|
Archivio giornale www.gliamicidellamusica.net
|
|
A metā stagione facciamo il punto sui secondi e terzi cast del Festival areniano 2019 |
Arena, le repliche di luglio |
servizio di Simone Tomei |
Pubblicato il 31 Luglio 2019 |
VERONA - Come è consuetudine da diversi anni la frequentazione veronese mi porta a seguire con interesse l’avvicendarsi dei cast nei titoli in cartellone del Festival areniano. Stavolta la prima incursione in terra scaligera mi vede spettatore di alcune serate di fine luglio.
Carmen – 23 luglio 2019 Subentra nel ruolo eponimo il mezzosoprano francese Géraldine Chauvet, che si disimpegna con naturalezza e charme nei panni della sigaraia di Siviglia. La perfetta padronanza della lingua madre è un valore aggiunto per un’interprete che coniuga una vocalità elegante, anzi direi sopraffina, a un gusto per la ricerca dei colori più idonei a dipingere il carattere ribelle e indipendente della donna. Il canto scorre fluente e ogni pagina è dipanata con signorile legato e affascinante gesto scenico. Di buona pasta anche la Micaela di Karen Gardeazabal: la voce è robusta, sonora e corre con facilità. A mio avviso, soprattutto nella meravigliosa aria del terzo atto (Je dis que rien ne m’épouvante) è mancato un approfondimento musicale più marcato, motivo per cui l’esecuzione risultava corretta musicalmente, ma poco emozionante. Fabio Armiliato, chiamato a sostituire l’indisposto Martin Muehle, affronta il ruolo di Don José da esperto del palco, risolvendolo vocalmente con intelligenza. Affronta le impervie note con suadente falsetto e piega la zona più centrale con emissione morbida e rotonda, interagendo ottimamente con le voci femminili in duetti di grandissimo pregio musicale. Al debutto nel ruolo, emerge senza problematiche la Frasquita di Elisabetta Zizzo, alla cui vocalità fluida e liscia si unisce quella brunita di Clarissa Leonardi nel ruolo di Mercèdès. Già prima del frizzante “duetto delle carte” nel terzo atto, ci fanno assaporare un’esecuzione eccellente del famoso quintetto, godendo della complicità di altri due bravi artisti di grande musicalità, sicurezza e nitore timbrico, ossia Nicolò Ceriani (Dancairo) e Roberto Covatta (Remendado). Alberto Gazale è un Escamillo lussureggiante, non sguaiato, che dipana la propria aria con sfrontata baldanza vocale e scenica, ricercando sempre una gamma di suoni e di intenzioni variegata. Gianluca Breda (Zuniga) e Italo Proferisce (Moralès) completano egregiamente il cast della serata.
Musicalmente più sottotono e sostanzialmente imprecisa la direzione del M° Daniel Oren, che fa spesso fatica a gestire la compagine orchestrale. Annega in “partenze” piuttosto imprecise (solitamente risolte nel giro di poche battute) ed in un amalgama sonoro piuttosto latitante, conferendo al tutto una sorta di pressappochismo. Lo spettacolo è firmato da Hugo de Ana, con coreografie di Leda Lojodice, luci di Paolo Mazzon e projection design di Sergio Metalli.
Aida – 24 luglio 2019 Cambio integrale del cast rispetto alla “prima” del 22 giugno (potete leggere la recensione qui). Krzysztof Bączyk è un Re piuttosto timoroso, che esplicita il ruolo con una vocalità alquanto incerta e spesso titubante dal suono poco nitido e sovente ingolato. Invece Anna Maria Chiuri si rivela una grande Amneris. Non è solo la voce a renderla un’interprete d’eccezione in questo ruolo, bensì i gesti, gli sguardi e le movenze. Sensuale, graffiante, amorosa, infida e poi rassegnata: un turbinio di sentimenti affiancati sempre da analoghe intenzioni, cui non manca mai il supporto di una salda vocalità dal colore brunito e dal sapore metallico che, come una lama affilata, lancia sicuri fendenti. Ottima sotto ogni punto di vista pure l’Aida di Tamara Wilson, un soprano che ascolto per la prima volta e del quale porto a casa un ottimo ricordo. O cieli azzurri (l’aria del terzo atto che prelude ai due meravigliosi duetti) è davvero una pagina memorabile, in cui l’eleganza del canto si libra nelle impervie note regalandoci un’esecuzione mirabile. Un Radamès tutto basato sulla forza quello di Misha Sheshaberidze, che riesce a fatica a trovare una gestione accorta delle dinamiche richieste. Più tenero nel duetto finale, dove la ricerca di un suono elegante non ha deluso le intenzioni. Si rivela sempre una sponda sicura il basso Giorgio Giuseppini, che affronta lo ieratico personaggio di Ramfis con voce sonora, eloquente, egregiamente interlocutoria, cesellando con carattere gli interventi del gran sacerdote. Elegante l'Amonasro di Sebastian Catana che non fatica a dominare la parte con alterna baldanza per mezzo di una vocalità salda e squisitamente raffinata. Riuscita eccellente anche per il Messaggero di Francesco Pittari, che traduce le proprie note con nitidezza e luminosità. Completava il cast l’onorevole Sacerdotessa di Yao Bo Hui. Come il vino pregiato, Francesco Ivan Ciampa migliora di volta in volta. Anche in Arena ha dato prova di saper tenere con mano sicura l’intera compagine artistica con gesto perentorio e un’elasticità di percorso, che dalle roboanti scene d’assieme conduce all’intimità dell’animo dei protagonisti. Lo spettacolo porta la firma di Gianfranco De Bosio, con luci di Paolo Mazzon e coreografe di Susanna Egri in cui emergono elegantemente i primi ballerini Petra Conti, Mick Zeni e Alessandro Macario.
La Traviata – 25 luglio 2019 Torna sul palcoscenico areniano il titolo di apertura di questa stagione, in cui Massimo Luconi (regista collaboratore), Carlo Centolavigna (scenografo collaboratore) fanno da spalla all’idea di Franco Zeffirelli, che figura come autore dello spettacolo. Il che mi porta ad una riflessione forse ormai superflua, ma a cui penso dalla serata inaugurale. Confrontando questo allestimento “zeffirelliano” con gli altri regolarmente proposti in Arena (si pensi a Il Trovatore e Turandot), si evince che è possibile scorgere solamente una vaga idea della sua mano e che forse qualche nota del regista fiorentino può aver aiutato i concreti esecutori. I movimenti delle masse e alcune comparsate di dubbio gusto fanno capire allo spettatore più attento che manca totalmente la “mano creativa” di colui che era l’amante del particolare (risultando talvolta ridondante) e che, soprattutto, sapeva gestire i movimenti artistici con tale maestria da rendere ogni spettacolo una corroborante visione. Qui si è cercato di emularne lo stile, ma il risultato è ancora distante da quello che l’eredità di tale nome meriterebbe. Completano la parte visiva i costumi di Maurizio Millenotti (assistito da Edoardo Russo), le coreografie di Giuseppe Picone (in cui emerge amabilmente la prima ballerina Petra Conti) e le luci di Paolo Mazzon. Note positive per il rinnovo del cast, che vede in primo piano l’intensa interpretazione di Irina Lungu nel ruolo di Violetta Valéry. Nonostante un primo atto in cui si trova a minor agio con le richieste musicali verdiane, nei due successivi emergono con grande perentorietà una vocalità morbida e pastosa, unita a un’eleganza scenica istrionica e convincente. Il migliore in assoluto della serata è sicuramente il baritono veronese Simone Piazzola nel ruolo di Giorgio Germont. Complici il grande legato e la forte pregnanza vocale nel dare corpo e vita alla parola scenica, ha saputo modulare la propria vocalità all’esigenza cinica e quasi beffarda del secondo atto per poi acquisire il tono pacato delle ultime pagine, in cui l’intenzione paterna commuove e affascina. Ritroviamo ancora Pavel Petrov nel ruolo di Alfredo Germont, inadatto al ruolo per vocalità e maturità. Altro non conviene dire.
Di pregio tutti i comprimari tra cui si annovera l’ingresso di Clarissa Leonardi quale elegante Flora. Completano la locandina Carlo Bosi come Gastone, Nicolò Ceriani come Barone Douphol, Daniela Mazzucato come fedele Annina, Max René Cosotti come Giuseppe, Daniel Giulianini come Marchese d’Obigny, Romano Dal Zovo come Dottor Grenvil, Stefano Rinaldi Miliani come Domestico e Commissionario. Una serata totalmente diversa da quella di due giorni prima per il M° Daniel Oren, che sembra aver ritrovato lo smalto e la giusta coesione d’assieme. I colori si esplicitano in pennellate sonore in una cura per il particolare degne delle grandi interpretazioni.
Il Trovatore – 26 luglio 2019 Si rinnova nei ruoli principali il cast di Il Trovatore di Giuseppe Verdi, proposto nell’allestimento di Franco Zeffirelli che può esser considerato un “must” fra le produzioni areniate. Giunto alla maggiore età, non sente assolutamente i segni del tempo e lo spettro dei colori che avvolgono le maestose scenografie è un piacere per gli occhi. Il Conte di Luna è Alberto Gazale, la cui voce risulta imponente e perentoria, senza lesinare però sulla sua vena più morbida per far emergere i sentimenti amorosi del personaggio. Il canto corre morbido con un fraseggio elegante e un legato suadente, impreziosito da accenti veementi e virili. Leonora, contesa tra i due amori, è interpretata con grande stile dal soprano Anna Pirozzi. In lei si ammira la capacità di affrontare ruoli vicini al repertorio belcantista accanto ad impegni vocali più impegnativi per tempra e nerbo. Ecco quindi che come sempre non manca di portare a casa un ottimo risultato con un’emissione piena di fascino e calda, sempre adeguata nell’intenzione e precisa nell’intonazione. Anche Violeta Urmana si conferma una grande Azucena: il mestiere non mente e lei conosce bene tutti i risvolti del personaggio. Non manca di farci sentire i temerari accenti del doloroso ricordo, né di regalarci pagine di tenero affetto rivolto al figlio Manrico, interpretato dal tenore Murat Karahan, forse non in una delle sue serate migliori, considerando la precarietà nell’intonazione, la scarsa attenzione ai colori e le imprecisioni nella pronuncia. Ottimo e sicuro il Ferrando di Riccardo Fassi, affiancato da eccellenti comprimari: Elena Borin come Ines, Carlo Bosi come Ruiz, Dario Giorgelé come Vecchio zingaro, Antonello Ceron come Messo. La direzione di Piergiorgio Morandi non delude e sa trarre dall’orchestra dell’Arena di Verona una tavolozza di colori encomiabile con una perfetta intesa con il palcoscenico.Al termine di queste serate abbiamo la conferma di una compagine corale di tutto rispetto, guidata come sempre dal M° Vito Lombardi, che non perde occasione per far emergere la propria preparazione e la propria bravura, conferendo a ogni situazione il colore appropriato (fuoco, vendetta, guerra, narrazione e goliardia) per mostrarci un quadro di assoluta bellezza.
Ci rivedremo ad agosto per altre avventure liriche nella città scaligera.
Crediti fotografici: Foto Ennevi per la Fondazione Arena di Verona Nella prima miniatura: Géraldine Chauvet (Carmen) Sotto in sequenza: ancora la Chauvet; Alberto Gazale (Escamillo); e Fabio Armiliato (Don José) Nella seconda miniatura: Tamara Wilson (Aida) Sotto in sequenza: la Wilson con Annamaria Chiuri (Amneris) e con Misha Sheshaberidze (Radames); ancora la Chiuri nel secondo atto dell’opera Nella terza miniatura: Irina Lungu (Violetta Valery) Sotto: panoramica di Foto Ennevi sul finale primo atto della Traviata Nella quarta miniatura: il direttore Piergiorgio Morandi Sotto in sequenza: Violeta Urmana (Azucena); Murat Karahan (Manrico); Anna Pirozzi (Leonora)
|
< Torna indietro
Parliamone
|
Orlando nelle trame di Alcina
intervento di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Ottima messa in scena nel Teatro "Claudio Abbado" dell' Orlando Furioso di Antonio Vivaldi nella edizione critica curata da Federico Maria Sardelli e Alessandro Borin. Il maestro Sardelli era anche sul podio della brava Orchestra Barocca Accademia dello Spirito Santo di Ferrara. Quindi tre atti, così come Vivaldi ideò per la premiere al Teatro Sant'Angelo di Venezia nell'autunno del 1727. Ottima messa in scena, oltre che per la comprovata efficacia di Sardelli nell'esecuzione del repertorio barocco, soprattutto per la visionaria regia di Marco Bellussi, coadiuvato da Fabio Massimo Iaquone (ideazione e regia video), Matteo Paoletti Franzato (scene), Elisa Cobello (costumi) e Marco Cazzola (luci). La visionaria regia ci trasporta nel poema ariostesco (o quantomeno in ciò che del poema dell'Ariosto utilizzò a suo tempo il librettista Grazio Braccioli) dove tutto è fantascientifico
...prosegui la lettura
|
|
|
Echi dal Territorio
|
Una Tempesta molto gradevole
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Difficile assistere oggi a qualche masque messo in scena nei nostri teatri, nonostante la freschezza musicale e la bellezza di questi veri capisaldi della più radicata cultura musicale britannica; il masque era in auge prima dello "spodestamento" operato anche in Gran Bretagna dall'opera settecentesca italiana o in stile italiano. Ebbene
...prosegui la lettura
|
|
Echi dal Territorio
|
Xtra per tre
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Si chiama "Xtra" - un nome avveniristico - ma sarà fatta di musica da grande repertorio cameristico. È la nuova rassegna di Ferrara Musica, ideata per dare una ribalta a formazioni e musicisti solisti di grande talento. Ad illustrare il programma sono intervenuti l'assessore alla Cultura del Comune di Ferrara, Marco Gulinelli, il curatore
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Centro-Nord
|
Quel Don Pasquale sempre fresco
servizio di Simone Tomei FREE
FIRENZE - Quello che è stato ritorna dicevano sempre i nostri vecchi. Ed è proprio così: in un momento non facile per il Teatro del Maggio, l’idea di rispolverare una vecchia produzione di Don Pasquale di Gaetano Donizetti si è rivelata una scelta molto azzeccata che ha riportato indietro nel tempo i più veterani melomani. La riproposizione dello spettacolo
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Nord-Ovest
|
Beatrice di Tenda da visibilio
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA – Procede con scelte azzeccate e particolarmente ricercate la stagione operistica del Teatro Carlo Felice di Genova con un altro capolavoro belliniano, Beatrice di Tenda. Sono già due stagioni che le opere del catanese compaiono nel cartellone del teatro genovese: nel 2021 Bianca e Fernando – secondo l’edizione riservata proprio al teatro ligure
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Nord-Est
|
Nabucco fra Oren e Del Monaco
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. L’avventura del Nabucco in scena in questi giorni al Teatro Verdi di Trieste comincia con una conferenza stampa, nella quale Daniel Oren, maestro concertatore e direttore, ha espresso che questo terzo titolo di Giuseppe Verdi, suo primo grande successo, è molto importante per il popolo ebraico, «... per
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Nord-Est
|
Nel Campielo xe bel quel che piase
servizio di Athos Tromboni FREE
VERONA - Fu così che per la prima volta in assoluto Il Campiello di Ermanno Wolf-Ferrari andò in scena nel Teatro Filarmonico di Verona. E fu così che alla "prima" venne accolto da un pubblico numeroso con molti minuti di applausi a fine recita e con vere ovazioni per alcuni protagonisti di quella commedia musicale. Chissà se le cronache del futuro, parlando del
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Centro-Nord
|
Un Trovatore quasi disastro
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA – Il trovatore di Giuseppe Verdi chiude la stagione lirica 2023/2024 del Teatro del Giglio di Lucca. Si tratta di una coproduzione che vede come attori - oltre l’Istituzione lucchese - la Fondazione Teatri di Piacenza, la Fondazione Teatro Comunale di Modena, la Fondazione Teatro Goldoni di Livorno il Teatro dell’Opera Giocosa di Savona.
...prosegui la lettura
|
|
Eventi
|
Vi presentiamo La Bohčme
servizio di Angela Bosetto FREE
VERONA – Dopo tredici anni di assenza è ufficialmente partito il conto alla rovescia: la prossima estate La Bohème di Giacomo Puccini tornerà in Arena durante il 101° Festival lirico; il capolavoro di Puccini verrà rappresentato il 19 e il 27 luglio 2024 con la direzione di Daniel Oren. Trattandosi di una nuova produzione di Fondazione Arena
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Nord-Ovest
|
Idomeneo da manuale
servizio di Simone Tomei FREE
Genova – L’ Idomeneo di Wolfgang Amadeus Mozart è un capolavoro che incanta con la sua profonda drammaticità e la sua sublime bellezza musicale. La trama, ambientata nell'antica Grecia, ruota attorno al re Idomeneo, il quale, dopo essere stato salvato da un naufragio grazie all’aiuto divino, si trova costretto a sacrificare suo figlio
...prosegui la lettura
|
|
Eventi
|
Il 35° nel segno della solidarietā
servizio di Athos Tromboni FREE
RAVENNA - il Teatro Alighieri era gremito di pubblico, giornalisti, operatori video e radio per la presentazione della 35.ma edizione di Ravenna Festival 2024, che si svolgerà dall’11 maggio al 9 luglio e farà registrare oltre 100 alzate di sipario; gli artisti coinvolti sono più di mille, dai grandi nomi della musica classica e del canto lirico, fino ad alcuni "menestrelli"
...prosegui la lettura
|
|
Opera dall Estero
|
Grande Das Rheingold in piccolo spazio
servizio di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES (USA) - La sala concerti Walt Disney Hall, sede dell’orchestra Los Angeles Philharmonic, è situata nel cuore della città e ha festeggiato nel 2023 i suoi vent'anni (è stata inaugurata il 23 ottobre 2003). E’ stata progettata e realizzata con la supervisione dal famoso architetto e designer canadese-americano Frank Gehry (1929)
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Centro-Nord
|
Ecco la Butterfly del fiasco
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA – Al Teatro del Giglio approda con grande apprezzamento del pubblico la versione bresciana di Madama Butterfly di Giacomo Puccini (datata 28 maggio 1904) dopo che il clamoroso fiasco del Teatro alla Scala di qualche mese prima, indusse il compositore a rimettere le mani sulla partitura. La scelta dell’adattamento bresciano per il Teatro del
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Nord-Est
|
Arianna tra il buffo e il commovente
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. Ci è voluto Richard Strauss e la sua Arianna a Nasso per far comprendere quanto poco interessasse a certi ricchi la realizzazione di uno spettacolo, quanto poco comprendessero le dinamiche che stanno attorno e dentro la preparazione di un lavoro teatrale. «Pago e voglio quello che
...prosegui la lettura
|
|
Personaggi
|
Incontro con Lorenzo Cutųli
servizio di Edoardo Farina FREE
FERRARA - Il 100° anniversario dalla morte di Giacomo Puccini rappresenta un’occasione per commemorare e ripercorrere la vita e la carriera di uno dei più grandi musicisti italiani. Le sue Opere, ancora oggi, continuano a essere rappresentate sui palcoscenici più prestigiosi del mondo, celebrando lo straordinario valore artistico delle composizioni
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Nord-Est
|
Il Barbiere eccellente
servizio di Nicola Barsanti FREE
VENEZIA - Se pensiamo al fascino di un teatro risorto per più di una volta dalle proprie ceneri, e vi aggiungiamo la suggestione di esservi dentro nel vivo del carnevale della “Serenissima” non può venire in mente un gioiello della produzione rossiniana: Il barbiere di Siviglia. Ed è proprio a quest’opera che abbiamo assistito, la seconda in cartellone
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Centro-Nord
|
Manon Lescaut e il gesto della Lyniv
servizio di Nicola Barsanti FREE
BOLOGNA - Il Teatro Comunale Nouveau inaugura la propria stagione operistica 2024 con il primo vero e proprio gioiello della produzione pucciniana: Manon Lescaut. Ottima scelta per onorare il centenario della morte del compositore lucchese, avvenuta il 29 novembre del 1924 a Bruxelles. La Manon Lescaut rappresenta per la carriera
...prosegui la lettura
|
|
Echi dal Territorio
|
Bologna Festival numero 43
redatto da Athos Tromboni FREE
BOLOGNA - La 43.esima edizione di Bologna Festival 2024, da marzo a novembre, presenta alcuni dei più interessanti direttori dell’odierna scena musicale quali Teodor Currentzis, per la prima volta a Bologna con la sua orchestra musicAeterna, Vladimir Jurowski con la Bayerisches Staatsorchester e Paavo Järvi con la Die Deutsche
...prosegui la lettura
|
|
Jazz Pop Rock Etno
|
Jazz e altro allo Spirito
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Varato il calendario dei concerti "Tutte le Direzioni in Winter&Springtime 2024", organizzata da Il Gruppo dei 10 con qualche novità e collaborazione in più rispetto ai precedenti. La location è (quasi sempre) la stessa: il ristorante lo Spirito di Vigarano Mainarda (Ferrara), nell’intimo tepore delle sue suggestive sale, immerso nella
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Centro-Nord
|
La bohčme visual della Muti
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Suggestivo l'allestimento di La bohème di Giacomo Puccini curato da Cristina Mazzavillani Muti per il Teatro Alighieri di Ravenna, approdato ieri sera al Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara. Pubblico della grandi occasioni ("sold-out" si dice oggi, con un inglesismo ormai sostitutivo di "tutto esaurito" d'italiana fattura); pubblico
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Nord-Ovest
|
Don Pasquale allestimento storico
servizio di Nicola Barsanti FREE
TORINO - Il titolo designato per l’inaugurazione del cartellone d’opera 2024 del Teatro Regio di Torino è il Don Pasquale di Gaetano Donizetti. Qui riproposto nel fortunato allestimento della fine degli anni '90 del Novecento, firmato da uno dei maestri della drammaturgia musicale italiana: il regista, scrittore e giornalista Ugo Gregoretti, la cui regia
...prosegui la lettura
|
|
Jazz Pop Rock Etno
|
Jazz Club Ferrara 45 concerti
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Dal 26 gennaio 2024, prende il via al Torrione San Giovanni la seconda parte della 25.ma stagione di Ferrara in Jazz. Grandi nomi del jazz internazionale e largo spazio ai giovani, per complessivi 45 concerti accompagnati da eventi culturali collaterali, realizzati con il contributo del Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Nord-Est
|
Bolena e Seymur destino congiunto
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE – Teatro Verdi. Nell’ Anna Bolena di Gaetano Donizetti, in scena al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, primeggia la qualità del cast. Un gruppo di cantanti straordinari, che contribuiscono in modo determinante al buon esito della rappresentazione. Se si eccettua qualche piccola quasi impercettibile incertezza nel primo atto la prova
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Nord-Ovest
|
Haroutounian una Butterfly di riferimento
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA – Prosegue con successo la stagione del Teatro Carlo Felice grazie ad una bellissima produzione dell’opera “nipponica” di Giacomo Pucccini, Madama Butterfly. Il contesto scenico-registico firmato da Alvis Hermanis si sviluppa in uno spettacolo sostanzialmente classico e iconografico dove l’immagine stereotipata del Giappone
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Centro-Nord
|
Un Trovatore cosė cosė
servizio di Nicola Barsanti FREE
LIVORNO - Torna a distanza di 50 anni di assenza al Teatro Goldoni e 27 anni dopo la sua ultima apparizione nella città di Livorno (ma fu al Teatro La Gran Guardia) Il trovatore, uno dei titoli più amati di Giuseppe Verdi. Un ritorno tanto atteso che non convince, pertanto inferiore alle aspettative. Gli anelli deboli di questa produzione riguardano
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Centro-Nord
|
Barbiere di Siviglia stratosferico
servizio di Nicola Barsanti FREE
PARMA - Il Teatro Regio di Parma inaugura il cartellone d’opera del 2024 con il fiore all’occhiello di Gioacchino Rossini: Il Barbiere di Siviglia. Com’è noto ai più, nel 1782 Giovanni Paisiello scrisse un’opera dallo stesso titolo e con lo stesso soggetto, da qui la decisione del maestro di Pesaro di intitolare la sua nuova composizione (almeno in un primo
...prosegui la lettura
|
|
|
|
Questo sito supporta PayPal per le transazioni con carte di credito.
Gli Amici della Musica giornale on-line dell'Uncalm
Via San Giacomo 15 - 44122 Ferrara (Italy)
direttore Athos Tromboni - webmaster byST
contatti: redazione@gliamicidellamusica.it - cell. +39 347 4456462
Il giornale č iscritto al ROC (Legge 249/1997) al numero 2310
|
|