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Festival della Valle d'Itria edizione 2021 con le grandi voci della lirica e grandi bacchette

Opere, concerti, Lieder a Martina Franca

redatto da Valentina Anzani

Pubblicato il 15 Maggio 2021

210515_MartinaFranca_00_Festival2021_AlbertoTriolaMARTINA FRANCA (TA) -  Sono in programma 20 serate musicali per la 47.ma edizione del Festival della Valle d'Itria, che si svolgerà  dal 17 luglio al 5 agosto 2021 a Martina Franca. "Fiat lux" è il titolo della manifestazione di quest'anno. Le locations (come si dice sempre più spesso oggi) sono quelle consolidate dalle edizioni precedenti: il Palazzo Ducale, il Chiostro di San Domenico e le antiche masserie della Valle, nel rispetto dei protocolli antiCovid che saranno in vigore al momento.  Qui si alterneranno i grandi nomi della lirica fra rari titoli d’opera, oratori, recital e concerti sinfonici, in un programma ideato dal direttore artistico Alberto Triola e dal direttore musicale Fabio Luisi, e approvato dalla Fondazione Paolo Grassi, ente promotore del Festival, presieduta da Franco Punzi.
«Il cartellone – commenta Alberto Triola – delinea un leggibilissimo percorso storico e culturale che prende le mosse dal barocco napoletano di Alessandro Scarlatti e Nicola Porpora per arrivare al Classicismo viennese di Franz Joseph Haydn e quindi fino a Franz Schubert. Ma le opere musicali proposte aprono ad una lettura in cui possono essere trovati agganci e rimandi alla condizione attuale in cui l’uomo e le società si stanno dibattendo, a partire dall’evidenza più lampante: "Fiat lux" è quel nuovo inizio, dato dalla necessità impellente di un’autentica ri-creazione del mondo, che presuppone il fallimento, il naufragio e di conseguenza l’abbandono di quello fino ad oggiconosciuto, che ci si rivela ad un tratto irrimediabilmente e sorprendentemente vecchio o che, dualmente, fa scoprire noi tragicamente inadeguati.»

La Creazione di Franz Joseph Haydn (17, 23 e 31 luglio)
Serata inaugurale, come da tradizione, nell’Atrio del Palazzo Ducale – dove sarà allestita anche quest’anno la platea nel pieno rispetto delle normative di sicurezza – con La Creazione di Haydn, affidata alla bacchetta di Fabio Luisi e proposta nella versione in italiano a cura di Dario Del Corno, rivista per l’occasione da Filippo Del Corno. A Martina Franca l’oratorio di Haydn, su libretto del barone Gottfried van Swieten - ispirato oltre che alle pagine del Libro della Genesi, al Paradise Lost di Milton (1667) - sarà presentato in forma scenica con la regia di Fabio Ceresa, le scene di Tiziano Santi e i costumi di Gianluca Falaschi. Per questa produzione si rinnova la collaborazione con l’Orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari, mentre debutta a Martina Franca il Coro Ghislieri, gruppo in residenza permanente al Centro di Musica Antica della Fondazione Ghislieri di Pavia, considerato oggi una della realtà italiane più originali nel campo della musica storicamente informata, diretto da Giulio Prandi. Nel cast nel ruolo di Rafael Alessio Arduini, per la coppia Adamo ed Eva, due giovani artisti dell’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti”: il baritono catalano Jan Antem e il soprano Sabrina Sanza. Le coreografie saranno eseguire dai danzatori della Fattoria Vittadini.
«Il progetto del Festival della Valle d’Itria del 2021 con l’esecuzione, in forma scenica, dell’oratorio La Creazione di Haydn – sottolinea il direttore musicale Fabio Luisi – è estremamente interessante, ardito nella volontà di affiancare alla musica una visualizzazione teatrale, ed appartiene al DNA del Festival, che da sempre aggancia il repertorio belcantistico italiano alle esperienze europee che da esso derivano. Sappiamo che le opere liriche di Haydn, assai numerose del resto, peccano di carenze drammaturgiche, nonostante siano spesso esuberanti di valori musicali. Non essendo necessariamente legata ad una drammaturgia teatrale, ma ad una preesistente biblico-storica, La Creazione si presta all’esplorazione di una vocalità decisamente mediterranea adeguata all’ambiente musicale asburgico e mitteleuropeo. Inoltre questo progetto, da un punto di vista personale, mi riporta agli anni degli esordi direttoriali, nei quali, proprio a Martina Franca, ebbi il privilegio, sotto la direzione artistica di Rodolfo Celletti, di cimentarmi in questo capolavoro, allora, come oggi, nella traduzione di Dario dal Corno, effettuata su nostra richiesta.»

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La Griselda di Alessandro Scarlatti (24, 29 luglio e 1 agosto)
Composta su un libretto del 1701 di Apostolo Zeno e basata sull’ultima novella del Decameron di Boccaccio, La Griselda di Alessandro Scarlatti sarà in scena a Palazzo Ducale (24, 29 luglio e 1agosto) nell’anno del trecentesimo anniversario del debutto, avvenuto al Teatro Capranica di Roma nel 1721. Alla guida dell’orchestra La Lira di Orfeo – ensemble votato al repertorio profano barocco – e del Coro Ghisleri, sarà il direttore greco Georg Petrou, che ritorna a Martina Franca dopo il successo del 2019 ottenuto con L’Orfeo di Porpora. La regia di La Griselda sarà firmata da Rosetta Cucchi, con le scene di Tiziano Santi e i costumi di Claudia Pernigotti. Griselda sarà il sopranoCarmela Remigio, che festeggia il quarto debutto consecutivo a Martina Franca, Festival in cui ha affrontato – riscuotendo grandi successi di pubblico e critica – ruoli estremamente differenti (tanto per citare: Armida nel Rinaldo di Haendel/Leo, Ecuba nell’omonima opera di Manfroce e Arianna nell’Arianna a Nasso di Strauss). Un altro atteso ritorno è quello del controtenore Raffaele Pe che sarà Gualtiero. Completano il cast vocale gli specialisti del repertorio come Francesca Ascioti Ottone), Giuseppina Bridelli (Roberto) e Krystian Adam (Corrado).

L'Angelica di Nicola Porpora (30 luglio e 3 agosto)
Terzo titolo al Palazzo Ducale sarà L’Angelica, serenata di Nicola Porpora del 1720, composta sul primo libretto firmato da Pietro Metastasio, tratto dalle gesta eroiche narrate nell’Orlando furioso di Ludovico Ariosto. Il progetto, coprodotto con lo Staatstheater di Mainz, sarà ideato da Gianluca Falaschi, costumista che ha creato abiti di scena per i teatri più importanti del mondo, al suo debutto assoluto nella regia. Sarà Federico Maria Sardelli, una delle bacchette più apprezzate per l’interpretazione del repertorio barocco, a dirigere la Lira di Orfeo e un cast che vede nel ruolo di Orlando il mezzosoprano Teresa Iervolino e in quello di Angelica Francesca Aspromonte. Nel trio pastorale di Licori, Titiro e Tirsi ci saranno rispettivamente Gaia PetroneSergio Foresti e Barbara Massaro.

Winterreise di Franz Schubert (4 agosto)
Sempre al Palazzo Ducale sarà eseguita in forma scenica una delle composizione più celebri di Franz Schubert, il ciclo di Lieder Winterreise (“Viaggio d’inverno”): 24 brani per voce e pianoforte su testi poetici di Wilhelm Müller che a Martina Franca saranno affidati al baritono austriaco Markus Werba e al pianista e direttore d'orchestra Michele Gamba. La messa in scena sarà ideata da Libero Stelluti (già applaudito dal pubblico del Festival di Martina Franca per le regie firmate col gruppo "Eco di fondo" delle produzioni Altri canti d’Amor e Il Trionfo dell’onore, nonché dello spettacolo all’Ateneo Bruni La rana e le nuvole).

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Concerti vocali e altre iniziative
Saranno le grandi voci a completare il cartellone della 47a edizione della manifestazione martinese.
Il soprano americano Angela Meade, al suo debutto al Festival, sarà la protagonista di un recital che si terrà il 18 luglio.
È confermato anche per questa edizione il ciclo di recital nelle masserie storiche della Valle d’Itria “Il canto degli ulivi”: quattro appuntamenti con protagoniste altrettante voci femminili fra le più ricercate e raffinate del panorama europeo. Si inizia il 20 luglio con il soprano Julie Fuchs, quindi si prosegue con i mezzosoprani Vivica Genaux (25 luglio) accompagnata dalla Enea Barock Orchestra diretta da Valeria Montanari; ed inoltre Marianna Pizzolato (27 luglio) e Veronica Simeoni (28 luglio ).
La rassegna “Il canto degli ulivi” (format che ha sostituito “L’opera in masseria” a seguito delle restrizioni sanitarie) è uno degli appuntamenti più richiesti dal pubblico, oltre ad uno dei più identificativi dell’esperienza al Festival della Valle d’Itria, in cui le ricchezze del territorio si uniscono alla natura più profonda della manifestazione, quella delle voci e della tradizione del belcanto.
Ad accompagnare il Festival in questa rassegna, per il terzo anno consecutivo, ci sarà il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria che offrirà al pubblico, al termine di ogni spettacolo, delle degustazioni di una delle produzioni vinicole doc fra le più apprezzate.
La sera del 2 agosto sarà assegnato il tradizionale Premio del Belcanto “Rodolfo Celletti” al celebre direttore d’orchestra Richard Bonynge, protagonista di storiche e ormai leggendarie esecuzioni e incisioni del repertorio belcantistico insieme alla compianta Joan Sutherland, sua compagna di vita e alla quale sarà esteso, in memoria, il riconoscimento. Dopo la premiazione il Concerto del Belcanto con protagonista una delle interpreti più apprezzate di oggi, il soprano Lisette Oropesa con l’Orchestra del Teatro Petruzzelli diretta da Christopher Franklin.
Un altro appuntamento immancabile per il pubblico martinese è il Concerto per lo spirito (26 luglio) nella cornice barocca della Basilica di San Martino. Quest’anno protagonista sarà la musica sacra di Scarlatti e Porpora affidata a Raffaele Pe e al Coro Ghislieri, accompagnati dai musicisti di La Lira di Orfeo diretti da Giulio Prandi.
Al Chiostro di San Domenico due omaggi a compositori di cui ricorrono gli anniversari: nel cinquantesimo della morte di Igor Stravinskij, il 19 luglio, il Duo pianistico Gromoglasova eseguirà pagine del compositore russo, oltre che di Darius Milhaud e di Béla Bartók; il 21 e il 22 luglio, appuntamento con la produzione in forma semiscenica di Le dernier sorcier, opera da salotto della compositrice francese Pauline Viardot, nel bicentenario della nascita. La partitura, scritta con finalità didattiche e dimostrative delle potenzialità della tecnica belcantistica, sarà eseguita dai giovani artisti dell’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti”. La supervisione della preparazione musicale del progetto è affidata a Carmen Santoro e concertatore al pianoforte sarà Curro Soriano. Il regista Davide Garattini Raimondi curerà la parte scenica della produzione, in un progetto che si colloca al centro di una coproduzione internazionale con il Festival Littleopera di Zamora.
Il Festival della Valle d’Itria saluterà il pubblico il 5 agosto al Palazzo Ducale con un concerto conclusivo dedicato alla  musica di Astor Piazzolla nel centenario della nascita: protagonista il tenore Joseph Calleja, al suo debutto a Martina Franca, accompagnato dal virtuosismo del bandoneon, Mario Stefano Pietrodarchi e dall’Orchestra ICO della Magna Grecia diretta da Gianluca Marcianò.

Notizie utili
Continuano le partnership con le maggiori aziende del territorio che, visto soprattutto il particolare momento, hanno deciso supportare la missione sociale e culturale promossa del Festival. Per l’edizione 2021 è già possibile annunciare la conferma di tre realtà territoriali, alle quali altre se ne aggiungeranno nelle prossime settimane: oltre al Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria, sosterranno la manifestazione martinese Masseria Torre Maizza / A Rocco Forte Hotel, “Platinum Partner” della 47a edizione, e Rolex, che sceglie di promuovere la propria immagine sulle pubblicazioni del Festival.
La vendita dei biglietti sarà aperta il 14 maggio 2021 sul sito www.festivaldellavalleditria.it su quello di Vivaticket e negli oltre suoi 700 punti vendita presenti in tutta Italia. I biglietti avranno un costo da 20 a 70 euro. Anche per la 47.ma edizione è attiva per tutti gli spettacoli, ad eccezione della serata inaugurale del 17 luglio, la riduzione del 50% per i residenti di Martina Franca e per gli under 30. Confermata la riduzione del 20% per gli over 65 e per i gruppi.
Tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 21,00 salvo diverse disposizioni governative legate al contenimento della pandemia.

Crediti fotografici: Ilas Sakalak, Francesco Squesglia, Die Frau, Mapi Rizzo, Maria Giovina Russo, Noah Shaye, Mirco Panaccio, Michele Monasta e Ufficio stampa Festival della Valle d'Itria Martina Franca
Nella miniatura in alto: Alberto Triola, direttore artistico del Festival
Al centro: una suggestiva immagine degli strumenti a fiato dell'Orchestra ICO della Magna Grecia
Sotto in sequenza: Fabio Luisi, Federico Maria Sardelli, Alessio Arduini, Angela Meade, Christopher Franklin, Fabio Ceresa, Francesca Ascioti, George Petrou, Gianluca Falaschi, Giulio Prandi, Giuseppina Bridelli, Joseph Calleja, Julie Fuchs, Lisette Oropesa, Marianna Pizzolato, Markus Werba, Gaia Petrone, Raffaele Pe, Carmela Remigio, Rosetta Cucchi, Veronica Simeoni e Vivica Geneaux






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Ottima messa in scena, oltre che per la comprovata efficacia di Sardelli nell'esecuzione del repertorio barocco, soprattutto per la visionaria regia di Marco Bellussi, coadiuvato da Fabio Massimo Iaquone (ideazione e regia video), Matteo Paoletti Franzato (scene), Elisa Cobello (costumi) e Marco Cazzola (luci).
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