Pubblicato il 13 Luglio 2023
Un ottimo disco con numerosi compositori antichi eseguiti con strumenti d'epoca
Barocco francese per La Chapelle recensione di Ramón Jacques

20230710_Dischi_00_LesFablesDeLaFontaine-LaChappelleHarmoniqueLes Fables de la Fontaine – La Chapelle Harmonique
Opere di Louis-Nicolas Clérambault, François Couperin, Etienne Moulinié, Louis de Caix d'Hervelois, Gabriel Bataille, Michel Lambert, Jean-Baptiste Lully (1632-1687), Antoine Boësset. Solisti: Marie-Claude Chappuis, mezzosoprano; Thierry Peteau, attore; La Chapelle Harmonique - Geneviève Pungier (flauto traverso); Benjamin Narvey (tiorba) Bérengère Sardin (arpa) Valentin Tournet, viola e direzione. 1 CD Registrato dal vivo nell'ottobre 2021. Durata: 69:00. Etichetta: B Records

Questa nuova e accattivante registrazione discografica è stata pubblicata alla fine del 2022 dall'etichetta B Records, con musiche del repertorio barocco francese, dal gruppo specializzato La Chapelle Harmonique, fondato nel 2017, che, sotto la guida del suo fondatore, il giovane violista da gamba Valentin Tournet e per la varietà e l'originalità nella scelta dei suoi programmi, che includono esecuzioni di grandi opere francesi come Les Indes Galantes o Les Paladins di Rameau, si è già fatto un nome tra gli eccellenti ensemble francesi di strumenti antichi.
Il disco intitolato Les Fables de la Fontaine (Le favole di La Fontaine) si basa sull'opera dello scrittore e poeta francese Jean de la Fontaine, e consiste in una raccolta di 243 favole, scritte sotto forma di poema tra il 1668 e il 1679, i cui protagonisti sono animali con caratteristiche umane e che si concludono con una morale. Cinquant'anni dopo la loro creazione e, dopo la morte del poeta, il compositore Louis-Nicolas Clérambault (1676-1749), organista e membro della corte reale, ha messo in musica le favole, attenendosi il più possibile al loro spirito comico e moraleggiante.
La Chapelle Harmonique ha utilizzato molti di questi pezzi comici e, oltre alle favole di Clérambault lette e cantate, si apprezzano Airs de cour (forma predominante di composizione vocale secolare in Francia durante il regno di Luigi XIII) di compositori come Michel Lambert (1610 -1696) e Antoine Boësset (1587-1643) oltre a Chansons à boire (dal carattere allegro e festoso) di compositori quali Gabriel Bataille (1574-1630) e Etienne Moulinié (1599-1676), nonché arie di Louis de Caix d' Hervelois (1677-1759) e del celebre Jean- Baptiste Lully (1632-1687) creatore della tragedia lirica e dell'opera in Francia, e di François Couperin (1668-1733), da cui sono state prese in prestito le parti strumentali.
Tournet ha ideato un autentico spettacolo con le favole recitate e lette con la grazia e il buon stile del cantante e attore Thierry Peteau, e con le parti vocali cantate dal mezzosoprano svizzero Marie-Claude Chappuis, che ha esibito una musicalità, un carattere puro e suono cristallino, legato con naturalezza allo stile del canto barocco e della sua comicità, e soprattutto attento al testo cantato e all'espressività, creando uno spettacolo che naviga tra recitazione, canto e pezzi strumentali, immergendoci nella poesia e nell'atmosfera immaginaria dei giardini di Versailles.

20230710_Dischi__01_LesFablesDeLaFontaine-LaChappelleHarmonique_facebook 

La struttura dell'opera è fluida, con le parti strumentali eseguite da un piccolo ensemble cameristico di soli quattro strumenti (viola da gamba, tiorba, arpa e flauto traverso), che creano un'atmosfera e una cornice musicale di sottile poesia, piacevole per la recitazione, per il canto e per chi ascolta la registrazione, con un cenno ai notevoli e importanti interventi di Geneviève Pungier al flauto traverso e della viola da gamba dello stesso Valentin Tournet.
I brani compongono una sequenza che unisce la favola recitata seguita da quella cantata, e si intrecciano con le arie e i brani cantati degli altri compositori, alcuni con temi simili a quelli delle favole. L'opera è stata realizzata per commemorare il quarto bicentenario della nascita di La Fontaine con manifestazioni in varie città della Francia, in particolare da segnalare il concerto del 6 ottobre 2021 nella sala L'Estren nella città di Guidel, in Bretagna, dove è stata effettuata la registrazione di questo album. La registrazione dal vivo, in cui solo alla fine si sente l'applauso del pubblico, rafforza il carattere teatrale, giocoso e spontaneo di ogni brano eseguito. Il concerto si conclude dolcemente con l'aria di Lambert "Charmante nuit" con la voce di Marie-Claude Chappuis che inizia a cappella con tiorba e arpa che si uniscono impalpabilmente, creando un momento emozionante, regalato anche con altri brani come Goûtons a doux repos dello stesso Lambert, e molti dei trentatré brani contenuti nel CD.

Nella miniatura in alto: la copertina del compact-disc
Sotto: foto di repertorio, il Quatour de La Chapelle Harmonique





Pubblicato il 26 Marzo 2023
Sonetti e canti dugenteschi da cui si puō partire per il futuro della musica d'improvvisazione
Manuzzi ovvero le radici del jazz italico recensione di Athos Tromboni

20230326_Dischi_00_RobertoManuzzi-ArsAntiquaWorldJazzEnsembleRoberto Manuzzi conductor
Ars Antiqua World Jazz Ensemble
L'amore è una fiamma - Overstudio Records 2023
Se la musica afroamericana si è affermata nel mondo riscoprendo e proponendo ritmi e maniere risalenti all'Africa (la terra dei padri), la musica europea d'improvvisazione (e in particolar modo quella italiana) perché non dovrebbe partire dalle radici della lingua per affermare una sua specificità del tutto originale? Ci ha pensato il compositore e direttore d'ensemble jazz (ma anche di banda filarmonica tradizionale) Roberto Manuzzi, docente di musica jazz nel Conservatorio "Girolamo Frescobaldi" di Ferrara, nonché musicista che per la versatilità delle sue competenze (suona praticamente tutti gli strumenti ad ancia, l'armonica a bocca, la fisarmonica...) è stato ed è sideman di grandi cantautori italiani, primo fra tutti Francesco Guccini.
Dunque Manuzzi parte dalla Sicilia del XIII Secolo, la vera culla della lingua "profana" italiana già prima della letteratura volgare toscana, e armonizza - anzi organizza - su quei testi (in particolare i canti amorosi di Jacopo da Lentini, l'inventore del sonetto come forma di quella poesia strofica poi diffusasi in tutta Europa) un accompagnamento (accompagnamento? forse è un po' limitante dire "accompagnamento" ma il termine anche se improprio rende bene l'idea) che diventa poi il concerto cui partecipano alcuni nomi importanti del panorama jazzistico e soprattutto i suoi studenti del Conservatorio; il concerto si svolge nel 2021 nel Torrione San Giovanni del Jazz Club Ferrara (potete leggere qui la recensione di quel concerto) e pochi mesi fa è diventato un CD di grande suggestione e godibilità.

 

20230326_Dischi_01_RobertoManuzzi-ArsAntiquaWorldJazzEnsemble 20230326_Dischi_02_RobertoManuzzi-ArsAntiquaWorldJazzEnsemble_RacheleAmorePaolaTagliani

 

Il CD reca i titoli degli 11 brani (fra cui anche una bonus-track, La tarantella) i nomi dei musicisti partecipanti e un QR code che rimanda a un sito internet dove ci sono i testi sia in lingua volgare dell'epoca sia la traduzione in italiano moderno, i curricula dei musicisti, e la dichiarazione d'intenti dello stesso Manuzzi, che spiega: «...   stiamo attraversando una specie di nuovo medioevo...» riferendosi alla messa in crisi dei diritti civili da parte di governanti e movimenti d'opinione ultraconservatori se non addirittura reazionari che dominano in tanti paesi del nostro globo terracqueo. «È sulla base di queste considerazioni - prosegue Manuzzi - che ho scelto il tema di questo lavoro discografico, che ho creato con l'aiuto dei meravigliosi allievi del mio corso "musica di insieme jazz" del Conservatorio Frescobaldi di Ferrara...» una sorta di rivalutazione etica di momenti in cui la lingua contribuiva a unificare le popolazioni della penisola anche grazie a «... sonetti scritti nella Sicilia del XIII Secolo...» principali ispiratori di «... spunti melodici originali e frammenti di musiche del passato e di improvvisazioni, che sembrano parlare di cose che ci riguardano molto da vicino. E tutto questo per me è molto JAZZ. »
La voce cantante del CD è della bravissima Rachele Amore (anche percussionista nel disco) mentre l'ospite d'eccezione invitato dell'ensemble e presente in sala d'incisione è il magnifico bassista Ares Tavolazzi, guest-star proprio per La tarantella. questa la dichiarazione pubblica di Tavolazzi: «È stato un vero piacere per me aver dato il mio contributo musicale a questo ultimo lavoro discografico dell'amico Roberto Manuzzi, che ha saputo riunire con maestria questo ensemble di giovani ed ottimi musicisti del Conservatorio "Girolamo Frescobaldi" di Ferrara. Ne risulta una musica di piacevolissimo ascolto, che pur rispettosa del testo e del contenuto musicale dell'epoca si avvale dell'apporto di sonorità e strumenti moderni.»
L'ensemble suona in 8 degli 11 brani, mentre tre brani (tracce 5, 6 e 7) sono affidati al canto e pianoforte, dove Rachele Amore viene accompagnata dalla concertista classica Paola Tagliani. E qui, più che di improvvisazione di stampo jazzistico, si può parlare di ammodernamento del canto antico (grazie alle sonorità del pianoforte rese ora morbide ora incalzanti dalla perfetta diteggiatura della Tagliani), musica in grado di imprimere emozioni e struggimenti alla sensibilità di quell'ascoltatore d'oggi che sappia apprezzare i colori stupendi della voce intonata e del pianismo armonicamente più raffinato.
Non tutti i testi sono di Jacopo da Lentini; vengono reinterpretati dall' Ars Antiqua World Jazz Ensemble sotto la guida di Manuzzi anche testi e musiche di Martin Codax (XIII Secolo) e Cristoforo Caresana (XVII Secolo): da qui l'idea e la necessità di inserire nell'ensemble jazzistico anche suonatori di strumenti d'epoca.
Manuzzi, nel CD, oltre che dirigere l'ensemble, suona il sax tenore e il sopranino in Mi bemolle. Gli altri bravi componenti dell'Ars Antiqua World Jazz Ensemble sono:  Stefano Melloni (clarinetto, flauto a becco, figulino); Erica Ruggiero (piano acustico ed elettrico, clavicembalo, cori); Davide La Rosa (chitarra acustica ed elettrica); Pietro Boarini (chitarra elettrica); Raffaele Guandalini (basso elettrico e contrabbasso); Davide Zabbari (viola da gamba); Stefano Guarisco (batteria); Antonio Stragapede (mandolino); e Fausto Negrelli (vibrafono, percussioni etniche).
Le melodie sono in generale attinenti alla tradizione italiana antica; le atmosfere jazzistiche che vengono inserite nella melodia, trasformandola, sviluppandola, ricomponendola per poi scomporla in puro linguaggio jazz, richiamano quella tradizione europea che ha metabolizzato perfettamente il linguaggio musicale degli stili afroamericani (improvvisazioni, assoli, ruolo degli ottoni, ecc.)
Il CD è ottimo come presa e spazializzazione del suono, addirittura eccellente come trasparenza ed equilibrio dinamico fra strumenti e voce. Raccomandatissimo. Info e prenotazioni robertomanuzzi.com@gmail.com 

20230326_Dischi_03_RobertoManuzzi-ArsAntiquaWorldJazzEnsemble_facebook

Crediti fotografici: Fototeca gli Amici della Musica Uncalm
Nella miniatura in alto: il compositore e polistrumentista Roberto Manuzzi
Al centro, in sequenza: la copertina del CD intitolato L'amore è una fiamma; la cantante Rachele Amore con la pianista Paola Tagliani
Sotto: l'Ars Antiqua World Jazz Ensemble ripresa durante il concerto al Torrione San Giovanni del 2021





Pubblicato il 31 Ottobre 2022
L'opera omnia per violino e pianoforte fresca di stampa in tre cd imperdibili
Alfredo d'Ambrosio revival tra Italia a Francia

20221031_Dischi_00_OperaOmniaDiAlfredoDAmbrosio_Copertina.JPGÈ uscito per Brilliant Classics (ed era stato interamente anticipato su YouTube), il cofanetto di 3 compact-disc che il Gran Duo Italiano composto da Mauro Tortorelli al violino e Angela Meluso al pianoforte hanno inciso tra il 2021 e il 2022. L'incisione discografica si avvale delle pagine riscoperte e rivitalizzate grazie all’opera di raccolta e selezione delle partiture realizzata in vari anni e luoghi dal prof. Gianluca La Villa.
Un lavoro imponente se si considera che delle 44 composizioni solo poche sono effettivamente conosciute ed eseguite. È vero che ai primi del Novecento il nome di Alfredo d’Ambrosio circolava nei repertori dei più grandi violinisti, da Kubelik a Zimbalist a Elman ad Heifetz a Jacobsen a Serato a Thibaud a Kulenkampff a Seidel, che ne han lasciato talora  testimonianza sui vecchi acetati a 78 giri. Ma la notorietà di questo compositore violinista deceduto nel 1914 a 42 anni era svanita, tanto che un sovrintendente apicale di un teatro italiano rispose poco tempo fa a una proposta di eseguirne i due risorti Concerti per violino e orchestra, affidandoli agli archi scintillanti di Laura Bortolotto e Christian Sebastianutto, con un ‘fin de non reçevoir’, anzi aggiungendo: «... non ho risposto perché non abbiamo nessun interesse nella proposta» (sic!).
E invece la musica di d’Ambrosio brilla già dal primo ascolto di questo 3 cd, per la varietà e raffinatezza dei brani, mai banali e sempre di estremo buongusto, degni di figurare nel repertorio violinistico accanto ai pezzi di Kreisler di cui si può ben dire anticipatore, senza contare i due magnifici concerti per violino e orchestra sopra accennati.

20221031_Dischi_01_OperaOmniaDiAlfredoDAmbrosio_MauroTortorelliAngelaMeluso_facebook.JPG

Il Capriccio Serenade dedicato a Wilhelmj, l’ Aria dedicata a Kubelik, la Orientale per Thibaud, la Ballade dedicata a Vittorio Monti (autore dell’arcinota Czarda, brano virtuosistico per il violino) sono gioielli con cui i violinisti eccellenti incanterebbero il pubblico anche oggi.
Onore al merito del Gran Duo italiano che ha avuto modo di eseguirne alcuni in Italia e all’estero, perfino in Indonesia alla presenza del Presidente indonesiano. Speriamo che anche in Italia si possano ascoltare e apprezzare nei teatri e nella sale da concerto, come meritano. Il cofanetto è acquistabile su Amazon, con un libretto di buona informazione.
Dopo la edizione in dvd dei due concerti per violino, un dvd con 13 pezzi per violino e pianoforte ad opera di Lucilla Mariotti e Zsuzsanna Homor e in vista di un cd Tactus di prossima uscita con l’intera opera quartettistica e quintettistica, inciso dall’Archos Quartet, possiamo dire solo un gran bene di questo giusto e appropriato revival di un compositore di prima grandezza dimenticato.
Ed è di questi giorni la notizia che il grande violinista francese Jean-Jacques Kantorow ha inciso per la casa Soupir, con la sua orchestra di Douai, i due Concerti per violino e orchestra di D’Ambrosio, avendo a suo tempo ricevuto da Gianluca La Villa partitura e parti del raro Concerto n.2 in Sol minore. (a.t.)

Crediti fotografici: Fototeca gli Amici della Musica Uncalm
Nella miniatura in alto: la copertina del cofanetto con 3 compact-disc
Sotto: il violinista Mauro Tortorelli e la pianista Angela Meluso






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Parliamone
Il matto Nanof e l'altro
intervento di Athos Tromboni FREE

20250809_Spoleto_00_NanofLAltro_RobertoCalaiSPOLETO - Morbus sine materia. È una forma letterale medica per definire quelle patologie che non manifestano degenerazioni organiche di una parte del corpo colpito dalla malattia. La pazzia, per esempio, è un morbo senza materia: non ci sono riversamenti di sangue, gonfiori, purulenze, catarri, eccetera. Il corpo rimane intonso; la mente no, va per conto proprio "deviando" il comportamento da quello stato che viene definito "normale" verso momenti e anche movimenti a volte inconsueti; e può indurre il corpo a gesti e posture che modellano il "disagio" al punto che esso si ripercuote visivamente negli atteggiamenti.
Proprio di questo è stata specchio l'opera in un atto Nanof, l'altro con la quale il Teatro Lirico Sperimentale "A. Belli" ha inaugurato, venerdì 8 agosto la propria settantanovesima stagione lirica nel Teatro Caio Melisso di Piazza del Duomo: musica di Antonio Agostini, libretto di Chiara Serani con la collaborazione di Davide Toschi.
Si è trattato di una prima esecuzione assoluta e l'opera è stata presentata alla stampa
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VideoCopertina
La Euyo prende residenza a Ferrara e Roma

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Opera dal Centro-Nord
Ode a Leopardi e Medium prova generale
servizio di Simone Tomei FREE

20250901_Li_00_OdeALeopardi_Mascagni Festival2025LIVORNO – In un Mascagni Festival sempre più attento al dialogo fra memoria storica e ricerca espressiva, la serata del dittico Ode a Leopardi di Pietro Mascagni e The Medium di Gian Carlo Menotti, presentata agli Hangar Creativi, ha offerto un accostamento insolito ma fecondo tra due poetiche distanti eppure unite dalla tensione verso il mistero
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Eventi
ROF bilancio 2025 e programma 2026
redatto da Athos Tromboni FREE

20250901_Ps_00_ROF-Bilancio2025Programma2026PESARO - A Pesaro si dichiarano soddisfatti per i risultati non solo artistici del Rossini Opera Festival 2025. Ecco qui sotto, in sintesi, la valutazioni che illustrano sommariamente gli obiettivi raggiunti e anche le anticipazioni per l'edizione 2026.

I numeri che contano
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Opera dal Centro-Nord
Manon Lescaut fra le sculture blu
servizio di Simone Tomei FREE

20250831_TorreDelLago_00_ManonLescaut_MariaJoseSiri_phGiorgioAndreuccettiTORRE DEL LAGO (LU) - Il 71° Festival Puccini si avvia alla conclusione con l’ultimo debutto operistico della stagione in una serata di fine agosto molto suggestiva: Manon Lescaut è tornata al Gran Teatro sulle sponde del Massaciuccoli nella produzione di Igor Mitoraj del 2003, ripresa con cura nella regia di Daniele De Plano, scene di Luca Pizzi
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SummerFest grande musica da camera
servizio di Ramón Jacques FREE

20250831_00_SanDiego_SummerFest2025_ReneFleming_phKenJacquesSAN DIEGO (USA) - SummerFest 2025, The Baker-Baum Concert Hall. Il festival di musica da camera SummerFest, che si tiene ogni estate a San Diego, California dal 1986 ed è organizzato dall'associazione musicale locale La Jolla Musical Society (LJMS), è diventato un appuntamento imperdibile per gli amanti della musica cameristica (nel sud
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Vocale
Giovane Scuola al Mascagni Festival
servizio di Simone Tomei FREE

20250929_Li_00_ GalaVerismo_FestivalMascagni_PietroMascagniLIVORNO - Il Mascagni Festival 2025, nell’anno dell’ottantesimo della scomparsa del compositore, si conferma laboratorio vivo di idee più che semplice contenitore di eventi: una geografia del suono disseminata tra Livorno, la provincia e luoghi simbolici d’Italia e del mondo, capace di intrecciare concerti, opere, letture sceniche e creazioni originali
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Sepe una delicata Butterfly
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20250825_00_TorreDelLago_MadamaButterfly_AntoninoFogliani_phGiorgioAndreuccettiTORRE DEL LAGO (LU) – Diamo conto ai nostri lettori della replica del quarto titolo in cartellone nell’ambito del 71° Festival Puccini: Madama Butterfly. Per regia, scene e costumi rimandiamo alla recensione della prima rappresentazione che potete consultare qui .
La principale differenza rispetto al debutto riguarda il ruolo
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Turandot e le altre
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20250824_TorreDelLago_00_FestivalPuccini2026_TurandotiELeAltre_DisegnoDiEliosLippiTORRE DEL LAGO (LU) -  Questa volta si parte in largo anticipo: è ormai definitivo - infatti - il programma della 72.esima edizione del Festival Puccini di Torre del Lago (Viareggio) che si svolgerà nel Gran Teatro all’aperto sul Lago di Massaciuccoli nell’estate 2026 e che era stato anticipato nella conferenza stampa dello scorso maggio dal presidente
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Alina Tkachuk la rivelazione
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202516_TorreDelLago_00_Turandot_AlinTkachukTORRE DEL LAGO (LU) - La rappresentazione di Turandot al Gran Teatro Giacomo Puccini, nell’ambito del 71° Festival Puccini, propone una lettura scenica affidata alla regia di Alfonso Signorini, la cui impronta visiva rimanda all’articolo della prima rappresentazione che potete trovare qui. L’allestimento conferma la forza visiva e simbolica dell’opera, ma
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Rigoletto, Nabucco e Aida
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20250814_Vr_00_Rigoletto_phEnneviFotoVERONA - L’anfiteatro Arena, con i suoi duemila anni di storia e le gradinate che custodiscono memoria e suggestione, si conferma il più imponente palcoscenico a cielo aperto dedicato all’opera lirica. Ogni estate l’antico anfiteatro romano si trasforma in una cassa armonica naturale, dove le note dei grandi compositori si fondono con l’energia collettiva
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Butterfly e la simbologia degli alberi
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La bohčme disegnata da Scola
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20250808_TorreDelLago_00_LaBoheme_CarloRaffaelli_phGiorgioAndreuccetti.JPGTORRE DEL LAGO (LU) - Tra i capolavori pucciniani La Bohème occupa un posto di privilegio per la sua capacità di fondere realismo e poesia, leggerezza giovanile e dramma struggente. Dal debutto del 1º febbraio 1896 al Teatro Regio di Torino, sotto la bacchetta di un giovane Arturo Toscanini, questo dramma lirico in quattro quadri - tratto dalle
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20250803_00_GiardinoPerTutti_FerraraFilmOrchestra_CristinaColettiFERRARA - La prima serata della rassegna Giardino per tutti organizzata ai piedi del grattacielo dal Comune di Ferrara con la collaborazione del Teatro Comunale "Claudio Abbado", dentro il Parco Coletta, ha fatto l'en-plein. Era in pedana la Ferrara Film Orchestra capitanata dalla bacchetta di Ambra Bianchi
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Buratto bel debutto in Tosca
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20250802_TorreDelLago_00_Tosca_EleonoraBuratto_phGiorgioAndreuccettiTORRE DEL LAGO PUCCINI (LU) - Nel terzo fine settimana del 71° Festival Puccini di Torre del Lago, la seconda recita di Tosca ha riproposto uno degli allestimenti più attesi di questa edizione. La produzione, firmata da Alfonso Signorini in veste di regista e costumista, si è presentata con una veste visiva marcatamente simbolica, ricca di richiami
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Nabucco Carmen La traviata
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20250731_Vr_00_Nabucco_StefanoPodaVERONA – Anna Netrebko, Anita Rachvelishvili e Rosa Feola, ovvero Abigaille, Carmen e Violetta Valéry. Sono loro le tre grazie musicali che, dal 17 al 19 luglio 2025, hanno acceso l’Arena, rendendo ciascuna rappresentazione meritevole di grande interesse in virtù della propria peculiarità. Per il soprano russo si trattava del debutto italiano come figlia
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20250727_Fabbiano_00_ValtidoneFestival_AlessandroBertozziFABBIANO, Borgonovo Val Tidone (PC) - Nella serata di sabato 26 luglio 2025, un angolo a me ancora misconosciuto della Val Tidone, la suggestiva piazzetta di Fabbiano, frazione di Borgonovo Val Tidone, si è trasformato in un crocevia di sublime audacia musicale. Il Valtidone Festival, giunto alla sua 27ª edizione e promosso dalla
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20250720_TorreDelLago_00_LaBoheme_PierGiorgioMorandi_phGiorgioAndreuccettiTORRE DEL LAGO PUCCINI (LU) - Un po' meno pubblico per La bohème rispetto alla Tosca della sera precedente, nel Gran Teatro all'aperto sul Lago di Massaciuccoli. Comunque una buona presenza (diciamo a spanne, oltre 2 mila spettatori?) per un ritorno, quello della regia "cinematografica" di Ettore Scola del 2014 ripresa da
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Opera dal Centro-Nord
Un magico Elisir
servizio di Simone Tomei FREE

20250716_Fi_00_LElisirDAmore_AntonioMandrrillo_phMicheleMonastaFIRENZE - L'elisir d'amore di Gaetano Donizetti è un capolavoro senza tempo che, a quasi due secoli dalla sua prima rappresentazione, continua a incantare e commuovere. Definito "melodramma giocoso", fonde mirabilmente la profondità patetica con l'arguzia dell'opera buffa italiana, creando una "commedia agrodolce" capace di strappare
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Echi dal Territorio
79 anni di emozioni
redatto da Athos Tromboni FREE

20250715_Spoleto_00_Stagione2025_AntonioAgostini_phRomboniDalleLucheSPOLETO (PG) - Partirà il 7 agosto 2025 per concludersi il 24 settembre la nuova Stagione lirica del Teatro Lirico Sperimentale "A. Belli" giunta al lodevole traguardo della 79.ma edizione. Gli spettacoli, oltre che nella città spoletina, andranno in scena anche nei principali teatri dell'Umbria: «79 anni di emozioni, una stagione da vivere!» è lo slogan
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Jazz Pop Rock Etno
La notte degli Oscar
servizio di Athos Tromboni FREE

20250711_Vigarano_00_GruppoDei10_DadoMoroniVIGARANO MAINARDA (FE) - La "Notte degli Oscar" del Gruppo dei 10 idea uscita dalla testa di Alessandro Mistri (così come Pallade Atena uscì dalla testa di Zeus, ci racconta il poeta greco Esiodo) ha visto una nutrita partecipazione di pubblico allo Spirito di Vigarano Mainarda.
Non poteva essere altrimenti
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Jazz Pop Rock Etno
De Silva amore che vieni amore che vai
servizio di Athos Tromboni FREE

20250707_Comacchio_00_GruppoDei10_DiegoDeSilvaCOMACCHIO (FE) - Ha preso il via ieri sera con una nutrita partecipazione di pubblico il ciclo di sei concerti del "Gruppo dei 10" versione estiva: Tutte le direzioni in summer time 2025. Ospite per l'apertura era il Trio Malinconico formato da Diego De Silva (voce e chitarra acustica), Stefano Giuliano (sax alto) e Aldo Vigorito (contrabbasso). Prima della
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Eventi
Opera tra tradizione e novitā
redatto da Simone Tomei FREE

20250703_Ge_00_StagioneCarloFelice_MicheleGalliGENOVA - È un viaggio simbolico e culturale quello che il Teatro Carlo Felice di Genova propone per la stagione 2025-2026, presentata ufficialmente alla stampa lo scorso 2 luglio. Un viaggio che coinvolge artisti e pubblico come naviganti di una stessa rotta, guidati da una bussola che punta al repertorio lirico più amato, ma non rinuncia a
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Opera dal Nord-Est
L'Aida di cristallo č tornata
servizio di Simone Tomei FREE

20250701_Vr_00_Aida_DanielOren_phEnneviFotoVERONA - Quando l’Aida di Giuseppe Verdi risuona all’Arena di Verona non si tratta di una semplice replica, è un rito collettivo, un appuntamento simbolico che scandisce il calendario della lirica estiva. Questa nuova ripresa dell’allestimento firmato da Stefano Poda, definito “di cristallo” per le sue trasparenze e gli inediti giochi di luce, ha riaperto il sipario
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Opera dall Estero
Idomeneo a San Francisco
servizio di Ramón Jacques FREE

20250701_00_SanFrancisco_Idomeneo_MatthewPolenzani_phCoryWeaverSAN FRANCISCO (USA) War Memorial Opera House - Sebbene Idomeneo, l’opera seria in tre atti di Wolfgang Amadeus Mozart (1756–1791), abbia avuto la sua prima americana il 4 agosto 1947 al Berkshire Music Festival di Tanglewood, nel Massachusetts (ora sede estiva della Boston Symphony Orchestra), fu la San Francisco Opera a
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Opera dal Nord-Est
Blue Traviata in Arena
servizio di Angela Bosetto FREE

20250630_Vr_00_LaTraviata_AngelBlue_phEnneviFotoVERONA – “È spenta!” Quando la tonante voce di Giorgi Manoshvili risuona nell’Arena, segnando il termine della prima Traviata stagionale, si viene quasi colti da un senso di sorpresa. Per quanto chiunque frequenti il teatro lirico conosca a menadito il libretto di Francesco Maria Piave, è inevitabile chiedersi da quanto tempo non si assisteva
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Opera dal Centro-Nord
Matrimonio in camera da letto
servizio di Athos Tromboni FREE

20250630_Fe_00_IlMatrimonioSegreto_GerardoFelisatti_phMarcoCaselliNirmalFERRARA - L'allestimento di Il matrimonio segreto di Domenico Cimarosa su libretto di Giovanni Bertati ha chiuso la stagione d'opera del Teatro Comunale "Claudio Abbado" con un vero successo di pubblico: sia per la presenza di tanti spettatori in platea e nei palchi, sia per il calore con cui è stata salutata la recita a fine serata. La produzione era il
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Opera dal Nord-Est
Tosca sugli spalti di San Giusto
servizio di Rossana Poletti FREE

20250630_Ts_00_Tosca_EnricoCalesso_phFabioParenzanTRIESTE – Castello di San Giusto. Non è l’Arena di Verona e men che meno Castel Sant’Angelo, ma gli spalti di San Giusto, le pietre antiche che contornano il grande piazzale delle Milizie, suscitano nella Tosca di Giacomo Puccini, in scena a Trieste, il senso di incombenza del pericolo, della morte che la musica del grande compositore regala al pubblico,
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Opera dal Centro-Nord
Aida nella palestra
servizio di Nicola Barsanti FREE

20250628_Fi_00_Aida_DamianoMichielettoFIRENZE –  Opera emblema del grande repertorio verdiano, Aida è spesso associata all’idea di spettacolarità, grandi masse corali, scene sontuose e sontuosi costumi esotici. Tuttavia, dietro la patina dell’epico e del monumentale, si cela un’anima intimista, quasi cameristica: Aida è, in fondo, una tragedia dell'amore e del potere, fatta di sguardi, silenzi,
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Echi dal Territorio
Torna la rassegna Tutte le Direzioni Estate
servizio di Athos Tromboni FREE

20250627_Fe_00_GruppoDei10_MassimoCavallerettiFERRARA - Torna l'estate e, come ogni anno, torna anche la programmazione "balneare" del Gruppo dei 10: Tutte le direzioni in summertime 2025, la canonica rassegna estiva conterà quest'anno sei appuntamenti, dal 6 luglio al 12 settembre che si svolgeranno per due concerti nella consolidata location del Bar Ragno di Comacchio in via Cavour 1
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Opera dal Nord-Est
Candide da Voltaire a Bernstein
servizio di Rossana Poletti (13 giugno 2025) FREE

20250614_Ts_00_Candide_KevinRhodes_phFabioParenzanTRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. Per quale motivo Leonard Bernstein scelse il romanzo filosofico “Candide” di Voltaire per scrivere un’opera che lo proiettasse nel mondo lirico? Il primo motivo è certamente la questione politica. Nel dopoguerra l’America è dominata dal Maccartismo (un po’ come oggi dal trumpismo, ma guarda
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Opera dall Estero
L'Incoronazione di Poppea piace
servizio di Ramón Jacques FREE

20250612_00_Bogota_LIncoronazioneDiPoppea_PedroSalazarBOGOTÁ (Colombia), Teatro Mayor Julio Mario Santo Domingo - L’Incoronazione di Poppea (SV 308) è l’ultima composizione operistica di Claudio Monteverdi (1567–1643), autore italiano a cui si attribuisce il merito di aver contribuito alla nascita dell’opera lirica. La sua lunga carriera, che lo vide impegnato come direttore di coro (fu maestro di cappella
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Opera dall Estero
Tannhäuser torna a Houston
servizio di Ramón Jacques FREE

20250507_00_Houston_Tannhauser_FrancescaZambelloHOUSTON (USA) - Grand Opera. Wortham Theatre Center. La Houston Grand Opera ha concluso con successo un’altra stagione con Tannhäuser, un’opera in tre atti con musica e libretto in tedesco di Richard Wagner (1813-1883). Come la maggior parte delle sue opere, Tannhäuser trae ispirazione da leggende medievali tedesche. La quinta opera
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