VERONA - Una Aida scenicamente grandiosa ma un po' meno kolossal del solito ha chiuso il 4 settembre il Festival dell'Arena di Verona 2021. Un po' meno kolossal perché quest'anno la "regia" è stata guidata dai movimenti scenici impostati dal management di palcoscenico e le scenografie (belle, in ogni spettacolo, in ogni recita) erano affidate alle proiezioni digitali di D-Wok. L'Aida tornerà kolossal (e tornerà a chiudere il Festival) nel 2022 dove le regie di tutte le opere in programma (escluso il Nabucco) saranno quelle di Franco Zeffirelli, riprese dagli allestimenti delle stagioni precedenti: in mattinata, infatti, era stato diramato il calendario del prossimo Festival, di cui daremo conto nella seconda parte di questo servizio.
Comunque elementi di interesse di quest'ultima recita di Aida ci sono stati, concentrati soprattutto nel debutto assoluto in Arena del soprano Maria Teresa Leva che ha interpretato il ruolo del titolo, gratificata dai molti applausi del pubblico a scena aperta e a fine spettacolo.
Era questa del 4 settembre 2021 (da quando l'anfiteatro veronese ha cominciato ad allestire le opere, nel 1913) la 728esima Aida che andava in scena; e come sempre anche stavolta per l'intramontabile capolavoro verdiano, l'Arena ha annunciato il tutto esaurito, o quasi.
L'opera più "esotica" di Giuseppe Verdi, in perfetto equilibrio tra spettacolo corale e intimo dramma amoroso, ha schierato l’Orchestra della Fondazione Arena e il Coro (preparato da Vito Lombardi) a pieni ranghi, sotto la bacchetta del veterano Daniel Oren, oltre alle danzatrici del proprio balletto, impegnato efficacemente in coreografie originali e imperniato sulla bella performance solistica della prima ballerina della Greek National Opera di Atene, Eleana Andreoudi.
Il cast vocale è stato di prestigio internazionale, a cominciare dalle voci in chiave di basso, che hanno visto il ritorno in Arena del baritono Ambrogio Maestri come Amonasro e del basso Michele Pertusi, vincitore del premio Callas 2021, che ha debuttato come Ramfis proprio a Verona.
Il tenore Carlo Ventre, specialista del ruolo, è tornato come Radamès, il condottiero conteso tra le due figure femminili dell''opera, per quest’unica sua serata in Arena.
È stato poi un debutto stagionale per l’acclamato mezzosoprano russo Ekaterina Semenchuk, già tra le Stelle areniane della produzione 2020, come figlia del faraone, la complessa e combattuta Amneris.
Completavano i personaggi e il cast il Re del basso veronese Romano Dal Zovo, il Messaggero del tenore Francesco Pittari e la Sacerdotessa del soprano Yao Bohui.
Come si è detto, regia, scene, costumi, light design e coreografie sono state concepite - per la nuova produzione 2021 - dal team creativo areniano, che per il video design e le scenografie digitali ha collaborato con D-Wok e, proprio per Aida, con il Museo Egizio di Torino, il cui patrimonio ha preso vita al Preludio e si è riproposto efficacemente scena dopo scena con le imponenti immagini digitali proiettate sui fondali. La collaborazione con il Museo Egizio è avvenuta sotto il patrocinio del Ministero della Cultura italiano.
Soddisfatto il pubblico, che ha lungamente applaudito e acclamato tutti i protagonisti a fine spettacolo, intorno alla mezzanotte di una gradevole e temperata serata d'addio. Anzi, di arrivederci...
Il Festival 2022
La prossima stagione areniana torna ai grandi allestimenti: saranno 45 serate con 5 produzioni d’opera e 3 serate-evento; apertura il 17 giugno 2022 e chiusura il 4 settembre. Ecco il calendario dettagliato:
Venerdì 17 giugno: il sipario si alzerà restituendo al pubblico la spettacolare e storica Carmen di Georges Bizet nella leggendaria produzione che sancì nel 1995 il debutto in anfiteatro di Franco Zeffirelli e che sarà proposta nella migliore sintesi delle diverse edizioni andate in scena sul palcoscenico dell’Arena di Verona, raccontando la forte passione dei protagonisti fra le scene di una Siviglia variopinta e pullulante di vita, improntata ad uno stringente realismo di sapore cinematografico.
Dopo la serata inaugurale, che prenderà vita alle 21.30 di venerdì 17 giugno 2022, il capolavoro di Bizet sarà proposto per 8 altre serate. Repliche: 24, 30 giugno ore 21.15 - 14, 21, 31 luglio ore 21.00 - 11, 14, 27 agosto ore 20.45
Sabato 18 giugno: il secondo titolo del Festival sarà l'immancabile Aida di Giuseppe Verdi, opera regina e simbolo dell’Arena sin dalla prima edizione del 1913 cui spetta anche l’onore della serata finale. Aida sarà proposta dal 18 giugno per 11 date nel classico allestimento sempre ideato da Franco Zeffirelli che ricrea un Antico Egitto aureo e onirico, arricchito dai costumi di Anna Anni. Repliche: 23 giugno ore 21.15 - 3, 8, 16, 24, 28 luglio ore 21.00 - 5, 21, 28 agosto ore 20.45 - 4 settembre ore 20.45
Sabato 25 giugno: la terza produzione ad andare in scena sull’immenso palcoscenico areniano sarà un altro capolavoro di Verdi, Nabucco, dramma corale ed epico, in programma per 8 recite, che viene riproposto nell’imponente allestimento ispirato al Risorgimento italiano, lo stesso allestimento cioè ha inaugurato il Festival 2017, con la regia e i costumi di Arnaud Bernard e le scene di Alessandro Camera. Repliche: 1, 7, 10, 23, 29 luglio ore 21.00 - 18 agosto ore 20.45 - 3 settembre ore 20.45
Sabato 2 luglio: il quarto titolo del Festival 2022 è nato espressamente come allestimento e regia quale esempio summa e lascito artistico del suo creatore, Franco Zeffirelli, dedicato all’Arena di Verona, La traviata di Verdi; la storia d’amore più popolare dell’opera tornerà per 8 rappresentazioni nella meravigliosa produzione creata per il Festival 2019 proprio da Zeffirelli, che ha curato come sempre regia e scene, con i costumi del premiato Maurizio Millenotti. Repliche: 9, 15, 22, 30 luglio ore 21.00 - 6, 20 agosto ore 20.45 - 1 settembre ore 20.45
Mercoledì 20 luglio, data unica: spazio alla danza internazionale con Roberto Bolle and Friends che torna immancabilmente a danzare sulle tavole dell'anfiteatro assieme ai sui "amici e amiche", visto il successo e gli esiti artistici delle numerose edizioni precedenti: così il 99° Festival dell'Arena di Verona (in attesa della centesima edizione che sarà programmata per il 2023) viene arricchito da questa e dalle altre due serate-evento che seguiranno.
Domenica 7 agosto: l’ultimo debutto operistico del Festival 2022 sarà il ritorno della spettacolare “Cina al tempo delle favole” della Turandot di Giacomo Puccini, in scena per 6 recite. L’allestimento ideale per questa fiaba avvincente è quello maestoso firmato sempre dal maestro Franco Zeffirelli per regia e scene, con gli sfarzosi costumi del premio Oscar Emi Wada. Repliche: 10, 13, 19, 26 agosto ore 20.45 - 2 settembre ore 20.45
Venerdì 12 agosto, data unica: spazio e scena al monumentale concerto sinfonico e corale dei Carmina Burana, in omaggio al compianto maestro Ezio Bosso, a tre anni esatti dal suo indimenticato concerto areniano che lo vide protagonista proprio sul podio dei Carmina di Carl Orff.
Giovedì 25 agosto, data unica: per la terza serata-evento del Festival 2022 torna in scena l’acclamato Plácido Domingo, in un’unica serata straordinaria; l'artista interpreterà alcuni dei più importanti ruoli del Cigno di Busseto, in un gala operistico in forma scenica intitolato Domingo in Verdi Opera Night.
I biglietti per gli spettacoli del 99° Arena di Verona Opera Festival 2022 saranno in vendita a partire dal 10 settembre 2021 con prezzi da 28 € a 300 €, ed eccezionalmente per alcuni settori a prezzo speciale fino al 24 dicembre 2021; novità per il 2022 è l’introduzione dei nuovi posti di poltronissima silver.
La Fondazione Arena di Verona si augura di accogliere al più presto i suoi spettatori nel numero più ampio possibile: però, fino a che non interverranno novità sull'andamento della pandemia, i biglietti saranno in vendita fino al raggiungimento della capienza massima ad oggi consentita, nel rispetto del pubblico e delle normative anti-CoVid19.
L’Arena di Verona, per novità, conferme e informazioni sempre aggiornate, è virtualmente raggiungibile sul sito www.arena.it ed anche sui canali social Facebook, Twitter, Instagram e YouTube.
Crediti fotografici: Ennevi Foto per la Fondazione Arena di Verona
Nella miniatura in alto: il soprano Maria Teresa Leva al suo debutto assoluto in Arena nei panni di Aida
Sotto in sequenza: belle panoramiche di Ennevi Foto sull'Aida andata in scena per il Festival 2021