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Pubblicato il 21 Agosto 2023
Nostra intervista al tenore leccese Marco Miglietta al debutto nell'opera Silvano di Mascagni
I sogni sono il motore...
intervista di Simone Tomei
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TORRE DEL LAGO (LU) - Durante il suo impegno torrelaghese al Festival Puccini in Turandot (nel ruolo di Pong) e nell’imminenza del debutto al Festival Mascagni di Livorno come protagonista nella quasi sconosciuta opera Silvano del compositore livornese, ho incontrato il tenore leccese Marco Miglietta per farmi raccontare qualcosa della sua vita privata e professionale. Dopo il diploma conseguito all’Istituto R. Franci di Siena, nel 2012 ha preso parte alla masterclass dell'Accademia Musicale Chigiana docente il soprano Raina Kabaivanska e nel 2013, ha frequentato l'Opera Studio dell'Accademia Santa Cecilia tenuta dal soprano Renata Scotto. Negli ultimi anni ha studiato con Walter Fraccaro, Dano Raffanti e Piero Visconti. Dal suo debutto avvenuto nel 2013 ha iniziato una vivace carriera che lo ha visto impegnato nei più grandi teatri d’opera.
Chi era Marco prima di incontrare la musica? Marco era un bambino molto vivace, ma anche timido con tanta curiosità e attratto da molti interessi, Ho praticato tanti e tanto sport, ho amato e amo tanto il mare fino ad arrivare ad amare immensamente la musica.
Raccontaci un po' delle tue origini Sono nato a Lecce e cresciuto a Surbo un paese alle porte della città. Vengo da una famiglia molto umile, papà operaio e mamma casalinga; genitori che mi hanno aiutato a credere in me stesso mi hanno lasciato sempre libero di fare le scelte del mio percorso, insegnandomi a rimanere con i piedi per terra. Ho vissuto questo paese in maniera molto intensa, si viveva "la strada" con i suoi pro e contro ma che mi hanno insegnato tanto ed è una lezione che porto ancora oggi addosso. Quando avviene il tuo incontro con la musica? Incontro la musica alle scuole medie grazie ad insegnanti attente che mi hanno fatto scoprire quello che era il mio dono; penso che il regalo più grande di un essere umano sia quello di incontrare nel proprio percorso di vita persone che capiscano e facciano emergere i punti di forza che ognuno di noi possiede.

C'è un luogo legato alla musica che porti nel cuore e perché? Non c'è un luogo ben preciso perché ogni posto in cui si fa musica o arte ti dà sempre forti emozioni e ti rimane comunque dentro. Forse, se proprio devo raccontarti qualcosa, ho particolare emozione nel ricordare le vecchie “case prova”. Al mio paese, da ragazzino, per provare le canzoni con i gruppi musicali di cui facevamo parte, affittavamo con cifre ridicole vecchie case quasi fatiscenti; non era tanto il luogo, quanto l'atmosfera che si creava tra noi ragazzi nutrita dalla voglia di fare musica.
Raccontaci un po' del tuo percorso musicale. Durante le recite scolastiche in cui cantavo e recitavo ho scoperto questo dono. Facevo parte anche del coro parrocchiale in cui cantavo da solista nelle funzioni religiose; l'interesse forte arrivò all’età di 14-15 anni per la musica leggera che poi fu protagonista fino ai 20. Avevo dei gruppi musicali con i quali mi esibivo in locali o piazze provando e cantando per ore ed ore. Ho avuto anche un breve periodo da cantautore, scrivevo canzoni con il sogno di poter arrivare a Sanremo o ad una grande etichetta discografica; il percorso però ha cambiato strada e, sempre grazie a quell’insegnante di musica delle scuole medie, presi la strada della Lirica. Fu proprio lei a spronarmi ad entrare in Conservatorio perché sentiva una bella voce da tenore. È così che ha segnato il mio avvicinamento al canto lirico… ed eccomi qui tenore.
E prima di essere… tenore? Prima di fare il cantante lirico ho fatto altri lavori, ho lavorato per anni in una farmacia, avevo un'agenzia di organizzazione eventi e poi sono stato anche consulente alle vendite in una concessionaria di auto che nel 2012, dopo la cassa integrazione, mi ha dato la forza di licenziarmi e prendere la strada dell' artista lirico.
Come si è evoluta la tua vocalità nel tempo? Una vocalità estesa, duttile che ha cantato - come ti ho detto prima - dalla musica leggera fino ad arrivare alla lirica con ruoli da comprimario, ma affrontando anche i ruoli principali.
  
  
Tornare a Torre del Lago che emozioni ti ha suscitato? Tornare in un Teatro è sempre molto bello e ti carica di energia. Tornare poi in questo posto così magico è veramente una grande emozione. Ogni sera prima di entrare in scena mi fermo a guardare il lago dal palcoscenico, osservo, respiro, ringrazio Puccini per quello che ha creato. Questo è per me Torre del Lago.
Fra poco sarai il protagonista nell’opera Silvano al Mascagni Festival di Livorno 2023. Un debutto importante ed impegnativo. Sì, tra poco sarò protagonista in questa opera di Pietro Mascagni poco conosciuta, ma per i miei gusti molto bella. Considero molto importante questo debutto per tanti motivi: primo fra tutti affrontare un ruolo così impegnativo. Sto studiando, provando e spero di non deludere nessuno, nemmeno me stesso. Per il momento, toccando ferro, mi sento molto a mio agio in questo repertorio, è una scrittura che sento per la mia voce ed è un grande piacere cantarla.

Il tuo rapporto con Livorno si sta consolidando; nel febbraio scorso hai debuttato nell’opera Le maschere sempre di Mascagni e, se non ricordo male, fu un esordio quasi improvviso. Il rapporto con Livorno è nato proprio durante Le maschere l’inverno scorso; un debutto improvviso perché mancava il personaggio di “Brighella” e chiamandomi venti giorni prima ho messo su questo ruolo con ottime soddisfazioni. Ringrazio il Teatro Goldoni di Livorno ed il Mascagni Festival per la bella opportunità di debuttare il ruolo di Silvano in questa nuova produzione che andrà in scena sulla Terrazza Mascagni il 23 agosto prossimo.
Sei compagno e padre; quanto del Teatro porti in famiglia e quanto della famiglia porti in teatro? Sono compagno di una donna che ammiro tantissimo, anche solo per sopportarmi; mi è sempre vicina, mi incoraggia e per questo la ringrazierò a vita. Poi sono padre di due splendidi maschiacci che mi assorbono un po' di energie, ma che mi regalano forti emozioni; anche il semplice bacino da parte loro ti rasserena le giornate più dure. Del teatro in famiglia porto tantissimo. I bambini mi chiedono spesso tante cose, hanno le loro curiosità; sono attratti dal papà che si trucca, dal papà che finge di morire o che sventola una spada. Della mia famiglia, in teatro porto le emozioni che mi fanno vivere giornalmente.
Un sogno nel cassetto? Ti rispondo… tanti; come ti ho sempre detto non smetto mai di sognare come facevo da ragazzino, ho sempre sognato e penso che i sogni siano il motore della vita.
Ed il futuro prevedibile quali impegni ti riserva? Il futuro mi porterà al Festival Verdi di Parma per Nabucco di Giuseppe Verdi, all'Opera di Roma per l'inaugurazione della stagione con il Mefistofele di Arrigo Boito e inizio anno prossimo al Comunale di Bologna. Quindi siete tutti invitati. Ma l'invito vale anche per il Silvano a Livorno, fra pochi giorni in scena... Raccolgo volentieri l’invito, curioso di vedere quest’opera di Pietro Mascagni ai più sconosciuta, ma della quale ho percepito, ascoltandola, interessanti scorci musicali.
Crediti fotografici: fotografie fornite dall'Artista
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Pubblicato il 07 Luglio 2023
Nostra intervista al basso nato alle falde del Vesuvio che debutterā al Festival Puccini
Di Matteo principe della lirica
intervista a cura di Simone Tomei
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TORRE DEL LAGO PUCCINI (LU) - Ho incontrato il basso Antonio Di Matteo - artista di grande talento e in piena carriera - una delle voci fra le più interessanti nel panorama lirico attuale. Di lui si è letto che è dotato di voce “di rara bellezza” e che incarna la figura di un artista completo. Definito il Principe della lirica, ha lavorato e lavora a fianco di importanti artisti internazionali e ovunque riscuote successi e critiche positive. Tra pochi giorno farà il suo debutto al Festival Puccini di Torre del Lago con due ruoli in due grandi opere del compositore lucchese (Colline ne "La bohème" e Timur in "Turandot"). Ecco la nostra conversazione.
Chi era Antonio prima di incontrare la musica? Antonio era un bambino nato e cresciuto a Boscoreale un piccolo paese situato alle falde del Vesuvio venuto al mondo in una famiglia semplice e umile. Da ragazzo iniziai a lavorare nella tabaccheria di famiglia per pagarmi gli studi ed ho sempre lavorato per rendermi indipendente. All’età di 17 anni mi sono iscritto al Conservatorio "Giuseppe Martucci" di Salerno e da lì è iniziato il mio percorso nel mondo della musica.
Come ti sei avvicinato al canto? Ho sempre avuto la passione della musica: ricordo che sin da bambino all’età di 6 o 7 anni cantavo i classici napoletani in riva al mare quando andavo in vacanza. Sono sempre stato attratto dalla musica e credo che sia un arte, e sopratutto un linguaggio, di comunicazione, ma mai mi sarei aspettato che un giorno potesse diventare il mio lavoro.
Qual è il ricordo che porti nel cuore del tuo maestro? Ne ho tanti, ogni Maestro che ho incontrato sul mio percorso mi ha lasciato qualcosa. Attualmente studio con il Mº Tommaso Monaco una persona alla quale devo tanto e posso dire che ogni lezione lascia sempre un ricordo e sopratutto una scoperta.
E la raccomandazione più severa? Ce ne sono tante ogni volta che lo sento, mi dà sempre delle dritte fondamentali per la mia crescita.

Come affronti il debutto di un ruolo, sia dal punto di vista tecnico che emozionale? C’è uno studio molto meticoloso sia tecnico-vocale che musicale oltre alla ricerca di tutte le sfaccettature che il ruolo presenta in tutte le sue forme.
Il tuo debutto più impegnativo qual è stato? Ce ne sono stati più di uno, sicuramente il debutto di Oroveso nella Norma con il Mº Riccardo Muti.
Un ruolo che canteresti senza mai annoiarti? Sicuramente Banco nel "Macbeth" di Giuseppe Verdi.
Nei ruoli affrontati con quale ti immedesimi di più e con quale di meno rispetto al tuo carattere? Per il mio carattere mi immedesimo di più nei ruoli più “seri” come Timur, Ramfis, Banco, Fiesco, ecc.; meno in quelli più “comici” come ad esempio un Don Basilio nel "Barbiere di Siviglia" di Gioachino Rossini.
Tu sei campano; quanto c’è della tua terra nel tuo carattere? Io sono il frutto della mia terra che insita in me: ”sole, mare, luce e speranza, fuoco…”
Il tuo debutto a Torre del Lago nella terra di Giacomo Puccini, che emozioni ti dà? Una fortissima emozione perché qui si respira la melodia pucciniana, in ogni angolo, in ogni parte di questo posto magico. Sono davvero felice di debuttare in questo Teatro con due ruoli che ho cantato tante volte sia all’estero che in Italia, ma interpretarli qui è come se fosse la prima volta. Darò il meglio di me stesso.
Ti senti più fatalista e generoso come Colline, o più amorevole e paterno come Timur? Sono due ruoli che amo molto, ma mi sento più amorevole e paterno come Timur
Dagli artisti del passato ormai scomparsi, cosa ti piace prendere e cosa invece lasci? Ascolto molto le voci del passato, voci che sono rimaste nella storia dell’opera; ascolto e faccio tesoro, senza mai copiare. Tuttavia credo che ognuno di noi abbia una propria struttura e una propria identità.
Oltre la lirica quali generi musicali prediligi? Amo i classici napoletani e la musica pop in generale.
Un sogno nel cassetto? Il sogno del cassetto è quello di debuttare Filippo II nel "Don Carlo" di Giuseppe Verdi.
E per il futuro quali impegni ti attendono? A dicembre ci sarà il mio doppio debutto alla Wiener Staatsoper di Vienna nel ruolo di Osmin nel "Ratto del Serraglio" ("Die Entfürhung aus dem Serail"), successivamente ritornerò nel teatro della mia città (Teatro San Carlo) nel "Don Giovanni" di Mozart, dopo nove anni sarò di nuovo a Piacenza ne "I Due Foscari" di Giuseppe Verdi e poi seguiranno altri impegni tra Berlino, Vienna e Parigi.
  

Nel giardino prospiciente il Gran Teatro all’aperto di Torre del Lago abbiamo concluso la nostra piacevole conversazione sorseggiando un buon prosecco e, amenamente, abbiamo continuato a parlare di musica e di arte in attesa dell’inizio delle prove di "Turandot". Un grande augurio da parte mia e della redazione ad Antonio Di Matteo per questo debutto e l’invito a tutti voi lettori è quello di venirlo ad ascoltare sulle rive del lago di Massaciuccoli tanto care al Sor Giacomo.
Crediti fotografici: le fotografie sono fornite dall'Artista Nella miniatura in alto e sotto in sequenza: il basso Antonio Di Matteo
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Pubblicato il 15 Maggio 2023
Cambio al vertice nel capoluogo piemontese per la guida delle masse corali del prestigioso Teatro
Trabacchin al coro del Regio torinese
redatto da Athos Tromboni
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TORINO - A partire da giugno 2023, il maestro Ulisse Trabacchin sarà il nuovo Direttore del Coro del Teatro Regio di Torino; succede ad Andrea Secchi, appena nominato Maestro del Coro all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, al quale sono state espresse le più sincere congratulazioni da parte della dirigenza e dello staff del Regio. «Nel complimentarmi con il maestro Secchi per la nuova opportunità di carriera e di vita, diamo il benvenuto al maestro Ulisse Trabacchin – ha affermato Mathieu Jouvin sovrintendente del Teatro Regio torinese, che ha poi proseguito: – sono molto soddisfatto della scelta, che ho condiviso con Cristiano Sandri, certo che l’esperienza e la competenza del nostro nuovo Direttore del Coro saprà valorizzare e far crescere la già ottima compagine artistica». A sua volta Cristiano Sandri, Direttore artistico del Teatro Regio ha commentato: «Ringrazio il maestro Trabacchin per aver accolto la nostra proposta e sono impaziente di iniziare questa nuova avventura con un professionista che stimo molto. Al maestro Secchi, che ringrazio per il lavoro svolto in questi cinque anni con passione e serietà, auguro il meglio per le sfide professionali che lo attendono.» Diplomato al Conservatorio di musica di Trieste in Composizione e Organo, Ulisse Trabacchin ha iniziato la sua esperienza artistica come collaboratore del maestro Peter Maag presso il Teatro Comunale di Treviso. Dal 1992 al 1993 è stato assistente di Giulio Bertola al Teatro La Fenice di Venezia, dove ha rivestito la figura di maestro collaboratore dal 1998 al 2001 per poi assumere la carica di Altro Maestro del Coro nel 2002 e fino al 2018. Presso la Fondazione lirica veneziana ha firmato molte produzioni come Maestro del Coro in diverse stagioni liriche. Dal 2019 al 2021 è stato Altro Maestro del Coro al Teatro alla Scala di Milano, incarico che gli ha permesso di collaborare con alcuni dei più grandi direttori d’orchestra, fra i quali Zubin Mehta, Riccardo Chailly, Valery Gergiev e Myung-Whun Chung. Recentemente ha collaborato con l’Orchestra e il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma. È stato docente presso l’Accademia di Arti e Mestieri del Teatro alla Scala. Da novembre 2021 è Maestro del coro della Fondazione Arena di Verona. Una nuova guida, dunque, per il Coro del Teatro Regio di Torino. Uno dei maggiori cori teatrali europei – fondato alla fine dell’Ottocento e ricostituito nel 1945 dopo il secondo conflitto mondiale.

Ripercorrendo la memoria più recente del Coro, va ricordato che sotto la guida di Bruno Casoni (periodo 1994-2002) l'ensemble torinese ha raggiunto un alto livello internazionale, dimostrato anche dall’esecuzione dell’Otello di Verdi sotto la guida di Claudio Abbado e dalla stima di Semyon Bychkov che, dopo averlo diretto al Regio nel 2002 per la Messa in Si minore di Bach, lo ha invitato a Colonia per l’incisione della Messa da Requiem di Verdi ed è tornato a coinvolgerlo nel 2012 in un concerto brahmsiano con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Alla guida del Coro del Regio si sono avvicendati i maestri Claudio Marino Moretti, Roberto Gabbiani, Claudio Fenoglio e Andrea Secchi grazie ai quali, dicono convinti dirigenti e staff del Regio: «... sono state raggiunte ulteriori vette artistiche.» Oltre alla Stagione d’Opera, il Coro svolge da sempre una significativa attività concertistica e, insieme all’Orchestra del Teatro Regio, figura oggi nei video in rete e in dvd di alcune delle più interessanti produzioni delle ultime Stagioni torinesi, nonché in diverse registrazioni discografiche quali, in particolare, i Quattro pezzi sacri di Verdi e i due cd dedicati a Goffredo Petrassi sotto la direzione di Gianandrea Noseda, cui si è aggiunto nel 2022 il Requiem di Mozart diretto da Stefano Montanari.
Crediti fotografici: Ufficio stampa del Teatro Regio di Torino Nella miniatura in alto e sotto: il Maestro Ulisse Trabacchin
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Abbiamo la Turandot dei prossimi 20 anni
intervento di Athos Tromboni FREE
SPOLETO – Il Teatro Lirico Sperimentale “A.Belli” ha messo in scena la Turandot di Giacomo Puccini come ultima opera della sua stagione lirica. Due le note salienti da mettere in rilievo: la prima, che l’allestimento ha scelto il finale di Luciano Berio rispetto a quello tradizionale di Franco Alfano; e la seconda, che nel ruolo della Principessa di Ghiaccio - la sera del 15 settembre al Teatro Nuovo - ha cantato la giovane Suada Gjergji e con essa il mondo del melodramma ha trovato la Turandot dei prossimi 15 – 20 anni, poi diremo perché. Ma partiamo dalla prima nota saliente: il finale di Berio. È talmente bello musicalmente che meriterebbe di essere “espunto” dall’opera per costituire un brano a sé, di Puccini-Berio se proprio lo si dovesse cointestare. Fior di musicologi hanno spiegato e scritto perché Berio abbia rispettato più di Alfano gli appunti lasciati da Puccini morto prima di concludere l’opera.
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Eventi
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Il Torrione del jazz riparte
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - La 25.ma edizione della stagione del Jazz Club Ferrara si aprirà nel Torrione San Giovanni di Corso Porta Mare 112 venerdì 6 ottobre 2023 e si protrarrà fino al 30 aprile 2024. Oggi è stato reso noto dal presidente Federico D’Anneo e dal direttore artistico Francesco Bettini alla presenza dell’assessore alla Cultura del Comune di Ferrara, Marco Gulinelli
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Jazz Pop Rock Etno
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Ares Tavolazzi riceve il premio Tutte le Direzioni
redatto da Athos Tromboni FREE
VIGARANO MAINARDA (FE) - «Seduto in quel caffè io non pensavo a te e tutta la città…» è una parafrasi in questo caso; ma qui, questa, che è una delle più belle canzoni di Lucio Battisti e Mogol ci può stare, perché proprio il 29 settembre torna al Ristorante Spirito di Vigarano Mainarda la grande musica dal vivo: prende il via infatti la nuova stagione di
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Eventi
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Interno Verde Danza al via
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Venerdì 8 settembre 2023 è il giorno dell’inaugurazione con la festa delle scuole di danza: per la nuova edizione sono 12 le realtà del territorio che presenteranno le loro coreografie a Teatro. Sabato 9 e domenica 10 settembre si entra nel vivo di Interno Verde Danza, in scena in cinque veri e propri scrigni di bellezza, da Palazzo dei
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Opera dall Estero
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Summerfest 2023 ottimo cartellone
servizio di Ramón Jacques FREE
SAN DIEGO, California (USA) - Dal 1986 si tiene ogni anno nella città di San Diego un importante festival estivo di musica da camera, prestigioso per la quantità e la qualità dei musicisti che vi si sono esibiti nel corso degli anni. Il cosiddetto "Summerfest", nella sua edizione 2023, della durata di un mese, ha offerto un'ampia e interessante
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Opera dal Centro-Nord
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Un Silvano da rivalutare
servizio di Simone Tomei FREE
LIVORNO - Talune realtà che incontriamo hanno tra i grandi pregi quello di metterci davanti alla nostra ignoranza stimolando allo studio e all’approfondimento. Per quello che mi riguarda lo scontro con il Festival Mascagni 2023 è stato un “colpo allo stomaco” in quanto mi ha messo di fronte ad un buco nero riguardo alle mie reali conoscenze
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Personaggi
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I sogni sono il motore...
intervista di Simone Tomei FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - Durante il suo impegno torrelaghese al Festival Puccini in Turandot (nel ruolo di Pong) e nell’imminenza del debutto al Festival Mascagni di Livorno come protagonista nella quasi sconosciuta opera Silvano del compositore livornese, ho incontrato il tenore leccese Marco Miglietta per farmi raccontare qualcosa della sua vita privata e
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Opera dal Centro-Sud
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Lucia e Traviata belle e antitetiche
servizio di Simone Tomei FREE
MACERATA - Tornare allo Sferisterio per il Macerata Opera Festival dopo alcuni anni di assenza è stato un vero piacere. Ho potuto assistere a due delle tre produzioni della stagione estiva 2023 del M.O.F. Entrambe estremamente accattivanti anche se realizzate dai rispettivi registi in due modi completamente antitetici nel concepire il dramma
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Opera dal Nord-Est
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Quattro serate in Arena
servizio di Nicola Barsanti FREE
VERONA - Diamo conto delle repliche nella prima settimana d'agosto di quattro serate all'Arena di Verona dove abbiamo assistito a rappresentazioni sia con artisti delle "prime" di giugno e luglio, sia con l'esibizione di nuovi interpreti subentrati nei ruoli principali.
AIDA (recita di mercoledì 2 agosto 2023)
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Classica
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Concerto per l'Italia a Siena
servizio di Nicola Barsanti FREE
SIENA - Nella meravigliosa cornice di Piazza del Campo, in seguito al progetto “Il Maggio Metropolitano” ospitati dall’Accademia Musicale Chigiana approda l’orchestra dell’omonimo Teatro Fiorentino, che sempre sotto la direzione del Maestro Daniele Gatti, dopo il successo riscontrato nel ciclo dedicato interamente alle sinfonie di Tchaikovsky svoltosi
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Echi dal Territorio
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Brock suona il Grande Dittatore
servizio di Attiglia Tartagni FREE
LUGO (RA) - Il Pavaglione di Lugo di Romagna si č confermato anche quest?anno la cornice ideale per i film di Charlie Chaplin accompagnati dalla musica dal vivo: una pratica che ci riporta agli esordi del cinema ispirando nuove emozionanti letture della pellicola. Il grande dittatore, pellicola-capolavoro del 1940, parodia del Nazismo e del suo
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Jazz Pop Rock Etno
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La Musica secondo Melozzi
servizio di Attilia Tartagni FREE
RUSSI (RA) - Enrico Melozzi, direttore d’orchestra e produttore teramano, troppo eclettico per confinarsi nel perimetro della musica classica e con una formazione troppo classica per transitare definitivamente alla musica pop dove peraltro ha lasciato un’importate traccia in alcune star musicali del momento, ama passare dalle pagine classiche
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Classica
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Ritorno a Ferrara di Riccardo Muti
servizio di Edoardo Farina FREE
FERRARA - Un’anteprima simbolica e una straordinaria inaugurazione estiva per la stagione di Ferrara Musica 2023/2024 ove venerdì 21 luglio al Teatro Comunale “Claudio Abbado” è tornato a Ferrara a tre anni dalla sua prima e unica esibizione in città, il grande direttore Riccardo Muti sul podio dell’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini” per un
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Opera dal Centro-Nord
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Turandot un po' dimessa
servizio di Athos Tromboni FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - Ripescaggio dell'allestimento 2021 per il secondo titolo del Festival Puccini 2023: Turandot. Nel Gran teatro all'aperto sul Lago di Massaciuccoli è stato riproposto infatti l'allestimento curato da Daniele Abbado, regista di fama internazionale, riconosciuto per la capacità di sviluppare progetti innovativi nel
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Opera dall Estero
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Madama Butterfly e i ricordi di Dolore
servizio di Ramón Jacques FREE
SAN FRANCISCO (USA) - War Memorial Opera House, 18 Giugno 2023. Madama Butterfly di Giacomo Puccini non è entrata nel repertorio della San Francisco Opera nel 1923, anno della fondazione della compagnia, ma nella stagione seguente quando ha debuttato il 26 settembre 1924, però è stata inclusa nella stagione
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Nuove Musiche
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Fantasma dell'Opera č Karimloo
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE – Politeama Rossetti. Il fantasma dell'Opera è probabilmente lo spettacolo musicale più complesso che mai sia stato prodotto dal Teatro Stabile del FVG di Trieste. Certo è una coproduzione internazionale tra lo Stabile giuliano e Broadway Italia, che sfoggia grandi mezzi e soprattutto la ricomparsa in scena di colui che ha fatto la
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Dischi in Redazione
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Barocco francese per La Chapelle
recensione di Ramón Jacques FREE
Les Fables de la Fontaine – La Chapelle Harmonique Opere di Louis-Nicolas Clérambault, François Couperin, Etienne Moulinié, Louis de Caix d'Hervelois, Gabriel Bataille, Michel Lambert, Jean-Baptiste Lully (1632-1687), Antoine Boësset. Solisti: Marie-Claude Chappuis, mezzosoprano; Thierry Peteau, attore;
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Opera dall Estero
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Aci Galatea e Polifemo
servizio di Ramón Jacques FREE
CITTÀ DEL MESSICO - Teatro delle Arti del Centro Nazionale delle Arti, Città del Messico. Georg Friedrich Händel ha visto eseguire per la prima volta in Mexico la sua cantata drammatica, Acis, Galatea e Polifemo HWV 272 o serenata a tre, su libretto di Niccola Giuvo; la cantata fu eseguita in prima assoluta il 19 luglio 1708 a Napoli, nell'ambito dei
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Personaggi
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Di Matteo principe della lirica
intervista a cura di Simone Tomei FREE
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Eventi
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Manon Lescaut apre la lirica 2024
redatto da Athos Tromboni FREE
BOLOGNA - È costruita su misura della “casa temporanea” del Teatro Comunale, il Comunale Nouveau di Piazza della Costituzione a Bologna, la Stagione d’Opera 2024. Molti degli allestimenti proposti sono infatti totalmente inediti e pensati tenendo conto delle caratteristiche del palcoscenico della nuova sede, già ampiamente
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Vocale
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Quei Quattro fanno per otto
servizio di Svevo Antonutti FREE
STOCCARDA (Germania) - Un richiamo storico assai esplicito e riconoscibile, così come un’invenzione brillante figlia della fantasia di chi da anni ormai anima l’affiatatissimo gruppo di lavoro attivo presso la Berger Kirche di Stoccarda, sono le felici impressioni che si è portato a casa chi era presente domenica 25 giugno 2023 a Quartetto, opera in
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Opera dall Estero
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Adriana Mater e l'amore materno
servizio di Ramón Jacques FREE
SAN FRANCISCO (USA) - Davies Symphony Hall, 10 giugno 2023. Adriana Mater, opera in due atti e sette scene su libretto in francese, è la seconda opera lirica della compositrice finlandese Kaija Saariaho, il cui libretto è stato scritto dal suo collaboratore, lo scrittore e giornalista franco-libanese Amin Maalouf . L'opera, che fu rappresentata
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Opera dal Nord-Est
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Orfeo all'inferno nel night club
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. L’operetta nacque in Francia con il compositore Jacques Offenbach. Alcuni sostengono che già Mozart con il singspiel potesse essere considerato l’iniziatore del genere, ma sarà bene seguire l’idea diffusa che affida ad Offenbach tale onore. Siamo a metà dell’Ottocento e Parigi vive il Secondo Impero di
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Eventi
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Al via Emilia Romagna Festival 2023
redatto da Athos Tromboni FREE
IMOLA - Emilia Romagna Festival 2023, dopo le due anteprime (21 giugno nel Giardino storico del Palazzo Vescovile di Imola, con il duo padre e figlio Fulvio e Gabriele Fiorio, il cui ricavato è andato a favore del Museo Carlo Zauli di Faenza gravemente danneggiato dall’alluvione del 17 maggio; e 26 giugno al Chiostro di Francesco di Cesena
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Opera dall Estero
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L'ultimo sogno di Frida e Diego
servizio di Ramón Jacques FREE
SAN FRANCISCO (USA) - War Memorial Opera House, 13 giugno 2023. Come ultimo titolo della sua stagione del centenario, la San Francisco Opera ha offerto la prima locale di El Último sueño de Frida y Diego (L'ultimo sogno di Frida e Diego) un'opera in due atti della compositrice Gabriela Lena Frank, su libretto del drammaturgo cubano Nilo Cruz,
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Opera dall Estero
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Successo per Die Frau ohne Schatten
servizio di Ramón Jacques FREE
SAN FRANCISCO (USA) - War Memorial Opera House (10 giugno 2023). Die Frau ohne Schatten, opera in tre atti di Richard Strauss (1864-1949) su libretto di Hugo von Hofmannsthal, è indubbiamente un grande capolavoro del repertorio operistico, che viene però raramente rappresentata nei teatri non europei; ma la San Francisco Opera l'ha
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Classica
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Quartetto e Quintetto a Casa Romei
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Se la lettera pubblicata da Arrigo Boito sul giornale «il Pungolo» il 21 maggio 1868 in polemica con l'allora Ministro dell'Istruzione Pubblica, fosse indirizzata oggi da un musicista qualunque al nostro Ministro dell' Istruzione, o a quello della Università e Ricerca, o a quello della Cultura, sembrerebbe scritta nel 2023 e non 155
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Approfondimenti
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Solo un Canto
servizio di Barbara Gasperoni Lanconelli FREE
BOLOGNA - La melodia vive e respira solo se scorre nel tempo e trova spazio per diventare memorabile. Il tema del canto per memorizzare è trasversale in più discipline. Mettere a memoria un testo teatrale complesso è un’attività di processo che richiede tempo e pazienza. Suonare senza partitura un brano musicale può essere difficilissimo
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Echi dal Territorio
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Ravel secondo Bartoli
FREE
GENOVA - Organizzata dagli Amici del Teatro Carlo Felice e del Conservatorio N.Paganini si è tenuta a Palazzo Spinola il 23 giugno 2023 la presentazione del compact-disc di Cinzia Bartoli con l’incisione integrale delle musiche pianistiche di Maurice Ravel. La prestigiosa sala nobile del museo ha accolto non molti spettatori (il pomeriggio
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