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Andata in scena in unica serata l'opera buffa di Gioachino Rossini seconda solo al Barbiere |
Cenerentola capolavoro di provincia |
servizio di Athos Tromboni |
Pubblicato il 01 Settembre 2021 |
CENTO (FE) – Giungendo a Cento sulla strada provinciale che collega Ferrara con il territorio bolognese si passa davanti a “La Pandurera” un tempo fabbrica di lavorazione dei pomodori e oggi secondo teatro della città (lo storico Teatro Borgatti è ancora in fase di restauro) e poco distante si giunge all’antica Rocca, fortificazione medievale difensiva, costruita per volere del vescovo di Bologna nel 1378, quando il territorio centese, prima delle riforme ottocentesche introdotte con l’unità d’Italia e prima dei provvedimenti mussoliniani risolutivi del 1929, apparteneva proprio a Bologna e non a Ferrara. I manuali dicono che, contrariamente ad altri castelli, il complesso architettonico della Rocca centese non venne edificato su strutture militari preesistenti, ma venne progettato e costruito per volontà politica allo scopo di controllare e difendere la popolazione centese.
Riportiamo una notizia presa pari pari dai citati manuali: «... alla fine del Trecento, il contado di Bologna venne devastato da una serie di guerre ed epidemie, che causarono una grave crisi economica e demografica: scoppiarono numerose rivolte ovunque, anche a Cento, e nel 1375 i cittadini centesi guidati da Bertrando Bonnevalle, stanchi del malgoverno dei vescovi, uccisero tutti i vicari pontifici e ne bruciarono il palazzo. In seguito alle proposte di pace avanzate dallo Stato Pontificio i centesi, come tutto il territorio bolognese, accettarono di riconoscere l'autorità del Papa (rappresentato da Giovanni da Legnano) ma a patto di ottenere una grande autonomia locale. Così i lavori di costruzione della Rocca, simbolo dell’autonomia centese e della volontà di difesa della acquisita autonomia, iniziarono a partire dal giugno 1378 e vennero completati in pochi anni, grazie anche alla collaborazione del sopraggiunto esercito bolognese mandato per dirigere e partecipare ai lavori di costruzione Secondo la tradizione, nel 1597 un'immagine sacra della Madonna, risalente al 1460, avrebbe sanguinato dopo che un soldato, acquartierato nella Rocca, l'aveva colpita con una freccia. La stessa immagine, divenuta oggetto di venerazione, avrebbe fermato il colera l'8 luglio 1855, inoltre avrebbe preservato il territorio di Cento dai bombardamenti angloamericani nel 1944. Il dipinto è attualmente custodito nel vicino santuario della Beata Vergine della Rocca. A seguito dell'unità d’Italia questa fortificazione medievale passò allo Stato italiano, che la utilizzò come prigione fino al 1969, per detenuti politici e banditi. All'interno delle celle, situate nel mastio, si trovano ancora iscrizioni che documentano la provenienza dei detenuti.»
Difficile non ricordare questo dato storico quando si giunge nel piazzale della Rocca e si volge il naso verso l’alto. Oggi quel complesso monumentale, di proprietà del Comune di Cento, è utilizzato per ospitare varie manifestazioni culturali. In questo ambito, martedì 31 agosto 2021 lo staff del Teatro Borgatti ha allestito e mandato in scena una piacevole “edizione da camera” dell’opera La Cenerentola di Gioachino Rossini. Prenotazione obbligatoria, misurazione della temperatura all’ingresso e controllo del Green-pass come da normativa, hanno accolto un buon numero di spettatori opportunamente distanziati nel cortile interno della Rocca: l’accoglienza si è svolta in maniera celere e ordinata, gentilissimi gli addetti ai controlli; lo spettacolo ha così avuto inizio in una serata decisamente fredda per essere agostana.

Dicevamo “edizione da camera”: sì, perché il musicista (e buon tenore) Andrea Bianchi ha provveduto a una riduzione della partitura orchestrale, adattandola a un sestetto composto da cinque fiati e un armonium: il complesso da camera era formato, oltre che da Bianchi che dirigeva e sedeva all’armonium, dai flautisti Francesco Aldi e Mariangela Lontani, dall’oboista Nicola Medici, dal clarinettista Giovanni Polo e dal fagottista Vittorio Ordonselli. Ma se l’orchestra era stata ridotta a sestetto, le parti vocali erano integrali, compresi i recitativi. Quindi una edizione integrale della “Cenerentola da camera”. Probabilmente impallidiranno i puristi rossiniani, potrebbero anche ironizzare sull’intera operazione; ma non lo farebbero se anziché giudicare senza aver partecipato, fossero invece stati presenti alla serata, meritevole di essere citata quale evento che si può ricordare come “piccolo capolavoro di provincia”. A rendere effettivo il piccolo capolavoro di provincia, oltre alla certosina riduzione a sei parti della partitura orchestrale, dovuta a Bianchi, hanno contribuito i bravi cantanti solisti, il Coro Colsper (per esteso: Coro Lirico e Sinfonico dell’Emilia Romagna), la regia frizzante e fantasiosa di Giovanni Dispenza che si è avvalsa dei bei costumi di Franz Moser e della scenografia essenziale ma evocativa di Alessandro Ramin (un grande ovale con il ritratto di Gioachino Rossini campeggiava su una parete, quando la scena si svolgeva negli interni del castello di Montefiascone). Quello che ci ha sorpreso e soprattutto allietato è stato l’ottimo sincronismo vocale e la trasparenza musicale di tutti i concertati dell’opera, che sono numerosi, dove l’intreccio delle voci soprattutto in quest’opera di Rossini, è fondamentale per trasmutare la parola sillabata in musica pura: coro e solisti si sono prodigati in una prestazione veramente superlativa, considerando che a parte i cenni essenziali lanciati di tanto in tanto da Bianchi, hanno dovuto cantare e recitare non in maniera statica, ma in continuo movimento, sia sul palcoscenico, sia in platea, e tutto ciò senza l’aiuto né di un direttore d’orchestra in predella, né di un direttore di coro tra le quinte. Tutti preparati in maniera convincente, ma soprattutto “convinta”, che lo spettacolo s’ha da fare e ha da essere bello e gradevole al di là delle risorse economiche esigue messe a disposizione; e al di sopra dello scetticismo dei soliti puristi.


Fra i cantanti citiamo prima di tutto il mezzosoprano Camilla Antonini (secondo noi, potrebbe cantare efficacemente anche tutti i ruoli da soprano-falcon) che ha saputo dare vivacità e vocalità appropriata al personaggio di Angelina, la Cenerentola dell’opera: attrice di buona scuola, si è fatta apprezzare soprattutto vocalmente: da noi attesa con curiosità per il rondò finale, Nacqui all’affanno e al pianto, vera aria di bravura, ha soddisfatto le nostre aspettative, senza strafare nelle agilità ma adattandole con ottima tecnica alle proprie specifiche caratteristiche. Citiamo poi, sopra di tutti, il basso Alberto Bianchi Lanzoni, impegnato qui in un ruolo buffo (Don Magnifico) propugnatore delle risate a scena aperta del pubblico per la sua mimica e la caratterizzazione del Barone di Montefiascone; ma Bianchi Lanzoni è da apprezzare soprattutto per il suo protagonismo vocale, dimostratosi adattabile non solo ai personaggi ieratici e tenebrosi dell’opera romantica, ma anche per i ruoli di carattere propri dell’opera buffa, da Mozart a Cimarosa, da Rossini a Donizetti. Ottimo il Dandini di Nicola Ziccardi un baritono dall’emissione morbida e sempre tecnicamente controllata. Brave Paola Matarrese e Serena Dominici nei ruoli buffi e paradossali di Clorinda e Tisbe risolti con una mimica esuberante e coerente con quella che il regista ha voluto per il loro papà Don Magnifico. Bella impressione ci ha fatto anche il tenore acuto Stefano Colucci (Don Ramiro) convincente nello squillo e molto sicuro di sé nella recitazione. Infine, ma non per ultimo, un bel complimento anche al basso cantante Matteo D’Apolito che ha saputo infondere al ruolo un po’ misterioso di Alidoro una credibilità scenica e vocale veramente da applausi (la nostra vicina di sedia l’ha paragonato al personaggio della Fata della fiaba, dicendo non a sproposito che lui era il Fato…). Al termine della serata (il pubblico ha resistito nonostante la lunghezza dell’opera allestita integralmente e nonostante il freddo: mano a mano che avanzava la notte, il freddo si faceva sempre più intenso) non sono mancati applausi convinti e ovazioni indirizzate ai protagonisti, ma soprattutto a Bianchi Lanzoni e a Bianchi (entrambi centesi) accolti più che bene dal pubblico locale. Meritatamente.


Crediti fotografici: Fototeca gli Amici della Musica.Net Nella miniatura in alto: il musicista e tenore Andrea Bianchi Sotto: una bella panoramica dell’antica Rocca di Cento Al centro in sequenza: Camilla Antonini (Angelina, la Cenerentola); ancora la Antonini con Matteo D’Apolito (Alidoro); Serena Dominici (Tisbe), Alberto Bianchi Lanzoni (Don Magnifico) e Paola Matarrese (Clorinda); Serena Dominici, Camilla Antonini, Paola Matarrese Sotto: ancora la Antonini con Stefano Colucci (Don Ramiro) In fondo: una bella panoramica sulla scena finale con rondò di La Cenerentola
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Flatlandia del fatto percettivo
intervento di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - Una favola in musica. Anzi una fantafavola quella messa in scena dal Teatro Sociale di Rovigo in prima esecuzione assoluta, venerdì 9 maggio (per il Teatro Ragazzi) e domenica 11 maggio 2025 (per gli abbonati alla stagione d'opera): Flatlandia è un'opera multimediale in 1 atto - recita il sommarietto - liberamente ispirata al racconto fantastico a più dimensioni di Edwin A. Abbott, scrittore, teologo e pedagogista britannico vissuto a cavallo fra Ottocento e Novecento. Ma proprio perché è stata realizzata come opera multimediale su libretto di Andrea Vivarelli con musiche di scena originali di nove autori viventi, lo spettacolo si presta ad alcune considerazioni relative alla storia e allo sviluppo del teatro musicale. Dunque, in principio (verso la fine del XVI secolo) era il canto con accompagnamento di strumenti cordofoni l'elemento principale, dove la voce nel "recitar cantando" era fondamentale per una rappresentazione ligia alla teoria degli affetti. Poi venne il Settecento: e Galuppi, Alessandro Scarlatti, Händel
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Eventi
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Festival Puccini 2025 e... 2026
servizio di Athos Tromboni FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - Nel rinnovato e suggestivo giardino della Villa Puccini sulle rive del Lago di Massaciuccoli, accolti da Patrizia Mavilla, direttrice della Fondazione "Simonetta Puccini", si è tenuta la presentazione del 71° Festival Puccini che inaugurerà la stagione il 18 luglio 2025 con Tosca, per concludersi il 6 settembre con Manon Lescaut.
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Carmen delle parole e delle note
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA – Con Carmen di Georges Bizet, l’Opera Carlo Felice di Genova ha proseguito la sua Stagione Lirica 2024-2025 mandando in scena l’ottavo titolo in cartellone. Opéra-comique in quattro atti, su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy tratto dalla novella di Prosper Mérimée, Carmen è tra i titoli più celebri e popolari dell’intero repertorio
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Opera dall Estero
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Giulio Cesare a Berkeley
servizio di Ramón Jacques FREE
BERKELEY (California, USA), Zellerbach Hall - Nel corso della tournée annuale negli Stati Uniti dell’ensemble inglese The English Concert, è stata eseguita con grande successo l’opera seria in tre atti Giulio Cesare in Egitto, HWV 17 di George Friedrich Händel (1685-1759). La rappresentazione si inserisce nel prestigioso ciclo Cal Performances di danza,
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La Veneziani e la Messa K.427
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il settantesimo anniversario dell'Accademia Corale "Vittore Veneziani" si è celebrato in queste settimane con diverse iniziative che hanno coinvolto la corale stessa e, naturalmente, la città. E in tutte le circostanze la città (artisti locali, istituzioni e pubblico) ha manifestato la propria simpatia verso "la Veneziani" come viene chiamata
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Giselle around Le Villi
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LUCCA - Sabato 17 maggio 2025, il Teatro del Giglio ha chiuso la sua stagione lirica con la prima nazionale di Giselle around Le Villi, un evento che ha trasceso la semplice rappresentazione per divenire un'operazione artistica di profonda risonanza. Non un mero spettacolo, ma una narrazione avvincente che ha saputo intessere due capolavori apparentemente
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Classica
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Classica
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Ferrara Musica nuova Stagione
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Presentata la Stagione 2025/2026 di Ferrara Musica: sono quattordici gli appuntamenti con le migliori orchestre italiane e internazionali, guidate da grandi direttori, tra i quali spiccano il nome di Sir Antonio Pappano sul podio della Chamber Orchestra of Europe e quello di Michele Mariotti alla guida della Filarmonica della
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Nuove Musiche
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Torna miXXer
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FERRARA - Il Festival miXXer, ideato e organizzato dal Conservatorio "Girolamo Frescobaldi" di Ferrara, giunge alla XVIII edizione e avrà luogo il 15, 16 e 17 maggio 2025 presso Palazzo Naselli Crispi, Ridotto del Teatro Comunale, giardino di Palazzo Giulio D’Este, Torrione Jazz Club, Pinacoteca Nazionale di Ferrara e loggiato di Palazzo dei
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Il nuovo cartellone del Regio
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TORINO - Il Teatro Regio di Torino si prepara a inaugurare una stagione 2025/2026 ricca di appuntamenti imperdibili, all'insegna di un rinnovato slancio artistico e culturale. Dieci titoli operistici, che spaziano dalle vette del repertorio classico a gemme preziose del Novecento, quattro nuove produzioni che promettono di lasciare
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LIVORNO - Con Falstaff, ultimo capolavoro di Giuseppe Verdi, si è conclusa la stagione lirica 2024-25 del Teatro Goldoni, regalando ai livornesi un ritorno atteso da più di un secolo. L’opera, infatti, era stata rappresentata nella città toscana soltanto una volta in oltre cento anni. La messinscena è frutto di una prestigiosa collaborazione
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Vivaldi e il mandolino
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FERRARA - La programmazione invernale 2024/primaverile 2025 di “Ferrara Musica al Ridotto” - Giovani interpreti e rare occasioni d’ascolto attraverso l’organizzazione artistica di Dario Favretti autore anche delle varie ed esaustive note di sala allegate a ogni concerto della domenica mattina presso la sala Stemma del Teatro Comunale “Claudio
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Echi dal Territorio
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Garcia e i cantanti del Frescobaldi
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Voluto dalla direttrice del Conservatorio "Girolamo Frescobaldi", Annamaria Maggese, e realizzato dai docenti Alessandro Patalini, Marina De Liso, Manolo Da Rold, Monica Benvenuti e Susanna Guerrini, si è svolto ieri nel Ridotto del Teatro Comunale "Claudio Abbado" un concerto sotto il titolo “Manuel Garcia 1775-2025, due secoli e mezzo
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Opera dall Estero
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Ainadamar a Los Angeles
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LOS ANGELES (USA), Dorothy Chandler Pavilion - Ainadamar, opera prima in tre atti e tre scene composta dal compositore argentino Osvaldo Golijov (nato nel 1960), è uno dei titoli in programma nella stagione in corso della Los Angeles Opera che si concluderà a giugno con una produzione di Rigoletto e i recital del tenore Joshua Guerrero
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Parla Leone Magiera
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Quasi duecento giovani cantanti lirici provenienti da tutto il mondo stanno partecipando, in più giorni, alle audizioni presso il Teatro Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara per le nuove produzioni liriche rossiniane di La Cenerentola e Il barbiere di Siviglia, in programma nelle prossime stagioni d'Opera del teatro ferrarese. Vogliono mettere
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Così fan tutte alti e bassi
servizio di Ramón Jacques FREE
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Classica
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Saccon Génot ritorno a Ferrara
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Pubblico come sempre numeroso nel salone d'onore del Circolo Negozianti in Palazzo Roverella, ieri, vigilia di Pasqua, per il secondo concerto cameristico promosso dal Comitato per i Grandi Maestri fondato e diretto da Gianluca La Villa. Dopo i saluti del presidente del sodalizio, Paolo Orsatti, sono entrati i due cameristi già conosciuti e
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Opera dal Nord-Ovest
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Danae di rara opulenza
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA - In un panorama operistico spesso dominato da titoli consolidati, emerge con prepotente originalità la produzione di Die Liebe der Danae, Op. 83 di Richard Strauss al Teatro Carlo Felice di Genova. Quest'opera, lungi dall'essere un mero reperto archeologico, si rivela un'esplorazione complessa e affascinante delle dicotomie umane, incastonata
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Opera dal Nord-Ovest
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Dama scolpita dalla luce
servizio di Simone Tomei FREE
TORINO - Il Teatro Regio ha riportato in scena La dama di picche di Pëtr Il'ič Chajkovskij, in una nuova coproduzione con la Deutsche Oper di Berlino. L'opera si è rivelata un'autentica descente aux enfers, un'immersione nelle zone più oscure e tormentate dell'animo umano. L'allestimento, ideato da Graham Vick e portato a termine con
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Nuove Musiche
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Conti Cavuoto Santini il trio
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Ferrara Musica al Ridotto è una rassegna "parallela" e si affianca alla programmazione maggiore di quella Ferrara Musica fondata da Claudio Abbado nel 1989. La rassegna maggiore ha il pregio di proporre i grandi interpreti (solisti, direttori, orchestre) in un cartellone che mira alto; la rassegna "parallela" si assume invece il compito di valorizzare
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Personaggi
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Ferrara e Vivaldi connubio in musica
redatto da Edoardo Farina FREE
È il quarto anno consecutivo che il maestro Federico Maria Sardelli è presente nel cartellone musicale del Teatro Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara. Questa volta ha proposto al pubblico estense una Serenata a tre che è praticamente una pagina dimenticata del catalogo del "Prete Rosso". Sardelli è direttore d'orchestra, compositore,
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Vocale
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Serenata d'amore torna a cantare
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - La prima esecuzione assoluta in tempi moderni di una pagina musicale molto bella di Antonio Vivaldi, la Serenata a tre RV 690, ha richiamato nel Teatro Comunale "Claudio Abbado" un buon numero di spettatori ed estimatori della musica del "prete rosso", tanto da registrare praticamente il tutto esaurito. Ancora una volta il majeuta è
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Classica
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Il ritorno dei Cardelli
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il ritorno dei Cardelli. Sembra quasi il titolo di una saga, e tale parrebbe se si considerasse la regolarità con cui da un paio di lustri i recital solististici di Matteo (pianoforte) o di Giacomo (violoncello), nonché i concerti in Duo, fanno registrare una loro presenza nelle rassegne cameristiche di Ferrara. Stavolta, per gli appuntamenti dei
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Nuove Musiche
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Lo Specchio di Dioniso
servizio di Edoardo Farina FREE
FERRARA - Continua la ricca programmazione del Teatro Comunale “Claudio Abbado” luogo simbolo della tradizione culturale locale, nell’ambito della Stagione Opera & Danza 2024-2025 con in scena il decimo appuntamento dei quattordici previsti, Lo Specchio di Dioniso - Risonanze polifoniche erranti venerdì 21 marzo 2025 (replicatosi nella serata successiva)
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Opera dal Nord-Est
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Elektra nella Repubblica di Weimar
servizio di Simone Tomei FREE
VERONA – Nei fermenti intellettuali dei primi anni del Novecento, quando le teorie di Sigmund Freud e gli studi sull'isteria e sull'inconscio scuotevano le fondamenta del pensiero occidentale, il mito degli Atridi subì una profonda umanizzazione; il letterato e poeta Hugo von Hofmannsthal, reinterpretando la leggenda mitologica in chiave
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Opera dal Centro-Nord
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Norma da manuale
servizio di Simone Tomei FREE
FIRENZE - Dopo oltre quarantacinque anni di assenza, Norma torna a Firenze in un allestimento che non si limita a celebrare il capolavoro di Vincenzo Bellini, ma lo reinterpreta con una chiave scenica e musicale di forte impatto. La regia di Andrea De Rosa e la direzione del M° Michele Spotti plasmano uno spettacolo che, pur rispettando la tradizione
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Vocale
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Chansons e Canzonette un viaggio raffinato
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA - La domenica mattina può trasformarsi in un’oasi di rigenerazione, un momento in cui ricaricare le energie prima di affrontare una nuova settimana. Così è stato domenica 9 marzo 2025, quando il Primo Foyer del Teatro Carlo Felice di Genova ha accolto il pubblico per un raffinato appuntamento di musica da camera dal titolo
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Classica
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Musiciennes pronipoti delle veneziane
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Se a un gruppo di ottime musiciste si unisce una straordinaria violinista, il gioco è fatto: Jordi Savall, il direttore filologo specialista nella musica antica, non lesina mai sorprese (ogni volta che l'abbiamo ascoltato a Ferrara e in altri teatri o festival d'altre città, è sempre stato... sorprendente) anche stavolta non ha mancato di stupire:
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Eventi
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Bologna Festival programmi divulgativi
servizio di Athos Tromboni FREE
BOLOGNA - Presentato oggi nelle sale più bohèmienne che rustiche della Birreria Popolare della città felsinea il programma divulgativo di Bologna Festival, titolare anche del prestigioso calendario che va sotto il nome «Libera la musica» (i concerti di questa sezione del Festival fanno perno sulla presenza di "Grandi interpreti" che per il 2025 vedranno
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