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Il management del prestigioso teatro di Torino lancia la stagione del rosso |
Il nuovo cartellone del Regio |
redatto da Simone Tomei |
| Pubblicato il 07 Maggio 2025 |
TORINO - Il Teatro Regio di Torino si prepara a inaugurare una stagione 2025/2026 ricca di appuntamenti imperdibili, all'insegna di un rinnovato slancio artistico e culturale. Dieci titoli operistici, che spaziano dalle vette del repertorio classico a gemme preziose del Novecento, quattro nuove produzioni che promettono di lasciare un segno indelebile nel panorama teatrale, prestigiose collaborazioni internazionali che arricchiscono ulteriormente l'offerta artistica e un focus particolare sul coinvolgimento del pubblico più giovane, con iniziative dedicate e progetti speciali volti a formare gli spettatori del futuro: il cartellone si preannuncia come un'esplorazione appassionante delle molteplici sfaccettature dell'animo umano. Il fil rouge che lega l'intera stagione è il colore rosso, emblema di passioni ardenti, conflitti drammatici e aspirazioni profonde. Un colore che evoca l'amore che brucia nel cuore degli amanti, il desiderio che infiamma i sensi, ma anche la ferita che lacera l'anima e il potere che soggioga la volontà. Il rosso è, in definitiva, il colore della vita in tutte le sue manifestazioni più intense e vibranti, e sarà il filo conduttore di un viaggio emozionante attraverso le opere e i balletti in programma, un viaggio che promette di coinvolgere e appassionare il pubblico.
Questo il comunicato del Teatro Regio. Inaugurazione il 10 ottobre con Francesca da Rimini di Zandonai, opera creata a Torino: sul podio il Direttore musicale Andrea Battistoni, in scena il nuovo allestimento di Andrea Bernard. Attesissimo ritorno di Riccardo Muti nel Macbeth di Verdi, presentato nel nuovo allestimento di Chiara Muti. Per la prima volta a Torino i Dialoghi delle carmelitane di Francis Poulenc, uno dei più grandi capolavori del Novecento. Grande spazio alla danza con la presenza di Roberto Bolle in Caravaggio, il ritorno del Balletto del Teatro Nazionale di Praga e la novità costituita dalla prima presenza a Torino del Balletto dell’Opera Nazionale di Riga. Chiudono due nuove produzioni dei Puritani di Vincenzo Bellini e di Tosca di giacomo Puccini, per la firma dei registi Pierre-Emmanuel Rousseau e Stefano Poda. Rosso è il titolo della Stagione, è il colore delle emozioni più viscerali, è passione e rischio, desiderio e ferita, potere e slancio creativo. È il colore dell’amore che brucia, del tradimento che lascia il segno. Le opere e i balletti che compongono la Stagione 2025/2026 fanno vivere tutto questo, con la forza universale della musica. In un tempo segnato da conflitti e inquietudini, l’arte forse non può offrire risposte, ma può certamente stimolare consapevolezza. Il teatro è un’esperienza in cui divertendosi ci si interroga, si ride e ci si commuove.

Il sindaco Stefano Lo Russo «Regio bussola culturale». Il Sindaco della Città di Torino e Presidente della Fondazione Teatro Regio Stefano Lo Russo dichiara: «Il Teatro Regio è molto più di un luogo dedicato alla musica: è uno spazio in cui la città si specchia, si riconosce e si interroga. Con la nuova Stagione, il Regio conferma il suo ruolo di bussola culturale, capace di coniugare tradizione e innovazione, arte e impegno civile. Salutiamo con entusiasmo la nomina del Maestro Andrea Battistoni a Direttore musicale, il ritorno di artisti straordinari come Riccardo Muti e Roberto Bolle e un cartellone che sa parlare al presente. Il Regio è un patrimonio collettivo, un’eccellenza costruita ogni giorno con passione e visione, da sostenere e vivere insieme».
Il sovrintendente Mathieu Jouvin: «La nuova Stagione del Teatro Regio si addentra in quella «regione cruciale dell’anima in cui il Male assoluto si oppone alla fratellanza», individuata dallo scrittore e intellettuale francese André Malraux, in cui ciascuno di noi è messo alla prova perché chiamato a discernere tra desiderio ed etica, tra potere e giustizia, infine tra male e bene. È uno spazio interiore e rivelatore che il teatro lirico, attraverso la forza delle emozioni e l’universalità della musica, ci aiuta ad abitare e comprendere meglio della ragione. È lì che si gioca la battaglia decisiva dell’animo umano: la capacità di scegliere la virtù invece del male, e con essa il senso stesso della nostra esistenza. In questo cammino profondo e accidentato, il filo conduttore della Stagione è Rosso, titolo che evoca ciò che pulsa sotto la superficie delle storie: è il sangue che scorre nelle vene, è energia primordiale che alimenta l’ardore o la violenza; è fuoco del desiderio e calore di chi lotta per un ideale, per amore, per la libertà; è simbolo di conflitto e tensione vitale. Nessuno esce illeso dal rosso: alcuni lo cercano, altri lo subiscono, ma tutti lo portano addosso. Quello che ci interessa raccontare non è il traguardo, ma il percorso: mutevole, irto di ostacoli, capace di rivelare la complessità dell’animo umano. È nel sottile confine tra desiderio e virtù che si avviluppano queste fortissime tensioni: è in questa «regione cruciale» che il teatro trova il suo senso più autentico. Con l’arrivo del Maestro Andrea Battistoni come Direttore musicale, il ritorno di Riccardo Muti - a conferma del legame profondo che unisce il Maestro alla Città e al nostro Teatro -, il debutto torinese dei Dialogues des Carmélites e la riscoperta di Francesca da Rimini, il Regio riafferma la propria identità di teatro d’arte e di pensiero, di teatro che sa affrontare il grande repertorio e al contempo promuove con forza titoli da scoprire. La nuova Stagione nasce dall’intreccio di visione e professionalità: un cartellone ricco, solido, che vuole dialogare con il mondo contemporaneo nel segno della bellezza, della qualità artistica e del piacere estetico, elementi resi possibili grazie a una fase storica di rinnovata energia, che scaturisce dal lavoro corale di chi ogni giorno contribuisce a costruire e far vivere il Regio. Desidero a questo proposito ringraziare tutte le persone che animano il nostro Teatro con passione e dedizione, condividendo la gioia per l’attribuzione, per due anni consecutivi, del Premio Abbiati: premio per la migliore produzione nel 2023 con La Juive e premio speciale nel 2024 con Manon Manon Manon. Riconoscimenti che parlano di qualità, visione e partecipazione».
Il direttore artistico Cristiano Sandri «Grandi artisti e voglia di scommettere». Cristiano Sandri, Direttore artistico commenta: «Questa Stagione nasce dalla volontà di intrecciare epoche, linguaggi e sensibilità diverse, restituendo al teatro musicale il suo ruolo di specchio del presente e delle nostre inquietudini: una discesa nel cuore vivo dei conflitti che attraversano la storia e le coscienze, ma insieme un gesto di fiducia nella forza trasformativa della musica, nella poesia delle voci, nel potere visionario della scena. Ogni titolo è pensato per generare dialogo: fra tradizione e ricerca, fra le attese del pubblico e il desiderio di aprire nuovi orizzonti. Accanto al grande repertorio, proponiamo opere rare come Francesca da Rimini, che torna nel teatro che le diede la luce nel 1914, e Dialogues des Carmélites, un titolo molto importante nella storia della musica che non è invece mai stato eseguito a Torino. Ritroviamo artisti straordinari per la storia del nostro Teatro, come Riccardo Muti - in un Macbeth che porta la incisiva firma registica di Chiara Muti - e Robert Carsen, che torna a Torino dopo diversi anni con l’opera di Poulenc. Accanto a loro, due registi premiati con l’Abbiati nel 2024: Stefano Poda, che firma la nuova produzione di Tosca dopo il recente successo de La Juive, e Andrea Bernard, al suo debutto al Regio. Due generazioni a confronto, due visioni diverse ma ugualmente rivolte verso un racconto inedito, approfondito e spettacolare delle storie messe in scena. È una Stagione pensata per un pubblico curioso e aperto, che crede nella pluralità delle voci e nella vitalità del repertorio come strumento di conoscenza e meraviglia. A questo pubblico ci rivolgiamo con un’offerta ampia e articolata, capace di parlare a sensibilità diverse e di proporre percorsi speciali anche grazie alla presenza del Regio Ensemble, parzialmente rinnovato quest’anno con giovani talenti provenienti da tutto il mondo. Accanto al cartellone principale, presentiamo infatti titoli pensati specificamente per famiglie e scuole, anche attraverso adattamenti drammaturgici di opere del repertorio. Nel percorso della Stagione 2025/2026 è motivo di grande soddisfazione che il nostro Direttore musicale Andrea Battistoni firmi l’apertura e la chiusura, conferendo robustezza e unitarietà a tutto il percorso, oltre che confermando il legame con l’Orchestra e il Coro. La passione per il grande repertorio italiano unita alla volontà di riscoprire titoli meno frequentati, l’impegno nella divulgazione culturale, con particolare attenzione alle nuove generazioni, rendono quella di Battistoni una presenza preziosa che saprà accompagnare il Teatro e i suoi complessi artistici verso nuove sfide, rafforzandone l’identità e il respiro internazionale».
  
  
  
  
Il direttore musicale Andrea Battistoni «Affrontare una nuova Stagione al Teatro Regio significa immergersi in un percorso ricco di stimoli, dove tradizione e ricerca si intrecciano senza soluzione di continuità. Sono particolarmente felice di entrare pienamente nel mio incarico con due titoli che rappresentano, ciascuno a suo modo, una sfida musicale e drammaturgica affascinante. Francesca da Rimini di Zandonai è un’opera che da tempo desideravo dirigere: affonda le radici in una stagione fertile e cosmopolita dell’opera italiana, dialogando con le avanguardie europee attraverso una scrittura orchestrale raffinata e visionaria. Dirigerla al Regio, dove ebbe la sua prima assoluta, ha per me un significato simbolico profondo. Tosca, invece, è un titolo che sento visceralmente: un’opera che, nella perfetta fusione tra musica, parola e ritmo teatrale anticipa quasi la logica del grande thriller cinematografico. Puccini, con la sua capacità di reinventare l’opera per il nuovo secolo, ci sorprende ogni volta con una tensione emotiva che rimane viva e inesorabile. Questa Stagione segna per me l’ingresso nel cuore vivo della progettualità del Regio: un cammino che desidero percorrere con grande impegno, consolidando l’identità musicale del Teatro e aprendo nuove strade espressive, nel segno della grande tradizione e di uno sguardo sempre rivolto al futuro».
Venerdì 10 ottobre 2025 inaugurazione con Francesca da Rimini L’inaugurazione della Stagione d’Opera e di Balletto 2025/2026 è il 10 ottobre 2025 con un nuovo allestimento di Francesca da Rimini di Riccardo Zandonai. Opera intensa, liricamente vibrante, vide la sua prima proprio al Regio nel 1914: proporla oggi significa dare voce a una pagina di grande qualità artistica e rara presenza nei cartelloni contemporanei. Una vicenda in cui il rosso è quello della passione che sfida la legge, del tradimento agito e subito, del sangue che suggella la colpa e rivela la verità: Francesca incarna il punto di frattura tra eros e dovere, tra desiderio e ordine, dove l’amore diventa atto sovversivo. Tratto dalla tragedia di Gabriele D’Annunzio, ispirata al celebre episodio dantesco del V Canto dell’Inferno, il dramma racconta l’amore proibito e travolgente tra Paolo e Francesca. Sul podio sale il Direttore musicale del Regio Andrea Battistoni, esperto interprete di rarità musicali, al suo debutto nel titolo. La regia di Andrea Bernard restituisce alla protagonista un’identità forte e consapevole: Francesca non è più solo vittima, ma figura lucida, capace di scegliere e agire, sospesa tra la bellezza e la brutalità dell’amore, della vita e della morte. Protagonisti tre interpreti di rilievo internazionale: Roberto Alagna, star internazionale che torna al Regio dopo vent’anni; Barno Ismatullaeva, rivelazione al Regio nel 2023 con Madama Butterfly, oggi presenza stabile nei principali teatri di tutto il mondo; e George Gagnidze, tra i baritoni drammatici più richiesti per l’intensa presenza vocale e scenica. L’opera, in scena fino al 23 ottobre, si avvale del sostegno di Intesa Sanpaolo, che è al fianco del Teatro Regio dal 2011 e rinnova il suo impegno anche per questa inaugurazione. La Stagione prosegue con l’energia di Mozart: il secondo titolo in cartellone porta in scena uno dei capolavori più vivaci, raffinati e sorprendenti di Wolfgang Amadeus Mozart: Il ratto dal serraglio (Die Entführung aus dem Serail), in scena dall’8 al 16 novembre in un allestimento creato nel 2024 per l’Opéra Royal de Versailles da Michel Fau, attore teatrale e cinematografico nonché regista di teatro e d’opera francese, che ambienta l’azione in un Oriente stilizzato e teatrale, esaltato da sgargianti scenografie e costumi vivacissimi. Mozart scioglie un intreccio fatto di disavventure, gelosie e bramosia all’insegna della bontà e del perdono. Sul podio del Regio debutta Gianluca Capuano, specialista del repertorio settecentesco, collaboratore abituale di Cecilia Bartoli, direttore musicale dell’Opéra di Monte-Carlo e Premio Abbiati 2022. Il cast riunisce voci giovani e già affermate: il tenore australiano Alasdair Kent già apprezzato al Regio ne Il matrimonio segreto in alternanza con il giovane tenore sudamericano Antony Leon, vincitore dell’ultima edizione di Operalia, al suo primo importante debutto italiano; il soprano russo Olga Pudova, applaudita in passato nel nostro teatro come Regina della notte nel Flauto magico; il soprano sivigliano Leonor Bonilla, secondo Opera World «una certezza della scena lirica spagnola», al suo debutto torinese. Italgas conferma il suo sostegno alla Stagione 2025/2026 in qualità di Presenting Partner dello spettacolo.
Spazio alla danza moderna e classica La danza rafforza la sua presenza nella Stagione, confermandosi come un linguaggio capace di narrare, attraverso il corpo, storie avvincenti che ci toccano nel profondo. Tra questi racconti, il rosso caravaggesco - che emerge dalla tenebra per affermare la vita - si trasforma in gesto, in vibrazione muscolare, in movimento puro: Roberto Bolle torna al Teatro Regio dal 27 al 29 novembre per portare per la prima volta a Torino Caravaggio, la creazione coreografica di Mauro Bigonzetti, su musiche di Bruno Moretti ispirate a Claudio Monteverdi. Una produzione Artedanza. Proseguiamo nel mese di dicembre con due balletti iconici, dove il rosso della Stagione si fa amore, conflitto, incanto e perdita. Dal 5 al 14 dicembre torna a Torino il Balletto del Teatro Nazionale di Praga con Romeo e Giulietta di Sergej Prokof’ev, nella coreografia di John Cranko. In una partitura tra le più ricche del Novecento, la compagnia - composta da danzatori di diciotto nazionalità - dà corpo a un balletto che fonde dramma e poesia, energia e struggimento, attraversando l’abisso che separa l’amore dalla morte. Dal 19 al 28 dicembre debutta al Teatro Regio il Balletto dell’Opera Nazionale di Riga con Il lago dei cigni di Pëtr Il’ič Čajkovskij, un classico assoluto del repertorio e simbolo universale della danza. La coreografia originale di Petipa e Ivanov è ripresa da Aivars Leimanis. La fiaba di Odette e del principe Siegfried prende vita in un allestimento che restituisce tutta la purezza e la malinconia della leggenda: il sortilegio, la promessa, l’inganno, il sacrificio. La musica di Čajkovskij - intensa come una confessione notturna -accompagna i destini dei personaggi come un manto di stelle, dove la grazia si fonde al dolore.
Il 2026 si apre con il belcanto di Rossini e il ritorno di Riccardo Muti La Cenerentola di Gioachino Rossini, in scena dal 20 al 27 gennaio 2026, schiude con il sorriso l'anno nuovo. Scritta nel 1817, l’opera trasforma la celebre storia di Charles Perrault in una parabola teatrale sul potere della bontà, dove travestimenti, braccialetti e patrigni prendono il posto dei simboli classici. Nel mondo fiabesco di Rossini non c’è vendetta senza perdono, non c’è oppressione che una risata intelligente non possa ribaltare. Manu Lalli firma la regia, già applaudita al Maggio Musicale Fiorentino, e dirige Antonino Fogliani, specialista del repertorio rossiniano, che debutta al Regio. Protagonista è Vasilisa Berzhanskaya, soprano dalle incredibili doti vocali alla sua prima apparizione torinese; accanto a lei Nico Darmanin, Roberto De Candia e Carlo Lepore: un cast di assoluto livello per una produzione che promette leggerezza e incanto.
Riccardo Muti torna al Regio con Macbeth di Giuseppe Verdi, in scena dal 24 febbraio al 7 marzo 2026 in un nuovo allestimento firmato da Chiara Muti, che scava nei tormenti dei protagonisti e nel rosso più oscuro: quello del sangue versato per sete di dominio, della colpa che non si lava, del desiderio che si tramuta in condanna. Quando Verdi mise in musica la tragedia shakespeariana nel 1847, trasformò ogni elemento teatrale in materia sonora, arricchendo la tragedia originale di una forza nuova, visionaria, capace di anticipare il suo linguaggio futuro. Macbeth è un titolo che Riccardo Muti ha reso suo in modo esemplare: cinquant’anni di studio e interpretazione ne fanno oggi il massimo riferimento mondiale per questa partitura straordinaria. Il suo ritorno al Regio - il quarto in cinque anni - è un appuntamento atteso e carico di aspettativa. Al suo fianco, Chiara Muti firma una regia profonda e intensa, nata anche dalla sua personale esperienza di interprete teatrale di Lady Macbeth. Nella sua lettura, gli occhi del protagonista diventano porte che dànno accesso all’interiorità, illuminando l’anatomia dell’assassinio. Nel ruolo del titolo troviamo Luca Micheletti, baritono e attore, figura di straordinaria intensità scenica. Con lui un cast verdiano d’eccellenza: Lidia Fridman, Giovanni Sala, Ildebrando D’Arcangelo. La produzione è resa possibile grazie al contributo di Reale Mutua.
Per la prima volta a Torino il capolavoro di Poulenc L’oppressione politica, la violenza cieca del Terrore, la scelta estrema della fede. La forza silenziosa del martirio sfida la brutalità del potere nei Dialogues des Carmélites, capolavoro di Francis Poulenc al suo storico debutto torinese, dal 31 marzo al 12 aprile 2026, nell’allestimento efficacissimo, toccante e altamente evocativo firmato da Robert Carsen per il Dutch National Opera & Ballet. L’opera, ispirata alla vera storia delle sedici monache ghigliottinate a Compiègne nel 1794, è uno dei vertici del teatro musicale del Novecento. Il libretto, tratto da una sceneggiatura di Georges Bernanos, è costruito come un conte philosophique, in cui ogni personaggio riflette sulla vita, sulla morte e sul senso del sacrificio. Poulenc ne fa un’opera intensa, profondamente commovente, in cui la musica scava nel silenzio, nei dubbi, nel coraggio. L’ormai leggendaria regia di Robert Carsen disegna uno spazio essenziale e sacro, che restituisce al pubblico tutta la forza emotiva e morale della vicenda. Debutta al Teatro Regio il maestro franco-canadese Yves Abel, fondatore e direttore dell’Opéra Français di New York. Tra le interpreti spicca Ekaterina Bakanova, che torna a Torino - dopo il personale trionfo nella Manon di Jules Massenet -per il suo esordio nel ruolo di Blanche. Grande opera corale, Dialogues des Carmélites rappresenta la sfumatura più interiore e struggente della Stagione: un rosso che non esplode, ma arde in silenzio. Quello del coraggio che non si impone, ma resiste. Del sangue versato non per odio, ma per scelta.
Due nuove produzioni per chiudere la Stagione Guerra civile, ideologie opposte, cuori lacerati: I Puritani, opera ultima di Vincenzo Bellini - in scena dal 6 al 17 maggio 2026 - è una storia di amore e fedeltà, dove il legame sentimentale tra Elvira e Arturo si fa fragile fiore in un campo insanguinato. Pierre-Emmanuel Rousseau, artefice del successo di La Rondine nel 2023, torna con un nuovo allestimento molto elegante, tra neoclassicismo e romanticismo. Il rosso che attraversa questa produzione è quello della mente sconvolta, della passione che sopravvive alle armi, della fedeltà che resiste alla guerra. Sul podio, un raffinato interprete del belcanto come Francesco Lanzillotta, già applaudito al Regio per Norma e La Rondine. Nel ruolo di Arturo, la star internazionale John Osborn, voce di riferimento per questo repertorio. Accanto a lui Gilda Fiume e Simone Del Savio, per un cast di altissimo livello. In Tosca di Puccini tutto è rosso: il sangue, la gelosia, il desiderio, la violenza del potere. Nell’atmosfera tesa e claustrofobica della Roma papalina, si consuma una delle tragedie più celebri del repertorio lirico. È lei a chiudere la Stagione, dal 12 al 21 giugno 2026, in un nuovo spettacolare allestimento di Stefano Poda, che torna al Regio con la sua inconfondibile estetica visionaria, con la sua forza simbolica sempre capace di meravigliare. La direzione musicale di Andrea Battistoni garantisce un finale di stagione ad altissima tensione emotiva. Debuttata a Roma nel 1900, Tosca è tra le opere più popolari di Giacomo Puccini: tre atti rapidi e serrati, ciascuno segnato da un’aria memorabile - «Recondita armonia», «Vissi d’arte», «E lucevan le stelle» - intrecciano melodramma e azione in un perfetto meccanismo teatrale. Il dramma originale di Victorien Sardou, ambientato nel 1800, diventa per Puccini un thriller storico, scandito da colpi di scena, interrogatori, fughe e sacrifici. In scena, la crudeltà inquisitoria del barone Scarpia, interpretato da Roberto Frontali, si oppone alla figura idealista e passionale di Mario Cavaradossi, affidato alla voce di Martin Muehle. Al centro, Chiara Isotton dà corpo a una Floria Tosca sempre più consapevole, che da donna innamorata diventa eroina tragica, travolta e trasformata dagli eventi. Dieci produzioni, settantacinque recite che vedono impegnati l’Orchestra e il Coro del Teatro Regio, quest’ultimo istruito con rigore e riconosciuta professionalità da Ulisse Trabacchin. A loro si aggiunge il Coro di voci bianche del Regio affidato alle mani esperte di Claudio Fenoglio.
Conferenze-concerto Anche per la Stagione 2025/2026 tornano le Conferenze-concerto, pensate per accompagnare il pubblico alla scoperta delle opere in programma. A condurle sono la giornalista Susanna Franchi e la musicologa Liana Püschel; per Macbeth interviene il professor Paolo Gallarati, mentre la giornalista Elisa Guzzo Vaccarino cura gli incontri dedicati ai balletti. Durante gli appuntamenti si dialoga con i protagonisti degli spettacoli e si ascoltano dal vivo alcuni dei momenti musicali più celebri. L’ingresso è libero.
Anteprime Giovani e nuove opportunità Il Teatro Regio rinnova il suo impegno per rendere l’opera accessibile a tutti. Tre soli settori di prezzo per facilitare la scelta, “prime” aperte a tutti con prezzi allineati a quelli delle altre recite, sconti con le Regio Card. Da quest’anno, crescono le opportunità per i più giovani: la Regio Card Giovani è ora dedicata a chi ha tra i 16 e i 30 anni, con biglietti al 50% e offerte last minute a 10 euro. Nasce inoltre la nuova Regio Card Under16 che dà diritto all’acquisto di un biglietto a € 10 e allo sconto del 10% per l’eventuale accompagnatore. Proseguono anche gli appuntamenti con le Anteprime Giovani, riservate al pubblico under 30, con biglietti al costo invariato di 10 €: un’opportunità imperdibile per vivere la magia dell’opera a teatro.
"La Scuola all’Opera" e "In famiglia" L’opera è davvero patrimonio di tutti e si inizia ad amarla sin da piccoli. Il Regio propone un cartellone di spettacoli dedicati appositamente alle migliaia di studenti, docenti e famiglie, a condizioni di biglietteria molto favorevoli. Il cartellone di "La Scuola all’Opera", realizzato con il contributo di Esselunga e degli Amici del Regio, propone sei spettacoli, tra rielaborazioni del grande repertorio e nuove opere per ragazzi, da novembre a maggio. "In famiglia" presenta cinque titoli per accostarsi gradualmente al repertorio operistico. Segnaliamo in particoalre due nuove produzioni - Hänsel e Gretel di Humperdinck e La Cenerentola di Rossini - e il ritorno di due grandi successi - Pierino e il lupo di Prokof’ev e Il piccolo principe di Valtinoni - che continuano a incantare bambini, adulti e giovani melomani.
Mathieu Jouvin conclude: «Come Sovrintendente, desidero cogliere questa occasione per esprimere il mio più profondo apprezzamento a tutte le lavoratrici e i lavoratori del Teatro Regio: è grazie al loro instancabile impegno e alle loro capacità che siamo in grado di offrire una Stagione come questa. Ringrazio il Presidente, il Vicepresidente e i Consiglieri di Indirizzo per il loro costante supporto nel costruire il Regio di oggi e di domani. Un sentito ringraziamento al Ministero della Cultura, alla Città di Torino e alla Regione Piemonte per il fondamentale e costante apporto; a tutti i Soci della Fondazione per l’indispensabile sostegno, agli Amici del Regio per l’incessante e affettuoso supporto e alle tante Aziende che con il loro contributo manifestano la loro adesione al Teatro Regio. È grazie all’aiuto di tutte queste realtà se il Teatro Regio può essere davvero di tutti, in ragione delle tante opportunità per accedere ai nostri spettacoli che offriamo alle più diverse fasce di pubblico: è sulle persone che scelgono l’opera e la musica di qualità, nostre complici insostituibili, che convergono tutte queste energie».

Calendario di vendita abbonamenti e biglietti Abbonamenti a 4, 5 o 9 spettacoli, con garanzia di posto fisso e risparmio dal 15% al 30% rispetto alla somma dei biglietti:
- da martedì 6 maggio a sabato 28 giugno 2025 gli attuali abbonati hanno la possibilità di rinnovare i propri abbonamenti esclusivamente alla Biglietteria del Teatro.
- da lunedì 26 maggio è possibile acquistare i nuovi abbonamenti sia in Biglietteria sia on line sul sito del Regio.
Carnet a 3 o 4 spettacoli, con risparmio dal 10% al 20% rispetto alla somma dei biglietti:
- da sabato 21 giugno 2025.
Biglietti in vendita a partire da sabato 21 giugno 2025. Per agevolare le modalità di acquisto, è possibile il pagamento rateizzato degli abbonamenti e dei carnet. Biglietteria del Teatro Regio Piazza Castello 215 - Torino | Tel. 011.8815.241 - 011.8815.242 - biglietteria@teatroregio.torino.it Orario di apertura: da lunedì a sabato ore 11-19; domenica: ore 10.30-15.30; un’ora prima degli spettacoli.
Crediti fotografici: Ufficio stampa del Teatro Regio di Torino Nella miniatura in alto: il logo della Stagione 2025/2026 Sotto, i protagonisti principali dell'opera d'apertura della stagione: Andrea Battistoni (direttore), Barno Ismatullaeva (Francescada Rimini) e Andrea Bernard (regista) Al centro in sequenza altri protagonisti della Stagione: Riccardo Muti, Chiara Muti, Cristiano Sandri, Stefano Poda, Mathieu Jouvin, Francesco Lanzillotta, Roberto Bolle, Pierre Emmanuel Rousseau, Chiara Isotton, Ekaterina Bakanova, Olga Pudova, Roberto Alagna In fondo: panoramiche sulla sala del Teatro Regio di Torino, su La Cenerentola e sui balletti Romeo e Giulietta e Il lago dei cigni
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Parliamone
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Otello l'incoerenza č di scena
intervento di Simone Tomei FREE
PARMA - Esiste un patto segreto, antico e nobilissimo, tra il palcoscenico e la platea. È un atto di fede: lo spettatore si affida alla visione degli artisti, promettendo in cambio sospensione dell'incredulità e apertura del cuore. Aprire il sipario sull' Otello al Teatro Regio di Parma, nel cuore del Festival Verdi 2025, avrebbe dovuto significare rinnovare questo patto, immergendosi nel gorgo della più compiuta tragedia shakespeariana in musica. E, in effetti, la partitura di Verdi ha mantenuto fede al suo compito: un fiume in piena, potente e inesorabile, che dal golfo mistico ha continuato a scorrere, travolgente e commovente. Il problema, ahimè, è sorto quando ho alzato gli occhi perché ciò che si vedeva apparteneva a un altro pianeta drammaturgico, a un universo visivo che con il fiume verdiano dialogava poco o punto. Le note di regia di Federico Tiezzi, un denso manifesto intriso di Freud, Welles, Dostoevskij e Pasolini, promettevano una discesa negli inferi della psiche.
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Lü Jia perfetta intesa con Pagano
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GENOVA - La sera del 30 ottobre 2025 il Teatro Carlo Felice ha inaugurato la Stagione Sinfonica 2025/26 con un concerto interamente dedicato alla musica francese fra Ottocento e primo Novecento, affidato alla direzione di Lü Jia e alla partecipazione del giovane violoncellista Ettore Pagano, accompagnato dall’Orchestra della Fondazione.
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FERRARA - Il corpus dei cinque concerti per pianoforte e orchestra e delle nove sonate per pianoforte, oltre a vari pezzi minori, testimonia l'impegno di Sergej Prokofiev per i tasti bianconeri. Tutti i più grandi pianisti si sono cimentati (e continuano a cimentarsi) nei concerti per pianoforte di Prokofiev, con assoluta predominanza - almeno
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Don Giovanni claustrofobico
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA - C’è qualcosa di emblematico nel vedere il Don Giovanni di W.A. Mozart intrappolato in un labirinto di pareti rotanti; forse è il destino stesso di certe regie nate come provocazione e finite per diventare autocitazione. Al Teatro Carlo Felice di Genova, l’allestimento firmato da Damiano Michieletto (produzione della Fenice di Venezia datata
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Classica
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Gibboni e Mariotti bella accoppiata
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Brahms presentato (le sue Sinfonie), Brahms eseguito (la Sinfonia n.4): così si è aperta lunedì 6 ottobre la stagione 2025/2026 di Ferrara Musica nel Teatro Comunale "Claudio Abbado", dopo l'anteprima del 14 settembre scorso dell'Ensemble Nova Ars Cantandi presso la Pinacoteca Nazionale di Palazzo Diamanti. Per approfondire la
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Jazz Pop Rock Etno
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Ferrara in Jazz primo week-end
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il 3 ottobre scorso il Jazz Club Ferrara ha dato avvio alla prima parte dei concerti della nuova stagione "Ferrara in Jazz" che si svolgerà ogni fine settimana (il venerdì, il sabato e la domenica) fino al 21 dicembre 2025. L'appuntamento d'apertura, nel Torrione San Giovanni, ha visto in pedana il sassofonista Piero Bittolo Bon con Alessandro
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Eventi
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Partenza con le canzoni di Guccini
servizio di Francesco Franchella FREE
FERRARA - Alla volta dei primi freddi (o freschi) settembrini, il mondo si divide: chi si dà già ai pranzi autunnali vestendosi come se fosse il 1° di gennaio; chi ogni weekend, nostalgico del caldo, chiede al coniuge di fare “l’ultima” gita al mare; chi guarda in continuazione le mail, per sapere quando inizieranno le prime serate della stagione
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Personaggi
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Porto in scena le parole che non scrisse
servizio di Ludovica Zambelli FREE
FERRARA - Al Teatro Abbado andrà in scena lo spettacolo Concerto a due per Puccini, con Alessio Boni e Alessandro Quarta, regia di Boni stesso e Francesco Niccolini ("prima" lunedì 29 settembre, replica sabato 30 settembre 2025 ore 20,30); è uno spettacolo con parole e musica, che si incontrano per restituire la complessità di un compositore che
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Echi dal Territorio
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Ferrara in Jazz si parte!
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - È giunta alla 27.esima edizione la stagione del Jazz Club Ferrara, presso il Torrione San Giovanni di via Rampari di Belfiore incrocio di via Porta Mare: a partire da venerdì 3 ottobre 2025, proprio il Torrione riapre le porte di Ferrara in Jazz con il programma della prima parte di stagione (ottobre-dicembre 2025), dove sono in calendario
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Classica
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Saccon-Genot e fanno tre
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il Comitato per i Grandi Maestri fondato e presieduto da Gianluca La Villa ha organizzato un concerto cameristico a Palazzo Roverella, sede del Circolo Negozianti di Ferrara, in memoria del prof. Luigi Costato: protagonisti del concerto sono stati due musicisti già noti e molto apprezzati nella città estense, il violinista Christian Joseph
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Ballo and Bello
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Ecco le Stanze della Danza
FREE
ROVIGO - Per due giorni, sabato 27 e domenica 28 settembre 2025, Rovigo diventa una finestra sul panorama della danza contemporanea. È stato presentato il 19 settembre scorso allo spazio Fs del Censer, in conferenza stampa, la prima edizione del festival Le stanze della Danza, un itinerario di performance che si inaugurerà alle ore 17,00 di
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Opera dal Centro-Nord
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Una perla i Pescatori di perle
servizio di Simone Tomei FREE
FIRENZE - La perfezione, si sa, non è di questo mondo. Eppure l’arte, nei suoi momenti più ispirati, ci consente di sfiorarne il mistero, in quella rara alchimia che fa dialogare la forza arcana della musica, la purezza del canto e la poesia della scena. È questa, precisamente, la sensazione che ho provato uscendo dal Teatro del Maggio Musicale
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Pagina Aperta
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Un luogo dove il cuore rimane giovane
redatto da Athos Tromboni FREE
ROVIGO - La platea del Teatro Sociale per la prima volta si è trasferita in piazza Giuseppe Garibaldi: l’evento dal titolo Sotto il cielo di Rovigo – Cult dove il cuore rimane giovane, a cura della regista Anna Cuocolo, ha voluto essere un incontro speciale della autorità locali e del management del teatro con il pubblico, per celebrare insieme a tutta la città,
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Echi dal Territorio
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Lucca nuova stagione d'Opera
redatto da Simone Tomei FREE
LUCCA - È stata presentata il 17 settembre 2025, nel Ridotto del Teatro del Giglio "Giacomo Puccini", la Stagione lirica 2025-2026 della quale vi portiamo a conoscenza attraverso il comunicato stampa dell’ente lucchese. La Stagione Lirica del Teatro del Giglio "Giacomo Puccini" si presenta, per il 2025-2026, come un’autentica celebrazione del
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Vocale
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Concerto degli allievi di Magiera
FREE
FERRARA - La presentazione della Stagione di Opera & Danza 2025/2026 del Teatro Comunale "Claudio Abbado" - avvenuta nella mattinata di martedì 16 settembre - ha avuto il suo epilogo alle ore 20,00 con un concerto lirico nel Ridotto del teatro, dove si sono esibiti i giovani allievi del corso di perfezionamento tenuto dal maestro Leone Magiera
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Eventi
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Ferrara nuova stagione d'Opera e Danza
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Un "Concerto a due per Puccini" e dodici spettacoli di opera, danza, musical, sono la dote della Stagione d'Opera & Danza 2025/2026 del Teatro Comunale "Claudio Abbado" che si aprirà il prossimo 29 settembre per concludersi il 24 maggio del prossimo anno.
La conferenza-stampa
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Opera dal Centro-Nord
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L'amico Fritz fra sostenitori e detrattori
servizio di Simone Tomei FREE
LIVORNO - Dopo l’esplosione dirompente del successo di Cavalleria rusticana (1890), Pietro Mascagni si trovò davanti a una sfida tutt’altro che semplice: dimostrare di non essere l’autore “di un’opera sola”, consacrato dalla fortuna di un libretto tratto da Verga. Ed è in questo clima che nacque L’amico Fritz, andato in scena per la prima volta al
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Personaggi
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Cantami o Diva gli intrighi...
intervista a cura di Athos Tromboni FREE
Massimo Crispi è un tenore particolare, ribelle per molte cose e dal repertorio quanto mai vario. Vive una parte dell'anno a Palermo e l'altra parte dell'anno a Firenze. Vario - si diceva - il suo repertorio, ma varia è anche la sua maniera di essere artista. Da sempre ha infatti coltivato la scrittura, in ogni campo, e, oggi, non frequentando più
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Echi dal Territorio
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Frescobaldi Day a Palazzo Schifanoia
FREE
FERRARA - Marina De Liso, mezzosoprano e docente di musica antica nel Conservatorio "Girolamo Frescobaldi" nonché coordinatrice del "Concentus Musicus Fe' Antica" ha presentato ieri nella bella e confortevole sala pubblica di Palazzo Schifanoia il primo concerto della stagione 2025/26 di Ferrara Musica: quest'anno l'associazione concertistica
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Vocale
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Dalla romanza alla canzone napoletana
servizio di Simone Tomei FREE
PONTE A MORIANO (LU) - La serata del 12 settembre 2025 al Teatro Idelfonso Nieri di Ponte a Moriano si è chiusa l’edizione di "Un Teatro Sempre Aperto", confermando ancora una volta la qualità e la coerenza di una rassegna che, pur in assenza della storica sala cittadina del Teatro del Giglio, ha saputo mantenere viva la propria presenza sul
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Opera dall Estero
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Una Traviata trasposta nel Novecento
servizio di Ramón Jacques FREE
BOGOTÀ (Colombia) - 24 agosto 2025, Teatro Mayor Julio Mario Santo Domingo. In occasione della quindicesima stagione del Teatro Mayor Julio Mario Santo Domingo, attualmente il palcoscenico più importante della Colombia, si è tenuta una nuova rappresentazione di La traviata. L’opera,
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Opera dal Centro-Nord
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Ode a Leopardi e Medium prova generale
servizio di Simone Tomei FREE
LIVORNO – In un Mascagni Festival sempre più attento al dialogo fra memoria storica e ricerca espressiva, la serata del dittico Ode a Leopardi di Pietro Mascagni e The Medium di Gian Carlo Menotti, presentata agli Hangar Creativi, ha offerto un accostamento insolito ma fecondo tra due poetiche distanti eppure unite dalla tensione verso il mistero
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Eventi
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ROF bilancio 2025 e programma 2026
redatto da Athos Tromboni FREE
PESARO - A Pesaro si dichiarano soddisfatti per i risultati non solo artistici del Rossini Opera Festival 2025. Ecco qui sotto, in sintesi, la valutazioni che illustrano sommariamente gli obiettivi raggiunti e anche le anticipazioni per l'edizione 2026.
I numeri che contano
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Opera dal Centro-Nord
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Manon Lescaut fra le sculture blu
servizio di Simone Tomei FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - Il 71° Festival Puccini si avvia alla conclusione con l’ultimo debutto operistico della stagione in una serata di fine agosto molto suggestiva: Manon Lescaut è tornata al Gran Teatro sulle sponde del Massaciuccoli nella produzione di Igor Mitoraj del 2003, ripresa con cura nella regia di Daniele De Plano, scene di Luca Pizzi
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Classica
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SummerFest grande musica da camera
servizio di Ramón Jacques FREE
SAN DIEGO (USA) - SummerFest 2025, The Baker-Baum Concert Hall. Il festival di musica da camera SummerFest, che si tiene ogni estate a San Diego, California dal 1986 ed è organizzato dall'associazione musicale locale La Jolla Musical Society (LJMS), è diventato un appuntamento imperdibile per gli amanti della musica cameristica (nel sud
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Vocale
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Giovane Scuola al Mascagni Festival
servizio di Simone Tomei FREE
LIVORNO - Il Mascagni Festival 2025, nell’anno dell’ottantesimo della scomparsa del compositore, si conferma laboratorio vivo di idee più che semplice contenitore di eventi: una geografia del suono disseminata tra Livorno, la provincia e luoghi simbolici d’Italia e del mondo, capace di intrecciare concerti, opere, letture sceniche e creazioni originali
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Opera dal Centro-Nord
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Sepe una delicata Butterfly
servizio di Nicola Barsanti FREE
TORRE DEL LAGO (LU) – Diamo conto ai nostri lettori della replica del quarto titolo in cartellone nell’ambito del 71° Festival Puccini: Madama Butterfly. Per regia, scene e costumi rimandiamo alla recensione della prima rappresentazione che potete consultare qui . La principale differenza rispetto al debutto riguarda il ruolo
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Eventi
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Turandot e le altre
redatto da Athos Tromboni FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - Questa volta si parte in largo anticipo: è ormai definitivo - infatti - il programma della 72.esima edizione del Festival Puccini di Torre del Lago (Viareggio) che si svolgerà nel Gran Teatro all’aperto sul Lago di Massaciuccoli nell’estate 2026 e che era stato anticipato nella conferenza stampa dello scorso maggio dal presidente
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Opera dal Centro-Nord
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Alina Tkachuk la rivelazione
servizio di Nicola Barsanti FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - La rappresentazione di Turandot al Gran Teatro Giacomo Puccini, nell’ambito del 71° Festival Puccini, propone una lettura scenica affidata alla regia di Alfonso Signorini, la cui impronta visiva rimanda all’articolo della prima rappresentazione che potete trovare qui. L’allestimento conferma la forza visiva e simbolica dell’opera, ma
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Opera dal Nord-Est
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Rigoletto, Nabucco e Aida
servizio di Nicola Barsanti FREE
VERONA - L’anfiteatro Arena, con i suoi duemila anni di storia e le gradinate che custodiscono memoria e suggestione, si conferma il più imponente palcoscenico a cielo aperto dedicato all’opera lirica. Ogni estate l’antico anfiteatro romano si trasforma in una cassa armonica naturale, dove le note dei grandi compositori si fondono con l’energia collettiva
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Opera dal Centro-Nord
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Butterfly e la simbologia degli alberi
servizio di Simone Tomei FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - Madama Butterfly di Giacomo Puccini è il quarto titolo a susseguirsi sul palcoscenico del Festival Puccini di quest’anno. Per la sua 71ª edizione, la rassegna ha affidato la regia a Manu Lalli, che propone una lettura capace di andare oltre la mera rappresentazione scenica, trasformando il linguaggio visivo e simbolico in un elemento
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Opera dal Centro-Nord
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La bohčme disegnata da Scola
servizio di Simone Tomei FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - Tra i capolavori pucciniani La Bohème occupa un posto di privilegio per la sua capacità di fondere realismo e poesia, leggerezza giovanile e dramma struggente. Dal debutto del 1º febbraio 1896 al Teatro Regio di Torino, sotto la bacchetta di un giovane Arturo Toscanini, questo dramma lirico in quattro quadri - tratto dalle
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Jazz Pop Rock Etno
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Ferrara Film Orchestra e la bacchetta di Ambra
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - La prima serata della rassegna Giardino per tutti organizzata ai piedi del grattacielo dal Comune di Ferrara con la collaborazione del Teatro Comunale "Claudio Abbado", dentro il Parco Coletta, ha fatto l'en-plein. Era in pedana la Ferrara Film Orchestra capitanata dalla bacchetta di Ambra Bianchi
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Opera dal Centro-Nord
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Buratto bel debutto in Tosca
servizio di Simone Tomei FREE
TORRE DEL LAGO PUCCINI (LU) - Nel terzo fine settimana del 71° Festival Puccini di Torre del Lago, la seconda recita di Tosca ha riproposto uno degli allestimenti più attesi di questa edizione. La produzione, firmata da Alfonso Signorini in veste di regista e costumista, si è presentata con una veste visiva marcatamente simbolica, ricca di richiami
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Gli Amici della Musica giornale on-line dell'Uncalm
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