Archivio giornale www.gliamicidellamusica.net

Usi e costumi dalla Turandot alla Bohčme al Teatro Comunale

Incontro con Lorenzo Cutųli

servizio di Edoardo Farina

Pubblicato il 15 Febbraio 2024

20240215_Fe_00_LorenzoCutuliFERRARA - Il 100° anniversario dalla morte di Giacomo Puccini rappresenta un’occasione per commemorare e ripercorrere la vita e la carriera di uno dei più grandi musicisti italiani.  Le sue Opere, ancora oggi, continuano a essere rappresentate sui palcoscenici più prestigiosi del mondo, celebrando lo straordinario valore artistico delle composizioni. Nasce a Lucca, patria di ricche tradizioni musicali, il 22 dicembre 1858 da una famiglia dalla lunga e prestigiosa storia legata alla musica nella provincia Toscana. Purtroppo, a soli sei anni, vede morire suo padre Michele, organista e maestro di coro del Duomo di San Martino, di conseguenza durante la prima giovinezza, viene istruito dallo zio Fortunato Magi nel suonare l’organo e nel canto come contralto. Nonostante ciò, Fortunato dichiara presto a sua sorella Albina, madre del piccolo Giacomo, che suo figlio non possiede alcuna inclinazione per la musica. Dopo questa brevissima cronistoria delle origini del Maestro, tralasciando tutto il resto deducendosi da sé, ci spostiamo verso la ricca stagione del Teatro Comunale “Claudio Abbado” di Ferrara, ove nell’ambito della programmazione “Opera Balletto” ha voluto rendere omaggio - come sta avvenendo nella maggior parte dei teatri più importanti d’Italia per tutto il 2024 - al celebre lucchese, presentando due tra i suoi innumerevoli capolavori, la Turandot ultima composta e lasciata incompiuta per la sopraggiunta morte avvenuta nel 1924, in scena all’ “Abbado” per la prima il 24 novembre 2023 con replica il 26 eseguita dall’ ’Orchestra Città di Ferrara” diretta da Marcello Mottadelli e la regia di Plamen Kartaloff e la seconda, Bohème in data rispettivamente il 26 e 28 gennaio, interpretata dall’ “Orchestra Giovanile Luigi Cherubini” sotto la bacchetta di Nicola Paszkowski.                                    
Quando osserviamo il cartellone di un’opera, la prima cosa che attira l’attenzione è la grafica, il titolo, l’autore, poi il direttore, l’orchestra, immediatamente dopo i protagonisti più importanti nelle rispettive parti, tenori, baritoni, soprani meglio se trattasi di una “primadonna” nota o meno nel cast dei nominativi appartenenti al mondo del teatro. A seguire, coro, comparse, infine allestimenti e realizzazione, dando sempre meno importanza a chi lavora dietro gli scenari e che molto spesso alla fine della rappresentazione non salirà quasi mai sul palco per ricevere le meritate ovazioni. Quindi tecnici, elettricisti, macchinisti, cameramen se prevista una ripresa televisiva, fotografi…e per ultimo ma non per ultimo, chi si è occupato della sceneggiatura, della scenografia, la scelta e realizzazione dei costumi che di solito catturano l’attenzione non appena si alza il sipario prima ancora che i cantanti inizino la recitazione scenica e vocale.
Il Teatro Comunale di Ferrara "Claudio Abbado" ha dato la possibilità di visitare tramite l’iniziativa aperta al pubblico  “Dietro le quinte dell’opera” i meccanismi del palcoscenico, montaggio delle luci, i riflettori e i proiettori, la struttura del teatro, i segreti dell’acustica, un po’ di storia e molte altre curiosità da scoprirsi di volta in volta, proposta costituita da tre appuntamenti riguardanti le stesse Turandot e Bohème e prossimamente l’Orlando Furioso il 6 aprile, in orari tra una replica e l’altra in modo da consentire la prenotazione sia a chi ha già assistito alla prima e sia a chi vorrà ricevere qualche anteprima. Attraverso la disponibilità di Lorenzo Cutùli, dalla impareggiabile professionalità ed esperienza nell’ambito teatrale, siamo stati accompagnati da lui stesso in questo magico percorso illustrandoci ampiamente quanto dal lato platea non è visibile, ma soprattutto dopo averci condotto nei camerini e fornito dotte spiegazioni riguardo tutti i costumi utilizzati in scena, si è soffermato per una breve intervista.
Nato a Ferrara, nel campo teatrale numerose sono state le sue collaborazioni con artisti quali: C. Abbado, E.Luzzati, H. De Ana, P. L. Pizzi, L.Kemp, L. Ronconi, R. Petit, R. Wilson, P. Greenaway, J. Miller, L. Dodin, M. Martone, M. Scaparro e A. Brachetti, sia come scenografo collaboratore che come costumista, inoltre, come pittore e scultore, ha al suo attivo varie e importanti esposizioni personali sia in Italia che all’estero. 
È stato docente di Allestimento e Scenografia presso il corso di Comunicazione Pubblica delle Arti e dello Spettacolo, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Ferrara e nel dicembre 2014 ha vinto il premio International Opera Award-Oscar della Lirica come miglior scenografo del 2014, presso l'“Anfiteatro Katara” di Doha in Qatar.

20240215_Fe_03_LorenzoCutuli_facebook

Maestro Cutùli, come è allestita la scenografia della Bohème andata in scena al Teatro Abbado recentemente? La prima cosa che colpisce è la formula dalla tipologia moderna dei costumi, vediamo infatti dei personaggi sia vestiti nella moda degli anni ’80 del secolo scorso, poi tanti ragazzini in scena in abito d’epoca, ma in massima parte non in base alla versione tradizionale del 1830, anno ove originariamente è ambientata. Come viene percepito dal pubblico questo contrasto tra l’antico e il moderno, tra chi è più favorevole o contrario…?
Abbiamo una diatriba che continua da anni tra i tradizionalisti e gli avanguardisti. I nuovi registi sono più portati nel creare un’opera contemporanea cercando di anteporre l’idea che oramai essa deve essere svecchiata, situazione non strettamente necessaria avendo sempre e comunque una sua attualità e un suo fascino secondo le forme originali. Importante è rispettare la stesura in modo costruttivo come hanno saputo realizzare i grandi del secolo scorso quali Visconti, Strehler, dotati di un senso di appartenenza molto forte alle tradizioni, forse meno Zeffirelli e Ronconi… però oggi si tende a volere modernizzare la storia, la vicenda, oppure astrarla anche secondo le idee di Damiano Michieletto, tra gli altri, che pur essendo rispettoso della musica, normalmente traspone l’azione in un’epoca “astorica”, abiti compresi.

Potrebbe essere stato tra i pionieri di questa evoluzione attuale già un importante costumista, scenografo e regista come Pier Luigi Pizzi, ancora attivissimo nonostante l’età? Tant’è che proprio a Lucca nel corso dell’anno, come sappiamo, sarà ingaggiato per tutte le manifestazioni pucciniane con cinque nuovi allestimenti. In tal senso lei è più favorevole a una ricostruzione classica con tutta la filologia dell’epoca oppure qualcosa di contemporaneo in netta contrapposizione?
Pizzi ha sicuramente rivoluzionato l’opera mettendola in scena tra antico e futurismo inserendo schemi innovativi del tutto impensabili un tempo; personalmente penso che un allestimento possa avere una trasposizione in un’altra epoca più attuale non dovendo però essere fine a sé stesso ma richiesto dal concetto che si intende dare alla drammaturgia non essendo necessaria sempre una avanguardia. Se l’approntamento lo esige, piuttosto che creare una scenografia follemente azzardata, è sempre meno rischioso rimanere nella tipologia classica fatta con criterio, tralasciando le assurdità, basti pensare alla versione Bohème creata da Claus Guth andata in scena all’“Opéra National de Paris” nel 2017 e replicata più volte ambientata addirittura in una navicella spaziale con tanto di sbarco sulla Luna e attori in tuta da astronauti, tendendo in tal modo a creare un sensazionalismo dallo scalpore gigantesco, normalmente abituati a vederla a Parigi, nella soffitta, nel quartiere latino...

20240215_Fe_01_LorenzoCutuli_Mascherina 20240215_Fe_02_LorenzoCutuli_Dibattito

Cosa viene richiesto a un cantante d’opera quando deve e vuole immedesimarsi in un personaggio per quanto concerne la vestizione, rimanendo nello specifico del suo lavoro?
Il costumista, lo scenografo, incontra di solito il cast solo quando si avvia la messa a punto finale, in pratica iniziano le prove di regia dopo avere svolto una riunione generale, sperando che anche gli artisti siano tutti disponibili, il che non è scontato, momento in cui viene letteralmente esposta e spiegata la forma dello spettacolo. Spesso il cantante è preoccupato per l’aspetto musicale mentre oggi si chiede moltissimo quello interpretativo, assolutamente importante. Interagendo con i propri colleghi, questi narra, esprime una storia, comunica attraverso le emozioni, atteggiamento molto meno richiesto secondo i vecchi canoni e tutto ciò anche se non sembra è vincolato da come si sente nel costume che indossato gli dà un certo confort o meno ritrovandosi in una determinata disinvoltura; però molto spesso non c’è il tempo per far sì che maturi l’idea della corretta immedesimazione - come può avvenire a un attore di prosa,  più immediato - e dovendo comunque preparare il personaggio, qualche volta è inevitabile giungere necessariamente a dei compromessi.

20240215_Fe_04_CarlPhilipVonMaldeghemLorenzoCutuli

È più semplice lavorare con musicisti ormai affermati appartenenti a una generazione dell’opera lirica precedente a oggi, o con i giovani pieni di entusiasmo presumendo siano più portati a essere guidati, forse timorosi e inesperti?
Dipende; tra le mie esperienze posso citare quella con Ruggero Raimondi, personaggio di elevata statura anche umana, disposto a essere consigliato non avendo il benché minimo atteggiamento presuntuoso o insofferente. Ci sono altri interpreti più esigenti e come tale è opportuno essere a conoscenza riguardo quali difetti anche posturali intendono attenuare e coprire, come ricordo di Daniela Dessì, prematuramente scomparsa, che avendo una grande suggestione del proprio seno richiedeva un busto particolare in grado di darle una forma compatta, diversamente non avrebbe accettato di indossare un costume non idoneo a risolverle il problema. Oppure con María Siri, soprano sudamericana con la quale ho realizzato la Tosca, apparentemente gentile e tranquilla fino alla prova generale, ove se non le era fornita all’ultimo momento una parrucca o dei posticci per via di una pettinatura non di suo gradimento si sarebbe rifiutata di esibirsi, indispettendosi, condizione piuttosto rara in quanto la maggiore parte dei protagonisti preferiscono le acconciature naturali dei propri capelli. Poi ci sono giovani cantanti che pretendono di fare i costumisti e ciò può rappresentare per noi una seria complicazione gestionale, situazione avvenuta in passato creando delle controversie litigiose e spiacevoli, avendomi contestato capi di abbigliamento perfetti già cuciti e confezionati ma a loro non graditi non conoscendone nel modo più assoluto il taglio e l’esatto stile.

Quali sono i prossimi impegni professionali e quale è un’opera che sente particolarmente sua volendone fare la scenografia?
Sono docente del Corso di diploma Accademico in Scenografia e Costume presso l’”Accademia di Belle Arti Venezia” e prossimamente abbiamo in preparazione il nuovo allestimento per la ricorrenza dei settecento anni della morte di Marco Polo in programma al Teatro Malibran, attraverso il contributo di un grande maestro ed esperto della moda quale lo stilista Roberto Capucci. Nel mese di settembre sarò ingaggiato, sempre con il medesimo incarico professionale, per la messa in scena della Cenerentola di Rossini diretta dal M° Alessandro Vitiello nell’ambito del Festival “Vicenza in Lirica” sede il “Teatro Olimpico”, avvalendoci dei giovani cantanti vincitori del Concorso lirico “Tullio Serafin” giunto alla sesta edizione. Infine, la realizzazione di un progetto totalmente mio, ovvero la ripresa del Thaïs di Massenet che andrà negli Stati Uniti a Salt Clay City, approntato dal “Minnesota Opera”, contesto a cui tengo particolarmente.

Quante opportunità di lavoro sussistono nell’ambiente teatrale e con quali eventuali antagonisti occorre competere?
Abbiamo molta concorrenza e spesso pochi fondi finanziari disponibili, come tale ciò crea varie discordanze. Ottenuta una certa fama, un certo tipo di notorietà è più facile di norma mantenere un proprio standard con possibilità di collaborazioni anche importanti trattandosi però di eventi anche saltuari, alternando spesso pause a impegni. Di conseguenza molti preferiscono la didattica, l’insegnamento nelle scuole specializzate in quanto la carriera di uno scenografo costumista non è sempre costante; ascesa ove ci si arriva comunque con degli studi artistici mirati, molta gavetta come nel mio caso che ho iniziato frequentando e diplomandomi in Scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, studiando inoltre Storia dell’Arte presso l’Università di Ferrara, così come alcuni anni di DAMS, acquisendo una preparazione solida di base; ma molto importate rimane ovviamente la parte pratica costituita da tanto lavoro in palcoscenico, assistendo nomi affermati e bravi come mi è  capitato a fianco di Lele Luzzati ricordandomi sempre che prima o dopo i titoli accademici conseguiti, la sicurezza delle stesure si ottiene solo tramite la diretta esperienza dal vivo in grado di consentire risultati attendibili e convincenti.

Concludendo, cosa consiglierebbe ai giovani, o a chi è già un po’ esperto nel teatro, per intraprendere questa tipologia di attività, oggi?
Siamo in presenta di diverse offerte lavorative che un tempo non esistevano, quali concorsi, affiancamenti, eccetera, inoltre prima di iniziare, all’interno delle accademie specializzate o presso la stessa Facoltà di Architettura della facoltà di Venezia, vi è la possibilità di frequentare corsi sull’arte performativa. Oppure volendo fare il registra, consiglio la “Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi” di Milano, tutti ottimi istituti in grado di formare sul piano didattico. Poi indispensabile rimane essere molto curiosi e cercare all’interno di sé una certa creatività, andare molto a teatro, non stancarsi di guardare, osservare, essere sempre attenti alle nuove tendenze…e avere molta umiltà, condizione fondamentale in un ambiente variegato, dinamico, ma al tempo stesso difficile, dove anche se appare superfluo ricordarlo, non si finisce mai di imparare.

Crediti fotografici: immagini fornite dell'Artista
Nella miniatura in alto: un primo piano di Lorenzo Cutùli
Al centro, in sequenza: istantanee dello scenografo in attività nella "sua" Ferrara
Sotto: una fotografia del 2001 con Cutùli durante una presentazione a Ferrara del regista Carl Philip von Maldeghem






< Torna indietro

Personaggi Approfondimenti Eventi Echi dal Territorio Pagina Aperta


Parliamone
Orlando nelle trame di Alcina
intervento di Athos Tromboni FREE

20240407_Fe_00_OrlandoFurioso_MarcoBellussi_phMarcoCaselliNirmaFERRARA - Ottima messa in scena nel Teatro "Claudio Abbado" dell' Orlando Furioso di Antonio Vivaldi nella edizione critica curata da Federico Maria Sardelli e Alessandro Borin. Il maestro Sardelli era anche sul podio della brava Orchestra Barocca Accademia dello Spirito Santo di Ferrara. Quindi tre atti, così come Vivaldi ideò per la premiere al Teatro Sant'Angelo di Venezia nell'autunno del 1727.
Ottima messa in scena, oltre che per la comprovata efficacia di Sardelli nell'esecuzione del repertorio barocco, soprattutto per la visionaria regia di Marco Bellussi, coadiuvato da Fabio Massimo Iaquone (ideazione e regia video), Matteo Paoletti Franzato (scene), Elisa Cobello (costumi) e Marco Cazzola (luci).
La visionaria regia ci trasporta nel poema ariostesco (o quantomeno in ciò che del poema dell'Ariosto utilizzò a suo tempo il librettista Grazio Braccioli) dove tutto è fantascientifico
...prosegui la lettura

VideoCopertina
La Euyo prende residenza a Ferrara e Roma

Non compare il video?

Hai accettato la politica dei cookies? Controlla il banner informativo in cima alla pagina!

Echi dal Territorio
Una Tempesta molto gradevole
servizio di Athos Tromboni FREE

20240412_Fe_00_TheTempestOLIsolaIncantata_DanieleSconosciutoFERRARA - Difficile assistere oggi a qualche masque messo in scena nei nostri teatri, nonostante la freschezza musicale e la bellezza di questi veri capisaldi della più radicata cultura musicale britannica; il masque era in auge prima dello "spodestamento" operato anche in Gran Bretagna dall'opera settecentesca italiana o in stile italiano. Ebbene
...prosegui la lettura

Echi dal Territorio
Xtra per tre
redatto da Athos Tromboni FREE

20240411_Fe_00_FerraraMusicaXtra_NicolaBruzzoFERRARA - Si chiama "Xtra" - un nome avveniristico - ma sarà fatta di musica da grande repertorio cameristico. È la nuova rassegna di Ferrara Musica, ideata per dare una ribalta a formazioni e musicisti solisti di grande talento. Ad illustrare il programma sono intervenuti l'assessore alla Cultura del Comune di Ferrara, Marco Gulinelli, il curatore
...prosegui la lettura

Opera dal Centro-Nord
Quel Don Pasquale sempre fresco
servizio di Simone Tomei FREE

20240325_Fi_00_DonPasquale_MarcoFilippoRomano_phMichele MonastaFIRENZE - Quello che è stato ritorna dicevano sempre i nostri vecchi. Ed è proprio così: in un momento non facile per il Teatro del Maggio, l’idea di rispolverare una vecchia produzione di Don Pasquale di Gaetano Donizetti si è rivelata una scelta molto azzeccata che ha riportato indietro nel tempo i più veterani melomani. La riproposizione dello spettacolo
...prosegui la lettura

Opera dal Nord-Ovest
Beatrice di Tenda da visibilio
servizio di Simone Tomei FREE

2040325_Ge_00_BeatriceDiTenda_AngelaMeadeGENOVA – Procede con scelte azzeccate e particolarmente ricercate la stagione operistica del Teatro Carlo Felice di Genova con un altro capolavoro belliniano, Beatrice di Tenda. Sono già due stagioni che le opere del catanese compaiono nel cartellone del teatro genovese: nel 2021 Bianca e Fernando – secondo l’edizione riservata proprio al teatro ligure
...prosegui la lettura

Opera dal Nord-Est
Nabucco fra Oren e Del Monaco
servizio di Rossana Poletti FREE

20240324_Ts_00_Nabucco_GiancarloDelMonacoTRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. L’avventura del Nabucco in scena in questi giorni al Teatro Verdi di Trieste comincia con una conferenza stampa, nella quale Daniel Oren, maestro concertatore e direttore, ha espresso che questo terzo titolo di Giuseppe Verdi, suo primo grande successo, è molto importante per il popolo ebraico, «... per
...prosegui la lettura

Opera dal Nord-Est
Nel Campielo xe bel quel che piase
servizio di Athos Tromboni FREE

20240318_Vr_00_IlCampiello_FrancescoOmassini_phEnneviVERONA - Fu così che per la prima volta in assoluto Il Campiello di Ermanno Wolf-Ferrari andò in scena nel Teatro Filarmonico di Verona. E fu così che alla "prima" venne accolto da un pubblico numeroso con molti minuti di applausi a fine recita e con vere ovazioni per alcuni protagonisti di quella commedia musicale. Chissà se le cronache del futuro, parlando del
...prosegui la lettura

Opera dal Centro-Nord
Un Trovatore quasi disastro
servizio di Simone Tomei FREE

20240317_Lu_00_IlTrovatore_MatteoDesole_phAugustoBizziLUCCA – Il trovatore di Giuseppe Verdi chiude la stagione lirica 2023/2024 del Teatro del Giglio di Lucca. Si tratta di una coproduzione che vede come attori - oltre l’Istituzione lucchese - la Fondazione Teatri di Piacenza, la Fondazione Teatro Comunale di Modena, la Fondazione Teatro Goldoni di Livorno il Teatro dell’Opera Giocosa di Savona.
...prosegui la lettura

Eventi
Vi presentiamo La Bohčme
servizio di Angela Bosetto FREE

20240316_Vr_00_LaBoheme_2024VERONA – Dopo tredici anni di assenza è ufficialmente partito il conto alla rovescia: la prossima estate La Bohème di Giacomo Puccini tornerà in Arena durante il 101° Festival lirico; il capolavoro di Puccini verrà rappresentato il 19 e il 27 luglio 2024 con la direzione di Daniel Oren.
Trattandosi di una nuova produzione di Fondazione Arena
...prosegui la lettura

Opera dal Nord-Ovest
Idomeneo da manuale
servizio di Simone Tomei FREE

20240227_Ge_00_Idomeneo_AntonioPoliGenova – L’ Idomeneo di Wolfgang Amadeus Mozart è un capolavoro che incanta con la sua profonda drammaticità e la sua sublime bellezza musicale. La trama, ambientata nell'antica Grecia, ruota attorno al re Idomeneo, il quale, dopo essere stato salvato da un naufragio grazie all’aiuto divino, si trova costretto a sacrificare suo figlio
...prosegui la lettura

Eventi
Il 35° nel segno della solidarietā
servizio di Athos Tromboni FREE

20240225_Ra_00_RavennaFestival2024_LogoRAVENNA - il Teatro Alighieri era gremito di pubblico, giornalisti, operatori video e radio per la presentazione della 35.ma edizione di Ravenna Festival 2024, che si svolgerà dall’11 maggio al 9 luglio e farà registrare oltre 100 alzate di sipario; gli artisti coinvolti sono più di mille, dai grandi nomi della musica classica e del canto lirico, fino ad alcuni "menestrelli"
...prosegui la lettura

Opera dall Estero
Grande Das Rheingold in piccolo spazio
servizio di Ramón Jacques FREE

20240222_00_LosAngeles_DasRheingold _GustavoDudamelLOS ANGELES (USA) - La sala concerti Walt Disney Hall, sede dell’orchestra Los Angeles Philharmonic, è situata nel cuore della città e ha festeggiato nel 2023 i suoi vent'anni (è stata inaugurata il 23 ottobre 2003). E’ stata progettata e realizzata con la supervisione dal famoso architetto e designer canadese-americano Frank Gehry (1929)
...prosegui la lettura

Opera dal Centro-Nord
Ecco la Butterfly del fiasco
servizio di Simone Tomei FREE

20240219_Lu_00_MadamaButterfly_AlessandroDAgostiniLUCCA – Al Teatro del Giglio approda con grande apprezzamento del pubblico la versione bresciana di Madama Butterfly di Giacomo Puccini (datata 28 maggio 1904) dopo che il clamoroso fiasco del Teatro alla Scala di qualche mese prima, indusse il compositore a rimettere le mani sulla partitura. La scelta dell’adattamento bresciano per il Teatro del
...prosegui la lettura

Opera dal Nord-Est
Arianna tra il buffo e il commovente
servizio di Rossana Poletti FREE

20240218_Ts_00_AriannaANasso_SimoneSchneider_phFabioParenzanTRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”.  Ci è voluto Richard Strauss e la sua Arianna a Nasso per far comprendere quanto poco interessasse a certi ricchi la realizzazione di uno spettacolo, quanto poco comprendessero le dinamiche che stanno attorno e dentro la preparazione di un lavoro teatrale.
«Pago e voglio quello che
...prosegui la lettura

Personaggi
Incontro con Lorenzo Cutųli
servizio di Edoardo Farina FREE

20240215_Fe_00_LorenzoCutuliFERRARA - Il 100° anniversario dalla morte di Giacomo Puccini rappresenta un’occasione per commemorare e ripercorrere la vita e la carriera di uno dei più grandi musicisti italiani.  Le sue Opere, ancora oggi, continuano a essere rappresentate sui palcoscenici più prestigiosi del mondo, celebrando lo straordinario valore artistico delle composizioni
...prosegui la lettura

Opera dal Nord-Est
Il Barbiere eccellente
servizio di Nicola Barsanti FREE

20240209_Ve_00_IlBarbiereDiSiviglia_BepiMorassiVENEZIA - Se pensiamo al fascino di un teatro risorto per più di una volta dalle proprie ceneri, e vi aggiungiamo la suggestione di esservi dentro nel vivo del carnevale della “Serenissima” non può venire in mente un gioiello della produzione rossiniana: Il barbiere di Siviglia. Ed è proprio a quest’opera che abbiamo assistito, la seconda in cartellone
...prosegui la lettura

Opera dal Centro-Nord
Manon Lescaut e il gesto della Lyniv
servizio di Nicola Barsanti FREE

20240202_Bo_00_ManonLescaut_OksanaLynivBOLOGNA - Il Teatro Comunale Nouveau inaugura la propria stagione operistica 2024 con il primo vero e proprio gioiello della produzione pucciniana: Manon Lescaut. Ottima scelta per onorare il centenario della morte del compositore lucchese, avvenuta il 29 novembre del 1924 a Bruxelles.  La Manon Lescaut rappresenta per la carriera
...prosegui la lettura

Echi dal Territorio
Bologna Festival numero 43
redatto da Athos Tromboni FREE

20240201_Bo_00_BolognaFestival_TeodorCurrentzis_phAlexandraMuravyevaBOLOGNA - La 43.esima edizione di Bologna Festival 2024, da marzo a novembre, presenta alcuni dei più interessanti direttori dell’odierna scena musicale quali Teodor Currentzis, per la prima volta a Bologna con la sua orchestra musicAeterna, Vladimir Jurowski con la Bayerisches Staatsorchester e Paavo Järvi con la Die Deutsche
...prosegui la lettura

Jazz Pop Rock Etno
Jazz e altro allo Spirito
redatto da Athos Tromboni FREE

20240129_Fe_00_IlGruppoDei10_TutteLeDirezioni_FrancoFasano.JPGFERRARA - Varato il calendario dei concerti "Tutte le Direzioni in Winter&Springtime 2024", organizzata da Il Gruppo dei 10 con qualche novità e collaborazione in più rispetto ai precedenti. La location è (quasi sempre) la stessa: il ristorante lo Spirito di Vigarano Mainarda (Ferrara), nell’intimo tepore delle sue suggestive sale, immerso nella
...prosegui la lettura

Opera dal Centro-Nord
La bohčme visual della Muti
servizio di Athos Tromboni FREE

20240127_Fe_00_LaBoheme_ElisaVerzier_phFabrizioZaniFERRARA - Suggestivo l'allestimento di La bohème di Giacomo Puccini curato da Cristina Mazzavillani Muti per il Teatro Alighieri di Ravenna, approdato ieri sera al Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara. Pubblico della grandi occasioni ("sold-out" si dice oggi, con un inglesismo ormai sostitutivo di "tutto esaurito" d'italiana fattura); pubblico
...prosegui la lettura

Opera dal Nord-Ovest
Don Pasquale allestimento storico
servizio di Nicola Barsanti FREE

20240127_To_00_DonPasquale_NicolaAlaimo_phAndreaMacchiaTORINO - Il titolo designato per l’inaugurazione del cartellone d’opera 2024 del Teatro Regio di Torino è il Don Pasquale di Gaetano Donizetti. Qui riproposto nel fortunato allestimento della fine degli anni '90 del Novecento, firmato da uno dei maestri della drammaturgia musicale italiana: il regista, scrittore e giornalista Ugo Gregoretti, la cui regia
...prosegui la lettura

Jazz Pop Rock Etno
Jazz Club Ferrara 45 concerti
redatto da Athos Tromboni FREE

20240124_Fe_00_JazzClub_GennaioMaggio2024FERRARA - Dal 26 gennaio 2024, prende il via al Torrione San Giovanni la seconda parte della 25.ma stagione di Ferrara in Jazz. Grandi nomi del jazz internazionale e largo spazio ai giovani, per complessivi 45 concerti accompagnati da eventi culturali collaterali, realizzati con il contributo del Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune
...prosegui la lettura

Opera dal Nord-Est
Bolena e Seymur destino congiunto
servizio di Rossana Poletti FREE

20240123_Ts_00_AnnaBolena_SalomeJicia_phFabioParenzanTRIESTE – Teatro Verdi. Nell’ Anna Bolena di Gaetano Donizetti, in scena al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, primeggia la qualità del cast. Un gruppo di cantanti straordinari, che contribuiscono in modo determinante al buon esito della rappresentazione. Se si eccettua qualche piccola quasi impercettibile incertezza nel primo atto la prova
...prosegui la lettura

Opera dal Nord-Ovest
Haroutounian una Butterfly di riferimento
servizio di Simone Tomei FREE

20240121_Ge_00_MadamaButterfly_phMarcelloOrselliGENOVA – Prosegue con successo la stagione del Teatro Carlo Felice grazie ad una bellissima produzione dell’opera “nipponica” di Giacomo Pucccini, Madama Butterfly. Il contesto scenico-registico firmato da Alvis Hermanis si sviluppa in uno spettacolo sostanzialmente classico e iconografico dove l’immagine stereotipata del Giappone
...prosegui la lettura

Opera dal Centro-Nord
Un Trovatore cosė cosė
servizio di Nicola Barsanti FREE

20240121_Li_00_IlTrovatore_MatteoDesole_phAugustoBizziLIVORNO - Torna a distanza di 50 anni di assenza al Teatro Goldoni e 27 anni dopo la sua ultima apparizione nella città di Livorno (ma fu al Teatro La Gran Guardia) Il trovatore, uno dei titoli più amati di Giuseppe Verdi. Un ritorno tanto atteso che non convince, pertanto inferiore alle aspettative. Gli anelli deboli di questa produzione riguardano
...prosegui la lettura

Opera dal Centro-Nord
Barbiere di Siviglia stratosferico
servizio di Nicola Barsanti FREE

20240120_Pr_00_IlBarbiereDiSiviglia_DiegoCeretta_RobertoRicciPARMA - Il Teatro Regio di Parma inaugura il cartellone d’opera del 2024 con il fiore all’occhiello di Gioacchino Rossini: Il Barbiere di Siviglia. Com’è noto ai più, nel 1782 Giovanni Paisiello scrisse un’opera dallo stesso titolo e con lo stesso soggetto, da qui la decisione del maestro di Pesaro di intitolare la sua nuova composizione (almeno in un primo
...prosegui la lettura


Questo sito supporta PayPal per le transazioni con carte di credito.


Gli Amici della Musica giornale on-line dell'Uncalm
Via San Giacomo 15 - 44122 Ferrara (Italy)
direttore Athos Tromboni - webmaster byST
contatti: redazione@gliamicidellamusica.it - cell. +39 347 4456462
Il giornale č iscritto al ROC (Legge 249/1997) al numero 2310