesimo anniversario del musical sulle scene londinesi. Ha una voce straordinariamente complessa, capace di cambi di registro raramente udibili, nel contempo mostra una presenza scenica e un’atleticità, che il ruolo richiede, esemplare.
Tutto ruota in scena, il palco che girando mostra il retro e fronte delle ambientazioni, i fianchi che mostrano i camerini e le stanze segrete del teatro, navigano barche nei sotterranei tenebrosi della vecchia struttura, il lampadario oscilla pericolosamente con appeso sopra il protagonista. La storia racconta di questo luogo occupato da un fantasma, che crea molte difficoltà ai due manager, piuttosto ingenui e inesperti che gestiscono il teatro dell'Opera. Il fantasma, The Phantom, deturpato nel volto dalla nascita, vuole per sé la giovanissima cantante Christine, perché canti la sua musica. Tutti lo temono ed è a questo lugubre mito, che attorno a lui si è creato, che si deve il finale misterioso. Christine resterà con il suo amato Raoul e del fantasma resterà solo la famosa maschera, svanito nel nulla.

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Andrew Lloyd Webber, autore della colonna sonora, ha creato in buona sostanza due arie per questo musical, arie che vengono arrangiate in varie sfumature per le diverse situazioni, "Think of me" e "All I ask of you", note ricorrenti alla maniera di Puccini, se possiamo osare una tal citazione.
Il libretto è di Richard Stilgoe, i testi di Charles Hart e la regia di Federico Bellone. Una band orchestrale di una quindicina di elementi suona dal vivo. L’impegno per i cantanti di questo musical è piuttosto pressante, ci vogliono voci liriche per affrontarne la complessità.
Al Phantom di Ramin Karimloo si contrappone la voce graziosa di Amelia Milo nei panni di Christine. Il Visconte Raoul è interpretato da Bradley Jaden, che mostra una grande somiglianza vocale con il protagonista. Giova ricordare nel cast anche Earl Carpenter, il manager Andrè in questa produzione, che è stato più volte The Phantom in numerose altre edizioni.
Alcune curiosità sulla presenza triestina: numeroso il pubblico proveniente dall’estero, almeno 500 persone giunte dal Giappone, molti venuti dagli Stati Uniti, dal Regno Unito e da tutta Europa. Ogni sera l’ingresso del teatro si è trasformato in una sfilata di costumi ottocenteschi e di maschere alla stregua del fantasma, mezza faccia bianca, mezza faccia dal vivo. Moltissimi hanno acquistato più di un biglietto in varie serate, c’è chi l’ha visto anche per tre-quattro giorni di seguito.

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Alla stampa è stato chiesto di scrivere dopo la serata d’onore alla presenza del compositore venuto di persona per la serata dei vip, a cui hanno reso omaggio tantissimi cantanti italiani e stranieri. Non c’era bisogno di pubblicità, era ormai da tanto che il teatro aveva il tutto esaurito per le repliche dello spettacolo. Un successo straordinario che sicuramente verrà bissato a Milano al Teatro degli Arcimboldi dove la produzione si trasferirà ad ottobre dopo la tournée spagnola.
(la recensione si riferisce alla recita di giovedì 13 luglio 2023)

Crediti fotografici: Ufficio stampa Festival Internazionale dell'Operetta Trieste
Mella miniatura in alto: il logo dello spettacolo
Sotto: Andrew Lloyd Webber e Ramin Karimloo

Al centro: Foto di gruppo con Lloyd Webber e la compagnia teatrale
Sotto, in sequenza: altri momenti di relazione fra compositore, pubblico e artisti





Pubblicato il 04 Dicembre 2022
Il Duo Corvino-Bergamasco e il compositore Adriano Cirillo animatori del concerto al Ridotto
Omaggio a Nino Rota servizio di Athos Tromboni

20221204_Fe_00_ConcertoNinoRota_CirilloAdrianoFERRARA - La rassegna cameristica "Concerti al Ridotto" di Ferrra Musica ha ospitato oggi un Duo violino-pianoforte costituitosi un paio di anni fa: Marcello Corvino (violinista, direttore artistico del Teatro Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara) e Carlo Beramasco (avvocato-pianista e vicepresidente dello stesso Teatro Comunale) hanno proposto un programma molto nuovo e desueto per la cameristica: Omaggio a Nino Rota . Ospite per un "ricordo" il compositore e pianista Adriano Cirillo allievo di Rota al Conservatorio di Bari e autore della riduzione per violino e pianoforte di tutte le musiche eseguite durante il concerto.
Nato a Milano nel 1911, Nino Rota è morto il 10 aprile 1979, privando la musica italiana e il cinema di un talento tra i più eclettici. É stato per molti anni anche il direttore del Conservatorio "Niccolò Piccinni" di Bari.
Corvino e Bergamasco hanno suonato alcuni dei temi da film di maggior popolarità e bellezza di Rota, a partire da quelli scritti per Il padrino di Francis Ford Coppola, per Visconti (Rocco e i suoi fratelli), Zeffirelli (Romeo e Giulietta) e terminando con le colonne sonore di La strada e Amarcord di Federico Fellini, regista di cui Rota fu a tutti gli effetti alter ego musicale. Quello delle colonne sonore è solo uno degli aspetti dell’opera di Nino Rota, musicista raffinatissimo e di gran cultura che, diplomato in composizione a Santa Cecilia in Roma nel 1930 e nel 1937 laureato in Lettere a Milano, compose un po’ tutti i generi della musica colta.

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Corvino e Bergamasco, infatti, dopo la musica da film hanno suonato anche tre brevi Preludi per pianoforte (il terzo, il decimo e l'undicesimo; 1964), pagine di straordinaria piacevolezza e fluidità espressiva, trascritti per duo violino-pianoforte da Cirillo; ed infine l’impegnativa Sonata per violino e pianoforte (1936-37), dedicata a Guido Agosti ed eseguita per la prima volta a Milano il 14 marzo del 1938.
Nell'intervallo fra la prima parte del concerto e la seconda, Adriano Cirillo ha intrattenuto il pubblico che gremiva il Ridotto del Teatro Abbado con una narrazione basata su ricordi e aneddoti della sua esperienza di allievo di Rota e poi di collega, narrazione che ha tracciato il profilo umano del grande compositore milanese.
Il Duo ha evidenziato una pregevole intesa nell'offrire al pubblico i temi celebri (la melodia, soprattutto) delle colonne sonore eseguite, ricorrendo per quanto riguarda il violino alla distesa cantabilità e agli effetti seducenti delle diverse musiche; brevi e nello stesso solco seduttivo delle colonne sonore, i tre Preludi.
Più "classica" infine la Sonata per violino e pianoforte che si sviluppa nei tre movimenti canonici (Allegretto cantabile con moto - Largo sostenuto - Allegro assai moderato) di sapore tardoromantico.
Soprattutto nel malinconico eppure luminoso movimento centrale dove tastiera ed arco a volte si alternano su linee musicali l'una indipendente dall'altra e a volte rientranti dentro quel dialogare delle frasi che costituisce la principale ricchezza espressiva di tanta musica cameristica dell'Ottocento.
Calorosi gli applausi del pubblico, sia per Corvino e Bergamasco, sia per Cirillo, che è stato omaggiato dal Duo con l'esecuzione come fuori programma di due suoi brani leggeri e accattivanti: una Napolitana ricca di colore locale e una Polka vivace e frizzante.

Crediti fotografici: Fototeca gli Amici della Musica Uncalm
Nella miniatura in alto: il compositore e pianista Adriano Cirillo
Sotto: ancora Cirillo con Marcello Corvino (violino) e Carlo Bergamasco (pianoforte)





Pubblicato il 16 Luglio 2022
Pienone nel Teatro Abbado per uno spettacolo di musica classica-rock-pop
Concerto Grosso per Luis Bacalov servizio di Athos Tromboni

20220716_FE_00_ConcertoGrossoPerLuisBacalov_RosannaPavariniFERRARA - Un celebre compositore di canzoni e musica da film e due donne protagoniste del revival che lo riguarda: questo il sunto dello spettacolo musicale Concerto Grosso per Luis Bacalov che il Teatro Comunale “Claudio Abbado” ha prodotto coinvolgendo l’Orchestra Città di Ferrara (primo violino concertante e direttore Antonio Aiello) e il gruppo un po’ pop, un po’ rock e un po’ classico Ànema guidato dal violino di Marcello Corvino e composto da Laura Sarti (secondo violino), Pasquale Morgante (pianoforte e tastiere), Biagio Labanca (chitarre), Fabio Tricomo (oud e mandolino), Massimo de Stephanis (basso elettrico) e Maurizio Brancone (batteria).
Le voci per le canzoni erano quelle di Giuseppe Ferro, Rachele Amori, Erika Corradi e Cecilia Ottaviani.
Certo, una combinazione di stili e di epoche, una fusion vera oggi abbastanza praticata, dopo che i Queen e altri gruppi anglofoni al seguito l’hanno sdoganata sui palcoscenici dei grandi concerti e nelle incisioni in disco. Ma non furono i Queen i primi in assoluto a sperimentare quella fusione, fu un gruppo italiano, i New Trolls, musica di Luis Bacalov e Concerto Grosso per i New Trolls fu la produzione musicale che varcò i confini nazionali per affermarsi come novità, azzardo, successo: questo ben quattro anni prima dei Queen. Ecco svelato il celebre compositore di canzoni e musica da film cui il Teatro Abbado ha dedicato la serata. E le due donne richiamate sopra? Semplice, la regista del concerto-spettacolo, Rosanna Pavarini; e poi l’ospite più contesa della serata, Maria Grazia Cucinotta.

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La prima perché è riuscita a “combinare” la fusion in maniera intelligente e con i tempi giusti distribuendo lo stile classico con quello rock-pop rendendo omogenea la narrazione musicale, tanto che i cento minuti senza intervallo della performance sono volati senza né una disarmonia, né una caduta di pathos da parte del pubblico che gremiva platea e palchi.
La seconda perché è un’attrice conosciuta e brava e prima dello spettacolo se la sono contesa per la foto-ricordo i vigili del fuoco (la loro presenza discreta a teatro garantisce la nostra sicurezza) e tutto il management del teatro, da Moni Ovadia allo stesso Corvino e all’ideatore (o meglio dire il co-ideatore insieme a Bacalov) del “Concerto Grosso per Luis Bacalov”, il regista e attore Carlos Branca, sul palcoscenico a Ferrara insieme alla Cucinotta per raccontare Bacalov e la sua musica.
La serata, immaginata anni fa e portata su tanti palcoscenici di teatri e festival dagli Ànema (ma senza orchestra sinfonica) ha sempre voluto essere un omaggio della Pavarini e di Branca a Bacalov, scomparso nel 2017.
La narrazione ideata da Branca e messa in scena dalla Pavarini si snoda su un percorso che affronta qualcosa della vita e molto della carriera del compositore, grande amico di Ennio Morricone, una carriera costellata da film che sono divenuti pietre miliari per gli amanti della settima arte.
Una vita da film, quella di Bacalov, artista a tutto tondo, che i due narratori hanno raccontato e fatto conoscere al pubblico, con aneddoti personali pieni di gratitudine e stima.
Durante la serata sono state eseguite le canzoni tratte da Il Vangelo secondo Matteo, regia di Pier Paolo Pasolini, che portò Bacalov alla sua prima nomination agli Oscar, e poi da film come Quien Sabe? (regia di Damiano Damiani), dalla mitica colonna sonora del Django di Corbucci al Concerto Grosso per la regia di Lucidi, passando alle sonorità da film poliziottesco anni Settanta di Milano Calibro 9 di Fernando Di Leo. Immancabili le musiche tratte da La città delle donne di Fellini, da Il postino di Radford, da La tregua di Rosi e dal suo ritorno alle sonorità argentine in Assassination tango di Duvall, per finire con le mitiche colonne sonore scritte per Quentin Tarantino, sia per Kill Bill vol.1 che per Kill Bill vol.2.
Pubblico partecipe e coinvolto in un crescendo d’atmosfera “alla Rossini” si potrebbe dire, tanto che non è bastato un bis: l’ensemble classico-rock-pop a grande richiesta ha dovuto concedere un secondo bis a luci in sala già accese. Perché brani come il secondo movimento (largo-lento) del Concerto Grosso scritta da Bacalov per il film di Lucidi e la title-song (canzone dei titoli) del Django scritta per il film di Corbucci, sono ormai, oltre che brani conosciutissimi, un vero patrimonio dell’umanità.
Questo concerto di musica classica-rock-pop ha chiuso la stagione 2021/2022 del Teatro Abbado; riapertura a settembre con la danza.
(Il servizio si riferisce allo spettacolo di venerdì 15 luglio 2022)

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Crediti fotografici:  Fabio Sorti e Marco Caselli Nirmal per il Teatro Comunale “Claudio Abbado” di Ferrara
Nella miniatura in alto: la regista Rosanna Pavarini
Sotto: due panoramiche sul concerto
Al centro: Maria Grazia Cucinotta con Marcello Corvino, Carlos Branca, Moni Ovadia e con la pattuglia dei vigili del fuoco
In fondo: la Cucinotta impegnata in una selfie sul palcoscenico ferrarese






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Nuove Musiche Jazz Pop Rock Etno Classica Vocale


Parliamone
Abbiamo la Turandot dei prossimi 20 anni
intervento di Athos Tromboni FREE

20230916_Spoleto_00_Turandot_phRiccardoSpinellaSPOLETO – Il Teatro Lirico Sperimentale “A.Belli” ha messo in scena la Turandot di Giacomo Puccini come ultima opera della sua stagione lirica. Due le note salienti da mettere in rilievo: la prima, che l’allestimento ha scelto il finale di Luciano Berio rispetto a quello tradizionale di Franco Alfano; e la seconda, che nel ruolo della Principessa di Ghiaccio - la sera del 15 settembre al Teatro Nuovo - ha cantato la giovane Suada Gjergji e con essa il mondo del melodramma ha trovato la Turandot dei prossimi 15 – 20 anni, poi diremo perché.
Ma partiamo dalla prima nota saliente: il finale di Berio. È talmente bello musicalmente che meriterebbe di essere “espunto” dall’opera per costituire un brano a sé, di Puccini-Berio se proprio lo si dovesse cointestare. Fior di musicologi hanno spiegato e scritto perché Berio abbia rispettato più di Alfano gli appunti lasciati da Puccini morto prima di concludere l’opera.
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VideoCopertina
La Euyo prende residenza a Ferrara e Roma

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Opera dal Nord-Est
Pigmalione cattura l'attenzione
servizio di Athos Tromboni FREE

20231204_Ro_00_Pigmalione_BrunoTaddia_phValentinaZanagaROVIGO - Il 16 ottobre 1714 il poeta e librettista veneto Francesco Passarini (da non confondere con l'omonimo compositore bolognese vissuto nel secolo precedente) scrisse una dedica al Podestà di Rovigo: «... Eccellenza, è un debito indispensabile del mio reverendissimo ossequio il consacrare alla grandezza di Vostra Eccellenza questo mio
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Opera dal Centro-Nord
Le guerre di Ulisse raccontano
servizio di Athos Tromboni FREE

20231203_Fe_00_LeGuerreDiUlisse_MarcoSomadossiFERRARA - Il Teatro Comunale "Claudio Abbado" era gremito sabato 2 dicembre 2023, per l'opera contemporanea Le guerre di Ulisse, musica di Marco Somadossi, libretto di Patrizio Bianchi, ex rettore dell'Università di Ferrara ed ex Ministro della Pubblica Istruzione, oggi professore emerito di Economia Applicata, presso il "suo" ateneo.      
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Opera dal Centro-Nord
Eccola di nuovo: La bohčme
servizio di Nicola Barsanti FREE

20231201_Fi_00_LaBoheme_GiacomoSagripantiFIRENZE - Al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino torna La bohème nella  classica e tradizionale regia firmata da Bruno Ravella (già vista e recensita nel 2017 che potete leggere qui), in quest’occasione ripresa da Stefania Grazioli con ottima cura, e  come allora si apprezzano le luci di D. M. Wood, qua riprese da Emanuele Agliati.
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Opera dal Centro-Nord
La Turandot viene dall'oriente
servizio di Athos Tromboni FREE

20231127_Fe_00_Turandot_MarcelloMottadelli_phMarcoCaselliNirmalFERRARA - La nuova Stagione d’Opera e Balletto del Teatro Comunale "Claudio Abbado" si è inaugurata con la messa in scena della Turandot di Giacomo Puccini, coproduzione tra la coreana Daegu Opera House e la Fondazione Teatro Comunale di Ferrara. Tutto esaurito, sia per la "prima" che nella replica della domenica
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Opera dall Estero
La donna senz'ombra
servizio di Ramón Jacques FREE

20231113_Lyon_00_DieFrauOhneSchatten_SaraJakubiak_phBertrandStoflethLYON (Francia) - 25 ottobre 2023 Opera de Lyon. Nel 1911, otto anni prima della première dell’opera, Hugo von Hofmannsthal mostrò a Richard Strauss i primi schizzi di quello che sarebbe stato il libretto della sua nuova opera. Il lavoro creativo svolto tra il librettista e il compositore, iniziato alla fine del 1913 e conclusosi nell'agosto del 1916
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Opera dal Nord-Est
Des Grieux non dā l'acqua a Manon
servizio di Rossana Poletti FREE

20231106_Ts_00_ManonLescaut_LanaKos_phFabioParenzanTRIESTE - Teatro Verdi. La Manon Lescaut di Giacomo Puccini, in scena in questi giorni al Teatro Verdi di Trieste, avrebbe potuto essere rappresentata come concerto sinfonico, togliendo cantanti, coro, comparse e tenendo solo la musica. A ragione si afferma da parte degli autorevoli critici musicali che questa è un’opera “sinfonica”
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Vocale
Bella Betulia Liberata
servizio di Simone Tomei FREE

20231105_Ge_00_BetuliaLiberata_DiegoFasolisGENOVA - Un nuovo appassionante concerto per la stagione sinfonica del Teatro Carlo Felice di Genova - all’interno del ciclo “Mozart l’italiano - ha visto l’esecuzione dell’oratorio sacro in due parti La Betulia liberata K.118  di Wolfgang Amadeus Mozart. La commissione di questo lavoro avvenne a Padova dove Mozart fece sosta dopo il successo di Mitridate
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Opera dal Centro-Nord
Ottimo Don Carlo
servizio di Nicola Barsanti FREE

20231105_Mo_00b_DonCarlo_JordiBernacer_phLucioAbadMODENA - Reduce dal grande successo riscontrato nell’esecuzione in forma di concerto (avvenuta in epoca pandemica), torna vincente sul palcoscenico del Teatro Comunale di Modena l’opera monumentale di Giuseppe Verdi: Don Carlo. Eseguita nella versione di Milano (che esclude il primo atto nella foresta di Fontainebleau), l’opera mantiene
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Personaggi
Celebrando Corelli si lanciano i giovani
di Simone Tomei FREE

20231101_00_ForteMarmi_KreionPerFrancoCorelliFORTE DEI MARMI (LU) – Premetto che questo scritto non è una recensione bensì il semplice resoconto di un pomeriggio musicale che si è tenuto a Forte dei Marmi nella splendida cornice del Giardino d’inverno di Villa Bertelli. L’Associazione Kreion Versilia di cui sono vice presidente ha organizzato domenica 29 ottobre 2023 - all’interno della sua
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Opera dal Centro-Nord
Una Bohčme minimalista
servizio di Simone Tomei FREE

20231021_Lu_00_LaBoheme_VittoriaMagnarelloLUCCA - La Bohème di Giacomo Puccini, comunque la si voglia interpretare, è una storia di morte già dal primo atto. La spensieratezza dei quattro spiantati giovani parigini ha il sapore amaro della povertà, delle ristrettezze e di una vita vissuta tra donnine allegre e un po’ d’amor in cui l’instabilità delle relazioni e degli affetti diventa un elemento
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Opera dal Nord-Ovest
Meraviglioso Sogno di una notte
servizio di Simone Tomei FREE

202317_Ge_00_AMidsummerNightSDream_SydneyMancasolaGENOVA - Il Teatro Carlo Felice ha inaugurato la stagione lirica 2023-2024 con il capolavoro di Benjamin Britten scritto nel 1960 con la collaborazione del librettista e suo compagno di vita Peter Pears tratto dall’omonima commedia shakesperiana: A Midsummer Night’s Dream. Non è sicuramente il primo compositore a tradurre in musica quel
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Opera dal Centro-Nord
I Lombardi alla prima crociata
servizio di Angela Bosetto e Nicola Barsanti FREE

20231016_Pr_00_ILombardiAllaPrimaCrociata_MichelePertusi_phRobertoRicciPARMA - Nell’ottica di uno spettatore contemporaneo, I Lombardi alla prima crociata è (insieme alla sua versione francese, Jérusalem) il titolo verdiano forse più problematico da mettere in scena, dal momento che è impossibile ignorare due dati chiave: la nostra concezione delle Crociate è radicalmente cambiata (per quanto il libretto di Temistocle
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Classica
La Creazione dello stupore
servizio di Simone Tomei FREE

20231015_Ge_00_LaCreazione_RiccardoMinasiGENOVA - La creazione del mondo attraverso la musica: ecco l’idea di Franz Joseph Haydn di mettere nero su bianco sullo spartito musicale il monumentale capolavoro Die Schöpfung (La Creazione).  È così che ha preso il via la stagione sinfonica del Teatro Carlo Felice di Genova con un concerto inaugurale dal quale sono uscito mentalmente e
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Echi dal Territorio
Girolamo Frescobaldi fa 440
servizio di Edoardo Farina FREE

20231010_Fe_00_FrancescoCorti_phDoutreFERRARA - Dopo il prestigioso concerto di Riccardo Muti con l’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini” - che ne ha chiuso la stagione 2022/2023 - Ferrara Musica ha aperto quella successiva 2023/2024 con un’anteprima: è stata la straordinaria inaugurazione estiva del cartellone, il 13 settembre, con il clavicembalista Francesco Corti, presso
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Opera dal Centro-Nord
Una Fedora di gran lusso
servizio di Simone Tomei FREE

20231009_Pc_00_Fedora_AldoSisilloPIACENZA - Umberto Giordano rimase folgorato sia da Victorien Sardou - drammaturgo francese -  sia da Sarah Bernhardt quando nel 1889 ebbe modo di assistere al Teatro Bellini di Napoli alla rappresentazione di "Fedora". Alla richiesta di Giordano al commediografo francese di poter musicare il suo capolavoro, la risposta sembra sia stata «Si
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Echi dal Territorio
Archos Quartet suona D'Ambrosio
nota di Gianluca La Villa FREE

20231009_To_00_ArchosQuartet_AlfredoDAmbrosioTORINO - Infine giunse a Torino, nella bella sala ricca di spettatori di Palazzo Barolo, domenica 8 ottobre 2023 alle 17, il debutto torinese sia del Quartetto Archos sia della bella pagina di Alfredo D'Ambrosio per il suo Quartetto in Do minore op.42: un debutto in Italia, può dirsi, per questo Quartetto op.42 dato che la sua ultima esecuzione
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Opera dal Centro-Nord
Lombardi coinvolgenti con bella regia
servizio di Simone Tomei FREE

_20231008_Pr_00_LombardiAllaPrimaCrociata_MichelePertusiPARMA - Bianco e nero sono due facce della stessa medaglia e ne assumono  significati antitetici: bene e male, buoni e cattivi, vincitori e vinti e così via... È in questo modo che il regista Pier Luigi Pizzi - curatore di regia, scene, costumi e video - ha inteso mettere in scena al Festival Verdi di Parma I Lombardi alla prima crociata, opera giovanile
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Vocale
Commovente Nabucco a Fidenza
servizio di Simone Tomei FREE

20231007_Fidenza_00_Nabucco_GiampaoloBisantiFIDENZA (Pr) - Anche quest’anno il Festival Verdi esce dalle mura storiche del Teatro Regio di Parma e sposta alcune delle produzioni nei Comuni limitrofi della città nell’intento di coinvolgere altre realtà monumentali come il Teatro Magnani di Fidenza, un piccolo gioiello incastonato nella cittadina parmense che, nonostante l’esigua capienza, vanta
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Opera dal Centro-Nord
Trovatore non al top
servizio di Nicola Barsanti FREE

20230926_Pr_00_IlTrovatore_RiccardoMassi_phRobertoRicciPARMA - L’ennesima distorsione di uno dei massimi capolavori del Cigno di Busseto che in quest’occasione vede la prima rappresentazione di Il Trovatore nell’ambito del XXIII Festival Verdi di Parma potrebbe essere riassunta con due sentimenti: amarezza e delusione.
Se l’amarezza è dovuta ad una rappresentazione
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Opera dall Estero
La (R)evoluzione di Steve Jobs
servizio di Ramón Jacques FREE

20230925_00_LosAngeles_TheRevolutionOfSteveJobs_MasonBatesSAN FRANCISCO (USA), War Memorial Opera House, 22 settembre 2023. È stata finalmente presentata sul palcoscenico della San Francisco Opera la nuova opera The (R)evolution of Steve Jobs, un ambizioso progetto commissionato dai teatri americani di Santa Fe, Seattle e San Francisco, che ha avuto la sua prima assoluta nell'estate del 2017 al teatro
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Eventi
Il Torrione del jazz riparte
servizio di Athos Tromboni FREE

20230925_Fe_00_JazzClubFerrara_MarcoGulinelliFERRARA -  La 25.ma edizione della stagione del Jazz Club Ferrara si aprirà nel Torrione San Giovanni di Corso Porta Mare 112 venerdì 6 ottobre 2023 e si protrarrà fino al 30 aprile 2024. Oggi è stato reso noto dal presidente Federico D’Anneo e dal direttore artistico Francesco Bettini alla presenza dell’assessore alla Cultura del Comune di Ferrara, Marco Gulinelli
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Classica
Ottime voci per il Verdi sacro
servizio di Nicola Barsanti FREE

20230925_Pr_00_VerdiRequiem_OksanaLyniv_phRobertoRicciPARMA - Terrore e dubbio: i caratteri salienti della Messa da Requiem di Giuseppe Verdi.
La direzione di questo capolavoro sinfonico-corale è affidata al direttore ucraino Oksana Lyniv che nella prima parte, fino al terzetto Quid sum miser  trasmette ad hoc l’intensità drammatica della partitura, mentre assume un carattere meno intenso e quasi
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Jazz Pop Rock Etno
Ares Tavolazzi riceve il premio Tutte le Direzioni
redatto da Athos Tromboni FREE

20230923_Fe_00_TutteLeDirezioni_AresTavolazziVIGARANO MAINARDA (FE) - «Seduto in quel caffè io non pensavo a te e tutta la città…» è una parafrasi in questo caso; ma qui, questa, che è una delle più belle canzoni di Lucio Battisti e Mogol ci può stare, perché proprio il 29 settembre torna al Ristorante Spirito di Vigarano Mainarda la grande musica dal vivo: prende il via infatti la nuova stagione di
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Vocale
Ottimo recital di Lise Davidsen
servizio di Ramón Jacques FREE

20230920_00_LosAngeles_LiseDavidsen_phBenGibbsSANTA MONICA, California 17 settembre 2023 - Il giovane soprano norvegese Lise Davidsen ha debuttato a Los Angeles sul palco del Teatro Broadstage, situato nel sobborgo  di Santa Monica, il cui ciclo intitolato 'Celebrity Opera Recital Series' si è consolidato negli anni come tappa imprescindibile, quasi obbligata, per la presentazione,
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Pagina Aperta
La ricca stagione del Bonci
redatto da Edoardo Farina FREE

20230910_Cesena_00_TeatroBonci_ValterMalostiCESENA - Conferenza stampa del Teatro Comunale “Alessandro Bonci“ in data 7 settembre 2023: è stata definita la programmazione della stagione invernale 2023/2024 caratterizzata da un’ ampia scelta intesa come luogo di confronto, esplorazione e dialogo, ovvero filtro e racconto del nostro vivere, offrendo ancora una volta una visione
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