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Affollato concerto cembalistico di Francesco Corti alla Pinacoteca Nazionale per Ferrara Musica |
Girolamo Frescobaldi fa 440 |
servizio di Edoardo Farina |
Pubblicato il 10 Ottobre 2023 |
FERRARA - Dopo il prestigioso concerto di Riccardo Muti con l’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini” - che ne ha chiuso la stagione 2022/2023 - Ferrara Musica ha aperto quella successiva 2023/2024 con un’anteprima: è stata la straordinaria inaugurazione estiva del cartellone, il 13 settembre, con il clavicembalista Francesco Corti, presso il Salone d’Onore della Pinacoteca Nazionale di Corso Ercole I° d'Este (Palazzo dei Diamanti), dove la città ha reso omaggio al suo insigne compositore rinascimentale Girolamo Frescobaldi (1583 – 1643) nel 440° anniversario della nascita, con un programma che ha inteso spaziare tra Cinquecento e prima metà del Settecento proprio nel contesto del genetliaco, ricorrente il 13 settembre. Girolamo Frescobaldi nacque e passò la giovinezza a Ferrara, in una casa in via Belvedere, città che vantava una scuola musicale in grado di attirare, nel XVI secolo, diversi importanti compositori e tra questi, Josquin Desprez, Adrian Willaert, Alessandro Milleville; presenti inoltre, attivi musicisti come Alfonso della Viola, Lodovico Agostini, le celebri dame che formavano il Concerto del duca Alfonso II d'Este e Luzzasco Luzzaschi, suo maestro. In quegli anni passarono dalla città estense anche Costanzo Porta, Luca Marenzio, Claudio Merulo, John Dowland, Jacques de Wert, Orlando di Lasso, Giovanni Bardi, Jacopo Corsi, Giulio Caccini, Claudio Monteverdi (che lavorava ad una raccolta di madrigali dedicati poi ad Alfonso II d'Este), oltre al principe Carlo Gesualdo. Molti giunsero in occasione delle nozze del duca con Eleonora, sorella di Cesare d'Este, e furono in città anche Scipione Stella, il liutista Fabrizio Filomarino e Rinaldo dall'Arpa. Abbiamo notizia di un suo incarico professionale già nel 1597 quando, all'età di 14 anni, ottenne il posto di organista della “Accademia della Morte” di Ferrara, posto lasciato vacante da Ercole Pasquini. Risalgono a questo periodo i primi contatti di Frescobaldi con la potente famiglia ferrarese dei Bentivoglio. Egli ottenne la protezione del marchese Enzo, figlio della celebre cantante Isabella Bendidio, che da esperto uomo di corte, divenne una figura molto influente nel campo della musica e del teatro del primo Seicento, e del fratello di questi, il potente cardinale Guido Bentivoglio. Frescobaldi fu un virtuoso d'organo e clavicembalo, già celebrato per quelle sue eccezionali qualità dai suoi contemporanei, al punto che venne soprannominato da Luigi Battiferri il "mostro degli organisti".

Appuntamento di grande rilievo musicale e culturale entrando nel vivo, quindi, con il Frescobaldi Day organizzato da Ferrara Musica accogliendo la collaborazione di Gallerie Estensi di Modena e Associazione Bal’danza di Ferrara. Nato ad Arezzo nel 1984, Francesco Corti è cembalista e organista e da qualche anno impegnato anche come direttore in gruppi specializzati nella musica barocca come “Il Pomo d’Oro” e “Les Musiciens du Louvre”; inoltre dal 2016 è anche docente di Clavicembalo e Basso continuo alla “Schola Cantorum Basiliensis”. Il programma è stato "itinerante" nella musica per cembalo confermando influssi e rimandi tra Italia e Germania, da Frescobaldi a Johann Sebastian Bach, passando per Froberger e Buxtehude, cominciando proprio da Girolamo Frescobaldi con la Toccata I dal “Primo Libro d’intavolatura di Toccate di cimbalo et organo”, una raccolta che fu stampata a Roma nel 1615 e che rivela la creazione compiuta di un personalissimo linguaggio strettamente legato alla tastiera e al clavicembalo in particolare. Prosecuzione con la musica di Johann Jakob Froberger, che di Frescobaldi fu allievo a Roma tra il 1637 e 1641, proponendo il Ricercar XI FbWV 410 e la Suite XX in re maggiore FbWV 620, testimonianza della sua sapienza contrappuntistica e del suo gusto melodico eccelso. Attraverso le contaminazioni di Froberger, l’influsso di Frescobaldi arrivò fino a Dietrich Buxtehude e al suo Praeludium in Sol minore op. 163, con cui ne è continuato il concerto. Il Praeludium in Sol minore fa parte della raccolta dei diciannove Praeludia, fulcro dell’opera di Buxtehude: con la sua successione di tre momenti liberi e declamatori ad introduzione di altrettanti episodi fugati, dà un’idea efficace dell’evolversi dell’improvvisazione barocca nella musica per tastiera. Buxtehude fu un modello per Johann Sebastian Bach, di cui sono stati eseguiti tre brani a chiusura della performance: il Concerto in Do maggiore BWV 976, la Toccata in Re maggiore BWV 912 e il celebre Concerto nello stile italiano BWV 971. Bach tra il 1708 e il 1717 trascrisse diversi Concerti di compositori veneziani, la maggior parte dei quali erano di Vivaldi, adattandoli alle tastiere. Fu il principe Johann Ernst di Sassonia-Weimar a chiederglielo: tornando nel luglio 1713 da Utrecht dove studiava, il principe portò con sé diverse composizioni di maestri italiani, alcune, come i dodici Concerti dell’Estro Armonico op. 3, fresche di edizione. Il terzo, il settimo e il dodicesimo furono trasposti da Bach per il clavicembalo e a questi appartiene il Concerto in do maggiore BWV 976. Anche le Toccate appartengono agli stessi anni creativi; non costituiscono un ciclo con connessioni reciproche, ma sono di fatto opere autonome scritte in tempi diversi. Più di 20 anni dopo, nel 1735, Bach pubblicò il “suo” Concerto nello stile italiano: un capolavoro originale che può essere definito il culmine di questo genere. Si tratta di una sua sintesi personalissima e geniale degli stilemi nazionali ed espressione, ideando con le due tastiere di un solo strumento un "Concerto per clavicembalo e orchestra" avendo a riferimento il modello vivaldiano, qui esposto e immediatamente in grado di alzare l’indice di attenzione da parte dei presenti, riconoscendo passaggi assai noti riguardo pagine contrappuntistiche in parte nella consueta scrittura “tonale” ove ne è richiesta una capacità di ascolto più immediata, diversamente dal “modale” trattandosi di tematiche spesso assai lontane dal nostro senso di musicalità moderna. Salone d’Onore della Pinacoteca Nazionale gremito da un pubblico accorso numeroso per un evento straordinario, sicuramente molto più godibile rispetto all’analogo dell’anno precedente nel medesimo progetto eseguito da Catalina Visens, che per quanto artisticamente perfetta, presentò un unico e raro ma anche un po’ ostico repertorio monografico frescobaldiano sempre al cembalo… anche se «... le intramontabili Toccate di Frescobaldi ipnotizzano con la loro immaginazione ed espressività, offrendo al contempo un'ampia gamma di possibilità di approccio all'esecutore. Le sue danze fissano le tendenze delle più recenti mode del primo barocco, mentre le serie di variazioni esplorano le varie tecniche compositive con il carisma che è unico del compositore ...» - come affermò la stessa interprete, studiosa cilena. Assai dotte le spiegazioni di Francesco Corti, che ha concluso il pomeriggio instancabilmente con consueto fuori programma; l'esecutore ha sapientemente illustrato alcuni aspetti artistici sulle composizioni del celebre Maestro ferrarese e di coloro che ne hanno ricevuto le varie influenze, il tutto reso più comprensibile da un virtuosismo esecutivo davvero straordinario, proponendone una esatta interpretazione senza trascurare l’aspetto puramente filologico anche se sempre molto discutibile riguardo soprattutto ad esecutori rimasti nell’oblio per centinaia di anni.

Come ben sappiano, infatti, la musica antica così definita per essere collocata tra il periodo medioevale e rinascimentale e la relativa riscoperta organologica è avvenuta prevalentemente all’inizio del Novecento, soprattutto per merito delle ricerche di Eugène Arnold Dolmetsch (1858–1940), musicista francese e costruttore di tastiere, che ha trascorso gran parte della sua vita in Inghilterra ove ne fondò una fabbrica a Haslemere nel Surrey e ancora oggi considerato insieme a Diana Poulton (ma per il liuto) tra le figure più rilevanti nel promuovere l’esposizione del già citato repertorio strumentale “modale” (senza l’uso della “sensibile” che ne determina la “risoluzione armonica” per usare un termine propriamente tecnico) nei primi decenni del XX° secolo. E... “Non senza fatiga si giunge al fine” – Girolamo Frescobaldi (la recensione si riferisce al concerto di mercoledì 13 settembre 2023)
Crediti fotografici: Marco Caselli Nirmal per Ferrara Musica
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Otello sotto il protettorato britannico
intervento di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - «Quest'anno non ho più fatto l'abbonamento alla Lirica... sai, queste regie moderne mi fanno uscire delusa dal teatro...» è il commento rubato dal vostro cronista ad una spettatrice di terza fila di platea, venerdì 14 febbraio scorso nel Teatro Sociale di Rovigo. E non è che il cronista, seduto in seconda fila, abbia poi fatto molto per non udire il commento. Non era un sussurro, era una frase bella e sonora che la signora di terza fila rivolgeva nell'intervallo alla sua vicina di posto: il cronista si è voltato, giusto perché il dovere-diritto di cronaca è inalienabile per un giornalista, e ha verificato trattarsi di una elegante signora più vicina alla terza età che alla media età. Del resto, tutto il teatro era gremito di quel pubblico lì: quello della terza età, il pubblico che è lo "zoccolo duro" dell'opera lirica; di giovani ve ne erano pochissimi (Rovigo fa testo come tutti gli altri teatri d'opera: i giovani raramente sono la maggioranza del pubblico nelle serate d'opera)
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Ballo and Bello
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Giselle comme ci comme įa
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il Russian Classical Ballet diretto da Evgeniya Bespalova ha recentemente portato in Italia Giselle, uno dei capolavori più amati del repertorio romantico: le diverse città italiane toccate prima di Ferrara sono state Lecce, Catanzaro e Avezzano. Si tratta di un balletto in due atti, con musiche di Adolphe-Charles Adam (e Ludwig Minkus,
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Opera dal Nord-Ovest
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La Moreno grande Traviata
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA - Continua a riscuotere un grande successo di pubblico la stagione operistica del Teatro Carlo Felice con il quarto titolo in cartellone che rappresenta uno dei capolavori assoluti del repertorio lirico, nonché l’opera più rappresentata al mondo: La Traviata di Giuseppe Verdi. Inserire Traviata in stagione si è rivelata una
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Opera dal Nord-Est
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Ratto un po' in tedesco un po' in italiano
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. Ci sono innumerevoli questioni storiche ne Il Ratto del Serraglio (Die Entführung aus dem Serail) di Wolfgang Amadeus Mozart, in scena al Teatro Verdi di Trieste. C’è la questione del Turco. Soggetto di moda al tempo, perché la paura che fino a qualche tempo prima le invasioni ottomane avevano ingenerato
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Opera dal Centro-Nord
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Chénier un poeta al tempo del Terrore
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA - Al Teatro del Giglio "Giacomo Puccini" è andato in scena il capolavoro di Umberto Giordano Andrea Chénier un dramma che intreccia amore, ideali e morte. Ambientata nella Parigi rivoluzionaria tra il 1789 e gli anni del Terrore, l’opera racconta la struggente storia d’amore tra Maddalena di Coigny, una giovane aristocratica caduta in disgrazia
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Classica
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Saccon Genot Slavėk una meraviglia
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il Comitato per i Grandi Maestri fondato e guidato dal prof. Gianluca La Villa ha ripreso l'attività concertistica dopo alcuni mesi di pausa: saranno quattro gli appuntamenti fissati per la corrente stagione, il primo dei quali si è svolto ieri, 10 gennaio, nella sede che ospiterà anche gli altri appuntamenti: era la sala nobile del Circolo dei
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Eventi
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Apre Puccini chiude Rossini
redatto da Athos Tromboni FREE
BOLOGNA - Come anticipato nella conferenza stampa di “anteprima” dal sovrintendete Fulvio Macciardi nel luglio dello scorso anno, la Stagione d’Opera 2025 del Teatro Comunale di Bologna proporrà 8 opere in scena e 2 opere in forma di concerto. Le recite si terranno anche per questa stagione al Comunale Nouveau in Piazza della Costituzione 4
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Ballo and Bello
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Lo Schiaccianoci dei rumeni
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Non poteva mancare Lo Schiaccianoci nel periodo delle feste natalizie per il Teatro Comunale "Claudio Abbado". E infatti ecco mobilitato il Balletto dell'Opera Nazionale della Romania per due recite di fine anno a Ferrara (28 e 29 dicembre 2024), recite che hanno praticamente registrato il tutto esaurito. La compagnia rumena, diretta da
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Echi dal Territorio
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Ora tocca a Chiatti e Vinco
redatto da Athos Tromboni FREE
MACERATA - Scambio di auguri e presentazione del nuovo management ieri mattina, lunedì 23 dicembre, nella Gran Sala Cesanelli dello Sferisterio a Macerata: il sindaco e presidente dell'Associazione, Sandro Parcaroli, ha accolto ufficialmente la nuova sovrintendente Lucia Chiatti e il nuovo direttore artistico Marco Vinco scelti per guidare
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Opera dal Centro-Nord
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Mavra e Schicchi insolito dittico
servizio di Simone Tomei FREE
FIRENZE – Gli appuntamenti con la lirica dell’anno 2024 del Teatro del Maggio Fiorentino si chiudono con un dittico tanto inusuale quanto sorprendente che ha accostato due atti unici comici, distanti per stile, cultura e linguaggio: Mavra di Igor Stravinskij e Gianni Schicchi di Giacomo Puccini. Se le disavventure dei parenti di Buoso Donati
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Opera dal Nord-Ovest
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Gustavo e il Cappello di Paglia
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA - La magia si è realizzata. La macchina narrativa, precisa come un cronografo di alta classe, ha funzionato senza alcun intoppo. Il palco ha vibrato di energia, grazie a un cast affiatato che ha danzato con grazia tra battute e situazioni surreali. Il pubblico del Teatro Carlo Felice ha apprezzato ogni attimo, immergendosi nella visione e nell’ascolto
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Opera dal Centro-Nord
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Tosca sancisce l'intestazione a Puccini
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA – Il 29 novembre 2024, il Teatro del Giglio di Lucca, ora ufficialmente "Teatro del Giglio Giacomo Puccini", ha celebrato il centenario della morte del Maestro con un allestimento di Tosca. La giornata, significativa per la città, ha coinciso con la nuova intitolazione del teatro, rafforzando il legame profondo con il compositore lucchese. Il nuovo
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Personaggi
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E il Regio si prende Battistoni
redatto da Athos Tromboni FREE
TORINO - «Il Teatro Regio di Torino è lieto di annunciare la nomina di Andrea Battistoni a Direttore musicale, un momento fondamentale per il Teatro e il suo futuro. Battistoni, figura di spicco nel panorama musicale internazionale, entrerà in carica ufficialmente dal 1° gennaio 2025, con un mandato che abbraccerà le prossime due Stagioni.» È la
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Echi dal Territorio
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Torna il Comitato per i Grandi Maestri
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il Comitato per i Grandi Maestri fondato e diretto dal prof. Gianluca La Villa, dopo un periodo di pausa, riprenderà nel 2025 l'attività con una serie di appuntamenti musicali principalmente a Ferrara, nel salone nobile di Palazzo Roverella (Circolo dei Negozianti), ma anche a Lucca, nella Chiesa dei Servi. Si tratta di cinque concerti
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Opera dal Nord-Ovest
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Un eccellente Roberto Devereux
servizio di Simone Tomei FREE
BERGAMO - La versione napoletana del Roberto Devereux inaugura la decima edizione del Donizetti Opera Festival 2024. Il capolavoro di Gaetano Donizetti fin dalla sua prima rappresentazione al Teatro di San Carlo di Napoli nel 1837 ha riscosso grande successo. Ghiotta occasione per il festival bergamasco che la presenta nell’edizione critica
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Opera dal Nord-Ovest
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Lucia di Lammermoor impiccata a Genova
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA - Il nuovo allestimento della Lucia di Lammermoor curato dal regista Lorenzo Mariani per la Fondazione Teatro Carlo Felice, in coproduzione con il Teatro Comunale di Bologna e l’Abao-Olbe di Bilbao, ha visto una regia carica di situazioni forti e simboliche e talvolta inopportune. Lo spettacolo si apre con un'immagine scioccante
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Vocale
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Vissi d'arte. Vissi per Maria
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Non è facile evocare il mito di Maria Callas portando in scena uno spettacolo che la racconta, senza sporcare o comunque pasticciare impropriamente i contenuti di quella che fu la vita turbinosa e la virtù artistica della grande cantante. Ci hanno provato i componenti del trio Ensemble Musica Civica con Dino De Palma (violino), Luciano
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Eventi
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La stagione sinfonica 2025 dei felsinei
redatto da Athos Tromboni FREE
BOLOGNA - Ventuno concerti costituiscono l’ampia e variegata offerta sinfonica, che caratterizza la stagione 2025 del Teatro Comunale di Bologna, in programma dal 12 gennaio all’11 dicembre 2025 all’Auditorium Manzoni, alle 20.30 nei giorni feriali e alle 17.30 la domenica. Sono ben 20 gli appuntamenti in abbonamento, che spaziano dal
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Opera dal Nord-Est
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La Traviata dello sballo
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. La Traviata, che ha aperto la stagione lirica del Verdi, denota subito un tratto lampante della regia di Arnaud Bernard: l’evidenziare in maniera sguaiata la licenziosità dei costumi. Di fatto parliamo di una mantenuta che, se anche moralmente riscattata nel finale da Alfredo, come pure dal padre di lui,
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Opera dal Nord-Ovest
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Don Pasquale č un vaudeville
servizio di Athos Tromboni FREE
BERGAMO - La sorpresa più lieta, arrivando a teatro per la "prima" del Don Pasquale del Festival Donizetti 2024, è stata che abbiam trovato disponibile un libretto (anzi, un libro) a stampa come succedeva nei migliori anni del secondo Novecento e come non succede quasi più in nessun teatro, specie se di provincia. Il libretto (anzi, il libro) contiene
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Opera dall Estero
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Madama Butterfly ciak si gira
servizio di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES (USA), Dorothy Chandler Pavilion - Il mese di settembre segna l'inizio di quasi tutte le stagioni dei teatri d'opera americani, e la Los Angeles Opera, uno dei teatri più importanti del Paese, che propone un'interessante offerta di titoli, ha inaugurato il proprio ciclo con la già celebrata e apprezzata Madama Butterfly di Giacomo Puccini
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