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Torna in Arena dopo tredici anni l'opera pių popolare di Giacomo Puccini |
Vi presentiamo La Bohčme |
servizio di Angela Bosetto |
Pubblicato il 16 Marzo 2024 |
VERONA – Dopo tredici anni di assenza è ufficialmente partito il conto alla rovescia: la prossima estate La Bohème di Giacomo Puccini tornerà in Arena durante il 101° Festival lirico; il capolavoro di Puccini verrà rappresentato il 19 e il 27 luglio 2024 con la direzione di Daniel Oren. Trattandosi di una nuova produzione di Fondazione Arena, il progetto è stato presentato a inizio marzo presso la Biblioteca Nazionale Braidense di Milano e, in occasione di tale incontro, è stato svelato anche il nome del regista designato: Alfonso Signorini, che (dopo aver già allestito La Bohème per il Festival Puccini nel 2017) esordirà così anche nell’anfiteatro areniano. Sarà invece Guillermo Nova a firmare una scenografia in cui le trasparenze consentiranno di seguire fedelmente la vicenda pucciniana e, contemporaneamente, di cogliere particolari altrimenti nascosti delle vite dei personaggi e della Parigi in cui vivono. Debuttanti in Arena anche le due protagoniste femminili, ovvero i soprani Juliana Grigoryan (Mimì) ed Eleonora Bellocci (Musetta), affiancate dal Rodolfo di Vittorio Grigolo (che ha voluto essere presente all’incontro introduttivo alla Biblioteca Braidense) e dal Marcello di Luca Micheletti. Completeranno il cast Alexander Vinogradov (Colline) e Fabio Previati (Schaunard), Nicolò Ceriani (Benoit), Salvatore Salvaggio (Alcindoro), Riccardo Rados (Parpignol). Oltre al Coro areniano, preparato da Roberto Gabbiani, saranno impegnate anche le giovanissime voci bianche A.LI.VE. dirette da Paolo Facincani. «Siamo lieti di riportare La Bohème in Arena» ha dichiarato Cecilia Gasdia, Sovrintendente di Fondazione Arena, «non solo per la felice ricorrenza del centenario pucciniano, ma perché è uno dei titoli dei più belli di sempre e merita di arrivare a tutti. Un’opera che conosco bene e che mi è particolarmente cara, come interprete prima che come Sovrintendente. Qui Puccini ha davvero infuso tutto il suo cuore, oltre alla sua arte, e si sente quanto quest’opera sappia di amicizia, amore, sorrisi, divertimento, scoperte e dolori, in una parola: di verità. E mostrarla in tutte le sue sfaccettature è l’intento del nuovo allestimento, affidato peraltro a un cast di artisti eccezionali».

«Chi è Mimi? Che vita conduce questa ragazza che vive a pochi metri da Rodolfo e appare all’improvviso nella sua vita?» Da tali domande si svilupperà lo spettacolo di Signorini, che nelle sue note di regia scrive: «Spesso idealizzata dagli afflati romantici di un’epoca, che si nutriva di figurine di carta e di fiori profumati, Mimì, almeno nella drammaturgia dell’opera, si trova alle strette nei panni della creatura angelicata: si perde dietro i tramonti di primavera, sfoglia boccioli di rosa e sospira, come lei stessa ammette, ma non esita a autoinvitarsi, unica donna, nella allegra brigata dei Quattro Moschettieri, come Rodolfo e i suoi inseparabili amici venivano chiamati al Quartiere Latino, e a promettere al suo nuovo amore con aria civettuola convegni amorosi al loro ritorno. A pochi mesi dalla sua fine, proprio all’inizio del quarto Atto, apprendiamo che Mimì ha lasciato Rodolfo. Non frequenta più le fredde mansarde di Parigi, ma si divide tra carrozze e velluti, in compagnia di un ricco ‘viscontino’. Colpo di scena. L’amore romantico, che si riscatterà solo alla fine dell’opera con la prematura scomparsa della sua protagonista, conosce gli alti e bassi di tutti i comuni mortali, in un realismo, drammaturgico e musicale che di certo affascinava Puccini.» Grazie all’impianto scenico trasparente di Nova, «... gli occhi dello spettatore potranno spostarsi dalla mansarda di Rodolfo e dei suoi amici a quella di Mimi, sorpresa nelle sue scene di vita quotidiana e impegnata a organizzare il suo ben meditato gioco di seduzione, che non può certo ridursi alla fiammella di una candela. Così nel secondo atto, mentre da Café Momus si festeggia la Vigilia di Natale, una Musetta accompagnata dal suo sponsor, chiamiamolo così, Alcindoro, fa shopping in una corsetteria del centro, scegliendo la mise più adatta per sfilare davanti agli occhi innamorati del suo Marcello. Una cornice moderna, trasparente, complice una altrettanto trasparente pedana che riveste l’intero palcoscenico, in cui vive il mondo di metà Ottocento, ricostruito, dai costumi ai singoli dettagli, in modo scrupoloso, direi quasi maniacale, quasi a rappresentare un vero e proprio tableau vivant. Un tableau che non conosce e non può conoscere stagioni.»
Crediti fotografici: Ennevi Foto per la Fondazione Arena di Verona Nella miniatura in alto: il "logo" fotografico della Bohème edizione Arena 2024 Sotto, da sinistra: Stefano Trespidi, Vittorio Grigolo, Crespi, Cecilia Gasdia, Alfonso Signorini, Mazzi
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Rigoletto non solo per il teatro
intervento di Athos Tromboni FREE
TORINO - Che cosa caratterizza una società inclusiva rispetto ad una società repressiva? La risposta la troviamo nel Costituzione della Repubblica Italiana. I padri fondatori della repubblica, dopo la vittoria della democrazia sul fascismo e nello spirito della volontà maggioritaria del popolo italiano che scelse la Repubblica al posto della Monarchia, quella volontà inclusiva la codificarono in un preciso mandato costituzionale: ogni essere umano che sia carcerato in Italia ha diritto ad un percorso di recupero rispetto alle vicende delittuose che lo hanno portato a delinquere e ad essere giudicato e condannato. È un principio costituzionale che questa testata giornalistica e tutti i collaboratori che la fanno vivere condividono senza se e senza ma. Per questo noi plaudiamo alla scelta del Teatro Regio di Torino e del suo management di agire nello spirito della Costituzione della Repubblica Italiana con l'iniziativa di cui parliamo qui: per la prima volta, il Teatro Regio di Torino va in scena all'interno di un penitenziario
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Eventi
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Bologna Festival programmi divulgativi
servizio di Athos Tromboni FREE
BOLOGNA - Presentato oggi nelle sale più bohèmienne che rustiche della Birreria Popolare della città felsinea il programma divulgativo di Bologna Festival, titolare anche del prestigioso calendario che va sotto il nome «Libera la musica» (i concerti di questa sezione del Festival fanno perno sulla presenza di "Grandi interpreti" che per il 2025 vedranno
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Opera dal Nord-Est
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Vecchio Barbiere sempre nuovo
servizio di Nicola Barsanti FREE
VENEZIA - Tornare al Teatro La Fenice per assistere a Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini in un’atmosfera gioiosa come solo il Carnevale di Venezia sa offrire, è un’emozione unica. Il pubblico, avvolto dalla magia della festa, accoglie con entusiasmo questa produzione che si conferma ancora una volta un successo. La regia tradizionale di
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Opera dal Centro-Nord
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L'orgiastico Rigoletto secondo Livermore
servizio di Nicola Barsanti FREE
FIRENZE - Il Rigoletto messo in scena da Davide Livermore al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino prende vita in un contesto scenico marcato da toni goliardici e, in alcuni momenti, quasi orgiastici. Al centro della scena, un letto monumentale diventa il fulcro attorno al quale si muove il Duca di Mantova, circondato da donne seminude che lo venerano,
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Opera dal Nord-Ovest
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Uno Chénier dalla travolgente energia
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA - Uno spettacolo che coniuga eleganza e incisività visiva, nitidezza narrativa e varietà stilistica: Andrea Chénier di Umberto Giordano al Teatro Carlo Felice si conferma un trionfo senza riserve. La regia di Pier Francesco Maestrini, già apprezzata nei prestigiosi allestimenti di Bologna e Monte-Carlo, si distingue per la sua fedeltà alla
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Ballo and Bello
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Giselle comme ci comme įa
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il Russian Classical Ballet diretto da Evgeniya Bespalova ha recentemente portato in Italia Giselle, uno dei capolavori più amati del repertorio romantico: le diverse città italiane toccate prima di Ferrara sono state Lecce, Catanzaro e Avezzano. Si tratta di un balletto in due atti, con musiche di Adolphe-Charles Adam (e Ludwig Minkus,
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Opera dal Nord-Ovest
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La Moreno grande Traviata
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA - Continua a riscuotere un grande successo di pubblico la stagione operistica del Teatro Carlo Felice con il quarto titolo in cartellone che rappresenta uno dei capolavori assoluti del repertorio lirico, nonché l’opera più rappresentata al mondo: La Traviata di Giuseppe Verdi. Inserire Traviata in stagione si è rivelata una
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Opera dal Nord-Est
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Ratto un po' in tedesco un po' in italiano
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. Ci sono innumerevoli questioni storiche ne Il Ratto del Serraglio (Die Entführung aus dem Serail) di Wolfgang Amadeus Mozart, in scena al Teatro Verdi di Trieste. C’è la questione del Turco. Soggetto di moda al tempo, perché la paura che fino a qualche tempo prima le invasioni ottomane avevano ingenerato
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Opera dal Centro-Nord
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Chénier un poeta al tempo del Terrore
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA - Al Teatro del Giglio "Giacomo Puccini" è andato in scena il capolavoro di Umberto Giordano Andrea Chénier un dramma che intreccia amore, ideali e morte. Ambientata nella Parigi rivoluzionaria tra il 1789 e gli anni del Terrore, l’opera racconta la struggente storia d’amore tra Maddalena di Coigny, una giovane aristocratica caduta in disgrazia
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Classica
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Saccon Genot Slavėk una meraviglia
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il Comitato per i Grandi Maestri fondato e guidato dal prof. Gianluca La Villa ha ripreso l'attività concertistica dopo alcuni mesi di pausa: saranno quattro gli appuntamenti fissati per la corrente stagione, il primo dei quali si è svolto ieri, 10 gennaio, nella sede che ospiterà anche gli altri appuntamenti: era la sala nobile del Circolo dei
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Eventi
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Apre Puccini chiude Rossini
redatto da Athos Tromboni FREE
BOLOGNA - Come anticipato nella conferenza stampa di “anteprima” dal sovrintendete Fulvio Macciardi nel luglio dello scorso anno, la Stagione d’Opera 2025 del Teatro Comunale di Bologna proporrà 8 opere in scena e 2 opere in forma di concerto. Le recite si terranno anche per questa stagione al Comunale Nouveau in Piazza della Costituzione 4
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Ballo and Bello
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Lo Schiaccianoci dei rumeni
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Non poteva mancare Lo Schiaccianoci nel periodo delle feste natalizie per il Teatro Comunale "Claudio Abbado". E infatti ecco mobilitato il Balletto dell'Opera Nazionale della Romania per due recite di fine anno a Ferrara (28 e 29 dicembre 2024), recite che hanno praticamente registrato il tutto esaurito. La compagnia rumena, diretta da
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Vocale
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Spotti tra Mendelssohn e Chajkovskij
servizio di Nicola Barsanti FREE
FIRENZE - La Sala Zubin Mehta ospita un concerto sinfonico di grande impatto emotivo e musicale, con il Coro e l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino diretti dal M° Michele Spotti. Il programma accosta due opere di forte suggestione narrativa: Die erste Walpurgisnacht (ossia La notte di Walpurga) di Felix Mendelssohn Bartholdy e la Sinfonia n. 5
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Ballo and Bello
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Magia e incanto con Lo Schiaccianoci
servizio di Nicola Barsanti FREE
GENOVA - Il Teatro Carlo Felice ha accolto il pubblico in un’atmosfera di fiaba con Lo Schiaccianoci, il celebre balletto di Pëtr Il’ić Chaikovskji, portato in scena dall’Armenian National Ballet. Una produzione che, pur rispettando la tradizione, ha saputo avvicinare i più piccoli grazie a una semplificazione drammaturgica, senza tuttavia rinunciare
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Echi dal Territorio
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Ora tocca a Chiatti e Vinco
redatto da Athos Tromboni FREE
MACERATA - Scambio di auguri e presentazione del nuovo management ieri mattina, lunedì 23 dicembre, nella Gran Sala Cesanelli dello Sferisterio a Macerata: il sindaco e presidente dell'Associazione, Sandro Parcaroli, ha accolto ufficialmente la nuova sovrintendente Lucia Chiatti e il nuovo direttore artistico Marco Vinco scelti per guidare
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Opera dal Centro-Nord
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Mavra e Schicchi insolito dittico
servizio di Simone Tomei FREE
FIRENZE – Gli appuntamenti con la lirica dell’anno 2024 del Teatro del Maggio Fiorentino si chiudono con un dittico tanto inusuale quanto sorprendente che ha accostato due atti unici comici, distanti per stile, cultura e linguaggio: Mavra di Igor Stravinskij e Gianni Schicchi di Giacomo Puccini. Se le disavventure dei parenti di Buoso Donati
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Opera dal Nord-Ovest
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Gustavo e il Cappello di Paglia
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA - La magia si è realizzata. La macchina narrativa, precisa come un cronografo di alta classe, ha funzionato senza alcun intoppo. Il palco ha vibrato di energia, grazie a un cast affiatato che ha danzato con grazia tra battute e situazioni surreali. Il pubblico del Teatro Carlo Felice ha apprezzato ogni attimo, immergendosi nella visione e nell’ascolto
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