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Il regista Jean-Louis Grinda ha fatto un gran bel lavoro per il capolavoro di Gaetano Donizetti |
Lucia di Lammermoor spettacolare |
servizio di Simone Tomei |
Pubblicato il 19 Novembre 2019 |
MONTE CARLO - «Fin dalla prima scena suscitò entusiasmo. Prendeva Lucia fra le braccia, la lasciava, tornava vicino a lei, sembrava disperato: aveva accessi di collera seguiti da sospiri elegiaci di una dolcezza infinita e le note sfuggivano dalla gola nuda piene di singhiozzi e di baci. Emma si protendeva per vederlo, graffiando con le unghie il velluto del palco. Si riempiva il cuore con questi melodiosi lamenti che si trascinavano sull’accompagnamento dei contrabbassi come grida di naufraghi nel tumulto di una tempesta. Riconosceva tutte le prostrazioni e le angosce che per poco non l’avevano fatta morire. La voce della cantante era per lei soltanto l’eco della propria coscienza, e l’illusione scenica che l’affascinava le sembrava addirittura qualcosa della sua vita. Mai nessuno al mondo l’aveva amata di un amore simile; il suo amante non piangeva come Edgardo, l’ultima sera al chiaro di luna, quando si erano detti: “A domani, a domani!”» (Gustave Flaubert, Madame Bovary, parte II, capitolo XV). Ecco la dimostrazione di come un’opera lirica possa tramutarsi in un elemento per un dramma letterario tornando proprio alle origini da cui trae la sua genesi. E non è il solo: anche in Anna Karenina di Lev Tolstoj possiamo leggere «- Siete stata ieri all’Opera? - Sì. - La Lucia fu splendida». Da un romanzo dell’Ariosto scozzese (così il librettista Salvatore Cammarano definiva Walter Scott, autore de La sposa di Lammermoor) prende il via Lucia di Lammermoor, capolavoro di Gaetano Donizetti.
Su uno dei massimi esempi del melodramma italiano si innesta la solida regia di Jean-Louis Grinda, che si avvale delle scene ammalianti di Rudy Sabounghi, dei bei costumi di Jorge Jara e delle efficaci luci di Laurent Castaingt. Una produzione che inaugura la stagione monegasca 2019/2020 in maniera davvero trionfale, riproponendo un allestimento vincente (ambientato in epoca vittoriana), che ha visto la luce a Tokyo ed è quindi stato riproposto a Valencia. Nel primo e terzo quadro abbiamo un elemento comune rappresentato dal mare in tempesta: un mare che non solo è metafora dell’animo di tutti i personaggi, ma diviene sipario per i diversi cambi scena, quasi a sottolineare la burrasca interiore causata dagli eventi. La prima scena è cupa, dominata da un cielo plumbeo che soverchia i seguaci di Enrico sulla scogliera battuta dalle onde, salvo trasformarsi prima in giardino per accogliere i due amanti e poi in cimitero adorno di lapidi, la cui prospettiva rivela la scogliera sulla quale Edgardo compirà l’estremo gesto dopo la morte di Lucia. Anche gli interni, pur essenziali, sono curati con dovizia di dettagli. Il grande salone delle feste rifulge come luogo di ricchezza e nobiltà: pareti lignee, trofei di caccia e colori sgargianti, quasi a voler negare la cupezza degli intrighi e delle macchinazioni che distruggeranno per sempre un’intera famiglia. Ripeto, uno spettacolo di grandissimo pregio che nulla lascia al caso e che sa cogliere ogni aspetto del libretto, della musica e delle emozioni dei vari personaggi con tale intensità da farci rivivere appeno quella Scozia gotica ammirata in tanti scorci pittorici. Anche il cast (salvo qualche distinguo) si dimostra di pari pregio. Nel ruolo di Lord Enrico Ashton Artur Rucinski esibisce una vocalità quasi paradisiaca: il suo canto, ben timbrato nella zona centrale e luminoso in quella acuta, si libra nell’aria quasi magicamente grazie ad un’emissione sonora e squillante. Il baritono polacco non teme azzardi nelle puntature e conclude Cruda funesta smania con una veemenza quasi sfacciata, tanto l’esecuzione risulta perfetta. Miss Lucia è Olga Peretyatko interprete sopraffina dotata di una presenza scenica di indubbio fascino, complice un ingresso in mise da cavallerizza, corredata di cappello a cilindro ed elegante mantello. Apprezzabilissimo è anche l’approccio alla scena della pazzia in cui l’ars drammatica denota un grande approfondimento nel personaggio. Tuttavia il soprano russo ha optato per un atteggiamento quasi difensivo nella zona più acuta della partitura. Difatti, se l’assenza di mi bemolle nella scena principe del secondo atto non è un demerito, la caduta sull’acuto finale risulta più compromettente. I meriti vocali dell’artista rendono comunque il personaggio in tutta la sua completezza (soprattutto nella zona più centrale del rigo), ammantando con il proprio timbro le note donizettiane e restituendo con dovizia le emozioni della giovane donna senza farla scadere in un atteggiamento puramente remissivo.
Una meravigliosa sorpresa la presenza del tenore spagnolo Ismael Jordi che dona a Sir Edgardo Ravenswood una voce e un fraseggio da manuale. Il colore è davvero bello e la capacità di calibrare le inflessioni dinamiche rende la sua prestazione un cesello di bravura. Se già nel primo atto ci regala un affascinante duetto amoroso, l’aria di chiusura, Tu che a Dio spiegasti l’ali, diventa una lezione di belcanto che, unita a una raffiniata partecipazione scenica, restituisce un quadro di assoluta bellezza. Enrico Casari è un Lord Arturo Bucklaw di spessore, che sa emergere con ficcante presa nella grande scena della festa. Nicola Ulivieri (Raimondo Bidebent) permea di eleganza il canto del confidente di Lucia con ineccepibile legato e graffiante proiezione. Brava l’Alisa di Valentine Lemercier come pure il Normanno di Maurizio Pace. Da manuale il Coro dell’opera di Montecarlo, preparato e diretto dal M° Stefano Visconti. Nell’intervento del primo atto la sezione maschile da prova di grande coesione e amalgama vocale, mentre quella femminile conferisce alle scene della festa e della pazzia una profondità che non è facile sentire. Ultimo, ma non per importanza, il M° Roberto Abbado dirige l’Orchestre Philharmonique de Monte-Carlo con intuizione ed esperienza, affrontando dinamiche e tempi in maniere tale da garantire un perfetto equilibrio tra buca e palcoscenico. Nessuno si sente mai abbandonato dalla sua bacchetta esperta, che sonda ogni meandro della partitura per restituire quel senso emozionale autentico che trasforma l’ascolto in un’esperienza multisensoriale. Pieno apprezzamento per tutti da parte del pubblico del Forum Grimaldi, salvo qualche sparuto dissenso, a mio giudizio incomprensibile. (La recensione si riferisce alla “prima” di domenica 17 novembre 2019)
Crediti fotografici: Alain Hanel per il Teatro dell'Opera di Monte Carlo Nella miniatura in alto: la protagonista Olga Peretyatko
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Il Turco conquista Rovigo
intervento di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - Una sorta di "esegesi" aveva preceduto l'andata in scena di Il turco in Italia, libretto di Felice Romani musica di Gioachino Rossini; e l'interprete critico della verità rivelata era stato il regista Roberto Catalano che aveva comunicato in una nota di regia che «... la necessità è stata quella di intercettare nel ruolo di Fiorilla il tratto universale di un'umanità vittima di stimoli costanti, per cercare di dare al suo personaggio non l'eccezione dell'essere umano "guasto" che va aggiustato, ma quella di una vittima perfetta sulla cui fragilità è possibile lucrare. Ecco perché in questa drammaturgia il personaggio del Poeta (Prosdocimo, ndr) a caccia della sua storia "sfruttando" le vite degli altri, vestirà i panni di un creativo senza scrupoli ...» Ci sarà riuscito il regista, nel Teatro Sociale di Rovigo, a dimostrare questa sua "esegesi"? O tutto è rimasto sulla carta, come sua e personale testimonianza d'intenti e basta? Oggi, nelle regie cosiddette moderne, il capovolgimento del paradigma è ormai una costante
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Opera dal Nord-Est
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Nabucco fra Oren e Del Monaco
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. L’avventura del Nabucco in scena in questi giorni al Teatro Verdi di Trieste comincia con una conferenza stampa, nella quale Daniel Oren, maestro concertatore e direttore, ha espresso che questo terzo titolo di Giuseppe Verdi, suo primo grande successo, è molto importante per il popolo ebraico, «... per
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Opera dal Nord-Est
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Nel Campielo xe bel quel che piase
servizio di Athos Tromboni FREE
VERONA - Fu così che per la prima volta in assoluto Il Campiello di Ermanno Wolf-Ferrari andò in scena nel Teatro Filarmonico di Verona. E fu così che alla "prima" venne accolto da un pubblico numeroso con molti minuti di applausi a fine recita e con vere ovazioni per alcuni protagonisti di quella commedia musicale. Chissà se le cronache del futuro, parlando del
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Eventi
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Vi presentiamo La Bohčme
servizio di Angela Bosetto FREE
VERONA – Dopo tredici anni di assenza è ufficialmente partito il conto alla rovescia: la prossima estate La Bohème di Giacomo Puccini tornerà in Arena durante il 101° Festival lirico; il capolavoro di Puccini verrà rappresentato il 19 e il 27 luglio 2024 con la direzione di Daniel Oren. Trattandosi di una nuova produzione di Fondazione Arena
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Eventi
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Il 35° nel segno della solidarietā
servizio di Athos Tromboni FREE
RAVENNA - il Teatro Alighieri era gremito di pubblico, giornalisti, operatori video e radio per la presentazione della 35.ma edizione di Ravenna Festival 2024, che si svolgerà dall’11 maggio al 9 luglio e farà registrare oltre 100 alzate di sipario; gli artisti coinvolti sono più di mille, dai grandi nomi della musica classica e del canto lirico, fino ad alcuni "menestrelli"
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Opera dall Estero
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Grande Das Rheingold in piccolo spazio
servizio di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES (USA) - La sala concerti Walt Disney Hall, sede dell’orchestra Los Angeles Philharmonic, è situata nel cuore della città e ha festeggiato nel 2023 i suoi vent'anni (è stata inaugurata il 23 ottobre 2003). E’ stata progettata e realizzata con la supervisione dal famoso architetto e designer canadese-americano Frank Gehry (1929)
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Opera dal Centro-Nord
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Ecco la Butterfly del fiasco
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA – Al Teatro del Giglio approda con grande apprezzamento del pubblico la versione bresciana di Madama Butterfly di Giacomo Puccini (datata 28 maggio 1904) dopo che il clamoroso fiasco del Teatro alla Scala di qualche mese prima, indusse il compositore a rimettere le mani sulla partitura. La scelta dell’adattamento bresciano per il Teatro del
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Opera dal Nord-Est
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Arianna tra il buffo e il commovente
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. Ci è voluto Richard Strauss e la sua Arianna a Nasso per far comprendere quanto poco interessasse a certi ricchi la realizzazione di uno spettacolo, quanto poco comprendessero le dinamiche che stanno attorno e dentro la preparazione di un lavoro teatrale. «Pago e voglio quello che
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Personaggi
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Incontro con Lorenzo Cutųli
servizio di Edoardo Farina FREE
FERRARA - Il 100° anniversario dalla morte di Giacomo Puccini rappresenta un’occasione per commemorare e ripercorrere la vita e la carriera di uno dei più grandi musicisti italiani. Le sue Opere, ancora oggi, continuano a essere rappresentate sui palcoscenici più prestigiosi del mondo, celebrando lo straordinario valore artistico delle composizioni
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Opera dal Nord-Est
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Il Barbiere eccellente
servizio di Nicola Barsanti FREE
VENEZIA - Se pensiamo al fascino di un teatro risorto per più di una volta dalle proprie ceneri, e vi aggiungiamo la suggestione di esservi dentro nel vivo del carnevale della “Serenissima” non può venire in mente un gioiello della produzione rossiniana: Il barbiere di Siviglia. Ed è proprio a quest’opera che abbiamo assistito, la seconda in cartellone
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Opera dal Centro-Nord
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Manon Lescaut e il gesto della Lyniv
servizio di Nicola Barsanti FREE
BOLOGNA - Il Teatro Comunale Nouveau inaugura la propria stagione operistica 2024 con il primo vero e proprio gioiello della produzione pucciniana: Manon Lescaut. Ottima scelta per onorare il centenario della morte del compositore lucchese, avvenuta il 29 novembre del 1924 a Bruxelles. La Manon Lescaut rappresenta per la carriera
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Echi dal Territorio
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Bologna Festival numero 43
redatto da Athos Tromboni FREE
BOLOGNA - La 43.esima edizione di Bologna Festival 2024, da marzo a novembre, presenta alcuni dei più interessanti direttori dell’odierna scena musicale quali Teodor Currentzis, per la prima volta a Bologna con la sua orchestra musicAeterna, Vladimir Jurowski con la Bayerisches Staatsorchester e Paavo Järvi con la Die Deutsche
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Jazz Pop Rock Etno
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Jazz e altro allo Spirito
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Varato il calendario dei concerti "Tutte le Direzioni in Winter&Springtime 2024", organizzata da Il Gruppo dei 10 con qualche novità e collaborazione in più rispetto ai precedenti. La location è (quasi sempre) la stessa: il ristorante lo Spirito di Vigarano Mainarda (Ferrara), nell’intimo tepore delle sue suggestive sale, immerso nella
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Opera dal Centro-Nord
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La bohčme visual della Muti
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Suggestivo l'allestimento di La bohème di Giacomo Puccini curato da Cristina Mazzavillani Muti per il Teatro Alighieri di Ravenna, approdato ieri sera al Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara. Pubblico della grandi occasioni ("sold-out" si dice oggi, con un inglesismo ormai sostitutivo di "tutto esaurito" d'italiana fattura); pubblico
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Opera dal Nord-Ovest
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Don Pasquale allestimento storico
servizio di Nicola Barsanti FREE
TORINO - Il titolo designato per l’inaugurazione del cartellone d’opera 2024 del Teatro Regio di Torino è il Don Pasquale di Gaetano Donizetti. Qui riproposto nel fortunato allestimento della fine degli anni '90 del Novecento, firmato da uno dei maestri della drammaturgia musicale italiana: il regista, scrittore e giornalista Ugo Gregoretti, la cui regia
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Jazz Pop Rock Etno
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Jazz Club Ferrara 45 concerti
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Dal 26 gennaio 2024, prende il via al Torrione San Giovanni la seconda parte della 25.ma stagione di Ferrara in Jazz. Grandi nomi del jazz internazionale e largo spazio ai giovani, per complessivi 45 concerti accompagnati da eventi culturali collaterali, realizzati con il contributo del Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune
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Opera dal Nord-Est
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Bolena e Seymur destino congiunto
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE – Teatro Verdi. Nell’ Anna Bolena di Gaetano Donizetti, in scena al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, primeggia la qualità del cast. Un gruppo di cantanti straordinari, che contribuiscono in modo determinante al buon esito della rappresentazione. Se si eccettua qualche piccola quasi impercettibile incertezza nel primo atto la prova
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Opera dal Nord-Ovest
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Haroutounian una Butterfly di riferimento
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA – Prosegue con successo la stagione del Teatro Carlo Felice grazie ad una bellissima produzione dell’opera “nipponica” di Giacomo Pucccini, Madama Butterfly. Il contesto scenico-registico firmato da Alvis Hermanis si sviluppa in uno spettacolo sostanzialmente classico e iconografico dove l’immagine stereotipata del Giappone
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Opera dal Centro-Nord
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Un Trovatore cosė cosė
servizio di Nicola Barsanti FREE
LIVORNO - Torna a distanza di 50 anni di assenza al Teatro Goldoni e 27 anni dopo la sua ultima apparizione nella città di Livorno (ma fu al Teatro La Gran Guardia) Il trovatore, uno dei titoli più amati di Giuseppe Verdi. Un ritorno tanto atteso che non convince, pertanto inferiore alle aspettative. Gli anelli deboli di questa produzione riguardano
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Opera dal Centro-Nord
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Barbiere di Siviglia stratosferico
servizio di Nicola Barsanti FREE
PARMA - Il Teatro Regio di Parma inaugura il cartellone d’opera del 2024 con il fiore all’occhiello di Gioacchino Rossini: Il Barbiere di Siviglia. Com’è noto ai più, nel 1782 Giovanni Paisiello scrisse un’opera dallo stesso titolo e con lo stesso soggetto, da qui la decisione del maestro di Pesaro di intitolare la sua nuova composizione (almeno in un primo
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Opera dal Centro-Nord
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Un Barbiere un po' cosė...
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA - Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini si veste di attualità, attraverso una lettura piuttosto singolare, ma non del tutto dissonante dalle intenzioni musicali e librettistiche, nell’allestimento andato in scena al Teatro del Giglio di Lucca con la firma registica di Luigi De Angelis che ha curato anche scene e luci. In un condominio stile Le Courboisier
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Opera dal Nord-Est
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La Bohčme dei ponteggi
servizio di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - Una Bohème senza lode e senza infamia. Così potrebbe definirsi l'allestimento dell'opera di Giacomo Puccini andata in scena al Teatro Sociale. Si tratta di una coproduzione del teatro di Rovigo con il Comune di Padova e il teatro "Mario Del Monaco" di Treviso. Una produzione tutta veneta, considerando la bacchetta affidata a Francesco Rosa
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Eventi
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Ecco la stagione 2024 del Filarmonico
redatto da Athos Tromboni FREE
VERONA - Teatro Filarmonico: dal 21 gennaio al 31 dicembre 2024, sono in programma 5 opere e 10 concerti sinfonici, con grandi interpreti internazionali. Attesissimo il ritorno del balletto, in scena anche nella sera di San Silvestro. Sarà - inoltre - l’anno delle prime assolute e dei grandi omaggi: il 2024 porterà sul palcoscenico del Filarmonico
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