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I concerti dell'Associazione Bal'danza nel Ridotto del Teatro Comunale Claudio Abbado |
Recital di Davide Fabbri e disco |
servizio di Edoardo Farina |
Pubblicato il 10 Febbraio 2022 |
FERRARA - Prosegue contrassegnata da grande partecipazione di pubblico la rassegna “Ferrara Musica al Ridotto” nell’ambito della stagione invernale 2021-2022, ove domenica 6 febbraio 2022, Davide Fabbri ha proposto una singolare performance dal titolo Viaggio tra i pizzichi: liuto, tiorba e chitarra barocca, usati per tracciare un percorso storico nel repertorio dall’Ars Antiqua alla seconda metà del Seicento. L’appuntamento, organizzato in collaborazione con Bal’danza sotto la direzione artistica di Romano Valentini, conferma l’intento formativo che l’Associazione presieduta da Valeria Conte Borasio persegue da anni trovando piena sintonia nella programmazione connessa con il Teatro Comunale “Claudio Abbado”, rivolta anzitutto all’educazione all’ascolto. Dopo il caloroso consenso riscontrato con le magiche atmosfere nei meandri medioevali de laReverdie il cartellone ha inserito in senso cronologico pagine meno note ma di straordinaria bellezza, al di fuori delle consuete scelte riguardanti i vari repertori cameristici. Diplomatosi in chitarra classica, Fabbri, faentino di nascita nel 1980, ha conseguito i titoli Accademici di II° livello in Discipline musicali-chitarra al Conservatorio “Bruno Maderna” di Cesena, in Didattica strumentale al Conservatorio “Girolamo Frescobaldi” di Ferrara e in liuto all’Istituto Superiore di Studi Musicali “Franco Vittadini” di Pavia sotto la guida di Massimo Lonardi, fautore tra i primi e ancora oggi importanti docenti in Italia atti alla riscoperta e l’insegnamento del liuto e strumenti similari. Didatta, concertista - sia in veste di solista che di continuista in ensemble - più volte premiato in concorsi nazionali e internazionali, ha da poco pubblicato con l’etichetta DotGuitar il suo primo compact disc suonando liuto, tiorba, chitarra barocca, romantica e classica, denominato Il mio viaggio dove viene proposta una breve ma significativa panoramica dedicata ai principali artefici che hanno offerto il loro apporto alla letteratura degli strumenti a corde pizzicate. Preceduto dai saluti e i ringraziamenti di Valentini, il concerto ha inteso seguire in parte le tracce della registrazione discografica, suddiviso in tre episodi ove l’apertura è stata dedicata al liuto interpretando Francesco da Milano detto “Il Divino” (1497-1543) nato a Monza il cui vero nome era Francesco Canova; tra più rilevanti innovatori musicali dell’epoca influenzò diverse generazioni di liutisti e pubblicò alcune raccolte, dalle quali sono stati attinti il Recercar 84 e il Recercar 4.

Dagli stilemi lontani e introspettivi soprattutto per l’uso del sistema di scrittura modale anziché tonale, il noto anonimo Greensleeves così come Pescator che va cantando di Pietro Paolo Borromo (1490-1563?) e Bianco Fiore attribuito all’Opera Le gratie d’amore del danzatore e coreografo Cesare Negri (1535?-1605?) sono stati sicuramente più in linea con il comune immaginario cinquecentesco, dedicando la fine della prima parte a John Dowland (1563-1626), massimo esponente del liuto rinascimentale a otto ordini di cori per polifonia e difficoltà esecutiva. Estroso e in parte ambigua figura, pur non sapendo molto dei suoi anni giovanili a parte la nascita avvenuta presumibilmente a Londra, diverse fonti lo pongono danese di adozione; apprezzatissimo come compositore e interprete viaggiò molto iniziando da Parigi dove visse per tre anni al seguito dell’Ambasciatore inglese Sir Henry Cobham. Si recò poi in Germania, Italia e, dal 1598 al 1606, fu attivo alla corte di Cristiano IV°, risultando uno degli artisti meglio retribuiti in assoluto. Per motivi legati alla condotta, aneddotica lo vuole niente meno in veste di brigante fuorilegge, dovette lasciare la Danimarca per tornare nella capitale britannica, prima ingaggiato da Baron Howard de Walden e poi da Re Giacomo I° (James Stuart). Nell’ambito della produzione scrisse un centinaio di pezzi per liuto solo e più liuti, fra i quali Preludium, Fortune e Mrs. Winter’s Jump, eseguiti a chiusura della prima esposizione, per continuare con la tiorba detta anche chitarrone, riscoperta solo alla fine del secolo scorso, le cui radici francesi e italiane sono prevalentemente collocate alla Corte di Versailles, Roma, Bologna e Venezia.
Utilizzata in massima parte nel continuo, ovvero la prassi esecutiva espressa nel barocco atta all’improvvisazione e relativo accompagnamento soprattutto delle arie vocali, in forma analoga al clavicembalo ma dotata di un suono dalla dinamica molto più tenue e assorta, i liutisti che ne hanno dedicato il repertorio solistico sono assai pochi tra cui emerge Alessandro Piccinini (1566-1638); bolognese, iniziò l’attività alla corte di Alfonso II° d’Este e, in seguito, fu al servizio del Cardinale Pietro Aldobrandini, legato pontificio della Santa Sede a Ferrara e Arcivescovo di Ravenna. Due sono le sue raccolte giunte fino a noi, Intavolatura di Liuto et di Chitarrone, libro primo (Bologna, 1623), dove al musicista si attribuiva l’invenzione tra l’altro di un nuovo strumento, il cosiddetto arciliuto, dotato di un maggiore numero di bordoni descrivendone dettagliatamente le caratteristiche esecutive, e Intavolatura di Liuto, libro secondo (Bologna, 1639), pubblicato postumo dal figlio Leonardo Maria; alla sua produzione appartengono la Toccata IV, la Corrente II e la Ciaccona in Partite Variate, qui eseguite. Ultimo brano, la celeberrima Toccata Arpeggiata, uno dei più suggestivi di Johann Hieronymus Kapsberger (ca. 1580-1651); figlio di un Colonnello tedesco di istanza a Venezia, nonostante fosse nativo della città lagunare venne soprannominato “Il tedesco della tiorba” e con tale appellativo conosciuto negli ambienti artistici di Roma, recatosi dopo la formazione giovanile. Portò avanti una carriera molto prestigiosa nelle vesti di compositore, virtuoso del chitarrone e del liuto, organizzatore di “accademie” nella sua lussuosa residenza. Nella prosecuzione della terza e ultima parte, Fabbri ha portato in scena la chitarra barocca non smettendo di stupire soprattutto per via della straordinaria capacità di sostituire in forma poliedrica un cordofono con un altro molto lontani tra loro per tecnica e approccio, volgendo lo sguardo sulla Spagna considerando la letteratura di Gaspar Sanz (1640-1710) e Santiago de Murcia (1673-1739). Il primo, chitarrista, organista e compositore, studiò teologia, filosofia e musica alla prestigiosa Università di Salamanca, venne poi in Italia a perfezionarsi probabilmente tra il 1699 e il 1703 soggiornando anche a Napoli per un lungo periodo. Ritornato nella Penisola Iberica, divenne maestro di chitarra di Don Giovanni Giuseppe d’Austria figlio illegittimo di Filippo IV° al quale dedicò tre volumi intitolati rispettivamente Instrucción de música sobre la guitarra española, Libro segundo, de cifras sobre la guitarra española e Libro tercero de música de cifras sobre la guitarra española, stampati a Saragozza tra il 1674 e il 1675 veri e propri capisaldi della letteratura chitarristica di ogni tempo comprendenti in totale circa novanta brani inclusi Españoletas e Folías, tra gli altri in questa sede mirabilmente interpretati. Di Santiago de Murcia (1673-1739), ove ne sono stati scelti Folías Gallegas e Cumbees, si sa invece veramente poco, tranne che nacque a Madrid e insegnò chitarra alla Regina Maria Luisa di Savoia, moglie di Filippo V° (come asserisce l’autore sulla copertina del suo Resumen de acompañar la parte con la guitarra, stampato nel 1714). Particolare curioso, due raccolte da lui curate, Passacalles y obras de guitarra por todos los tonos naturales y accidentales e il Codex Saldívar n. 4, datate fra il 1730 e il 1732, nonostante siano state ritrovate in Messico non si conosce ancora attraverso quali vie vi siano giunte dal momento in cui sembra appurato che non emigrò mai dall’Europa. Il risultato complessivo dell’amico e collega Davide si concretizza in un excursus di notevole valenza collocandosi indubbiamente tra i più interessanti della stagione; dotato di maestria, versatilità e ottima capacità esecutiva, in una sala gremita soprattutto da numerosi non esperti ma estremamente interessati e affascinati, ha offerto un raro repertorio supportato dalla bellezza degli strumenti assai desueti dai pragmatici contesti e dalle scuole accademiche relativamente recenti, illustrati in modo decisamente esaustivo fornendo inoltre di pari passo ampie e dotte spiegazioni di carattere storico-documentale. Il rimanente percorso temporale lo possiamo seguire attraverso il cd giunto in redazione, dopo una precedente recensione già avvenuta altrove a cura del critico musicale Marco del Vaglio recentemente scomparso, ove la parte finale della registrazione è dedicata invece all’Ottocento, secolo che conobbe una notevole diffusione della chitarra (“romantica” agli albori, “classica” nella seconda metà), grazie all’affermarsi di autori che furono contemporaneamente virtuosi e ottimi compositori. In tale contesto Fabbri ricorda innanzitutto Luigi Legnani (1790-1877) con il Capriccio, n. 15 in Si minore. Nato a Ferrara, ma trasferitosi a Ravenna, fu uno dei più grandi chitarristi del suo tempo osannato dai pubblici di mezza Europa stringendo anche rapporti con interpreti altrettanto noti quali Liszt e Paganini. Ancora incerta, invece, l’attività di liutaio che molti gli attribuiscono, non essendo stato finora rinvenuto alcuno strumento recante la sua firma. Rimanendo in ambito romantico, notevole risulta la versione chitarristica del lied schubertiano Lob der Tränen (Elogio delle lacrime) a opera di Johann Kaspar Mertz (1806-1856), nato a Pressburg, l’attuale Bratislava in una famiglia di umili origini, ad appena dodici anni dava già lezioni di flauto e chitarra per contribuire al magro bilancio familiare. Perfezionare la tecnica chitarristica fu l’unico svago della gioventù e, conscio dei propri mezzi, a 34 anni decise di andare a Vienna a cercare fortuna ove ebbe subito un successo strepitoso al punto da essere nominato musicista di corte; intraprese successivamente numerosi spostamenti giungendo addirittura fino in Russia.

Durante uno dei suoi concerti incontrò la giovane pianista Joséphine Plantin, che nel 1842 sarebbe divenuta sua moglie con la quale costituì un sodalizio di considerevole valore artistico. La produzione di Mertz comprende soprattutto pagine per chitarra e chitarra terzina in Sol, originali o parafrasi di temi d’opera e sinfonici, tutti di grandissimo valore, ma la fama è legata principalmente al Bardenklänge, op. 13, raccolta di trenta brani chitarristici, pubblicata fra il 1849 e il 1853. Penultimo musicista in traccia, Francisco Tárrega (1852-1909), che fornì un grande impulso alla chitarra classica, suonando strumenti di nuova concezione, simili a quelli utilizzati tuttora, costruiti dal liutaio Antonio de Torres Jurado (1817-1892). All’autore spagnolo va anche l’indubbio merito di aver portato la sei corde nelle grandi sale da concerto, preferendo comunque esibirsi in ambienti piuttosto raccolti, rilanciando il recital solistico grazie a una produzione comprendente sia pezzi originali quali Lágrima e Adelita qui inclusi, che trascrizioni e arrangiamenti operistici in auge all’epoca. Il disco termina con il Capriccio n.6 Colpo di remo di Luigi Mozzani (Faenza,1869 - Rovereto,1943), compositore, chitarrista e liutaio, per un ristretto lasso di tempo ha rivoluzionato la chitarra con l’avvento dei modelli Aquila, Lyra e Mezza-lyra a nove corde e innovato il sistema costruttivo dei “plettri” (mandolini, mandole e mandoloncelli) montando il fondo piatto anziché l’uso delle doghe, in modo molto più pratico ed economico. Numerose furono le tournée in vari periodi in diverse parti del mondo, una breve presenza a Napoli nell’orchestra del Teatro “San Carlo” in qualità di primo oboista, un soggiorno negli Stati Uniti (1894-1896), dove pubblicò i suoi Studies for the guitar presso l’editore Mills, una discreta produzione per chitarra e infine una seconda parte della vita rivolta in prevalenza alle attività di stimato docente. Da quanto finora descritto per sommi capi, ci si rende conto del valore e dell’importanza di tutti gli artisti che Davide Fabbri ha scelto come suoi compagni di viaggio sottolineando inoltre l’enorme lavoro svolto a cominciare dalle notevoli difficoltà nel rispetto della corretta prassi filologica, legate a un repertorio per il quale è stato necessario, allo scopo di potere entrare in piena sintonia con protagonisti e atmosfere di varie epoche, servirsi di ben cinque diverse tipologie organologiche, quali un liuto rinascimentale a otto ordini di cori, una tiorba a quattrodici corde singole, costruiti dal liutaio Giuseppe Tumiati, una chitarra barocca per opera di Anna Radice, una chitarra romantica senza carteggio restaurata da Giuseppe Baracani e una chitarra classica realizzata da Antonino Scandurra. “Il Liuto è il più perfetto instrumento di tutti gli altri” Giovanni Maria Lanfranco, Scintille di Musica (Brescia 1533)
Crediti fotografici: Edoardo Farina
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Rigoletto adesso č un clown
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LOS ANGELES (Usa), Dorothy Chandler Pavilion 12 giugno 2025 - È impossibile essere amanti della musica e rimanere indifferenti al piacere di ascoltare le note di Rigoletto dal vivo in un teatro. Sebbene non sia trascorso molto tempo dalla sua ultima rappresentazione al Dorothy Chandler Pavillion, sede della compagnia di Los Angeles "LA Opera" (l'ultimo Rigoletto andò in scena nel 2018), non si tratta di un titolo rappresentato con frequenza in questo luogo. Le uniche altre produzioni degne di nota sono state quelle delle stagioni 1993, 2000 e 2010. Quest’opera in tre atti, con musica di Giuseppe Verdi (1813-1901) e libretto di Francesco Maria Piave, è tratta da "Le roi s’amuse" di Victor Hugo. Considerata uno dei primi capolavori del periodo centrale del compositore, Rigoletto si scontrò con la censura austriaca che controllava i teatri dell’Italia settentrionale al momento della sua prima rappresentazione alla Fenice di Venezia dove ebbe la sua prima assoluta l’11 marzo 1851. Ironia della sorte, le ragioni della sua censura
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Blue Traviata in Arena
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VERONA – “È spenta!” Quando la tonante voce di Giorgi Manoshvili risuona nell’Arena, segnando il termine della prima Traviata stagionale, si viene quasi colti da un senso di sorpresa. Per quanto chiunque frequenti il teatro lirico conosca a menadito il libretto di Francesco Maria Piave, è inevitabile chiedersi da quanto tempo non si assisteva
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Opera dal Centro-Nord
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Matrimonio in camera da letto
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FERRARA - L'allestimento di Il matrimonio segreto di Domenico Cimarosa su libretto di Giovanni Bertati ha chiuso la stagione d'opera del Teatro Comunale "Claudio Abbado" con un vero successo di pubblico: sia per la presenza di tanti spettatori in platea e nei palchi, sia per il calore con cui è stata salutata la recita a fine serata. La produzione era il
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Tosca sugli spalti di San Giusto
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TRIESTE – Castello di San Giusto. Non è l’Arena di Verona e men che meno Castel Sant’Angelo, ma gli spalti di San Giusto, le pietre antiche che contornano il grande piazzale delle Milizie, suscitano nella Tosca di Giacomo Puccini, in scena a Trieste, il senso di incombenza del pericolo, della morte che la musica del grande compositore regala al pubblico,
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Echi dal Territorio
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Torna la rassegna Tutte le Direzioni Estate
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FERRARA - Torna l'estate e, come ogni anno, torna anche la programmazione "balneare" del Gruppo dei 10: Tutte le direzioni in summertime 2025, la canonica rassegna estiva conterà quest'anno sei appuntamenti, dal 6 luglio al 12 settembre che si svolgeranno per due concerti nella consolidata location del Bar Ragno di Comacchio in via Cavour 1
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Opera dal Nord-Est
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Candide da Voltaire a Bernstein
servizio di Rossana Poletti (13 giugno 2025) FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. Per quale motivo Leonard Bernstein scelse il romanzo filosofico “Candide” di Voltaire per scrivere un’opera che lo proiettasse nel mondo lirico? Il primo motivo è certamente la questione politica. Nel dopoguerra l’America è dominata dal Maccartismo (un po’ come oggi dal trumpismo, ma guarda
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Opera dall Estero
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L'Incoronazione di Poppea piace
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BOGOTÁ (Colombia), Teatro Mayor Julio Mario Santo Domingo - L’Incoronazione di Poppea (SV 308) è l’ultima composizione operistica di Claudio Monteverdi (1567–1643), autore italiano a cui si attribuisce il merito di aver contribuito alla nascita dell’opera lirica. La sua lunga carriera, che lo vide impegnato come direttore di coro (fu maestro di cappella
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Opera dall Estero
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Tannhäuser torna a Houston
servizio di Ramón Jacques FREE
HOUSTON (USA) - Grand Opera. Wortham Theatre Center. La Houston Grand Opera ha concluso con successo un’altra stagione con Tannhäuser, un’opera in tre atti con musica e libretto in tedesco di Richard Wagner (1813-1883). Come la maggior parte delle sue opere, Tannhäuser trae ispirazione da leggende medievali tedesche. La quinta opera
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Opera dal Centro-Nord
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Der junge Lord ovvero l'antitesi
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FIRENZE - In occasione dell'87° Festival del Maggio Musicale Fiorentino, abbiamo avuto l'opportunità di immergerci nell'intrigante universo di Der junge Lord, un'opera in due atti che porta la firma di Hans Werner Henze. Composta su libretto di Ingeborg Bachmann, liberamente ispirato alla novella di Wilhelm Hauff Der Affe als Mensch ("La scimmia come
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Eventi
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Festival Puccini 2025 e... 2026
servizio di Athos Tromboni FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - Nel rinnovato e suggestivo giardino della Villa Puccini sulle rive del Lago di Massaciuccoli, accolti da Patrizia Mavilla, direttrice della Fondazione "Simonetta Puccini", si è tenuta la presentazione del 71° Festival Puccini che inaugurerà la stagione il 18 luglio 2025 con Tosca, per concludersi il 6 settembre con Manon Lescaut.
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Opera dal Nord-Ovest
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Carmen delle parole e delle note
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA – Con Carmen di Georges Bizet, l’Opera Carlo Felice di Genova ha proseguito la sua Stagione Lirica 2024-2025 mandando in scena l’ottavo titolo in cartellone. Opéra-comique in quattro atti, su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy tratto dalla novella di Prosper Mérimée, Carmen è tra i titoli più celebri e popolari dell’intero repertorio
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Opera dall Estero
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Giulio Cesare a Berkeley
servizio di Ramón Jacques FREE
BERKELEY (California, USA), Zellerbach Hall - Nel corso della tournée annuale negli Stati Uniti dell’ensemble inglese The English Concert, è stata eseguita con grande successo l’opera seria in tre atti Giulio Cesare in Egitto, HWV 17 di George Friedrich Händel (1685-1759). La rappresentazione si inserisce nel prestigioso ciclo Cal Performances di danza,
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Vocale
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La Veneziani e la Messa K.427
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il settantesimo anniversario dell'Accademia Corale "Vittore Veneziani" si è celebrato in queste settimane con diverse iniziative che hanno coinvolto la corale stessa e, naturalmente, la città. E in tutte le circostanze la città (artisti locali, istituzioni e pubblico) ha manifestato la propria simpatia verso "la Veneziani" come viene chiamata
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Opera dal Centro-Nord
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Giselle around Le Villi
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA - Sabato 17 maggio 2025, il Teatro del Giglio ha chiuso la sua stagione lirica con la prima nazionale di Giselle around Le Villi, un evento che ha trasceso la semplice rappresentazione per divenire un'operazione artistica di profonda risonanza. Non un mero spettacolo, ma una narrazione avvincente che ha saputo intessere due capolavori apparentemente
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Opera dal Nord-Est
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Enkbath grande Rigoletto
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. E’ stato un Rigoletto come non lo si vedeva da anni, quello andato in scena al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste. Un cast eccezionale ha animato il palcoscenico del debutto. Daniel Oren ha diretto l’Orchestra del Verdi con straordinaria maestria, attento a tutte le sfumature della splendida musica del
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Classica
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Zangiev/Gadijev accoppiata vincente
servizio di Nicola Barsanti FREE
FIRENZE - Due opere monumentali della musica russa, lontane nel linguaggio ma accomunate da una tensione emotiva profonda, si incontrano in un’unica serata: il Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 di Sergej Prokof’ev e la Sesta sinfonia di Pëtr Il’ič Tchaikovsky, la celebre Patetica. Da un lato, un’esplosione di energia, una scrittura virtuosistica al
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Classica
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Ferrara Musica nuova Stagione
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Presentata la Stagione 2025/2026 di Ferrara Musica: sono quattordici gli appuntamenti con le migliori orchestre italiane e internazionali, guidate da grandi direttori, tra i quali spiccano il nome di Sir Antonio Pappano sul podio della Chamber Orchestra of Europe e quello di Michele Mariotti alla guida della Filarmonica della
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Nuove Musiche
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Torna miXXer
FREE
FERRARA - Il Festival miXXer, ideato e organizzato dal Conservatorio "Girolamo Frescobaldi" di Ferrara, giunge alla XVIII edizione e avrà luogo il 15, 16 e 17 maggio 2025 presso Palazzo Naselli Crispi, Ridotto del Teatro Comunale, giardino di Palazzo Giulio D’Este, Torrione Jazz Club, Pinacoteca Nazionale di Ferrara e loggiato di Palazzo dei
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Eventi
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Il nuovo cartellone del Regio
redatto da Simone Tomei FREE
TORINO - Il Teatro Regio di Torino si prepara a inaugurare una stagione 2025/2026 ricca di appuntamenti imperdibili, all'insegna di un rinnovato slancio artistico e culturale. Dieci titoli operistici, che spaziano dalle vette del repertorio classico a gemme preziose del Novecento, quattro nuove produzioni che promettono di lasciare
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Opera dal Centro-Nord
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Un Falstaff maturo e autoritario
servizio di Simone Tomei FREE
LIVORNO - Con Falstaff, ultimo capolavoro di Giuseppe Verdi, si è conclusa la stagione lirica 2024-25 del Teatro Goldoni, regalando ai livornesi un ritorno atteso da più di un secolo. L’opera, infatti, era stata rappresentata nella città toscana soltanto una volta in oltre cento anni. La messinscena è frutto di una prestigiosa collaborazione
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Echi dal Territorio
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Vivaldi e il mandolino
servizio di Edoardo Farina FREE
FERRARA - La programmazione invernale 2024/primaverile 2025 di “Ferrara Musica al Ridotto” - Giovani interpreti e rare occasioni d’ascolto attraverso l’organizzazione artistica di Dario Favretti autore anche delle varie ed esaustive note di sala allegate a ogni concerto della domenica mattina presso la sala Stemma del Teatro Comunale “Claudio
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Echi dal Territorio
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Garcia e i cantanti del Frescobaldi
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Voluto dalla direttrice del Conservatorio "Girolamo Frescobaldi", Annamaria Maggese, e realizzato dai docenti Alessandro Patalini, Marina De Liso, Manolo Da Rold, Monica Benvenuti e Susanna Guerrini, si è svolto ieri nel Ridotto del Teatro Comunale "Claudio Abbado" un concerto sotto il titolo “Manuel Garcia 1775-2025, due secoli e mezzo
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Opera dall Estero
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Ainadamar a Los Angeles
servizio di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES (USA), Dorothy Chandler Pavilion - Ainadamar, opera prima in tre atti e tre scene composta dal compositore argentino Osvaldo Golijov (nato nel 1960), è uno dei titoli in programma nella stagione in corso della Los Angeles Opera che si concluderà a giugno con una produzione di Rigoletto e i recital del tenore Joshua Guerrero
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Personaggi
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Parla Leone Magiera
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Quasi duecento giovani cantanti lirici provenienti da tutto il mondo stanno partecipando, in più giorni, alle audizioni presso il Teatro Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara per le nuove produzioni liriche rossiniane di La Cenerentola e Il barbiere di Siviglia, in programma nelle prossime stagioni d'Opera del teatro ferrarese. Vogliono mettere
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Opera dall Estero
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Cosė fan tutte alti e bassi
servizio di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES CA, USA, Dorothy Chandler Pavilion - Le nuove e più dinamiche programmazioni dei teatri americani, che si concentrano sulla messa in scena di opere contemporanee, prevalentemente di compositori americani e di alcuni stranieri (il prossimo titolo in programma sarà Ainadamar del compositore argentino Osvaldo Golijov - 1960), nonché di
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Classica
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Saccon Génot ritorno a Ferrara
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Pubblico come sempre numeroso nel salone d'onore del Circolo Negozianti in Palazzo Roverella, ieri, vigilia di Pasqua, per il secondo concerto cameristico promosso dal Comitato per i Grandi Maestri fondato e diretto da Gianluca La Villa. Dopo i saluti del presidente del sodalizio, Paolo Orsatti, sono entrati i due cameristi già conosciuti e
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Opera dal Nord-Ovest
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Danae di rara opulenza
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA - In un panorama operistico spesso dominato da titoli consolidati, emerge con prepotente originalità la produzione di Die Liebe der Danae, Op. 83 di Richard Strauss al Teatro Carlo Felice di Genova. Quest'opera, lungi dall'essere un mero reperto archeologico, si rivela un'esplorazione complessa e affascinante delle dicotomie umane, incastonata
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Opera dal Nord-Ovest
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Dama scolpita dalla luce
servizio di Simone Tomei FREE
TORINO - Il Teatro Regio ha riportato in scena La dama di picche di Pëtr Il'ič Chajkovskij, in una nuova coproduzione con la Deutsche Oper di Berlino. L'opera si è rivelata un'autentica descente aux enfers, un'immersione nelle zone più oscure e tormentate dell'animo umano. L'allestimento, ideato da Graham Vick e portato a termine con
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Nuove Musiche
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Conti Cavuoto Santini il trio
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Ferrara Musica al Ridotto è una rassegna "parallela" e si affianca alla programmazione maggiore di quella Ferrara Musica fondata da Claudio Abbado nel 1989. La rassegna maggiore ha il pregio di proporre i grandi interpreti (solisti, direttori, orchestre) in un cartellone che mira alto; la rassegna "parallela" si assume invece il compito di valorizzare
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