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Una bella regia di Andrea Cigni inscena l'opera di Umberto Giordano nella sua precisa epoca |
Chénier un poeta al tempo del Terrore |
servizio di Simone Tomei |
Pubblicato il 18 Gennaio 2025 |
LUCCA - Al Teatro del Giglio "Giacomo Puccini" è andato in scena il capolavoro di Umberto Giordano Andrea Chénier un dramma che intreccia amore, ideali e morte. Ambientata nella Parigi rivoluzionaria tra il 1789 e gli anni del Terrore, l’opera racconta la struggente storia d’amore tra Maddalena di Coigny, una giovane aristocratica caduta in disgrazia, e Andrea Chénier, poeta idealista travolto dagli eventi storici. La vicenda si apre con un contrasto vibrante: durante un ballo nella dimora dei Coigny, il cameriere Gérard, stanco delle ingiustizie sociali, guida una sommossa di diseredati che interrompe la festa. È il preludio di un crescendo drammatico che culminerà anni dopo, quando il Terrore del periodo storico di Robespierre segna il destino dei protagonisti. Maddalena, ridotta in miseria dopo aver perso tutto, si rifugia da Chénier, che nel frattempo è divenuto un bersaglio dei giacobini della Rivoluzione. Gérard, ora luogotenente di Robespierre e segretamente innamorato di Maddalena, si trova combattuto tra il desiderio di vendetta e il rimorso: nonostante i suoi tentativi tardivi di salvare Chénier, condannato a morte dal tribunale rivoluzuionario, l’inesorabile macchina del Terrore manda il poeta alla ghigliottina. Nel commovente epilogo, Maddalena sceglie di condividere il destino dell’amato, sacrificandosi per morire al suo fianco. La nuova messa in scena firmata dal regista Andrea Cigni, si presenta come un viaggio emozionante tra storia e simbolismo, capace di unire rigore filologico e profonda intensità emotiva. Cigni disegna una lettura coinvolgente, restituendo con autenticità il contesto della rivoluzione francese e, al tempo stesso, approfondendo le complessità interiori dei protagonisti.


Queste le sue parole: «Nel lavoro di regia su Andrea Chénier ho cercato di far dialogare la dimensione sociale con quella intima, dando vita ai personaggi con profondità e realismo. Il contrasto tra le classi sociali, sconvolte dalla Rivoluzione Francese, è centrale, ma viene vissuto attraverso le emozioni e i conflitti personali dei protagonisti. La scenografia assume un ruolo chiave nel raccontare questa evoluzione: inizialmente, si presenta con un’immagine quasi oleografica e idealizzata del mondo aristocratico, dove il lusso e l’eleganza suggeriscono un’illusione di stabilità e ordine, dove i vizi della nobiltà e l’insipienza dei nobili vengono caricati quasi all’eccesso. Tuttavia, sotto la superficie, si avverte il fermento del cambiamento. Con l’ingresso del popolo e l’avanzare della rivoluzione, l’estetica si fa via via più cruda e realistica, riflettendo la violenza e il caos del collasso del vecchio regime. Questo progressivo disfacimento visivo accompagna l’intensificarsi della storia d’amore tra Chénier e Maddalena, che si sviluppa in parallelo al crollo delle vecchie strutture sociali.» Sin dalle prime battute, lo spettatore viene immerso in una Parigi arcaica, ricca e opulenta, ma già carica di tensioni e fermento. Le scenografie curate da Dario Gessati dipingono con minuzia la città, mentre i costumi di Chicca Ruocco, un raffinato equilibrio tra l’eleganza dell’Ancien Régime e le stravaganze degli Incredibili e delle Meravigliose, enfatizzano il contrasto tra un’aristocrazia in declino e il tumulto delle nuove ideologie rivoluzionarie. Questo accurato impianto visivo non si limita a una semplice adesione storica, ma diventa il mezzo attraverso cui la regia esplora il tema centrale dell’opera: il conflitto tra le spinte politiche collettive e le aspirazioni personali dei protagonisti. Il respiro corale dello spettacolo trova il suo apice nelle scene di insieme, animate dalle coreografie di Isa Traversi tra le quali merita ricordare il “passo a due” del primo atto, rappresentante una storia d’amore tra un fauno e una ninfa tanto delicato quanto sfrontato, denso di eros e ghiaccio ardente; esso si sviluppa partendo da un’accensione guardinga, poi la gioia luminosa, l’abbandono totale e infine l’addio raggelato nel timido eterno. I movimenti dei quadri centrali, orchestrati con precisione e dinamismo, restituiscono la vitalità e le contraddizioni di una comunità in tumulto, arricchendo la narrazione di sfumature e profondità.


Sono momenti in cui la regia riesce a intrecciare le dimensioni collettive e intime della storia, offrendo una rappresentazione che pulsa di umanità. Nella parte conclusiva, la realtà tangibile del realismo si trasforma in una sfera più simbolica e evocativa. La prigione, ridotta a una grata attraverso cui filtra una luce dall’alto, diventa un potente simbolo di oppressione e speranza, un’immagine che prepara lo spettatore al drammatico epilogo. Questo passaggio stilistico amplifica l’impatto emotivo del finale, trasformando il sacrificio dei protagonisti in un momento di pura catarsi. Le luci, firmate da Fiammetta Baldisseri e Oscar Frosio, giocano un ruolo cruciale nel creare un’atmosfera sospesa e densa di significato. Il M° Francesco Pasqualetti si impegna al massimo nel dirigere l’Orchestra Filarmonia Veneta, ma il risultato complessivo lascia a desiderare. L’esecuzione si caratterizza per un suono spesso “sporco” e insicuro, con numerose imprecisioni soprattutto negli ottoni e nei legni. Le dinamiche appaiono limitate, forse nel tentativo di nascondere una scarsa padronanza della partitura da parte dei professori d’orchestra. Il volume dell’esecuzione è costantemente roboante, talvolta sgraziato e i tempi scelti (o subiti) dal direttore risultano generalmente lenti, arrivando a stancare gli interpreti. Il secondo atto, in particolare, si trasforma in un momento troppo dilatato che toglie leggerezza e intensità a passaggi come Ora soave, sublime ora d’amore, privandoli del loro naturale incanto. Nonostante i tentativi eroici del Pasqualetti di ricomporre l’insieme con gesto preciso e trascinante, il risultato finale non riesce a risollevare le sorti dell’esecuzione, lasciando una generale impressione di irrisolutezza. Nel ruolo del titolo il tenore Samuele Simoncini offre un’interpretazione schietta e passionale, dominata da un canto sempre centrato e da una vocalità estesa e potente; il suo Andrea Chénier gode di un’ampia linea melodica ed eroicità che sovrasta gli accenti sentimentali. Nel ruolo di Maddalena di Coigny, Maria Teresa Leva si distingue per una vocalità ricca e sfaccettata, con un timbro caldo e avvolgente che presenta una tessitura morbida e bronzea. Il soprano brilla particolarmente nel registro acuto, dove la sua voce si eleva con luminosità e grande sicurezza. Tra le caratteristiche più evidenti della sua interpretazione, spiccano le mezzevoci cristalline e un fraseggio delicato e ricco di sfumature, che conferiscono alle frasi un’intensità unica, rivelando la capacità dell’artista di esprimere con forza evocativa ogni aspetto del personaggio. La sua evoluzione si dispiega con maestria nel corso dell’opera: inizialmente vivace e spensierata, la sua figura diventa progressivamente più intensa e drammatica, arricchendosi di nuove sfumature emotive. La famosa aria "La mamma morta" emerge come uno dei momenti più potenti della serata, interpretata con passione e raffinato equilibrio, ha restituito al pubblico un'emozione profonda. Angelo Veccia offre un ritratto incisivo di Carlo Gérard, tratteggiando con maestria ogni sfumatura del complesso carattere del personaggio. La sua interpretazione, impeccabile sia sul piano attoriale che vocale, mette in luce una padronanza scenica naturale e un'emissione vocale sicura e vigorosa. Fin dalla romanza d’esordio, si impone per solidità e intensità espressiva, dando vita a un patriota credibile e appassionato. Il monologo "Nemico della patria" diventa poi il fulcro del suo percorso interpretativo: attraverso un fraseggio articolato e una voce dotata di grande robustezza, il baritono riesce a trasmettere con forza il tormento interiore del personaggio, sospeso tra collera, ideali e una struggente umanità, che culminano infine in un sentimento di perdono e misericordia. Alessandra Palomba risulta alquanto insufficiente sia nel ruolo della Contessa di Coigny che in quello della commovente Madelon, mostrando un vibrato troppo incontrollato. Il mezzosoprano Shay Bloch interpreta una Bersi affascinante con voce elegante e timbro caldo. Fernando Cisneros, nel doppio ruolo di Fléville e Mathieu, si distingue per un’interpretazione ben centrata e vivace, arricchita da una vocalità spavalda e cristallina che esprime appieno la complessità del suo personaggio. Marco Miglietta, dà vita a L’ Abate e a Un Incredibile vivaci e intriganti, usando uno strumento vocale sempre a fuoco, luminoso che ben si adatta alle diverse sfumature dei due ruoli. Alessandro Abis è solido e preciso nel ruolo di Roucher, conferendo al personaggio un timbro sonoro, ironico e controllato. Gianluca Lentini, nei panni di Fouquier Tinville e Schmidt, si dimostra preciso e puntuale, mentre Giorgio Marcello, nel ruolo del Maestro di Casa e Dumas, si fa apprezzare per la sua correttezza e affidabilità. Il Coro Arché preparato e diretto dal M° Marco Bargagna, regala una prestazione impeccabile e variegata, capace di passare con facilità dalla grazia e delicatezza del primo quadro a una potenza e incisività notevoli nelle scene successive. Teatro poco affollato, ma caloroso con tutti gli artisti. (La recensione si riferisce alla recita del 17 gennaio 2025)
Crediti fotografici by Kiwi per il Teatro del Giglio "Giacomo Puccini" di Lucca Nella miniatura in alto: il regista Andrea Cigni Sotto, in sequenza, scene dell' Andrea Chénier andato in scena a Lucca
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Rigoletto adesso č un clown
intervento di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES (Usa), Dorothy Chandler Pavilion 12 giugno 2025 - È impossibile essere amanti della musica e rimanere indifferenti al piacere di ascoltare le note di Rigoletto dal vivo in un teatro. Sebbene non sia trascorso molto tempo dalla sua ultima rappresentazione al Dorothy Chandler Pavillion, sede della compagnia di Los Angeles "LA Opera" (l'ultimo Rigoletto andò in scena nel 2018), non si tratta di un titolo rappresentato con frequenza in questo luogo. Le uniche altre produzioni degne di nota sono state quelle delle stagioni 1993, 2000 e 2010. Quest’opera in tre atti, con musica di Giuseppe Verdi (1813-1901) e libretto di Francesco Maria Piave, è tratta da "Le roi s’amuse" di Victor Hugo. Considerata uno dei primi capolavori del periodo centrale del compositore, Rigoletto si scontrò con la censura austriaca che controllava i teatri dell’Italia settentrionale al momento della sua prima rappresentazione alla Fenice di Venezia dove ebbe la sua prima assoluta l’11 marzo 1851. Ironia della sorte, le ragioni della sua censura
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Echi dal Territorio
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Torna la rassegna Tutte le Direzioni Estate
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Torna l'estate e, come ogni anno, torna anche la programmazione "balneare" del Gruppo dei 10: Tutte le direzioni in summertime 2025, la canonica rassegna estiva conterà quest'anno sei appuntamenti, dal 6 luglio al 12 settembre che si svolgeranno per due concerti nella consolidata location del Bar Ragno di Comacchio in via Cavour 1
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Opera dal Nord-Est
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Candide da Voltaire a Bernstein
servizio di Rossana Poletti (13 giugno 2025) FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. Per quale motivo Leonard Bernstein scelse il romanzo filosofico “Candide” di Voltaire per scrivere un’opera che lo proiettasse nel mondo lirico? Il primo motivo è certamente la questione politica. Nel dopoguerra l’America è dominata dal Maccartismo (un po’ come oggi dal trumpismo, ma guarda
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Opera dall Estero
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L'Incoronazione di Poppea piace
servizio di Ramón Jacques FREE
BOGOTÁ (Colombia), Teatro Mayor Julio Mario Santo Domingo - L’Incoronazione di Poppea (SV 308) è l’ultima composizione operistica di Claudio Monteverdi (1567–1643), autore italiano a cui si attribuisce il merito di aver contribuito alla nascita dell’opera lirica. La sua lunga carriera, che lo vide impegnato come direttore di coro (fu maestro di cappella
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Opera dall Estero
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Tannhäuser torna a Houston
servizio di Ramón Jacques FREE
HOUSTON (USA) - Grand Opera. Wortham Theatre Center. La Houston Grand Opera ha concluso con successo un’altra stagione con Tannhäuser, un’opera in tre atti con musica e libretto in tedesco di Richard Wagner (1813-1883). Come la maggior parte delle sue opere, Tannhäuser trae ispirazione da leggende medievali tedesche. La quinta opera
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Opera dal Centro-Nord
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Der junge Lord ovvero l'antitesi
servizio di Simone Tomei FREE
FIRENZE - In occasione dell'87° Festival del Maggio Musicale Fiorentino, abbiamo avuto l'opportunità di immergerci nell'intrigante universo di Der junge Lord, un'opera in due atti che porta la firma di Hans Werner Henze. Composta su libretto di Ingeborg Bachmann, liberamente ispirato alla novella di Wilhelm Hauff Der Affe als Mensch ("La scimmia come
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Eventi
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Festival Puccini 2025 e... 2026
servizio di Athos Tromboni FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - Nel rinnovato e suggestivo giardino della Villa Puccini sulle rive del Lago di Massaciuccoli, accolti da Patrizia Mavilla, direttrice della Fondazione "Simonetta Puccini", si è tenuta la presentazione del 71° Festival Puccini che inaugurerà la stagione il 18 luglio 2025 con Tosca, per concludersi il 6 settembre con Manon Lescaut.
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Opera dal Nord-Ovest
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Carmen delle parole e delle note
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA – Con Carmen di Georges Bizet, l’Opera Carlo Felice di Genova ha proseguito la sua Stagione Lirica 2024-2025 mandando in scena l’ottavo titolo in cartellone. Opéra-comique in quattro atti, su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy tratto dalla novella di Prosper Mérimée, Carmen è tra i titoli più celebri e popolari dell’intero repertorio
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Opera dall Estero
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Giulio Cesare a Berkeley
servizio di Ramón Jacques FREE
BERKELEY (California, USA), Zellerbach Hall - Nel corso della tournée annuale negli Stati Uniti dell’ensemble inglese The English Concert, è stata eseguita con grande successo l’opera seria in tre atti Giulio Cesare in Egitto, HWV 17 di George Friedrich Händel (1685-1759). La rappresentazione si inserisce nel prestigioso ciclo Cal Performances di danza,
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Vocale
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La Veneziani e la Messa K.427
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il settantesimo anniversario dell'Accademia Corale "Vittore Veneziani" si è celebrato in queste settimane con diverse iniziative che hanno coinvolto la corale stessa e, naturalmente, la città. E in tutte le circostanze la città (artisti locali, istituzioni e pubblico) ha manifestato la propria simpatia verso "la Veneziani" come viene chiamata
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Opera dal Centro-Nord
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Giselle around Le Villi
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA - Sabato 17 maggio 2025, il Teatro del Giglio ha chiuso la sua stagione lirica con la prima nazionale di Giselle around Le Villi, un evento che ha trasceso la semplice rappresentazione per divenire un'operazione artistica di profonda risonanza. Non un mero spettacolo, ma una narrazione avvincente che ha saputo intessere due capolavori apparentemente
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Opera dal Nord-Est
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Enkbath grande Rigoletto
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. E’ stato un Rigoletto come non lo si vedeva da anni, quello andato in scena al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste. Un cast eccezionale ha animato il palcoscenico del debutto. Daniel Oren ha diretto l’Orchestra del Verdi con straordinaria maestria, attento a tutte le sfumature della splendida musica del
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Classica
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Zangiev/Gadijev accoppiata vincente
servizio di Nicola Barsanti FREE
FIRENZE - Due opere monumentali della musica russa, lontane nel linguaggio ma accomunate da una tensione emotiva profonda, si incontrano in un’unica serata: il Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 di Sergej Prokof’ev e la Sesta sinfonia di Pëtr Il’ič Tchaikovsky, la celebre Patetica. Da un lato, un’esplosione di energia, una scrittura virtuosistica al
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Classica
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Ferrara Musica nuova Stagione
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Presentata la Stagione 2025/2026 di Ferrara Musica: sono quattordici gli appuntamenti con le migliori orchestre italiane e internazionali, guidate da grandi direttori, tra i quali spiccano il nome di Sir Antonio Pappano sul podio della Chamber Orchestra of Europe e quello di Michele Mariotti alla guida della Filarmonica della
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Nuove Musiche
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Torna miXXer
FREE
FERRARA - Il Festival miXXer, ideato e organizzato dal Conservatorio "Girolamo Frescobaldi" di Ferrara, giunge alla XVIII edizione e avrà luogo il 15, 16 e 17 maggio 2025 presso Palazzo Naselli Crispi, Ridotto del Teatro Comunale, giardino di Palazzo Giulio D’Este, Torrione Jazz Club, Pinacoteca Nazionale di Ferrara e loggiato di Palazzo dei
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Eventi
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Il nuovo cartellone del Regio
redatto da Simone Tomei FREE
TORINO - Il Teatro Regio di Torino si prepara a inaugurare una stagione 2025/2026 ricca di appuntamenti imperdibili, all'insegna di un rinnovato slancio artistico e culturale. Dieci titoli operistici, che spaziano dalle vette del repertorio classico a gemme preziose del Novecento, quattro nuove produzioni che promettono di lasciare
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Opera dal Centro-Nord
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Un Falstaff maturo e autoritario
servizio di Simone Tomei FREE
LIVORNO - Con Falstaff, ultimo capolavoro di Giuseppe Verdi, si è conclusa la stagione lirica 2024-25 del Teatro Goldoni, regalando ai livornesi un ritorno atteso da più di un secolo. L’opera, infatti, era stata rappresentata nella città toscana soltanto una volta in oltre cento anni. La messinscena è frutto di una prestigiosa collaborazione
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Echi dal Territorio
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Vivaldi e il mandolino
servizio di Edoardo Farina FREE
FERRARA - La programmazione invernale 2024/primaverile 2025 di “Ferrara Musica al Ridotto” - Giovani interpreti e rare occasioni d’ascolto attraverso l’organizzazione artistica di Dario Favretti autore anche delle varie ed esaustive note di sala allegate a ogni concerto della domenica mattina presso la sala Stemma del Teatro Comunale “Claudio
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Echi dal Territorio
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Garcia e i cantanti del Frescobaldi
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Voluto dalla direttrice del Conservatorio "Girolamo Frescobaldi", Annamaria Maggese, e realizzato dai docenti Alessandro Patalini, Marina De Liso, Manolo Da Rold, Monica Benvenuti e Susanna Guerrini, si è svolto ieri nel Ridotto del Teatro Comunale "Claudio Abbado" un concerto sotto il titolo “Manuel Garcia 1775-2025, due secoli e mezzo
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Opera dall Estero
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Ainadamar a Los Angeles
servizio di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES (USA), Dorothy Chandler Pavilion - Ainadamar, opera prima in tre atti e tre scene composta dal compositore argentino Osvaldo Golijov (nato nel 1960), è uno dei titoli in programma nella stagione in corso della Los Angeles Opera che si concluderà a giugno con una produzione di Rigoletto e i recital del tenore Joshua Guerrero
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Personaggi
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Parla Leone Magiera
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Quasi duecento giovani cantanti lirici provenienti da tutto il mondo stanno partecipando, in più giorni, alle audizioni presso il Teatro Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara per le nuove produzioni liriche rossiniane di La Cenerentola e Il barbiere di Siviglia, in programma nelle prossime stagioni d'Opera del teatro ferrarese. Vogliono mettere
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Opera dall Estero
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Cosė fan tutte alti e bassi
servizio di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES CA, USA, Dorothy Chandler Pavilion - Le nuove e più dinamiche programmazioni dei teatri americani, che si concentrano sulla messa in scena di opere contemporanee, prevalentemente di compositori americani e di alcuni stranieri (il prossimo titolo in programma sarà Ainadamar del compositore argentino Osvaldo Golijov - 1960), nonché di
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Classica
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Saccon Génot ritorno a Ferrara
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Pubblico come sempre numeroso nel salone d'onore del Circolo Negozianti in Palazzo Roverella, ieri, vigilia di Pasqua, per il secondo concerto cameristico promosso dal Comitato per i Grandi Maestri fondato e diretto da Gianluca La Villa. Dopo i saluti del presidente del sodalizio, Paolo Orsatti, sono entrati i due cameristi già conosciuti e
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Opera dal Nord-Ovest
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Danae di rara opulenza
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA - In un panorama operistico spesso dominato da titoli consolidati, emerge con prepotente originalità la produzione di Die Liebe der Danae, Op. 83 di Richard Strauss al Teatro Carlo Felice di Genova. Quest'opera, lungi dall'essere un mero reperto archeologico, si rivela un'esplorazione complessa e affascinante delle dicotomie umane, incastonata
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Opera dal Nord-Ovest
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Dama scolpita dalla luce
servizio di Simone Tomei FREE
TORINO - Il Teatro Regio ha riportato in scena La dama di picche di Pëtr Il'ič Chajkovskij, in una nuova coproduzione con la Deutsche Oper di Berlino. L'opera si è rivelata un'autentica descente aux enfers, un'immersione nelle zone più oscure e tormentate dell'animo umano. L'allestimento, ideato da Graham Vick e portato a termine con
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Nuove Musiche
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Conti Cavuoto Santini il trio
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Ferrara Musica al Ridotto è una rassegna "parallela" e si affianca alla programmazione maggiore di quella Ferrara Musica fondata da Claudio Abbado nel 1989. La rassegna maggiore ha il pregio di proporre i grandi interpreti (solisti, direttori, orchestre) in un cartellone che mira alto; la rassegna "parallela" si assume invece il compito di valorizzare
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Personaggi
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Ferrara e Vivaldi connubio in musica
redatto da Edoardo Farina FREE
È il quarto anno consecutivo che il maestro Federico Maria Sardelli è presente nel cartellone musicale del Teatro Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara. Questa volta ha proposto al pubblico estense una Serenata a tre che è praticamente una pagina dimenticata del catalogo del "Prete Rosso". Sardelli è direttore d'orchestra, compositore,
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Vocale
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Serenata d'amore torna a cantare
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - La prima esecuzione assoluta in tempi moderni di una pagina musicale molto bella di Antonio Vivaldi, la Serenata a tre RV 690, ha richiamato nel Teatro Comunale "Claudio Abbado" un buon numero di spettatori ed estimatori della musica del "prete rosso", tanto da registrare praticamente il tutto esaurito. Ancora una volta il majeuta è
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Classica
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Il ritorno dei Cardelli
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il ritorno dei Cardelli. Sembra quasi il titolo di una saga, e tale parrebbe se si considerasse la regolarità con cui da un paio di lustri i recital solististici di Matteo (pianoforte) o di Giacomo (violoncello), nonché i concerti in Duo, fanno registrare una loro presenza nelle rassegne cameristiche di Ferrara. Stavolta, per gli appuntamenti dei
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